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Autore: ladyselena15    03/12/2013    2 recensioni
- Ehi, nanetta, hai sentito la nostra mancanza? – ridacchiò Lysander, anche lui era uno dei ragazzi più belli della scuola, i capelli erano biondi e gli occhi azzurri, come il fratello del resto, anche se si differenziavano molto per i volti, infatti era molto facile distinguerli.
– Come potrei non sentire la vostra mancanza, cialtrone? – sorrise maligna,
- Abbi rispetto per i superiori, nanetta. Dopotutto tu ti devi concentrare sui G.U.F.O., ti ho mai parlato dello stress per gli esami? Come si impazzisce? – si avvicinò sempre di più finché i loro nasi non si sfioravano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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CAPITOLO 19

WEDDING IN SWEDEN

PARTE 1


- LILY POTTER SE NON TI ALZI SUBITO DA QUEL LETTO GIURO CHE LO FACCIO SCOMPARIRE COSI’ TI ALZI!!!!!!!! – urlò per la centesima volta Ginny Potter dalla cucina, Lily sbuffò con la guancia premuta sul suo cuscino e gli occhi ancora chiusi, perché miseriaccia dovevano partire alle 7 del mattino?!? Il viaggio con la passaporta sarebbe durato solo pochi minuti!!!
Aprì piano gli occhi e si mise in piedi a fatica, era il 15 luglio e si alzava alle 7 del mattino, era inconcepibile!
Si trascinò in cucina continuando a sbadigliare e si sedette a tavola dove James dormiva con la faccia nel piatto e Albus con la testa indietro e la bocca aperta. Appoggiò la testa sul tavolo appoggiandosi al suo braccio e poi richiuse gli occhi. “ Certe cose dovrebbero essere illegali” pensò tra uno sbadiglio e l’altro.
- Buongiorno a tutti! – esclamò Harry scendendo le scale sorridente, James biascicò qualcosa mentre Albus neanche rispose, lei alzò la mano in segno di saluto, - Vi avviso che fra circa quindici minuti arriveranno Daniel e Selena. Non vi conviene muovervi? – a sentire il suo nome Lily scattò in piedi e afferrò la forchetta, iniziò a mangiare veloce le salsiccia e le uova, Harry la guardò con un sopracciglio alzato,
- Ancora non so convinto di questo… com’è che si chiama? Wright? Cioè.. sì.. il padre è un brav’uomo, è un mio collega al ministero ma… - Ginny gli diede uno scappellotto,
- Harry l’hai conosciuto, è un bravo ragazzo, educato, gentile e molto simpatico. – Lily bevve tutto in un sorso il suo succo e poi corse di sopra in bagno. Afferrò prima dal suo armadio dei jeans, scarpe da ginnastica e una t-shirt. Si chiuse in bagno e si gettò subito sotto la doccia, si strofinò velocemente con il sapone e poi passò allo shampoo. Pochi minuti dopo era già fuori dalla doccia, guardò l’ora, mancavano 5 minuti. Si morse il labbro e si asciugò i capelli con la bacchetta, li pettinò e li raccolse in una coda alta di cavallo. Indossò i jeans e la t-shirt, si chinò per allacciarsi le scarpe con i lacci, afferrò lo spazzolino e si lavò i denti e poi si passò sulla faccia un velo di trucco. Andò in camera sua e afferrò il suo zainetto già pronto dalla sera prima, lo aprì e mise dentro le ultime cose. Guardò l’orologio al suo polso e si accorse che era ora. Guardò fuori dalla finestra e poi sentì il campanello suonare e qualcuno aprire la porta,
- Ciao Daniel! Chiamo subito Lily!! Lily è arrivato Daniel!! – urlò Ginny dal salotto, prese quindi lo zainetto e la valigia e si avviò verso il salotto.
- Sto arrivando! Ho solo un po’ di problemi con la valigia! – rise cercando di non farla precipitare per tutta la rampa di scale, la fece scendere gradino per gradino e sentì qualcuno ridere, si girò e vide Daniel, gli fece la linguaccia,
- Non aiutarmi per carità, eh. In fondo sei solo un giocatore di Quidditch e hai dei muscoli da far paura. – arrossì accorgendosi che non l’aveva pensato, ma detto ad alta voce proprio mentre suo padre passava di lì. Si congelò e poi sorrise a suo padre ridacchiando acuta vedendo Harry guardarla stralunato con la bocca spalancata,
- Cioè… da paura nel senso… cioè.. è un grande giocatore di Quidditch e di conseguenza ha un’ottima forma fisica. Ma solo in senso sportivo, ecco. – si girò e vide Albus ridere seduto sul primo gradino, si stava tenendo la pancia ed era rosso in faccia per le risate,
- Oh sì… senso sportivo… ahahhaahaha. Oddio, papà dovresti vederti la faccia! – continuò a ridere come un matto, gli fece segni per dirgli di smetterla ma neanche la guardava. Per fortuna in quel momento arrivò sua madre che sorrise a Daniel che guardava preoccupato Harry, la sua espressione era passata dalla stupita alla minacciosa.
