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Autore: Marlowe    03/12/2013    8 recensioni
Dopo Punk Hazzard Rufy e la sua ciurma lasciano l'isola portando con se Trafalgar Law. Nami inizia a comportarsi in modo strano attirando l'attenzione del capitano e del suo ospite. Cosa nasconde Nami? Cosa è successo veramente nei due anni di separazione di così tremendo da non poterne parlare?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
 

NAMI’S POV

Panico, ero completamente nel panico, non riuscivo a respirare, continuavo a fissarlo piangendo, Rufy mi aveva visto. Aveva visto che mostro ero diventata e mi osservava come se da un momento all’altro mi sarei trasformata in un lucertolone verde pronto a divorarlo. Mi guardava aspettando che gli dicessi qualcosa ma l’unica cosa che riuscivo a fare era continuare a sperare che fosse un incubo. Perché era uscito dalla sua stanza? Perché non ha rispettato gli ordini che avevo dato ed era rimasto a dormire? Oddio come potevo mentirgli ora che aveva visto l’orribile essere che ero diventata?
- Nami cosa stai facendo, rispondimi maledizione!
Non riuscivo a parlare, non riuscivo a fare niente continuavo a fissarlo e basta. Mi prese per il braccio trascinandomi verso la cucina, non riuscivo nemmeno a fare resistenza, mi trascinava come se fossi una bambola di pezza.
All’interno della cucina faceva caldo ma nemmeno me ne accorsi, ero talmente spaventata che sentivo solo freddo. Rufy iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza borbottando frasi sconnesse, oppure ero io che non riuscivo a capire cosa stava dicendo?  All’improvviso smise di camminare e mi si avvicinò continuando a guardarmi cercando forse qualcosa che spiegasse quello che aveva visto. Vedendo che non reagivo minimamente mi afferrò per il braccio scuotendomi con forza.
- Nami vuoi parlare si o no? Lo capisci che sono preoccupato? Dimmi qualcosa! Qualsiasi cosa, dammi un pugno, urla, ma fa qualcosa!
E cosa dovevo dirgli? Ciao capitano ma lo sai che in questi due anni di lontananza sono stata catturata da degli scienziati e sottoposta a vari esperimenti alcuni dei quali dolorosi? Non mi sembrava proprio una cosa intelligente da dirgli ma ormai che scelta avevo?
- Mi dispiace di averti spaventato
- Spaventato? Spaventato non rende minimamente l’idea, ho appena visto la mia navigatrice che si faceva colpire dai fulmini e lei stava ferma a bearsene, ti sembra una cosa normale questa?
- Rufy …
- No Rufy un bel niente! Ora tu mi dici tutto senza tralasciare niente, e non provare a mentirmi perché tanto lo capisco, non lasceremo questa cucina finchè non mi avrai raccontato cosa è successo in questi due anni. Perché lo so che qualcosa è accaduto, sarò anche ingenuo Nami ma non fino a questo punto.
Non l’avevo mai visto così infuriato, non aveva reagito così nemmeno con la storia di Arlong, sembrava stravolto. Gli dovevo la verità per quanto dolorosa possa essere.
- Quando siamo stati divisi io sono finita su un’isola meteorologica chiamata Weatheria. Ci sono rimasta per circa due mesi.
- Due mesi? E poi?
- Un giorno l’isola è stata attaccata dal governo mondiale. Hanno ucciso molti scienziati e catturato alcuni abitanti, io fui tra questi. Non ricordo bene il viaggio per arrivare alla loro base, penso di essere svenuta. Quando mi sveglia ero legata su un lettino.
Mi fermai, era doloroso rivivere quei momenti, tutto la sofferenza che avevo provato.
- Cos’è successo dopo?
- Hanno iniziato a fare degli esperimenti sui prigionieri. A quanto pare un’unità sperimentale dello scienziato Vega Punk ha pensato di poter utilizzare l’algamatolite marina per creare dei supersoldati in modo da fronteggiare meglio chi ha mangiato un frutto del mare. Prima hanno iniziato a somministrarci medicinali vari e a iniettarci un siero estratto dall’algamatolite.
Feci un respiro profondo, ora iniziava la parte peggiore.
- Parecchi prigionieri non ce l’hanno fatta a sopportare il primo stadio dei trattamenti e sono morti subito. Chi come me invece è sopravvissuto ha iniziato il secondo ciclo degli esperimenti. Siamo stati torturati per vedere fin dove poteva resistere il nostro fisico
Rufy picchiò con violenza il pugno sul tavolo. Il colpo fu talmente improvviso da farmi sobbalzare. Lessi una tale furia nei suoi occhi.
- TI HANNO TORTURATO?!
- Rufy calmati ora o sveglierai gli altri.
Mi afferrò per le braccia con ferocia.
- Me ne frego se gli altri si svegliano, sei stata torturata per due anni e dovrei calmarmi? Voglio sapere cosa ti hanno fatto, tutto hai capito? Non devi tralasciare niente
- Non farmi questo, non chiedermi di rivivere ancora quei momenti. Non voglio più pensarci … per favore Rufy
Mi fissò per qualche istante facendo dei respiri profondi, era talmente arrabbiato che se avesse ascoltato nei dettagli cosa mi avevano fatto avrebbe sicuramente fatto qualche sciocchezza come andare a cercarli.
- Quindi assorbi i fulmini, è questo il potere che ti ha dato l’algamatolite?
- No, fuori mi hai visto solamente assorbire l’energia dei fulmini. Io sono elettricità allo stato pure Rufy!
- Non capisco
- Sono in grado di lanciare fulmini direttamente dal mio corpo, senza utilizzare il clima attack, potrei diventare un essere fatto solamente di energia e fulminare un centinaio di persone solamente concentrando il mio potere.
- Ma sull’isola degli uomini pesce e a Punk Hazzard io ti ho visto usare il bastone.
E ora? Come potevo spiegargli l’ultimo regalino degli scienziati senza che perdesse del tutto la calma?
- Nami?
- Ho un oggetto che blocca i miei poteri
Mi fissò qualche istante, poi ci arrivò da solo alla soluzione.
- La tua gamba … è per questo che zoppichi
Annui.
- Cos’hai sulla gamba?
Scossi la testa per fargli capire di non insistere ma era come parlare al muro.
- Nami cos’hai sulla gamba? Non costringermi a tirarti giù i pantaloni con la forza
Non lo avrebbe mai fatto vero? Rufy non si sarebbe mai permesso, sospirò di impazienza avvicinandosi al bottone dei pantaloni. Gli schiaffeggiai la mano.
- Sulla gamba ho un anello in metallo, se uso l’elettricità dei denti metallici fuoriescono e penetrano nella carne
- Forza abbassati i pantaloni
- Cheee? Ti ho detto cosa c’è perché me li devo abbassare?
- Così ti tolgo quell’affare.
- Non puoi toglierlo, è un materiale strano e si apre solo con la chiave e ovviamente la chiave ce l’hanno loro.
- Mi sono chiesto perché mettessi sempre i pantaloni, ero abituato a vederti sempre con le minigonne, ora capisco perché. Ma perché se volevano un supersoldato ti hanno messo questo affare per bloccarti i poteri?
Ecco, ora avrebbe ucciso qualcuno.
 

