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Autore: Harumi_Gufo    03/12/2013    2 recensioni
“Avevi detto che mi avresti ricambiata dieci volte di più… Invece mi hai aperto una voragine nel cuore dieci volte più dolorosa! Era questo che volevi… Stupido di un Kamina?”
Non faceva altro che fare incubi, ogni notte, il ricordo di quella battaglia continuava a tornarle in testa, anche senza volerlo. Il pensiero di averlo quasi perso la turbava ogni giorno, nonostante fosse ancora con lei, vivo. Le bastava saperlo per sorridere, ma appena la notte calava, l’incubo si ripresentava, sempre uguale, come se non volesse lasciarla in pace, come se volesse ricordarle che l’aveva quasi perso, ma infondo come poteva andarsene, senza ricambiare dieci volte di più?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kamina, Yoko Littner
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Il sole era già alto in cielo, tutti erano al già lavoro tranne loro due, Kamina e Yoko, che continuavano a dormire beati,  come se nulla fosse.
Kamina fu infastidito dalla luce del sole che filtrava dalla piccola finestra, che interruppe la sua dormita.
Per paura che potesse svegliarsi anche la ragazza, si alzò per tirare la tenda, ma venne stretto prima di riuscire ad alzarsi.
“Mhm… Dove pensavi di andare?”
“A tirare la tenda, magari ti dava fastidio il sole mentre dormivi.”
“Stai qui, al calduccio…”
Il ragazzo la guardò facendo un sorrisetto, dandole un bacio sulla fronte, cominciando poi a ridacchiare.
“E-Ehi, che hai da ridere?”
“Nulla, è che ieri facevi tanto la grande dicendomi di essere pronta e poi dovevi vedere la tua faccia appena ti ho spogliata…”
La ragazza diventò come un pomodoro, gonfiando le guance e tirandogli un pizzicotto.
“N-Non è colpa mia se queste cose sono imbarazzanti!”
“Shh, dovevi proprio vedere il tuo faccino… Avevi paura…”
“T-Tutti hanno paura la prima volta… E non dirmi che tu non eri imbarazzato nemmenò un po’!”
“Io sono il grande Kamina, non mi imbarazzo per queste cose!”
“Stupido…”
“Piccola culona perversa.”
“E-Ehi, non sono perversa, idiota!”
“Oh, sì che lo sei.”
“No!”
“Sì.”
“Ho detto di no!”
“Ma io ti dico di sì…”
I due si guardarono qualche secondo, scoppiando poi a ridere.
“Piccoletta… Almeno ti è piaciuto?”
La ragazza annuì convinta, continuando a ridere.
“E a te invece? Avresti dovuto vedere come sei crollato appena abbiamo finito, come i bambini…”
“Eheheh… Capiterà spesso…”
“P-Pff, scordatelo, pervertito…”
“Io sarei il pervertito? Chi è che è venuta da me lagnandosi come una bambina, dicendo di essere pronta a farlo?”
“Oh, beh, allora se non ti va bene non faremo più nulla e dovrai arrangiarti.”
Il ragazzo la strinse, giocando con i suoi capelli e appoggiando le labbra sulla sua fronte.
“Stupida, sei ancora calda, ti sei presa proprio la febbre… Ieri avresti dovuto riposare.”
La ragazza rimase attaccata a lui, spostando la testa per appoggiar la fronte contro al petto.
La ragazza non si preoccupò nemmeno del fatto che fossero ancora nudi dalla sera prima, non le importava nulla, le bastava solo restare attaccata a Kamina, era sempre lui che badava a lei e viceversa, stava male uno e l’altro lo curava, rimaneva sveglio di notte uno, rimaneva anche l’altro, facevano sempre le cose insieme, per loro era giusto così, anche se Kamina a volte evitava di essere aiutato.
“Ehi piccoletta…”
“Mh?”
“Siamo ancora nudi, non hai freddo?”
“Un pochino, ma lascia stare…”
Il ragazzo le rimboccò le coperte, mettendosi al caldo insieme a lei, rimanendo così finchè non si sentì bussare alla porta.
“F-Fratello… Sei qui dentro?”
“Che c’è Simon?”
“Posso entrare?”
“E-Ecco, meglio di no… Dimmi che cosa ti serve.”
“Niente, è che né tu e né Yoko siete al lavoro, e ci stavamo preoccupando.”
“Tranquillo, è che Yoko ha la febbre e vorrei restare a controllarla… Non è un problema se ti occupi da solo del lavoro, vero?”
“Ecco… Il lavoro è un po’ faticoso…”
Kamina guardò Yoko per qualche secondo, come se gli dispiacesse il fatto di lasciarla da sola.
“Su, vai, io nel frattempo mi riposerò…”
“Sicura?”