- Daniel, potresti spiegarmi perché mia figlia ha definito i tuoi muscoli “da paura”?? – chiese lentamente l’uomo, Ginny capendo la situazione si avvicinò al marito e lo trascinò in cucina dandogli dei colpetti sulle spalle, Lily sospirò calmandosi e si girò verso Albus con ancora in mano la valigia,
- Era necessario ridere come un’idiota?!? – sbottò con l’istinto di lanciargli il bagaglio, lui scosse la testa riprendendo il suo colorito normale,
- Ma hai visto la sua faccia?? – ridacchiò e poi la raggiunse sulle scale, le scompigliò i capelli,
- La mia Lils ingenua… insomma, se vuoi definire i muscoli del tuo ragazzo da paura forse è meglio non farlo quando c’è papà nei paraggi, non credi? – la prese in giro, gli fece la linguaccia e poi lo obbligò a portarle giù la valigia.  Scese le scale e raggiunse Daniel, lo abbracciò e poi rise,
- Non preoccuparti di mio padre!! E’ solo rimasto un po’ scosso. – lui scosse la testa e poi le accarezzò una guancia,
- Speriamo che non mi uccida… però felice che trovi i miei muscoli da paura! – risero ma gli rifilò un pugno sul braccio,
- Idiota… - si guardò intorno e non vedendo suo padre si avvicinò a lui e lo baciò. Le avvolse i fianchi con le braccia e la strinse più a lei, approfondirono sempre più finché non sentì qualcuno tossire, si girò di scatto e vide James scendere le scale con un borsone.
- Ovviamente aver accettato la cosa non significa che mi vada bene vedervi pomiciare nell’atrio di casa mia. – disse serio ma salutando Daniel con un gesto della testa, si voltò di nuovo verso il suo ragazzo e si avvicinò al suo orecchio,
- Mi sei mancato.. – gli sussurrò e lui rispose la stessa cosa mimando con le labbra, le passò poi un braccio intorno alla vita e guardarono i suoi fratelli che si misero con i propri bagagli davanti a loro.
Pochi secondi dopo qualcuno suonò il campanello, vide la faccia di Albus illuminarsi e poi andare ad aprire. Selena si buttò fra le sue braccia e poi lui la baciò, ma ricordandosi poi che erano tutti lì a fissarli si staccarono imbarazzati. Selena la vide e cacciò un urlettino, rise e la raggiunse, si abbracciarono strette, iniziarono a saltellare,
- Liiiils!!! Non sai quanto mi sei mancata!!! – esclamò la bionda abbracciandola ancora,
- Sel!! Oddio, non sai quanto tu mi sei mancata!! – e si riabbracciarono di nuovo.
- Ma se vi siete viste quattro giorni fa… - intervenne James guardandole con un sopracciglio alzato, gli fece la linguaccia,
- Questo perché James non sei una ragazza e non puoi capire questo genere di cose. – lo rimbeccò Selena continuando a sorridere, lui alzò le mani in segno di resa e poi guardò tutti,
- Allora pronti? – annuimmo sorridendo, Lily si riavvicinò a Daniel mentre Selena ad Albus.
- Ma’!!! Pa’!! Noi siamo pronti!! – urlò James inclinando leggermente la testa verso la cucina, pochi secondi dopo i due comparvero con i loro bagagli in mano e un quaderno. Posero quest’ultimo al centro del cerchio,
- Tra venti secondi esatti afferrate i vostri bagagli con una mano e il quaderno con l’altra. – spiegò Ginny. Annuì e contò mentalmente, al momento esatto afferrò con la sinistra la valigia con lo zaino in spalla e con la destra il quaderno. Sfiorò la mano di Daniel e quel tocco la fece sorridere, scambiò uno sguardo con lui e poi si sentì strattonare per l’ombelico. Intorno a lei tutto vorticò e l’unica cosa che sentiva era la mano stretta intorno alla valigia. Sembrava immersa in un tornado ma pochi secondi dopo il tornado si dissolse e si ritrovò distesa sull’erba con la valigia sulla pancia. Gemette e spostò il bagaglio con una spinta, odiava viaggiare con la passaporta.
Si mise a sedere e vide Daniel alzarsi a pochi metri da lei, si guardò intorno e rimase a bocca aperta. Alle loro spalle si trovava una villetta rossa e bianca immersa nella natura, mentre davanti a loro c’era un piccolissimo molo con una barca attraccata e sulla sponda opposta c’erano i boschi, tra questi c’era uno specchio d’acqua azzurro. I fiordi svedesi. Dannazione, erano bellissimi.
Si alzò in piedi e girò su stessa per vedere tutto, poi guardò James ed Albus che avevano la sua stessa espressione in viso. I suoi pensieri vennero interrotti da una voce.
- Ragazzi! Siete arrivati! – esclamò Victoire correndo verso di loro seguita da Teddy, la cugina l’abbracciò stretta,
- Lils! Mio dio quanto sei cresciuta! Non ti vedo da circa due anni!  - ricambiò l’abbraccio e rise, non si era mai accorta di quanto le fosse mancata Victoire,
- Vic! Miseriaccia, non potevate venirci prima qui?? E’ fantastico! – esclamò e la bionda rise cristallina, si staccarono,
- Hai ragione Lils, a proposito… il tuo ragazzo? – sussurrò guardando Daniel che veniva verso di loro, annuì e la bionda ridacchiò,
- Te lo sei scelto bene a quanto vedo… gioca a Quidditch vero? – annuì di nuovo e rise anche lei.
