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Autore: Kuji13_musicaddict    06/05/2008    1 recensioni
Abbiamo lasciato i quattro protagonisti di When love and Death Embreace in un momento particolare delle loro vite...ad un passo dal matrimonio. Cosa accadrà a Mia, Kyla e agli HIM? Nuovi personaggi, nuove dis/avventure e tanti imprevisti in questo seguito! Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14

 

Kyla sospirò per l’ennesima volta, era arrivata nel Kent da due ore e voleva già scappare. Se non fosse stato per i suoi nonni e per Mia, non ci sarebbe mai tornata. I suoi genitori avevano preso la sua amica e l’avevano non solo coperta di complimenti per il matrimonio, per la festa che sarebbe arrivata e per la gioia di essere incinta… ma avevano completamente ignorato lei. La moretta non era mai stata tanto triste, stavolta Lady Jane Emily e Lord Henry l’avevano delusa moltissimo.

-Non fare quella faccia, tesoro- disse Inge osservandola sistemare la camera da letto che avrebbero usato Mia e Migé -andrà tutto bene-

-Come no-

-Ville arriverà stasera e oggi pomeriggio il castello sarà pieno degli invitati per la festa di fidanzamento, i tuoi genitori avranno altro per la testa, saranno troppo occupati a vantarsi del luogo dove dimorano per accanirsi contro voi due- Kyla annuì stancamente, sua nonna aveva ragione, ma sua madre era così perfida e detestava Ville così tanto che era certa avrebbe trovato il modo di rovinarle quella giornata.

La ragazza terminò di sistemare la stanza poi scese con sua nonna per dare alle cameriere le direttive per l’indomani, voleva che ogni cosa fosse perfetta per la sua migliore amica.

Stavano giusto ultimando la disposizione dei posti a tavola che Mia entrò correndo nell’enorme salone, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

-Sono qui!- trillò saltellando -Migé e i suoi genitori! Oddio, che bello! Che bello!-

-Mia, calmati, sei incinta- la rimproverò dolcemente Kyla, lasciò un foglio e la prese sottobraccio –andiamo a riceverli come si deve, ok?- Mia annuì sempre sorridendo.

I genitori di Migé ed il bassista stavano giusto scaricando le valigie, Mia non appena vide Migé lasciò il braccio dell’amica e corse incontro all’uomo, saltandogli in braccio e stampandogli un bacio.

-Mi sei mancato tanto! Ti amo tantissimo!- trillò la biondina scoccandogli un altro bacio, Migé rise.

-Anche tu, ma devi smetterla di saltellare dovunque! Altrimenti la nostra bimba si agita!-

-Guarda che non sappiamo ancora di che sesso è-

-Sarà una femmina e sarà bella come sua madre- stabilì Migé, dietro di lui i genitori scossero la testa, si era fissato che sarebbe nata una bambina identica a Mia e guai se qualcuno provava a dire un’altra cosa -Ciao Kyla, sono felice di rivederti… Come va?- aggiunse salutando la moretta, lei annuì. Avrebbe voluto rispondere alla domanda, ma i suoi genitori comparvero alle sue spalle per andare a ricevere i nuovi ospiti.

-Santo Cielo, Henry ma l’hai visto? Quello sarebbe il fidanzato di Mia? Quel…-

-Lascia perdere cara. Va bene per Mia, non certo per nostra figlia, Kyla merita molto di più. Credo sia ora di farle conoscere qualche giovanotto a modo, così si leva dalla testa quell’idea di sposarsi con lo svedese- l’intero scambio era stato appena sussurrato dai Morris, ma Kyla aveva udito ogni singola parola e oltre alle lacrime, sentiva avanzare un moto di rabbia fortissimo. Rimase zitta e ferma, simulando un sorriso forzato mente guardava i genitori fingere di essere lieti dei nuovi arrivi, poi aiutò Migé e famiglia a sistemarsi e lasciò da soli i due fidanzatini, già in preda alle coccole.

Fortuna che Ville viene con la sua famiglia, almeno loro sono felici per noi a lei, la famiglia del darkman piaceva molto, era gente con la quale aveva un buon rapporto, Anita poi dopo averla conosciuta aveva messo una mano sulla spalla di suo figlio annuendo e dicendo che finalmente si era trovato una ragazza eccezionale e ammonendolo di non lasciarsela scappare. Tanto ci penseranno i miei a far scappare lui concluse amaramente, mentre andava a ricevere nuovi ospiti.

Per tutto il pomeriggio e parte della sera, Kyla non fece altro che ricevere gente su gente, indirizzarla alle camere e spiegare come girare nel castello. Arrivarono tutti gli altri HIM, con mogli e fidanzate al seguito, amici di Mia, i genitori della ragazza verso l’ora di cena… alle nove e mezza, però, di Ville non c’era ancora traccia, eppure le aveva detto che sarebbe arrivato per le otto.

Aveva provato a chiamare sul cellulare, ma dava sempre non raggiungibile.

-Qualcosa non va, tesoro?- Lady Jane Emily raggiunse la figlia nel portico –La temperatura si sta abbassando, non dovresti stare qui al freddo-

-Sto aspettando Ville- replicò la ragazza. Sua madre l’aveva fatta correre tutto il giorno di qua e di là… Kyla era certa che l’avesse fatto di proposito -Tu rientra pure, io rimango-

-Ma tesoro, prenderai freddo!- Kyla alzò gli occhi al cielo, sorpassò la donna e andò ad aspettare Ville direttamente seduta sui gradini della porta d’ingresso. Non aveva affatto voglia di litigare con sua madre e farsi andare l’ottima cena di traverso.

