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Autore: Queila    05/12/2013    3 recensioni
Voglio scrivere delle mia coppia preferita di HP da un po', quindi eccomi qui con un piccolo prologo per cominciare la cosa. La FF sarà concentrata sui momenti più importanti di Ron ed Hermione (come coppia) dopo la guerra magica. I momenti non andranno in ordine cronologico e come filo conduttore avranno l'amore che l'uno prova nei confronti dell'altra ! Buona lettura, spero vi piaccia :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ok salto temporale, di nuovo xD siamo prima del matrimonio, lo dico per non agitarvi … a dopo con le note!
 
LA ROTTURA PARTE I
 
Hermione, come tutte le mattine, si alzava di buon ora, leggeva la posta e preparava la colazione al suo pigro e ritardatario fidanzato per poi andare al lavoro con calma. Non faceva mai tardi, mai, ma quella mattina qualcosa nella sua routine andò storta.
Ron ronfava tranquillo sotto le coperte del letto che divideva con la castana, beato, ignorando completamente il disastro che stava per abbattersi su di lui.
RONALD BILIUS WEASLEY !!!!”
Il rosso fu svegliato all’improvviso dalla voce isterica della ragazza al piano di sotto, con gli occhi ancora  assonnati e vestito dei soli boxer, scese in cucina, per vedere cosa aveva combinato quella volta.
Giunto in cucina trovò Hermione con i capelli più crespi del solito e il viso contratto dalla rabbia.
“Chi è Sally Sugar?”
“Chi?”
“Oh non fare l’idiota, sai benissimo di chi sto parlando, visto che questa  ti manda lettere d’amore.”
Ron fu preso dal panico, per un attimo pensò davvero che avesse un’amante e di essersene dimenticato … poi ricordò.
“Ah Sally …”
“Eh già Sally, chi è?”
“ E’ un’amica di Fluer che ho conosciuto al suo compleanno due settimane fa, tu non sei venuta perché avevi quel congresso in Irlanda per i diritti degli Elfi Domestici, ricordi?”
“Certo che ricordo, ma mi è sfuggito il racconto di questa qui … Perché ti scrive? Che vuole? Perché ti invita a cena?”
“Mi ha invitato a cena?” Ron rimase felicemente sorpreso da quella notizia e sorrise leggermente, la cosa non sfuggì ad Hermione che si arrabbiò ancor di più.
“Pensi di andarci?”
“Bah non saprei, il biglietto che dice?”
Hermione era shoccata, era la ragazza di un idiota.
“Che vuol dire “beh non lo so”? Hai intensione di cenare con questa? Stai dicendo sul serio, Ronald?”
Il rosso fu ben consapevole che da quella risposta dipendeva il suo futuro, ma non si trattenne.
“Tu sei andata a cena con Krum!” La cosa ancora non gli era andata giù, quel tronfio aveva sempre avuto un debole per la sua Hermione, e questo lo sapeva anche lei.
“Oddio Ron, non essere ridicolo, era una cena con la sua ragazza ed eri invitato anche tu, ma non sei venuto per una stupida, vecchia rivalità!”
“Potevi anche non accettare per una volta ! Che ti costava!” Il tono di voce del ragazzo ora si era alzato leggermente.
“Oh certo devo stare agli ordini del signorino, io. Krum è un vecchio amico! Mentre questa sbuca da un giorno ad un altro e tu ci esci?”
“Sono sicuro che Vickor abbia in testa molto più dell’amicizia …”
“Smettila, non è vero …” Disse offesa.
“Fammi vedere questo dannato biglietto …” E glielo strappò di mano in modo irruento.
Le lacrime cominciarono a scendere copiose sul volto di Hermione che uscì  da casa lasciando Ron inebetito col biglietto in mano.
Ciao,
spero ti ricordi di me. Sono Sally Sugar. Volevo invitarti a cena una di queste sere. Il mio numero è xxxxxx chiamami!
A presto,
baci”
Il Weasley lesse a mente il bigliettino.
Non pensava di aver fatto colpo sulla ragazza, ma a quanto pareva si sbagliava. Non gli interessava nulla, tuttavia,  quindi stracciò il biglietto e lo butto nel cestino dei rifiuti, era solo felice di esercitare ancora un certo fascino sul gentil sesso, nulla di più. Ormai aveva Hermione, e gli bastava.
La sera a cena si sarebbe fatto perdonare, lei si arrabbiava sempre subito per nulla, e lui, puntualmente, tirava fuori la storia di Krum. Era davvero geloso di quel ragazzo, troppo forse. Andò sopra a farsi una doccia, si sarebbe dovuto sbrigare oppure avrebbe fatto tardi al lavoro.
 
 
Hermione era da poco entrata nel suo ufficio ancora sconvolta dalla lite con Ron, che qualcuno bussò alla sua porta.
“Si, prego.”
“Hermione, ciao.”
“Buongiorno Hernie.”
Hernie O’Brian era il suo collega nel dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, alla ragazza non andava particolarmente a genio, tutte le donne gli sbavavo dietro e, ovviamente, l’unica che lui infastidiva era Hermione.
“Volevo chiederti una cosa … ecco,sarei felice di organizzare un’altra conferenza come quella in Irlanda, però qui a Londra. Ti va di parlare dei dettagli stasera a cena?”
La ragazza era poco convinta che volesse parlare degli Elfi Domestici, ma fece finta di crederci, almeno non avrebbe pensato a Ron.
“Ma sì. Certo.”
“Grande, allora appena usciamo dall’ufficio andiamo al ristorante.”
“Grande.” Gli fece eco la ragazza con poco entusiasmo.
Di solito declinava l’offerta con una banale scusa, ma quella sera non le andava proprio di vedere Ron, era ancora molto scossa dal biglietto di quell’insulsa strega da quattro soldi.
E poi non posso credere che tira fuori ancora la storia di Victor”
Pensò amareggiata la Granger.
Le avrebbe fatto bene stare a cena e parlare di lavoro o di altro che non fosse Sally e Krum, anche se si trattava di O’Brian.
Hermione lo aveva capito benissimo che ci provava spudoratamente, ma a parte essere innamorata di Ron, la ragazza lo trovava anche un po’ viscido e misogino … e comunque questo Ron non lo sapeva, e mai avrebbe dovuto saperlo.
Forse lo doveva avvertire che stasera sarebbe rincasata tardi … forse … ma no.
Non lo fece.
Non scrisse un appunto da inviargli.
Non andò nel reparto Auror che distava pochi piani dal suo.
Se delle scusa sarebbero stata fatte, quelle dovevano venire per prime dal rosso, di questo Hermione ne era assolutamente certa.
 