- Stamattina ho per sbaglio detto davanti a mio padre che aveva dei muscoli da paura. – Victoire rise e guardò Harry che abbracciava Teddy,
- La reazione non è stata una delle migliori, eh? Su, non preoccuparti! Sei in Svezia e qui avrai tantissimo tempo per stare con il tuo ragazzo! – Daniel si mise al suo fianco sorridendo verso la bionda,
- Molto piacere, Victoire Weasley. Cugina di Lily. – si presentò formalmente con il solito sorriso in faccia,
- Daniel Wright. Ragazzo di Lily. – strinse la mano ricambiando il sorriso.
- Vado a salutare anche gli altri. Piacere di averti conosciuto Daniel! – andò ad abbracciare James,
- Energica tua cugina? – ridacchiò lui, annuì e sorrise,
- Sì, è tanto che non tornano in Inghilterra e girano per l’Europa alla ricerca di qualcosa di stabile. Sono contenta per loro. – Teddy venne verso di loro e la sollevò in aria, le scappò un urlettino e rise abbracciandolo,
- La mia piccolina!!! – esclamò lui facendola girare, continuò a ridere come una matta,
- Teddy!! – anche per lui non si era mai accorta di quanto gli mancava.
- Ma quanto sei cresciuta?? Cioè eri molto più piccola quando sono partito e guardati! Sei quasi una donna! – arrossì e poi rise, spostò lo sguardo su Daniel e divenne serio,
- Tu sei il suo ragazzo? – chiese guardandolo sospettoso, il Corvonero annuì e gli porse la mano, Teddy la strinse e poi gli sorrise,
- Spero che la tratterai bene. Conosco Lily da quando è nata, sono come un fratello per lei. – gli batté una mano sulla spalla.
- Che ne dite se entriamo?? Staranno per arrivare tutti gli altri! – recuperò il suo zaino e la sua valigia e poi prese la mano di Daniel,
- Allora come ti sembrano?? – lui annuì,
- Simpatici, d’altronde come tutti voi Potter e Weasley. – le diede un bacio veloce per non farsi vedere da Harry, mano nella mano poi seguirono dentro casa Victoire e Teddy.
La casa interna era ancora più bella di quanto lo fosse da fuori, le pareti erano di un bianco lucido, nel salotto, che sembrava più un salone, c’erano due divani anch’essi bianchi, una libreria piena di volumi colorati, al posto di una parete c’era una grande vetrata che dava sul fiordo e da lì si godeva di un’ottima vista. Lontano dai divani c’era un tavolino nero circondato da due poltroncine bianche scure e a pochi metri da esse c’era un camino con a fianco appoggiata a terra, la legna. Alla fine della stanza c’era un bancone di legno chiaro e da esso iniziava la cucina. Anch’essa bianca con tutti gli accessori necessari. Tra le due stanze c’era un rientro in cui era posta una scala bianca che con una curva larga immetteva al piano superiore.
Lily rimase a bocca aperta,
- Miseriaccia… mi adottate come figlio?? – biascicò James ricevendosi poi uno scappellotto da Harry, Teddy scoppiò a ridere,
- Non credo che Harry sarà contento.. ma puoi venire quando vuoi, James. – lui sorrise sornione e poi si accomodarono in salotto.
- Aspettiamo tutti per sistemarci, che ne dite? – appena terminata la frase qualcuno suonò il campanello, Victoire saltò in piedi dal divano e corse alla porta facendo svolazzare il vestito nero a pois bianchi abbinato agli stivali di pelle anch’essi neri. Le scappò un urlettino trovandosi davanti i fratelli e  i genitori.
- Dom!! Lou!!! – salto al collo dei due e li abbracciò stretti, loro ricambiarono l’abbraccio,
- Quanto mi siete mancati!!! Lou che diavolo ti è successo? Sembri un modello! – rise lei, il ragazzo sorrise modesto e Dominique gli rifilò una gomitata fra le scapole.
- Mamma! Papà! – abbracciò Fleur e Bill che si erano commossi, non vedevano la figlia da due anni circa,
- Vic, vedo che ti tratti bene! – esclamò Dominique fissando a bocca aperta la casa, la sorella rise e poi fece entrare tutti.
- Liiils!! – esclamò la bionda contenta, le corse incontro, non fece in tempo ad alzarsi dal divano che se la ritrovò sopra, l’abbracciò stretta,
- Dom!! Che bello vederti!! – risero come delle bambine e la bionda si sedette sulle sue ginocchia con le braccia intorno alle spalle, guardò Daniel e rise,
- Mi dispiace Daniel, ma Lily è mia… - lui rise con loro due.
- Comunque ciao zio Harry, zia Ginny, James, Albus e Selena! – scoppiò a ridere Dominique salutando gli altri con una mano, loro sorrisero e la salutarono, Louis si sedette ai piedi del divano a fianco a James dopo aver salutato tutti e averle scompigliato i capelli rovinandole la coda di cavallo!
