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Autore: _Kazuha_Takumi_    04/12/2013    4 recensioni
Salve a tutti, popolo di EFP! Questa è la mia prima SoulxMaka, perciò vi chiedo di essere clementi con i giudizi! >.< Leggete, recensite ma, soprattutto... FATEVELA PIACERE! xD Beh, a parte le mie battutine (sempre se possono essere definite così...) squallide, ecco a voi un'anticipazione del 1° capitolo! :3
"...Dopo aver guardato intensamente Maka negli occhi, Soul si avvicinò pericolosamente alla biondina e le stampò un veloce bacio sulla guancia. Dopo, senza poter vedere il chiaro rossore che si era tinto sul volto di lei, corse verso dov’era venuto e, com’era apparso, sparì tra la folta boscaglia..."
Grazie a tutti coloro che leggeranno! ^^
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Soul/Maka
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAN YOU KEEP A SECRET?

 
Ehi ehi ehi!
Ciao a tutti! Sì, sono ancora viva!.. ^^
E per voi ho il capitolino fresco fresco! U.U
Allora... Che dire? In questo capitolo appare un nuovo personaggio (curiosi, eh? Tanto so che la risposta è no ç_ç)!
E sarà una chiave importante nella nostra storia! U.U
Però come sapete non voglio MAI anticiparvi niente! :3 Perciò, a doposss! <3


 
Il cielo mattutino prosperava bel tempo, e solo poche nuvolette bianche che si rincorrevano tra di loro solcavano il vasto mare infinito che si ergeva sopra le teste degli uomini. E, con un suono assordante che echeggiò tra le piccole e stretti pareti dell’aereo, il gruppo riunito per ritrovare l’uomo chiamato Asura sì svegliò, portando già di prima mattina malintesi e imbarazzo tra alcuni di loro.
-Ehi…
-…
-Ehi…
-…
-CAZZO, MAKA, SVEGLIATI!
-Ehm..? Che… Chi sei?
-Idiota, sono Soul, e mi stai sbavando sulla spalla.
Questo, per esempio, fu il risveglio dei coinquilini Maka e Soul. E, riguardo a quello che ha detto il maschio poco prima, ecco cosa è accaduto. La piccola bionda, abituata a aggrapparsi al suo cuscino la notte, si era attaccata letteralmente all’albino, confondendolo per un morbido oggetto da spupazzare, e aveva iniziato a sbavare come una bambina mentre lo stringeva sempre di più a sé. Però, d’altro canto, quando Soul aveva aperto gli occhi, in primo luogo non poté che notare la dolcezza e l’ingenuità che caratterizzava la sua coinquilina, ma poi si accorse di quel liquido appiccicoso che colava dalla piccola e rosea bocca della bionda, e così riuscì a scendere dal mondo dei sogni per tornare a quello reale.
-Ah… Ah. EH???
Quando Maka si accorse di quello che stava succedendo, strabuzzò gli occhi e rimase un istante pietrificata, ma subito dopo riprese il controllo del suo corpo con un gridolino strozzato dall’imbarazzo. E fu così che, improvvisamente, entrambi si ricordarono di quello accaduto la notte scorsa, e, fissandosi profondamente negli occhi, arrossarono come scottati da un calore disumano.
“Soul, cercando di essere il più delicato possibile, si avvicinò alla bionda e, con un gesto improvviso quanto dolce, gli accerchiò le braccia alla vita, stringendola il più possibile vicino a sé. Ovviamente, Maka sussultò subito per la sorpresa, sgranando completamente gli occhi, e si sentì le gote imporporarsi di un tenue rosso, mentre il battito del suo cuore accelerò improvvisamente di mille miglia all’ora. Tutto questo accadde in un solo secondo, in cui Soul, nel frattempo, aveva nascosto il suo viso nell’incavo della spalla della ragazza, solleticando con i suoi capelli candidi il collo invitante della bionda, e poi sussurrò con voce spezzata e roca quella frase che non avrebbe mai voluto dire.
-Prima ho mentito, a me piacciono le piatte.
Maka, perplessa e spossata, non poté che rimanere immobile sotto la potenza delle parole di Soul che, vedendo che la ragazza non aveva reagito male, le baciò quel collo così invitante. La bionda continuava a rimanere immobile, mentre dei brividi piacevoli le percorrevano incessantemente la schiena, e lui continuava a baciarla, non riuscendo a chiudere quel circolo vizioso. Nessuno voleva far finire quel momento così speciale, ma non era né il luogo né il momento adatto per proseguire, perciò Soul, a malincuore, dovette staccarsi dalla sua coinquilina e, per nascondere il purpureo viso, si voltò verso il finestrino. D’altro canto, quando il contatto fu rotto, Maka sentì un freddo improvviso che le fece accapponare la pelle e il suo istinto la portò a girarsi verso Soul, arrossata e quasi implorante. Ma anche lei aveva capito che non era il momento, perciò con occhi tristi e delusi si accoccolò di nuovo sulla scomoda poltrona, sussurrando un “Buonanotte Soul” e chiudendo finalmente gli occhi, incredula di quello che era appena successo.”
La situazione era troppo imbarazzante, e non se ne poteva uscire nemmeno con una cazzata perché ormai il silenzio si era prolungato per troppo tempo. Maka apriva leggermente la bocca ogni tanto nell’intenzione di dare una spiegazione, ma non trovando le parole la richiudeva spostando lo sguardo da un'altra parte, e Soul aspettava che qualcuno combinasse qualcosa, per spostare il discorso da un'altra parte e cambiare argomento. La situazione stava diventando veramente imbarazzante.
-YAHOOO! Amici, oggi ho dormito come un Dio! MUAHAHAH!!
Ed ecco che il santo Black*Star arrivò portando con sé il dono più grande che quei due potessero ricevere: la demenza più totale. Infatti, quando l’azzurro raggiunse i due portando con sé tre grandi guardie che lo forzavano a tornare a sedere, Maka e Soul si dimenticarono totalmente del loro momento di imbarazzo e, la prima, iniziò subito a rimproverarlo insieme ai dipendenti dell’aereo, mentre il ragazzo rideva come non mai con le lacrime agli occhi. Come se non bastasse, una delle sorelle Thompson apparì all’improvviso con una giraffa di carta in mano, urlando come una pazza “Ora ti uccido!” e poi spezzando il collo dell’animale finto, e, durante tutto ciò, l’altra gemella subentrò con il figlio del preside, dando inizio a un vero e proprio caos. Tsubaki, da brava bambina, era rimasta seduta facendo finta di non conoscere nessuno.

