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Autore: Fantasiiana    05/12/2013    11 recensioni
Se tenete alla vostra sanità mentale vi consiglio di NON LEGGERE questa storia.
Fatti e persone presenti all'interno di essa NON sono puramente casuali, purtroppo.
Se avete un po' di sale in zucca, CONTINUATE A SCORRERE LE STORIE, NON FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Se siete degli squilibrati, CONTINUATE A SCORRERE LE STORIE, NON FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Se siete ragazzi razionali, che non credono a forze sovrannaturali o che possano minimamente esistere altre creature al di fuori dei mortali, PERFETTO! Potete leggere quanto volete, sempre che lo vogliate, ma se la storia comincia a piacervi: FERMATEVI! (Per la vostra sicurezza).
Ah, dimenticavo, sono Adèl Raicemond e, purtroppo, non sono una persona normale. Non proprio...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incontro il mio amorevole fratello





Molti di voi che stanno leggendo questa storia avranno un fratello. E forse mi capiranno...
Altri avranno delle sorelle. E forse mi capiranno in parte...
Altri saranno figli unici. E non mi capiranno...
Poi, magari, tra di voi ci saranno dei mezzosangue che hanno ignorato il mio consiglio e staranno leggendo questa storia (incoscenti) e che hanno fratelli mezzosangue, e allora... Bè, sapete di cosa sto parlando, soprattutto se siete gli unici in famiglia.
All'inizio, quando mi voltai, pensai solo: "carino il tipo... Ah, no: è mio fratello... Wow, ho un fratello!"
Ma poi... No comment.

Il ragazzo era entrato come una furia nella sala del trono, sbattendo il grosso portone, ed ora avanzava a grandi passi verso di noi. Prima che le ante in legno si richiudessero, riuscii a intravedere dei mucchietti d'ossa nel pavimento andare in polvere.
Mentre attraversava la sala, potei studiarlo per bene.
Aveva circa diciottanni, ma dallo sguardo sembrava vechio di secoli. Era pallido, cadaverico, e il viso assumeva una sfumatura verdastra, come se fosse malato e prossimo alla morte. I capelli erano neri, come gli occhi. Aveva gli occhi di mio padre. I miei stessi occhi...
Indossava un giubbotto da aviatore, una maglietta nera con un grande teschio bianco al centro, circondato da fiamme azzure, dei pantaloni e degli anfibi neri. Look che faceva risaltare ancora di più il suo pallore.
Aveva una catena legata al collo che sfoggiava come collana, un anello d'argento a forma di teschio e... una spada? Una spada vera?
Mi sentii brillare gli occhi.
Poi però notai una serie di cicatrici ancora arrossate nei polsi, dove le maniche del giubbotto si sollevavano per i passi troppo veloci.
Vi prego, ditemi che non è un emo!

Quando il ragazzo arrivò a pochi passi dal trono, si inchinò velocemente e si alzò.
-Padre- salutò.
-Nico. E' bello averti qui, anche se mi aspettavo un ingresso più sereno. Ora dovrò sostituire le guardie, e non credo che altre accetteranno l'incarico spontaneamente, per paura dei tuoi scatti d'ira.
-Sereno, dici? E come? Arrivo qui con l'intento di salutare mio padre e le guardie mi bloccano il passaggio dicendo che il re è impegnato in un incontro con sua figlia! Dimmi, padre, come potrei essere sereno?
Mi voltai lentamente verso Ade e per poco non sobbalzai.
Ora, al posto della tristezza, nei suoi occhi leggevo una rabbia a stento controllata.
-Capisco che per te è difficile, Nico, ma ti prego di essere ragionevole- scandì piano.
Nico rise amaro. -Come no! E mi chiederai anche di dimenticare Bianca e accogliere lei a braccia aperte?- chiese con la stessa ira di mio padre negli occhi.
All'improvviso i discorsi di Fala e Lerea ebbero un senso. Nico Di Angelo era mio fratello, ed era arrabbiato perchè ora c'ero io al posto di sua sorella...
-Nico, Bianca era mia figlia. Credi che non mi sia dispiaciuta la sua morte?- chiese Ade.
-Ah, sì. Allora parliamo del fatto che ci hai abbandonato in quell'hotel per una sessantina d'anni, e ci hai liberato solo per la Grande Profezia?
Gli occhi del dio scintillarono di una strana luce.
La sua mano, chiusa a pugno, venne lentamente avvolta da fiamme nere, che però facevano fatica a divvampare del tutto, come trattenute.
Quel ragazzino -anche se era più grande di me, mi piaceva chiamarlo così- stava osando troppo.
-Nico, te lo dirò una volta sola. Il tuo comportamento è sconveniente e mi infastidisce. Calmati, o dovrò chiederti di uscire da questa sala.- Controllava la sua rabbia a stento.
In un flash, ricordai tutti i miti che parlavano di donne e uomini che avevano sfidato e disobbedito agli dei: non avevano fatto una bella fine.
Il ragazzo, per tutta risposta, si voltò verso di me con uno sguardo di puro odio, del genere: "è-tutta-colpa-tua!"
Al contrario di come si potrebbe pensare, non mi sentii in colpa. E se lo feci, mi arrabbiai talmente tanto da dimenticarlo.
-E' un piacere anche per me, fratello.
Lui socchiuse gli occhi, fissandoli nei miei.
Voleva giocare a chi resisteva di più? Bene!
Rimasi a fissarlo, intensamente. Il suo sguardo mi inchiodava al pavimento come un ago gelido, ma non mi importava. I suoi occhi erano profondi pozzi di oscurità, labirinti infiniti su cui era facile perdersi. Somigliava molto ad Ade, mio fratello Nico. In quegli occhi c'era la stessa tristezza, la stessa rabbia.
Era tutto buio, lì, freddo e morto. Era buio come una notte senza stelle, freddo come un eterno inverno e morto come le lande desolate di un campo di battaglia dopo una strage.
Mi persi un paio di volte, o forse di più, ma continuai a guardarlo.
Il tempo sembrava essersi fermato. Oppure passava e non me ne accorgevo?
Ero stanca... Avevo bisogno di riposo.
In quegli occhi c'era il buio. Al buio si riposa. E' una coperta, il buio. Calda, oppure fredda, non importa. E' tranquilla... Ti avvolge e non ti lascia andare...
Avevo anche sonno.
Era notte, lì. La notte serve a dormire. Allora perchè non dormivo? Cosa c'era oltre quel buio ad impedirmelo? Nulla. Non c'è nulla oltre il buio. Solo il buio.
Sbadigliai e chiusi gli occhi...