Subito dopo il campanello suonò ancora e Victoire accolse con un abbraccio Rose, Hugo, Scorpius, Hermione e Ron e ancora dopo Lucy, Molly, Evan, Percy, Audrey, George, Angelina, Fred e Roxanne. Abbracciò tutti uno dopo l’altro seguita da Teddy. Si raggrupparono poi tutti nel salone, Rose e Scorpius raggiunsero lei e Dominique,
- Credo che mio padre stia progettando di uccidere Scorpius. – disse subito lei, Dominique rise,
- Beh, non credo che faccia i salti di gioia che tu stia con il figlio di Draco Malfoy, anche se è simpatico. – Lily rispose sorridendo verso il biondo che ricambiò il sorriso,
- Insomma.. guarda Percy come fissa Evan e Lucy. – indicò con la testa Dominique, si girarono verso la coppia che parlava sommessamente e poi il padre di lei che li fissava serio con gli occhi ridotti a due fessure.
- Già… almeno mio padre non fa così. A parte che mia madre l’ha minacciato di farlo dormire sul divano se solo avesse osato dire qualcosa di brutto a Scorpius. – sorrisero tutti e poi Victoire si schiarì la gola.
- Bene! Visto che ci siamo tutti direi di sistemarci! Bene come avrete notato la casa non ha abbastanza stanze per accogliere tutti, ed è per questo che io e Teddy abbiamo costruito una piccola casa dietro questa per alcuni di voi. Ha sette stanze delle quali una è da tre hanno tutte un bagno e di sotto una piccola cucina. Tutte le altre sono da due. Quindi noi avevamo pensato che lì potevano starci i ragazzi così se ne stanno per conto loro, mentre noi adulti ce ne stiamo qui. Che ne pensate? – tutti i ragazzi annuirono e saltarono in piedi contenti mentre i padri li guardarono seri ma le madri intervennero calmandoli.
- Ecco qui le chiavi! Si pranza all’una! – tese le chiavi a Rose che annuì e poi tutti afferrarono le loro valigie e si fiondarono fuori. Raggiunsero la casetta e Rose aprì la porta. Si riunirono nella piccola cucina,
- Allora come ci sistemiamo?? – chiese Rose guardandoli seria,
- Io e Fred! – esclamò James battendo il cinque al cugino, lei annuì e i due scomparvero su per le scale per prendere la stanza,
- Io e Hugo! – seguì Louis battendo il pugno al rosso e poi andarono anche loro al piano superiore,
- Noi tre!! – alzò la mano Dominique alzando poi le braccia di Roxanne e Molly che la guardarono stupite, Rose rise per le loro facce e vide le tre correre via. Si guardarono poi tutti, erano rimasti lei, Daniel, Rose, Scorpius, Evan, Lucy, Albus e Selena.
- Allora, due possibilità: ognuno con le sue ragazze oppure quattro ragazze e quattro ragazzi.– disse Scorpius appoggiandosi al bancone della cucinetta,
- La prima? – propose Lucy senza staccare gli occhi da Evan che le teneva la mano, annuirono e poi salirono insieme le scale, lei e Daniel scelsero una delle camere centrali e appena entrarono si ritrovarono in una camera bianca con un letto matrimoniale e una finestra che dava sul fiordo da cui entrava la luce del mattino. Lasciò i bagagli accanto al letto e finito di ammirare il panorama si voltò verso Daniel che la guardava sorridente disteso sul letto. Lo raggiunse e appoggiò la testa sul suo petto, chiuse gli occhi e sorrise,
- Siamo in Svezia, piccola rossa… - sussurrò lui baciandole i capelli, alzò lo testa e lo guardò sorridente,
- Insieme. – aggiunse lei dandogli un bacio, fece per staccarsi ma la tirò a sé e si ritrovò sopra di lui a cavalcioni, riprese aria e lui le spostò i capelli dalla faccia e sorrise ancora.
- Non smetterò mai di amarti, lo sai vero? – annuì, fece per baciarlo ancora ma all’improvviso la porta si aprì e comparì James. Alla vista di lei a cavalcioni su di lui, i loro capelli disordinati e i fiati un po’ corti sbarrò gli occhi.
Lily rotolò di lato e in un colpo si mise in piedi, si sistemò i capelli come poteva in un secondo e guardò il fratello,
- Si usa bussare, lo sai? – incrociò le braccia decisa,
- Beh, mica penso che Wright stia cercando di farsi mia sorella al mattino presto. – rispose a tono lui fulminando Daniel che si alzò in piedi e cercò di appiattire i capelli,
- Appunto, certe cose fatele di sera, con un’atmosfera migliore. – entrò Albus mettendo una mano sulla spalla del fratello maggiore che lo fissò sbalordito.
Lily divenne rossa come un peperone fino alle orecchie, mancavano solo Louis, Fred e Hugo ed erano al completo.
