Cosa ci fa Clary a casa di Steph? Sono passati molti anni,la donna che ho davanti non è la ragazza che mi ricordavo,tra i capelli rossi noto qualche filo di bianco,ma gli occhi verdi e le lentiggini sono le stesse.
Ma perché è qui? La risposta alla mia domanda arriva subito.
«Ciao Mamma!» mi ci vuole qualche secondo per capire che è stato Stephen a parlare,non riesco a crederci Clary è la madre di Stephen?  Ci sono migliaia di ragazzi in tutta New York e chi vado a trovare io? Naturalmente il figlio della mia ex migliore amica.
«Ciao zia Clary!» Max e Will salutano Clary che gli sorride affettuosamente.
«Buona sera Signora Herondale» Herondale,allora è questo il cognome che ha deciso di prendere Jace,beh è comprensibile.
«Louis ti conosco da quando avevi tre anni  quando di deciderai a chiamarmi solo Clary?» Sorride dolcemente anche a Louis e mi rendo conto che non è cambiata,è ancora la dolce ragazza che si preoccupava per tutti,che quando ti entrava nel cuore non lo lasciava più,solo con qualche anno in più.
«E tu chi sei?» la guardo confuso,possibile che non mi abbia riconosciuto? No,non può essere,io sono esattamente com’ero quando me ne andai trenta anni fa,ma gli altri non lo sanno,e non lo devono sapere.
«Piacere,mi chiamo Simon Lewis» mi ci vuole tutto il mio autocontrollo per non scoppiare a ridere davanti a tutti.
«E’ un piacere conoscerti Simon» mi stringe la mano e mi sorride.
Noto che mi ha lasciato un bigliettino in mano.
Alle 18.30  da Death&co.
Vuole parlarmi il che è comprensibile.
«Ragazzi io ho delle commissioni da sbrigare,non fate troppo casino ok?» dicendolo lascia uno sguardo eloquente a Will.
«Ma zia noi non facciamo mai casino,non combiniamo mai niente» dicendo questo prova ad assumere una posa da bambino ingenuo,ma non ci riesce.
Clary ride,prende la borsa ed esce di casa.
Sono distratto per tutto il pomeriggio,penso continuamente a cosa dovrò dire a Clary,penso più volte di scappare e di rifugiarmi in qualche posto sperduto,ma non posso,non posso scappare di nuovo.
Sono le sei invento una scusa e lascio i ragazzi,la strada tra casa sua e il bar non è troppo lunga e  arrivo in perfetto orario.
Lei è già lì seduta ad un tavolo,mi vede dalla vetrata e mi fa un cenno con la mano.
La caffetteria è semi deserta e abbastanza isolata,so perché l’ha scelta,qui non ci vedrà nessuno.
«Beh ciao Simon»
«Salve signora Herondale» scoppiamo a ridere entrambi per il tono di voce con cui ci siamo salutati.
«Simon andrò dritta al punto perché te ne sei andato tanti anni fa,e perché sei tornato?»
Non so cosa mi aspettassi,che mi abbracciasse mi sorridesse e tornasse tutto come prima? Ma non è così 30 anni di lontananza immotivata non scompaiono in un minuto.
«Isabelle non vi ha detto nulla?»
«Disse che avevate litigato nient’altro»
«Più che litigato io l’ho lasciata,le ho spezzato il cuore,ma era una cosa che andava fatta.» la tristezza con cui pronuncio queste parole la induce a lasciar perdere l’argomento,e le sono grata per questo.
«Non ti chiederò cosa sia successo tra di voi,sono fatti vostri,ma perché non mi hai detto nulla? Hai idea di quanto abbia sofferto? Di come fossi disperata? Non sapevo più dove cercarti,non eri con me nei momenti più importanti,al mio matrimonio,la nascita dei miei figli,non è passato un giorno senza che pensassi a te,a dove potevi essere,nessuno aveva più tue notizie»
«Sapevo che se ti avessi vista prima di partire non me ne sarei più andato,Clary non mi aspetto che tu mi perdoni,ti ho  fatto soffrire,ma neanche per me è stata facile,in questi anni non ho fatto altro che chiedermi dove foste,con chi,cosa vi fosse successo.»