“Certo, su, vestiti e vai con Simon, quando avrai finito poi staremo un po’ assieme…”
“E’ per questo che ti amo, comprendi sempre tutto…”
La ragazza arrossì leggermente, distogliendo lo sguardo.
“B-Beh, sei il leader della brigata Dai-Gurren, devi svolgere i tuoi doveri…”
“Per conquistare la superficie.”
“Esatto, dai, Simon ti aspetta, prima cominci, prima finisci e più tempo passerai con me…”
“Vado subito, donna!”
Il ragazzo le diede un bacio con tanto di morso al labbro, per poi vestirsi velocemente e uscire dalla stanza.
La ragazza avrebbe preferito restare a letto con lui ancora un pò, ma non poteva distrarlo dai suoi compiti, era il capo della brigata, se avesse messo al secondo posto i suoi doveri, forse avrebbero perso tutti la voglia di conquistare la superficie, e di conseguenza il Re Spirale avrebbe avuto la meglio…
La ragazza si alzò, andando a farsi un bagno caldo per schiarirsi le idee e rilassarsi, non aveva ancora compreso di non essere più una ragazzina,  nonostante il carattere facesse pensare il contrario.
Si comportava da testarda, era troppo impulsiva… Ma nessuno avrebbe potuto cambiarla, era fatta così, e a Kamina piaceva com’era, nonostante mostrasse il suo carattere forte in pubblico, in camera finiva sempre per lasciarsi andare, diventando una ragazza timida e ingenua, una bambina in cerca di coccole.
Appena finì di farsi il bagno e di rivestirsi, si mise a letto a riposare, la febbre le era già salita e non voleva peggiorare la situazione.


“Fratello…”
“Mhm?”
“Tu e Yoko…”
Il ragazzino guardò Kamina in modo strano, come se avesse paura della risposta.
“Non sono argomenti che ti riguardano, Simon… Comunque sì, sto insieme a lei, e tu, con Nia?”
“E-Eh? Beh, ecco… Gliene ho parlato, ma penso che non abbia capito bene cosa siano i sentimenti umani…”
“Eheh, lo scava buchi che si fidanza con la principessa…”
“N-Non ci sto assieme, siamo solo amici…”
“A proposito… Non vedo Kittan in giro… Dov’è?”
“Non lo so, l’ho visto quando sono venuto a chiamarti, girava per il corridoio…”
Kamina cambiò espressione all’improvviso, come se sapesse le intenzioni di Kittan, ma non poteva andare da Yoko, doveva finire il suo lavoro, altrimenti sarebbe stato tutto da rifare, sperava solo che Kittan non si azzardasse a toccare la sua ragazza.

La ragazza si svegliò, sentendo una presenza in stanza, pensando che fosse Kamina, o Nia…
“Mhm… K-Kamina?”
“Nah, sbagliato…”
Riconobbe all’istante quella voce, che cosa ci faceva in stanza? Che cosa voleva?
“Mh, Kittan… Qualcosa non va? Cosa c’è?”
La ragazza si mise seduta, vedendo il ragazzo avvicinarsi.
“Nulla, controllavo che stessi bene…  E il tuo protettore, dov’è?”
“Con Simon…”
“Quindi per ora siamo solo noi due…”
“U-Uhm? Che intend-…”
Il ragazzo interruppe la sua frase con un bacio, ma la ragazza cercò di respingerlo, nonostante l’insistenza.
“Lascia perdere Kamina, è egoista, gli importa solo di sé stesso… Io potrei farti felice…”
“I-Io sto bene con lui, è lui quello che voglio...”
“Tu non sai quello che vuoi, sei ancora una ragazzina, finchè ti comporterai così non diventerai mai una donna…”
“A Kamina va bene il mio comportamento, e io lo amo, non sei tu a scegliere con chi devo stare, Kittan… E lasciami, non toccarmi nemmeno…”
Il ragazzo la ignorò, continuando a fare di testa sua, bloccandola sotto di lui, cominciando a baciarle il collo.
“Kamina non è degno, non è degno di avere un così bel corpo tutto per sé…”
“K-Kittan, smettila!”
Ad un tratto si sentì la porta, e la ragazza intravide dei capelli blu, era lui.
“Y-Yoko… Che cosa stai…”
“T-Toglimelo di dosso, per favore!”
“Brutto bastardo… Tieni giù le mani da Yoko!”
Kamina si avvicinò a Kittan, prendendolo per la maglia e tirandogli un pugno.
“Stringi i denti… E che questo ti serva di lezione, lei è mia, non la devi toccare, non osare più farlo!”
Kittan si pulì il sangue dal labbro, uscendo dopo essere stato mollato dalla presa.