- Su, James, andiamo e lasciamoli tranquilli, sicuramente avranno già qualche programma per la mattinata. Giusto Lily? – la guardò complice Albus, lei annuì e spostò lo sguardo su Daniel per chiedere aiuto,
- Certo, avevamo deciso di fare un’escursione nei boschi. Tranquilli nella natura. – disse subito convinto, Al sorrise sornione rivolto al Grifondoro,
- Visto? Nulla di cui preoccuparsi. Confido che Daniel è un bravo ragazzo e sa come comportarsi con una ragazza. – il Corvonero annuì e gli sorrise grato.
- Ma… ma… - balbettò confuso James cercando di replicare ma il fratello lo trascinò fuori,
- Allora buona escursione! – gli augurò chiudendo la porta mentre l’altro continuava a biascicare parole incomprensibili. Quando la porta si fu chiusa tirò un sospiro di sollievo e si ridistese sul letto scoppiando poi a ridere. Lui la seguì e la guardò divertito,
- Meglio andare a fare quest’escursione… altrimenti non ritorno in Inghilterra. – le scompigliò i capelli e si alzò, le porse la mano e lei l’accettò, erano già pronti  così, jeans e scarpe da ginnastica. Non si cambiarono e uscirono subito dalla casetta, s’incamminarono su per la salita erbosa che portava al bosco. Lui l’aiutò a scavalcare un tronco, gli sorrise grata, appena furono abbastanza lontani dalla casa lo guardò,
- Posso farti una domanda? Cioè.. non voglio essere invadente. – lui si girò verso di lei e le sorrise,
- Spara. – rispose deciso. Annuì e si guardò in giro, nessuno poteva sentirli,
- Ma voi lupi mannari… insomma, anche da umani avete qualche non so.. caratteristica o specialità in più? – chiese incuriosita salendo su un tronco di un albero e poi saltando giù agilmente. Lo vide sorridere divertito,
- Se ti riferisci che sono come il licantropo del film babbano bè, no. Tutte cazzate quelle. Insomma, che storia è quella del tatuaggio?? – rise vedendolo gesticolare,
- Comunque sì ci sono delle caratteristiche speciali… come ad esempio sono più veloce di quelli come me e ho un olfatto e un udito più sviluppati. Tipo.. adesso ci sono degli uccellini che volano sopra di noi a circa… mmm.. venti metri? – Lily alzò lo sguardo e vide due uccellini volare poco più in alto, lo guardò ammirata,
- E’ una cosa fortissima!! – esclamò ridendo, scese di nuovo dal tronco dell’albero su cui era risalita ma non si accorse di un po’ di muschio. Sentì il suo piede scivolare e il corpo volare all’indietro, aspettò il colpo sul legno ma questo non arrivò mai, si ritrovò fra le braccia di Daniel. Menomale che era a pochi metri da lei e che era molto più veloce.
- E molto utile, devo dire. – sussurrò con il volto a pochi centimetri dal suo, si sentì le guance bollenti,
- Già. – riuscì a borbottare, lui rise vedendola impacciata e la baciò lentamente, gli buttò le braccia al collo e si sentì sorretta dalle sue braccia attorno alla schiena. Poco dopo si staccarono, e si rialzarono da quella posizione. Notò un alone giallo negli occhi di Daniel,
- I tuoi occhi… - sussurrò curiosa, lui annuì lentamente,
- Bè.. a volte quando perdo il controllo o provo emozioni forti gli occhi diventano gialli come quando c’è la luna piena.. nulla di grave. – spiegò sorridendo poco, lei gli rispose con un sorriso raggiante,
- Beh, se vuoi saperlo ti donano… fanno molto.. mmm.. sexy, direi. – Daniel scoppiò a ridere e le accarezzò la guancia dandole poi un piccolo bacio sul naso.
- La mia piccola rossa… - sorrise, Lily si guardò ancora intorno e un pensiero le balenò in testa,
- La prima volta che ci siamo incontrati veramente, nel senso parlati e tutto, è stato proprio in una foresta. E’ buffo. – lui annuì ma con un sorriso malinconico,
- Già… potevo ucciderti. L’errore più grande della mia vita. – scosse la testa, lei si avvicinò e gli alzò il viso, lo guardò minacciosa,
- Non osare più fare questi discorsi, Daniel Wright. Abbiamo già discusso di questo e quella notte non mi hai fatto nulla. – lui annuì e poi le accarezzò una guancia.
- Io come farei senza di te? – lei sorrise e gli schioccò un bacio sulla guancia, gli prese la mano e iniziò a camminare,
- Su dai! Dobbiamo o no fare questa escursione?? – lui scosse la testa divertito e le andò dietro ridendo felice. Erano insieme e si amavano. Le uniche cose importanti in quel momento.



Rientrarono felici all’una nella casa di Victoire e Teddy, raggiunsero gli altri a tavola e notò che mancavano ancora Rose e Scorpius,
- Eccoci qui! – esclamò Lily sedendosi tra Daniel e Louis che le sorrise,
- Com’è andata l’escursione? – chiese subito suo padre mettendosi di fronte a loro guardandoli con sospetto.