RUFY’S POV
 

Ero infuriato, la voglia di uccidere qualcuno era forte. Era tutta colpa mia se era successo tutto questo. Avevo chiesto io ai mie compagni due anni per allenarmi e invece mentre diventavo più forte per proteggerli una mia compagna veniva brutalmente torturata. Se non l’avessi beccata mentre assorbiva i fulmini come minimo Nami non mi avrebbe mai detto niente. Quanto aveva sofferto in questi due anni? All’ultima domanda era sbiancata ulteriormente e sinceramente pensavo non fosse possibile più di così, cos’altro le avevano fatto quei maledetti bastardi?
- Nami rispondimi
Prese dei respiri profondi iniziando a tremare leggermente, senza neanche accorgermene iniziai a strofinarle le mani sulle braccia per trasmetterle un po’ di calore.
- Dato il successo dei supersoldati hanno pensato che sarebbe stato interessante avviare un programma di riproduzione.
- Nel senso di fare un video?
- No Rufy nel senso di fare figli.
Qualcuno oltre a torturarla l’aveva anche violentata? Iniziai a vederci rosso. Mi allontanai da lei certo che in preda alla furia avrei potuto colpirla involontariamente. La mia Nami…
- Rufy guardami - non la guardavo, non ci riuscivo ero troppo arrabbiato - nessuno mi ha toccato.
Alzai di scatto la testa per fissarla, era sincera. Ormai capivo quando mentiva.
- Non volevo che mi violassero anche in quel modo e ho iniziato a perdere il controllo, ho un vuoto di memoria, ma quando ho riacquistato tutte le mie facoltà mentali avevo già ucciso la maggior parte degli scienziati, poi insieme agli altri prigionieri abbiamo rubato una nave e siamo scappati. Successivamente io sono arrivata all’arcipelago Sabaody e vi ho rincontrato.
Mi guardò, il racconto dell’orrore era giunto al termine.
- Mi disprezzi vero? Ti ho deluso.
L’abbraccia tenendola stretta a me, le accarezzai i capelli respirando il dolce odore dei suoi capelli.
- Non potrai mai deludermi Nami, hai capito? Mai!
La scostai leggermente per asciugarle le lacrime.
- Niente di quello che ti hanno fatto potrebbe farmi cambiare idea. Per me sei è sarai sempre la mia navigatrice, la sola e unica. L’unica che può permettersi di picchiarmi ferocemente e di darmi ordini. Non ti lascerò mai sola
Era così dolce mentre mi guardava con gli occhi colmi di lacrime, l’abbraccia più forte che potei quasi a fonderla con il mio corpo. Era un momento di pace…che venne interrotto da una persona che purtroppo aveva sentito tutto…
- E così la bambolina ha un potere decisamente interessante, come pensi di sfruttarlo Cappellaio?
Mi girai per fissare Trafalgar Law che emergeva dall’ombra, non mi interessava se era un mio alleato, se solo avesse cercato di sfruttare Nami l’avrei ucciso con le mie mani. E’ una promessa d’ora in poi nessuno le avrebbe più fatto del male!

ANGOLINO DI MARLOWE

Buonasera! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, Nami ha raccontato a Rufy cosa è successo nei due anni di separazione. Qualcuno lo aveva sospettato? Se sì ahimè sono troppo prevedibile. Cosa farà Rufy a Law, lo butterà in mare? Io lo farei se fossi nei sui panni U.U,  mi rovina un così bel momento romantico! Alla prossima kiss!
 

 

 

  
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