-Nico, basta.
Lui si voltò, liberandomi dal suo sguardo gelido, e all'improvviso la sonnolenza svanì. E capii.
-Tu!- sbottai. -Non osare fare mai più giochetti simili con la mia mente!
Ero talmente furiosa che avrei potuto rompere una colonna di pietra!
Ok, avevo la faccia tosta di esistere al posto di questa fantomatica Bianca, e allora?
-Altrimenti, sorellina?- mi schernì Nico.
Come era successo con Georgina, il mio pugno destro si sollevò in direzione della sua faccia. Solo che questa volta la mano del diretto interessato bloccò la mia.
Fu allora che vidi il fuoco che circondava il mio pugno, dorso e dita comprese. Era nero, come quello che ricopriva la mano di mio padre, ma irradiava meno potenza, ovviamente.
All'improvviso, Nico mollò la presa con un salto, tenendosi stretta al petto la mano... ustionata?
Era furioso. Sguainò la spada e potei ammirarla in tutto il suo splendore.
La lama era nera, come l'elsa, e al centro della guardia vi era un grosso teschio d'argento con due pietre di onice al posto degli occhi.
-Nico!- urlò mio padre, e la terra tremò.
Una grossa stalattite cadde tra me e mio fratello, come una barriera. E piombò il silenzio.
-Vai in camera tua- sibilò mio padre ad occhi chiusi.
-Ma padre!- protestò Nico.
-Ho detto- scandì l'altro aprendo gli occhi che ora erano due braci di fuoco nero. -Vai-in-camera-tua.
Mio fratello sparì in una nuvola di fumo nero, ma non so se per sua stessa mano o se per quella di mio padre.
La testa mi girava.
Ade si accasciò stancamente sul suo trono.
-Vai anche tu, Adel. Sarai stanca, immagino- disse con una mano ad accarezzargli gli occhi. Appariva più stanco di prima, esausto.
Ma gli dei non dovrebbero essere invincibili?

"Il re le fa visita, ma rimane sempre fuori dalla porta ad aspettare che la regina gli apra. Le parla anche" aveva detto Fala.
Mi chiesi da quanto tempo non mangiasse e non dormisse.
In quel momento sentii l'odio per Nico e Persefone crescere dentro di me.
-Padre...- mormorai con i pugni serrati.
Lui allontanò la mano dagli occhi. Erano arrossati.
Bel casino che hai combinato, Adel...
disse una vocetta crudele nella mia testa, ma anche lei suonava triste.
Feci un respiro profondo.
-Per me Nico si sbaglia. Io non ti incolpo di nulla.
Rimase lì fermo a guardarmi.
-Non mi sbagliavo, prima- mormorò.
Corrugai la fronte.
-Assomigli davvero a tua madre- continuò lui con un sorriso, seppur pieno di tristezza.
Strizzai gli occhi stupita, poi sorrisi a mia volta.
-Spero sia una cosa positiva.
-Molto.
Rilassai le mani. -Grazie.
Lui annuì, e immaginai che per gli dei, se erano così egoisti ed egocentrici come raccontavano i miti, non era facile fare complimenti ad altre persone.
Per questo lo apprezzai ancora di più.
-Ora vai a riposare. Domani sarà un lungo giorno.
Feci una piccola e goffa riverenza e mi diressi alle mie stanze, stanca come non mai.
Il lato positivo di quell'incontro? Se avevo avuto il dubbio che quello potesse essere un sogno, ora non ce lo avevo più.
Ma la vera domanda è: era davvero un lato positivo?