- Bene! E’ stato veramente… ehm.. – borbottò, si grattò la testa e guardò Daniel che venne in suo aiuto,
- Interessante. I boschi svedesi sono bellissimi. Hanno una grande varietà di alberi. – finì la frase per lei, Harry lo guardò con un sopracciglio alzato sempre in guardia,
- Quindi avete… osservato gli alberi? – chiese di nuovo sospettoso, risero, se guardare gli alberi significava baciarsi sui tronchi degli alberi a terra, correre per mano per vedere quanto Daniel fosse veloce e sdraiarsi a terra abbracciati…
- Sì. – risposero contemporaneamente convinti, Harry annuì e si sedette a tavola vedendo Rose e Scorpius entrare in casa. Lily alzò la mano in segno di saluto ma la riabbassò subito vedendo Ron andare verso di loro con l’aria non molto tranquilla.
- Oh cavolo.. – borbottò Louis senza farsi sentire, Lily si morse un labbro nervosa,
- Vi stavamo aspettando! Si può sapere perché diamine siete in ritardo?!? – sbottò gesticolando, Scorpius fece per parlare ma Ron lo bloccò,
- Tu sta’ zitto! Vorrei che fosse mia figlia a rispondermi! – alzò il tono della voce, vide il labbro di Rose tremare,
- Noi… noi eravamo.. a.. – borbottò senza riuscire a formare una frase di senso compiuto,
- A osservare gli alberi come Lily e Daniel?!? Trovatene una migliore! – Lily sbarrò gli occhi e Harry scattò in piedi,
- E questo cosa significa?!? – sbottò suo padre, si metteva male…
- Allora Rose?? – Ron ignorò l’amico che ora li squadrava più sospettoso di prima.
 - Se mi permette signore… - cercò di parlare Scorpius ma Ron lo zittì con uno sguardo,
- No! Non ti permetto niente! Anzi, non ti permetterei nemmeno di stare con mia figlia! Con un Malfoy!! Conosco la vostra famiglia e siete sempre stati dei… - non riuscì a completare la frase,
- ADESSO SMETTILA!! – urlò Rose con le lacrime agli occhi, sciolse l’intreccio con la mano del suo ragazzo,
- DEVI SMETTERLA!! Tu non capisci nulla! Non capisci quanto Scorpius sia importante per me! Pensi ancora che tutto sia ancora come era tanti anni fa, ma non è così! Scorpius non è così! – gridò piangendo disperatamente,
- La sua famiglia… - provò a dire Ron ma la figlia esplose ancora,
- LUI NON E’ LA SUA FAMIGLIA! Te lo vuoi mettere in testa?!?! E se pensi che lui non sia quello giusto allora non sai nulla di me! NULLA! – si strofinò una guancia furiosamente e poi corse fuori sbattendo la porta. Il silenzio calò nella stanza per pochi secondi ma poi Lily lo ruppe strascicando la sedia e correndo dietro a Rose.
Corse nel giardino e raggiunse la loro casa, entrò e salì le scale, raggiunse il piano superiore e bussò alla seconda porta sulla destra,
- Rosie.. sono io, Lily. – disse per paura che non la facesse entrare,
- V-vieni. – rispose la voce della cugina rotta dai singhiozzi, aprì la porta e la richiuse delicatamente, le sorrise e la raggiunse sul letto matrimoniale, l’abbracciò.
- Non ce la faccio più Lils… ha ancora quei pregiudizi.. io.. io amo Scorpius… non vuole capirlo. – disse fra un singhiozzo e l’altro, le accarezzò la schiena e poi sospirò,
- Lo so, Rosie.. ma vedrai che lo capirà. Non hai idea di come ci sia rimasto male… ha capito che ha esagerato. – cercò di consolarla e la cugina si strinse più a lei,
- Quando lo capirà? Io non posso continuare così… Scorpius viene a casa nostra solo quando lui è al lavoro… una sera ha iniziato ad urlare contro la sua famiglia e me… Hugo ha cercato di calmarlo parlandogli.. non è servito a niente. Se l’è presa anche con lui. Lils, è stato orrendo! Lui che urlava sui Malfoy che erano dei ladri, traditori, codardi… li ha insultati nei peggiori modi.. ma Scorpius non è così… - singhiozzò ancora di più, scosse la testa, i Malfoy non era ancora ben voluti da tutti, soprattutto dai Weasley e dai Potter. Anche suo padre era diventato scontroso quando aveva appreso la notizia che Scorpius sarebbe venuto con loro.
- Lo so che Scorpius non è così… siamo diventati amici e posso dire di conoscerlo. Ovviamente non come te.. tu lo conoscerai moooltooo meglio di me, vero Rosie? – la sentì ridacchiare, buon segno. Si stava riprendendo.
- Sì, hai ragione. – e continuò a ridacchiare fino a passare a ridere,
- E suppongo che in questi giorni vi conoscerete ancora meglio, eh?? Insomma… bella vista, tranquillità, camera libera, grande letto.. .eh, eh? – la vide diventare tutta rossa e ricevette una cuscinata in piena faccia mentre Rose rideva come una matta,
 - Lily Potter! Da quando si dicono queste cose??? A proposito… tu e Daniel? Vi state conoscendo meglio?? – la prese in giro, questa volta fu il suo turno di arrossire fino alla punta delle orecchie.