“Un giorno me la prenderò, stanne certo Kamina.”
Appena il ragazzo uscì sbattendo la porta, Kamina si girò verso Yoko, assumendo uno sguardo preoccupato e leggermente arrabbiato.
“Ti ha fatto qualcosa?”
“N-No, mi ha solo baciata…”
“L’hai respinto almeno?”
“Certo che l’ho respinto, che domande sono?!”
“Avresti potuto urlare, sarei corso a vedere! Stupida…”
“Scusa se non ne ho avuto la capacità! I-Idiota…”
La ragazza mise la testa sotto il cuscino, non voleva cominciare una discussione, non voleva litigare.
Rimase così finchè Kamina non si stese a letto, stringendola e alzando il cuscino, baciandola.
“Mi dispiace, è che ho visto Kittan sopra di te, ho pensato male…  Non metterti a piangere, mh?”
“Non fa nulla, ormai è passato…”
“Sicura?”
“Sì…”
“Ora come va la febbre, piccoletta?”
“Meglio, credo, ho dormito finchè non è arrivato Kittan…”
“Brava piccoletta, e la prossima volta cercherò di proteggerti, non lascio a nessuno la mia donna…”
“Questa donna ha un nome…”
Il ragazzo sorrise accarezzandole la guancia.
“Oh, scusa Yokuccia…”
“Y-Yokuccia? E da dove salta fuori?”
“Che c’è, non ti va bene? Tanto ti chiamo così ugualmente, quindi non ti lamentare.”
“Mi va più che bene…”
“Domani me la vedrò con Kittan, mi da fastidio che ci provi con te…”
“Non ce n’è bisogno…”
“Oh, invece sì… Tu sei la mia donna, e un giorno diventerai la mia sposa, e Kittan non deve mettersi in mezzo, piccoletta.”
La ragazza sorrise, adorava il suo modo di fare geloso, la faceva sentire come una principessa, adorava il suo carattere.
Le faceva strano pensare alle settimane precedenti, a quando Kamina dormiva nella sua camera solo per svegliarla dagli incubi, nel giro di qualche giorno cambiò quasi tutto del loro rapporto, Kamina non dormiva più con lei per svegliarla, ma perché l’amava, voleva dormirci insieme e farla sua, ma nonostante tutto, a volte odiava quel carattere, in battaglia faceva sempre di testa sua, rischiando ogni volta di morire, infondo era così, impulsivo.
“Senti piccoletta…”
“Uhm?”
“Quando conquisteremo la superficie… Ecco… Che ne dici di formare una famiglia? Ormai non manca poco, basta solo togliere di mezzo Viral… I quattro re celesti sono andati, una volta sconfitto Viral, Simon si occuperà di Lord Genome e avremo tutto…”
“Non farla tanto facile, Kamina, sai come stanno le cose, sarà faticoso, e Simon non ce la può fare.”
“Lui può fare tutto, io credo in lui, e lui crede in sé stesso, possiede la forza spirituale, la trivella sfonderà i cieli, farà grandi cose e cambierà il mondo.”
“Vedo che riponi molta fiducia in lui…”
“Anche tu dovresti. Yoko, fidati di me che mi fido di te, conquisteremo la superficie!”
La ragazza si mise a ridere, abbracciandolo e appoggiando la testa contro il suo petto.
“La conquisteremo… Non vedo l’ora.”
“Scusa se ho fatto tardi… Simon ha fatto dei disastri e ho dovuto riparare, che ne dici se ora ci riposiamo un po’?”
“Riposare? Ma io voglio le coccole…”
“Piccoletta. A proposito, ti sono passati gli effetti collaterali?” Chiese il ragazzo, ridendo.
“Abbastanza… Mi sento meglio, e tu sei uno stupido, potevi essere più delicato!”
“Ma se sono stato il massimo della delicatezza, scusa se sono molto dotato e ti ho fatto male!”
“K-Kamina! Ti sembrano cose da dire?!”
“Ammettilo, su su, ammetti che ti è piaciuto, donna!”
“B-Beh… E-Ecco, ovvio…”
“Te l’ho detto anche stamattina, sei una pervertita in realtà… Altro che carattere dolce.”
“M-Ma… Ma sono cose normali, anche le persone timide lo fanno!”
“Shh, dai, dormi…”
Il ragazzo le stampò un bacio in fronte, tenendola stretta e chiudendo gli occhi.
“Buonanotte piccoletta…”
“Buonanotte stupido, ti amo.




Angolino autrice:
Scusatemi, è che ultimamente ho molto da fare, causa scuola, qualcuno mi può capire... çwç Chi frequenta un liceo, soprattutto, chiedo perdono... Il prossimo capitolo cercherò di farlo più interessante çwç
  
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