Si era proprio divertita con tutta quella gente, era un sacco di tempo che non c’era una cena così divertente al castello, erano state due ore molto belle… nonostante i commenti di suo padre sulla mancanza di un certo “becchino mal vestito”.

Kyla stese le gambe e sbadigliò, in quel momento due fari comparvero in fondo al viale, una macchina si stava dirigendo con calma nella proprietà. La ragazza scattò in piedi e chiamò qualche maggiordomo, la stanza sua  e di Ville era a posto così come quella per il fratello di lui e quella per i genitori, non doveva far altro che accoglierli, salutarli e finalmente riabbracciare il suo ragazzo.

La macchina si fermò ed i maggiordomi andarono immediatamente ad aprire le portiere, da dove scesero Ville e la sua famiglia.

-Dei nuovi ospiti!- Kyla gelò all’istante, ammutolendo: suo padre e sua madre erano usciti -Benvenuti, siamo lieti di avervi qui… abbiamo appena terminato di cenare, ma se avete fame ovviamente siamo a vostra disposizione- senza aspettare risposta la madre di Kyla mandò a chiamare due cameriere e ordinò loro di portare i nuovi ospiti nella sala da pranzo, dove “avrebbero fatto una conoscenza più approfondita”.

-Ah, Kyla tesoro-

-Papà…-

-Cerca William, stasera fa piuttosto fresco e vorrei accendere i camini nella sala azzurra, siamo così tanti! Su ragazza mia! Che fai impalata li?- lei annuì lentamente e si voltò, dirigendosi alla ricerca di William uno dei tanti membri del personale che lavoravano lì.

 

Solo verso mezzanotte Kyla riuscì finalmente a rientrare in camera sua, dopo William era stata mandata ad assicurarsi personalmente che tutti avessero gradito le sistemazioni, poi sua nonna le aveva chiesto di aiutarla nel convincere suo nonno ad andare a letto ad un’ora decente visto che non era più un ragazzino… quando aprì la porta della propria camera, non vide nemmeno Ville che fumava in balcone. Non vide niente e si gettò sul letto a braccia spalancate.

-Kyla!- Ville gettò la sigaretta e corse dentro -Finalmente ti vedo- lei si sollevò un po’ sui gomiti -Cos’hai?-

-E’ stata una giornata orribile-

-Non me lo dire, abbiamo dovuto far scalo per un guasto e siamo ripartiti con ore di ritardo- lui si chinò a baciarla sulla fronte -Sono contento di vederti, mi sei mancata da morire-

-Anche tu- Kyla riuscì a fare un sorriso sincero -ti va di andare a fare un giro? Solo io e te- Ville annuì, si vestirono e uscirono nel silenzio, diretti nell’immenso parco antistante il castello, i cui vialetti erano illuminati da piccoli lampioni.

Camminarono per un po’ in silenzio, tenendosi per mano, finché Ville non scorse un gazebo di pietra, circolare, sistemato in uno spiazzo e decise di fermarsi lì. Sedette, invitando Kyla a mettersi sulle sue ginocchia, la quale si appoggiò totalmente a lui, esalando l’ennesimo sospiro frustrato della giornata.

-Ho trovato il vestito per il matrimonio- disse il darkman -ma devi ringraziare mia madre…-

-Lo farò, io invece non ho ancora trovato nulla. Scusami… non sono dell’umore adatto-

-Ti sposo anche in jeans e maglietta! Anche in pigiama!- esclamò Ville –Non importa, davvero-

-A me sì!- protestò Kyla –Non mi interessa lo sfarzo, ma voglio che sia il nostro giorno, voglio potermelo ricordare fin nei minimi dettagli e voglio che sia perfetto-

-Guarda che è già perfetto- replicò Ville, accarezzandole una guancia infreddolita –ci sei tu dall’altra parte e a proposito… qualche giorno fa ho legalizzato Valo come cognome, quindi adesso sono a tutti gli effetti Ville Hermanni Valo-

-Non lo sapevo! Perché?-

-Non volevo che sposandomi portassi Rakohammas come cognome, è orribile… inoltre Kyla Valo mi piace da morire- Kyla arrossì ma sorrise al proprio ragazzo, lo abbracciò e lo baciò.

-Ti amo e ti posso garantire che non mi importa dei miei genitori, voglio sposarti e voglio vivere con te-

-Sì, ma dove?- Kyla si fece serissima.

-Ville… mi porteresti via? Ad Helsinki? Io amo Londra, ma non voglio vivere accanto ai miei genitori, voglio essere libera-

-Sarai lontana da Mia-

-Quando tu e Migé sarete in tour verrò qui e staremo insieme, consolandoci a vicenda della vostra lontananza…- Ville sorrise, stringendola forte.

-Certo che ti porto via. Sceglieremo casa e ogni singolo mobile insieme- Kyla annuì, coprendo poi uno sbadiglio con la mano.

-Sono stanchissima, scusami-

-Sono stanco anche io, adesso andiamo a dormire… ammetto che avrei preferito fare l’amore con te, mi sembra un secolo dall’ultima volta…-

-Domani mattina non ho niente da fare- disse la moretta arrossendo -e ho una doccia per due- aggiunse diventando ancora più rossa, Ville le scoccò un bacio a stampo sulle labbra.

-Allora ti farò cominciare una giornata migliore di questa, promesso-

 

  
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