«Simon,mi sei mancato molto ma adesso sono cambiate tante cose,ho dei figli,non potrà più essere come prima.»
«Questo lo so.»
«Simon ho tante domande da farti ma questa è quella che mi preme di più,perché vai a scuola con i miei figli?»
«Ecco,qualche tempo fa ho pensato che magari sarei potuto tornare a New York e che se mi fosse andata bene non vi avrei incontrato,e io non ho mai finito il liceo quindi mi sono chiesto cosa ci sarebbe stato di male se fossi tornato a scuola,cosa potevo saperne io che ci sarebbero stati i tuoi figli? Loro sono cacciatori perché vanno al liceo?»
«E’ una lunga storia. Sai Simon ti ci vedo al liceo»
«Non per vantarmi ma me li porto bene gli anni» ridiamo alla mia battuta come sarebbe successo ai Simon e Clary di tanti anni fa.
Gli racconto dei miei viaggi,di cosa ho fatto durante questi anni e alla fine le chiedo la cosa che più ho bisogno di sapere.
«Clary ho bisogno di saperlo,come sta Izzy? E’ sposata ha dei figli?»
«Non voglio nascondertelo dopo che te ne sei andato ha passato davvero un brutto periodo,era triste,scontrosa  e arrabbiata,aveva perso la voglia di fare qualsiasi cosa,ma poi ha conosciuto un uomo che ha saputo tirarla fuori dal baratro in cui era caduta,e si sono sposati.»
Era quello che volevo per lei e allora perché fa così male? Cosa pensavo che sarebbe rimasta per sempre sola è innamorata di me? Che soffrisse continuamente,che non si sarebbe rifatta una vita? A me fa male ma è stata la cosa migliore.
Mi sforzo di sorridere a Clary e di sembrare felice ma tutto quello che mi esce è  una smorfia di dolore.
«Se ti può consolare ha sposato un uomo che la ama davvero,e ha due figli meravigliosi ma tu li conosci già sai quanto siano fantastici.»
«I suoi figli?»
«Sei appena stato con uno di loro,i figli si Isabelle sono Max e Lottie»
Ma certo che stupido che sono stato,ecco perché Lottie mi era così familiare,è come Izzy stesso fisico,stesso carattere.
Con tutte le ragazze che ci sono mi piace la figlia del mio unico grande amore,il destino è proprio cattivo delle volte.
Continuo a parlare con Clary della sua vita mi racconta di Jace,di Alec e Magnus e anche di Isabelle,sembra felice adesso,lo sono tutti ed è questa la cosa importante.
Noto che si è già fatto tardi,ci vuole un po di tempo da qui a casa mia.
Saluto Clary e le mi promette che ci rincontreremo la settimana prossima,stessa ora,stesso posto,dice che ora che mi ritrovato non ha intenzione di perdermi di nuovo,e questa cosa mi scalda il cuore,la saluto con una bacio sulla guancia e vado via.
Sono felice di aver ritrovato Clary,di sapere che adesso stanno tutti bene e hanno delle vite felici,ma questo incontro mi ha lasciato l’amaro in bocca perché per quanto io possa essere felice per loro,ormai non faccio più parte delle loro vite,e fa male. 





Angolo Autrice
Eccoci qua,allora il capitolo è  molto importante perchè abbiamo il primo incontro con Clary e Simon viene a sapere tante cose.
Non mi fa impazzire come ho scritto il capitolo ma spero che a voi piaccia
Prossimamente prevedo anche qualche capitolo dal punto di vista di Isabelle  cosi vedremo come ha passato questi anni dal suo punto di vista e conosceremo anche il suo bel maritino ;)
Penso che il capito sia chiaro,i ragazzi si vedono poco ma si vedranno meglio nei prossimi capitolo con un Will che come si è visto è un po il più pazzo del gruppo,vedete io lo immagino come una specie di reincarnazione di Will Heronadale,chi ha letto le origini mi capirà:)
Per quanto riguarda il bar dove Simon e Clary si sono incontrati,Il Deth&co esiste davvero ed è una caffetteria che si trova a NY,amavo troppo il nome e lo trovavo azzaccatissimo :))
Spero di publicare presto
Rose:))