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Autore: Meer Jane Montrose    05/12/2013    4 recensioni
Una storia ispirata a Dolce Flirt in un contesto un po' diverso dal solito. Bensì non nel classico liceo Dolce Amoris ma in una scuola d'arte. Scuola dove Valerie Rochester ha faticato per entrare, per realizzare il suo sogno di poter cantare. La bella ragazza quasi alternativa e dagli occhi eterocromatici farà così colpo sul nostro Castiel da far sì che lui possa aprirsi?
Chiedo venia per l'introduzione di cacca u.u
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nathaniel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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La successiva settimana è interamente dedicata a Lys e alla canzone.
Quasi non credo di fare una cosa così grossa.. insomma, abbiamo convinto la direttrice ad organizzare un concerto.
Così rimediamo al disastro della corsa campestre e possiamo anche esibirci.
Rimanendo con il ragazzo ho anche la possibilità di tenere alla larga Damien.. solo che sembra avere lo stesso effetto su Castiel.. e beh, parlando con Lysandre ho capito che non è quello che voglio. Per questo ora sono davanti la porta della sua stanza, indecisa sul bussare o meno.
Sarà forse un’azione stupida da parte mia? Oh, al diavolo!
Busso tre volte prima che vengano ad aprirmi.. e rimango paralizzata.
Non perché Castiel indossa dei semplici boxer.. ma.. perché non è solo.
Difatti una ragazza procace quanto stupida è avvolta solo dal leggero lenzuolo del suo letto.. senza altro addosso. E mi guarda con superiorità.
“Hai bisogno di qualcosa bionda?”
Sposto a fatica lo sguardo su di lui.. non ce la faccio.
Mi allontano a testa bassa ordinando al mio corpo di non cedere. Non devo lasciarmi andare.
“Val!”
Il rosso è costretto a fermarmi con la forza dato che non sembro capire più nulla.
“Io..”
Cosa? Cosa vuoi dirmi Castiel? Che non dovevo interromperti forse?
Una lacrima solitaria scende lungo la mia guancia tanto in fretta quanto le labbra di lui aggrediscono le mie. Rimango passiva per qualche secondo, poi agisco.
L’impronta della mia mano è ben chiara sulla sua guancia e lui ha gli occhi spalancati.
“Come osi.. scoparti quella e poi baciare me?!”
“Cosa pretendevi che facessi scusa? Correrti dietro come un cagnolino?! Mi dispiace ma non l’ho mai fatto e non succederà di certo perché sei tu!”
La cosa mi ferisce nel profondo. Molto nel profondo.. dove avevo relegato una parte di me.
“Hai ragione. Non succederà mai nulla fra di noi.. mi sbagliavo.”
L’unica cosa a cui penso successivamente è correre, correre finché le mie gambe non cedono e io scoppio in lacrime tanto forti da scuotermi l’intero corpo.
Poi solo il buio.
 
Pov Castiel
Dove cazzo si sarà cacciata?!
L’ho cercata in tutta questa schifosa scuola! In ogni stanza, aula o angolo.. ma sembra essersi volatilizzata. Quando ormai stanco torno in camera scopro che c’è solamente Lysandre.
E il suo sguardo trasmette solo del rimprovero.
“Ho mandato via la ragazza. Che hai combinato Castiel?”
“Senti.. non ho bisogno anche delle tue prediche. Le ho già ricevute da Valerie e come se non bastasse ora sembra sparita nel nulla.”
Spalanca gli occhi, perdendo per un attimo la compostezza che tanto lo caratterizza.
“Valerie vi ha visti?”
Quando annuisco perde addirittura la calma.
“Ma che cavolo! Le ho parlato e no, non azzardarti a replicare. Ora siediti e sta zitto!”
Faccio come dice, stranamente intimorito.
“Lei.. accidenti Castiel. Come fai a non capire cosa prova per te? E’ ovvia la sua reazione, ti ha beccato a letto con un’altra!”
Poi mi chiede se ho detto qualcosa di cui potrei pentirmi. E direi che la mia risposta non gli piace nemmeno un po’ dato che mi chiama idiota e non solo.
“Io fossi in te continuerei a cercarla. Perché hai fatto una gran cazzata.”
 
Pov Valerie
Apro lentamente gli occhi. Mi sento vuota.
L’ultima scena impressa nella mia mente è quello successo con Castiel.
Il letto.
La ragazza.
Ma.. dove sono? Questa non è la mia stanza, non ho mai visto questo posto.
Quando però vedo Damien comparire dalla porta capisco che deve essere il suo appartamento.
Sorride.. come faceva una volta. Dolcemente.
“Sono.. arrivata qui da sola?”
Scuote la testa e posa un vassoio davanti a me. Caffè, the, brioches, marmellate, cioccolata.. dio mio quanta roba. Deve aver svaligiato qualche credenza.
“Ti ho trovata dietro un muretto.. ed eri svenuta quindi la prima cosa che mi è sembrata più sensata è stato portarti qui.”
Prendo una brioches già tagliata e l’aggredisco letteralmente con la cioccolata. +
Sento lo sguardo di Damien su di me ma non ho ancora voglia di parlare.
So che potrebbe capirmi così come potrebbe volermi.. ma non so se voglio.
“Sai.. ho faticato a riconoscerti. Insomma, sei molto diversa dalla ragazza con cui..”
“Cosa? Con cui l’hai fatto per molto tempo?”
“No. La ragazza con cui ho passato i momenti più belli della mia vita.”
Fatico a guardarlo negli occhi. Damien non è così, non si espande coi sentimenti.. perché ora sembra voler mettere in dubbio quello che so su di lui? Accidenti.
“Ascolta.. io non sono più Lily. Ok? Sono semplicemente me stessa, Valerie. E dopo avermi mollata per il successo potrai di certo comprendere che non sono molto propensa verso di te.”
Costringe la mia mano a mollare la brioches mezza mangiata e stringe le mie dita, sorprendendomi con la vista del bracciale. Quello stupido bracciale che gli ho regalato anni fa.
“Lo so che sei cambiata. Ma non completamente. L’unica differenza è che allora eri ingenua.. e beh avevi i capelli più lunghi dei miei.”
“Dam..”
“Sai una cosa? Mi piacciono. Ti danno più carattere.”
Vorrei replicare ma vengo fermata dalle sue labbra. Che mi intrappolano, prendono tutto..
Non ho mai dimenticato i suoi occhi, la cicatrice, lui.
“Sono stato un vero coglione.. ma non sono mai più stato felice da quando è finita. Ho rovinato la tua vita così come la mia. Valerie.. ti prego.”
Mi stai chiedendo di tornare insieme?
 
 
 Angolo Autrice:
Che dire.. ci sarà una profonda svolta o il rosso tirerà fuori le cosiddette palle?
Recensite, vi prego.

Monica. 
 
   
 
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