Qualcuno bussò alla porta, tirò un sospiro di sollievo, argomento imbarazzante evitato… Lily andò ad aprire e si ritrovò il viso serio di Scorpius,
- Ehi Scorps! Vieni un attimo! Scusaci un momento Rosie… - uscì dalla stanza spingendo il biondo, lo guardò curiosa,
- Cos’è successo dopo che ce ne siamo andate? – gli chiese subito, lui sospirò pesantemente e si spostò una ciocca bionda dagli occhi,
- Il padre di Rose è rimasto sconvolto dalla sua reazione… e poi mi ha guardato, gli ho detto che io amavo Rose e che non gli avrei mai fatto male intenzionalmente. Prima aveva l’aria di volermi strozzare e poi si è seduto e mi ha guardato disperato, mi ha chiesto se è una cosa seria e io gli ho risposto sì, ci amiamo. Si è arreso e mi ha chiesto scusa, ci siamo stretti la mano e poi sono venuto qui. Lei come sta? – chiese guardando la porta chiusa. Lily sorrise,
 - Non preoccuparti. L’ho tranquillizzata così tanto che mi stava anche prendendo in giro. Abbiamo parlato un po’ tra cugine, anzi più migliore amiche… ora vado, ho la sensazione che mio padre mi chieda cosa facevamo io e Daniel mentre osservavamo gli alberi… - Scorpius ridacchiò,
- Interessanti vero? Sai poi quelli più lunghi… - arrossì di botto e gli diede un pugno sulla spalla,
- Deficiente! Ora vado. Mi raccomando, conoscetevi meglio!!! – urlò ridendo, la porta si aprì di botto,
- Liiiiiilyyyyyy!!!!!!! – urlò Rose tutta rossa in faccia, Scorpius le guardò confuse e la rossa si precipitò giù per le scale piegata in due dalla risate inseguita dalle urla della cugina.
 Uscì di casa nell’aria fresca svedese e si calmò, chiuse gli occhi e solo in quel momento si accorse del suo stomaco che brontolava rumorosamente. Prese un profondo respiro e poi rientrò nella cucina della casa, erano tutti seduti a tavola che mangiavano silenziosamente, raggiunse il suo posto e sorrise rivolta a Daniel che la guardò sollevato. Evitò di dargli un bacio dato che suo padre continuava a fissarli sospettoso. Si ficcò in bocca una polpetta svedese e si guardò intorno, Evan e Lucy erano guardati a vista da Percy mentre Ron non alzava nemmeno lo sguardo. Sospirò, non era un pranzo Weasley-Potter.
All’improvviso entrarono Rose e Scorpius per mano, Lily sorrise e gli fece segno di raggiungerli, si sedettero a tavola e finalmente la tensione venne spezzata,
- Allora! Riassumendo… - li guardò tutti negli occhi Victoire sorridente come una Pasqua, fissò Daniel,
- Daniel Wright. Figlio di John Wright, Auror ministeriale collega di zio Harry e zio Ron. – lui annuì vigorosamente, la bionda girò lo sguardo su Evan.
- Evan Nott. Figlio di Alexander Nott, impiegato al ministero. – il ragazzo rispose con un “sì” biascicato, era troppo concentrato a vedere Percy che non lo perdeva di vista neanche un secondo,
Victoire poi passò a Scorpius,
- Scorpius Malfoy. Figlio di Draco Malfoy, Auror. Collega di zio Harry, zio Ron e del padre di Daniel. – Scorpius sorrise per rispondere affermativamente, lei batté le mani contenta,
- Perfetto! Detto questo… zio Ron? – lui alzò la testa sentendosi interpellato e poi guardò la figlia,
- Sì… Rose io volevo chiederti scusa. Ho esagerato e ho mal giudicato… Scorpius. – disse tra i denti il suo nome, Rose lo abbracciò di scatto esclamando “ Oh papà!” e tutti sorrisero tranquilli.
- Ehi qualcuno sa come si fa a staccare una polpetta dal soffitto? – chiese James guardando sopra di lui, Lily alzò lo sguardo e vide il pezzo di carne attaccato al muro, scoppiò a ridere seguita dagli altri,
- James Sirius Potter, perché diamine hai lanciato una polpetta sul soffitto?!? – sbottò Ginny rabbiosa facendosi scappare un sorriso vedendo Victoire piegata in due dal ridere e Teddy sputare ciò che stava bevendo per ridere.
Ecco, quella era un pranzo Weasley-Potter. Semplice, divertente dove ognuno era sé stesso. Senza pregiudizi.



Quella sera uscì dal bagno in canottiera e pantaloncini pronta per la notte, vide Daniel disteso sul letto senza maglietta con indosso solo i pantaloni della tuta, appena la vide si tirò su a sedere e l’accolse fra le sue braccia. Le baciò l’incavo del collo,
- Finalmente soli… - le sussurrò all’orecchio, annuì e si rilassò sotto quel contatto, sentì le sue mani condurla distesa e le si posizionò sopra. Continuò a baciarla delicatamente e le mani le accarezzarono i fianchi sotto la canottiera, questa volò dall’altra parte della camera, i pantaloncini stavano per fare la stessa fine quando qualcuno bussò, s’interruppero e Daniel ridacchiò,
- Suppongo sia impossibile rimanere un po’ soli… - gli diede un bacio carico di passione giocando con i suoi capelli e lui le avvolse le braccia intorno ai fianchi nudi tenendola a sé. La persona bussò ancora insistente, Daniel la lasciò andare e lei raggiunse la sua canottiera. Se la mise addosso e andò ad aprire, si ritrovò davanti Scorpius, gli sorrise,
- Ehi Scorps… - lo salutò sistemandosi come poteva i capelli,
- Ti disturbo? – chiese serio e dispiaciuto, lei scosse la testa e lo guardò preoccupata,
- Ehi, che succede? – lui sospirò e si spostò una ciocca bionda dagli occhi azzurri, era nervoso.