Ron pochi piani più sotto si stava sfogando con Harry per tutta quella situazione.
“Cioè, io mica ho detto di voler uscire con questa qui, insomma, lei ha frainteso tutto …”
“E perché non glielo hai detto?”
“Ma è scappata in lacrime ! Come facevo a parlargliene se non mi stava di fronte! Questa situazione è tutta colpa tua !”
“Come sarebbe colpa mia?” Ribattè il moro.
“Mi hai fatto bere troppo ! Te lo avevo detto che l’ultimo Whisky Incendiario non lo volevo …”
“Ehi ! Mica ti ho forzato … e poi con questa non ci hai fatto nulla, le donne esagerano sempre!”
“Miseriaccia ! Harry, parole sante ! Ma perché si devono complicare la vita e farcela complicare anche a noi? Ho ricevuto un biglietto? E allora? Significa che sono figo e che lei sta con un bel ragazzo!”
“Ora forse esageri Ron …” Gli disse il moro che stava per mettersi a ridere alla battuta dell’amico.
“Sì, forse un pochino, ma ora mi tocca pure chiederle scusa, pensavo di cucinare qualcosa, qualche candela, un bagno caldo e via …”
“Sì, davvero una tortura .” Scherzò sornione Harry.
“Beh, almeno prendo anche il lato positivo della cosa, sarà felice del gesto romantico e a quel punto …”
“A quel punto sarà più …” Aggiunse il Potter.
“Sì, sarà più aperta ad accettare le scuse.” Finì la frase Ron con una spiccata nota di malizia nella battuta.
Harry si portò la mano sulla fronte e cominciò a ridere, seguito a ruota dall’amico.
 
 
Ron camminava per la Londra Babbana agitatissimo e in piena crisi.
Stava cercando di capire dove  poteva entrare per comprare un bel regalo ad Hermione, per completare la serata romantica. Stava facendo tardi, la ragazza sarebbe ritornata a momenti a casa, doveva far presto.
Cominciò anche a piovere, quando li vide.
Hermione sorridente, con l’abito con cui era uscita stamattina.
Lui con una faccia da Troll molto irritante.
Lei scendeva da una macchina Babbana, mentre lui le apriva la portiera.
Lui le offrì la mano per aiutarla e lei la accettò.
A quel punto la pioggia che fino a poco fa era lieve, cominciò a scendere in gocce sempre più grandi, bagnando completamente il Weasley, fermo, immobile ad osservare la scena.
I due entrarono in un ristorante.
Ron fece cadere le buste che aveva in mano e che contenevano la cena che voleva prepara a Hermione, la pioggia che si confondeva con le lacrime, si smaterializzò, senza neanche tener conto dei possibili passanti.
 
Un brivido percorse la schiena di Hermione nel momento in cui mise piede del ristorante,  si girò appena in tempo per scorgere la porta richiudersi dietro di lei e vedere delle buste abbandonate dall’altra parte della strada.
Stava piovendo, forse doveva avvertire Ron, forse si sarebbe preoccupato non vedendola rientrare, oddio ma che stava facendo?
Avevano appena litigato, e lei non si presentava a cena? Chissà cosa avrebbe pensato il ragazzo, non vedendola rincasare.
E mentre si accorse che il suo accompagnatore le stava fissando senza pudore il seno scoperto, peraltro, da una innocente scollatura, capì immediatamente che era stata una stupida.
“Senti Hernie, mi dispiace, ma devo proprio andare …”
Si voltò e andò via. Al primo vicolo buio si smaterializzò.
La casa era stranamente silenziosa e non c’era una sola luce accesa, segno che Ron non era rincasato.
Salì in camera e capì immediatamente che qualcosa non andava.
Poi se ne accorse.
L’armadio era aperto.
I vestiti di Ron non c’erano più.
Hermione cadde in ginocchio.
Le lacrime che le bagnarono il viso.
La consapevolezza la invase immediatamente.
Ron è andato via. Mi ha lasciata.”
 
 
Angolo autrice !
Salve ragazzi/e !
Sono un po’ in ritardo, ma alla fine ce l’ho fatta! Che ne pensate del capitolo? Non mi fa impazzire …
I due stanno diventando un po’ idioti, in realtà più Ron, e poi ,diciamocelo, lo è sempre stato …
Ringrazio fiorobacca93 e Coleichedanzacolfuoco per aver recensito lo scorso capitolo, ma anche Lady Liv per il supporto ^^ Grazie ragazze!
Grazie anche a tutti quelli che la seguono e la preferiscono ^^!
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci risentiamo al prossimo capitolo.
E perdonatemi per le battute indecenti di Ron ed Harry, ridevo mentre le scrivevo.
Baci
  
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