***
Il paesino dove erano stati scaricati dal pullman era formato da poche casette, vicine tra di loro, che ricordavano un po’ le case che si vedono sui libri di folletti, con strutture che tendevano ad allungarsi verso l’alto, i tetti irregolari, le finestrelle circolari e quadrate decorate con tanti tipi di fiori diversi e dei graziosi giardini che completavano il quadretto. Le vie erano fatte di grandi ciottoli di pietra, molto strette, che si snodavano non seguendo un impianto urbanistico preciso tra i vari edifici del paese, e le bianche e innevate montagne svizzere rendevano tutto quanto ancora più fiabesco. Quei pochi abitanti rimasti si affacciavano dalle loro curiose finestre per vedere chi potesse essere arrivato in un periodo così difficile, e nei loro occhi si poteva leggere il puro terrore. Quell’atteggiamento stonava con l’aria da “paese delle meraviglie” che rispecchiava la città, ma la situazione era veramente critica. Quell’Asura aveva proprio commesso una strage, e sarebbe stato difficile tirar fuori anche un piccolissimo indizio dai pochi superstiti che temevano di nuovo l’arrivo del Kishin. Però, il gruppetto formato dai sette ragazzi, non si voleva arrendere e, bussando di porta in porta, cercava informazioni sul fatto accaduto, ma, come previsto, quando le persone sentivano nominare di nuovo quelle cose orribili, sbattevano immediatamente la porta in faccia ai visitatori.
-MA COME SI PERMETTONO A CACCIARMI!? IO, CHE SONO UN DIO!?
-Black*Star, calmati…
-GIRAFFAAA!!!
-In questo gruppo siamo in 7… E non in 8… 8… Il numero PERFETTO! Perché!? Forse non sono degno di guidare questa missione, io, che a causa di queste strisce bianche sulla mia testa risulto una creatura orribile…
-Kid, riprenditi! Per favore, non mettertici anche tu! A forza di camminare, i miei poveri piedi stanno gridando pietà!..
-Ok, tutto ciò non è affatto cool.
-Qui si sta delirando troppo…- concluse Maka, dopo aver accertato che in quel gruppo l’unica mentalmente stabile era lei. E aveva ragione: erano veramente in crisi. Ma si sentiva strana… Come se qualcuno li stesse controllando, sin da quando erano scesi dal pullman, e ne ebbe la conferma quando sentì una voce chiamarla.
-Ehi, tu…- sussurrò un uomo nascosto in un vicolo buio, fissando con i suoi profondi occhi nocciola la piccola ragazzina. –Vieni qui.
Maka, sentendosi chiamare, si girò di scatto, lasciando svolazzare nell’aria i suoi codini biondi, e strizzando gli occhi riuscì a mettere a fuoco la figura. Era un uomo sulla trentina, con un grande cappotto color cammello e un paio di stivali da cacciatore, e, nonostante tutto, mostrava un certo fascino. La pelle era consumata dai segni del tempo ed era rovinata da quella che sembrerebbe essere stata una vita caratterizzata da fatica e sudore, mentre, al contrario, la postura e l’atteggiamento dicevano il contrario, essendo tipici di un signore nobile e raffinato, troppo colto per andare a lavorare. I capelli corvini sfioravano leggermente le spalle e cadevano scompigliati sugli occhi, solleticando la cicatrice marcata che stava sulla guancia sinistra, e quello che aveva in mano sembrava un libro molto antico. Maka, come prevedibile, era più attratta dal libro dell’uomo che dalla sua stessa figura sinistra e allo stesso tempo rassicurante, ma nonostante tutto si teneva comunque sul chi va là. Però, non avendo nessun indizio, pensava che parlando a quell’uomo avrebbe scoperto qualcosa sul ricercato perciò, senza farsi notare da nessuno, sgattaiolò nello stretto vicolo buio. Come previsto, nessuno notò la scomparsa di Maka, ognuno troppo impegnato nei suoi problemi, e così la bionda potette conversare con quell’uomo misterioso.