- Possiamo parlare? Insomma… non so in cucina o da qualche parte… - lei annuì e guardò verso Daniel che le sorrise e le fece segno di andare pure, afferrò gli stivaletti autunnali che si era portata dietro e se li mise ai piedi e poi seguì il ragazzo giù per le scale. Andarono nel piccolo salotto che c’era e si sedettero sul divano,
- Rose ha qualcosa che non va. Insomma… c’è qualcosa. Non riesco più a capirla. Appena mi avvicino lei… distoglie lo sguardo o mi dice che ha qualcos’altro da fare. Ho cercato di parlare, le ho chiesto se era per la faccenda del padre, lei mi dice di no, le chiedo allora cos’è e lei non risponde. Sto diventando pazzo.. tu magari sai qualcosa. Ti prego, Lils, almeno tu… - lo guardò curiosa e poi scosse la testa,
- Se sapessi qualcosa lo sai che tenterei di aiutarvi, ma questo volta non ne ho la più pallida idea Scorps… insomma, oggi abbiamo parlato e mi è sembrato norm… - si bloccò a metà frase e poi si colpì la fronte con una mano.
- Ecco! Che deficiente! Sono stupida! Stupida! – si maledii da sola, Scorpius alzò un sopracciglio,
- Beh.. abbiamo parlato del “conoscersi meglio” e lei sembrava veramente imbarazzata… insomma, magari è quello. Hai capito giusto? – lui scosse la testa ancora confuso, sbuffò,
- Come dannazione te lo spiego? Insomma.. beh.. quando due persone sono sole.. e beh! Scorpius non farmi dire tutto! Praticamente quando ti senti attratto da qualcuno! E poi… - lui aprì la bocca e rise,
- Oddio Lils! Sei rossissima! Guarda che con me queste cose puoi dirle! Insomma, ti costava dire tanto sesso? Non sono mica un bambino di 10 anni a cui devi far capire le cose! – gli diede un pugno,
- Sei uno stupido!! Tu lo avevi capito!! – lui annuì e continuò a ridere come un’idiota. Pochi minuti dopo si ricompose,
- Quindi è questo? Cioè… io e lei, insomma.. mai fatto.. ma non pensavo che la potessi traumatizzare… - questa volta fu il suo turno di diventare rosso, lei lo zittì con un gesto della mano.
- Preferirei non sapere la vostra vita sentimentale.. non a questi punti. Comunque, ora che abbiamo scoperto il problema… io vado.. – Scorpius ridacchiò,
- Con quei capelli suppongo di aver interrotto qualcosa. – la prese in giro, gli fece la linguaccia e poi salì al piano superiore.
 Entrò nella sua camera e si tolse al volo gli stivali e si buttò sul letto al fianco di Daniel che le avvolse la vita sorridente, si avvicinò e la strinse a sé,
- Quando sarai tutta mia? – le sussurrò nell’orecchio facendola ridere, lo baciò appassionatamente,
- Ora e per sempre. – gli rispose tra un bacio e l’altro.






* Angolo autrice*
Eccomi qui! E non passato un mese! Cioè.. mancava poco però.. ce l'ho fatta! Purtroppo cercate veramente di capirmi ma la scuola mi sta distruggendo... poi fra un po' visto che ci saranno le vacanze natalizie ci stanno facendo morire con verifiche su verifiche, interrogazioni su interrogazioni... voti su voti.. I'm dead.
Comunque sono riuscita ad aggiornare... ah, ecco, per il fatto di terminare la storia entro la fine dell'anno non sono poi così sicura... ho dovuto dividere questo capitolo in due parti quindi adesso mancano due capitoli, la seconda parte di questo e poi l'epilogo. Divento sempre triste quando devo finire una storia... mi dispiace non scrivere più su Daniel e Lily, come voi ho imparato ad amarli, ridevo con loro, sorridevo e piangevo.. .loro due sono una delle mie soddisfazioni... anche perchè sono veramente contenta che anche voi li adorate. :) :)
Oraaa, voglio ringraziare tutti quelli che hanno messo questa storia fra le preferite/ricordate/ seguite <3
Ringrazio pekai e Fred_Beckendorf99 che hanno recensito lo scorso capitolo ( se ho sbagliato a scrivere i nomi ditemelo, distratta come sono... ) <3
Ora vado così inizio già a scrivere la seconda parte di questo capitolo ( non so esattamente quando potrò metterla... non uccidetemi) <3
Un abbraccio e  un bacio,


ladyselena15 :)
  
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