-Tu… Chi sei? E cosa vuoi da me?
-Io mi chiamo Walter, e sono un… Beh, non importa chi sono o cosa faccio, ma la cosa fondamentale è che vi ho visto arrivare in città, e ho subito notato che tu e i tuoi amici avete un’anima molto speciale. Stavo aspettando con ansia il vostro arrivo.
-Eh..? Di… Di che cosa stai parlando???
-Le vostre anime, le vostre più uniche che rare abilità… Mi stai dicendo che non hai mai sentito parlare di Meister e Buki?
-No, e non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando.
-Allora tu non sai quale può essere la vostra vera forza?
-Ti ho detto di no! Ascolta… Pensavo tu sapessi qualcosa dell’attacco che c’è stato qui poco tempo fa… Ed è questo per cui io sono venuta a parlarti…
-Aspetta, so qualcosa, ma te lo dirò solo se mi farai osservare la tua anima.
-Ok, se questo ti farà parlare… Osserva quel non-so-cosa.
E, con quest’ultime parole, lo sconosciuto allungò il braccio verso il cuore della ragazza, stese le dita e poggiò la mano sul suo petto. La bionda avvampò dalla rabbia e dall’imbarazzo.
-MA COSA FAI?! MANIACO!!!
-Eh? Aspetta, credo tu abbia malinteso…
-NON HO MALINTESO NIENTE! PORCO!
-Ti prego, aspetta..!
*CIAFF!!!*
Maka stampò letteralmente la sua mano sopra la cicatrice dell’uomo e fece per allontanarsi, ma lo sconosciuto la fermò, afferrandola per un braccio e strattonandola a sé, mentre la implorava incessantemente di tranquillizzarsi. La ragazza ovviamente non si arrese, e gridò con tutte le sue forze per richiamare l’attenzione di Soul, e, in quel momento, apparse da dietro il muretto l’albino, affannato e ansimante. E, quando vide la scena, non poté che preoccuparsi ancora di più. Con una rincorsa disumana, saltò letteralmente addosso all’uomo, gli sfilò un pugno in piena faccia e dopo avvinghiò le sue braccia intorno al collo della ragazza, cercando di difendere con il suo corpo quello di lei. I suoi rubini fissavano con odio e disprezzo la figura per terra, mentre inconsciamente aveva iniziato a tremare e le sue braccia stringevano sempre di più l’esile corpo della ragazza. Con un filo di voce, ebbe la forza di dire:
-Ero in ansia per te, secchiona senzatette. Perché sparisci senza dire niente?
Maka avvampò per la terza volta da quando si era svegliata, e un piccolo sorriso apparse sul suo viso da bambina quando afferrò con delicatezza le braccia possenti di Soul, finalmente sentendosi al sicuro, mentre gli sussurrava un “Mi dispiace.”. E, nel frattempo, il malcapitato steso per terra osservava la scena, potendo notare la forza del loro rapporto. Due anime, invisibili ad occhio nudo, erano entrate in contatto e sarebbe stato difficile separarle. L’anima di una buki e l’anima di una meister.
-Voi… Siete fatti proprio l’uno per l’altra. 

 
BABAM! Allora? Piaciuto? Spero di sì! >.< Please, abbiate pietà! *^*
Comunque non vi preoccupate! Saprete come continua presto, e saprete anche di tutti quei misteri che nascondevano Stein e Lord Shinigami!
Che ne pensate di Walter? Io lo adoro! *^* Mi sa di una dolcezza <3 Beh, voi non avete avuto modo di capire il suo carattere ancora... Ma lo adorerete! xD
E poi... Nient'altro! xD Oggi sarò di poche parole ma, dato che l'immagine di oggi non è un gran che, vi metterò un'altra immagine! ^^
Kisses,
Kazuha Takumi <3

 

  
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