Angolo Autrice
Ciiiaaaaoo *sventola manina*
Ecco il capitolo tanto atteso: incontro NicoxAdel... Tadàààà!
*grilli*
...
*grilli*
...
*palla di fieno*
Oookay... Bene! Visto che sono stata brava? Ho pubblicato presto presto(?) così non avete dovuto aspettare troppo... spero.
Coomunque, spero di non aver fatto il capitolo troppo corto :( Sono quasi sei fogli di carta scritta e non capisco se è proprio corto sul computer o se sono io che lo rileggo troppo velocemente!
Uff... Spero anche di non aver deluso le vostre aspettative. Mi piaceva troppo la prospettiva del Nico furioso che disintegra le guardie e usa il suo potere su Adel per farla sentire più a casa e più amata *^*
E poi Ade che fa crollare il soffitto inesistente!! Uuuuuh!
Ok, la smetto ^^''
Fatemi sapere se vi ha fatto schifo oppure se è discreto... o magari se vi è piaciuto *--*

Ora c'è l'angolo sclero con gli altri dei, come sempre.
(Davvero, non siete costretti a leggerlo... Per la vostre sicurezza: NON-FATELO!)

*spunta reporter* Nella scorsa puntata abbiamo lasciato un povero Apollo svenuto, un Ermes, una Fantasiiana e una "Io" a fare festa, e uno Zeus brontolone perchè nessuno più gli ha fatto complimenti!
*finta esultanza del pubblico* Yeah!
Reporter: Come andrà a finire?
Fantasiiana: Non "andrà a finire" in nessun modo. Sparisci.
Reporter: Che brontolona...
*Fantasiiana morde reporter*
Reporter morsa: Ehi! Tenete a bada il mostriciattolo, qua! *se ne va indignata*
Io: Oh....
Zeus: Eccomi! Hai chiamato?
Io: Ma non ho detto niente!!
Zeus: L'hai pensato!
Io: Non è vero.
Zeus: Sì che è vero.
Io: Non è vero.
Zeus: Sì che è vero.
Io: Non è vero.
Apollo: Sì che è vero!
Ermes: Non è vero. *colpisce Apollo con caduceo*
Zeus: Sì che è vero.
Io: Non è... Oh, lasciamo perdere!
Zeus: Cosa? C'è una battaglia da perdere?
*Sbatte mano in testa*
Fantasiiana: Li ha invitati Ade e Poseidone?
Zeus: Che sbadato! Io...
Poseidone: Già, io lo dicevo.
Zeus: Oh, Stige!
Adel: Anche lei nooo!
Zeus: Cosa?
Adel: Nulla.
Poseidone: Troppo complicato, fratello. Evita di scervellarti per così futili questioni.
*Zeus borbotta*: Okay, okay. Ma...
Poseidone: A proposito, se l'arcivescovo di Costantinopoli si arcivescoviscostantinopolizzasse, tu ti arcivescoviscostantinopolizzeresti come si è arcivescoviscostantinopolizzato l'arcivescovo di Costantinopoli?
*Grilli*
Poseidone: ....
*Grilli*
Poseidone: ....
*Palla di fieno*
Poseidone: ....
*Morti che resuscitano*
Poseidone: ... Ehi, aspetta! Morti che resuscitano?
Ade: Già.
Poseidone: Ade!
Ade: Poseidone!
Zeus: Zeus!
Ciuchino: Ciuchino!
*Tutti guardano Ciuchino*
*Ciuchino se ne va*
Ade: Fratelli! E' sempre un disp... Ehm, un piacere vedervi! Soprattutto te, Zeus.
Zeus: Sì, bè...
Ade: Comunque, la risposta è no. Non mi arcivescoviscostantinopolizzerei come si è arcivescoviscostantinopolizzato l'arcivescovo di Costantinopoli.
Poseidone: Bravo, fratello!
Zeus: ....
Poseidone: Coomunque, perchè ci hai chiamati, Zeus?
Zeus: Io...
Fantasiiana: Sono stata io a suggerirglielo!
Poseidone: Oh! E tu saresti?
Fantasiiana: Una vocetta psicopatica, neo morditrice-di-reporter.
Poseidone: Bene!
Fantasiiana: Grazie! A proposito... Me lo fa usare il suo tridente?
Poseidone: No.
Fantasiiana: Ah... Peccato.
Poseidone: Ma se vuoi ti do una canna da pesca.
Fantasiiana: Uuuuuuuuuuuuuuh! *prende canna da pesca e se ne va*
*Io sbatte mano in fronte*
Ade: Zeus, ci hai scomodati per venire qui a vederti fare la figura dell'imbec... Ehm... Del dio buono e giusto quale sei?
Zeus: No.
Ade: Allora perchè ci hai scomodati?
Adel: Ciao, papi.
Ade: Ciao, Adel. Ehi! Da quando mi chiami papi?
Adel: Non posso chimarti papi, papino?
Ade: No. Non è appropiato...
*Adel fa occhi da cucciolo*
Ade: Papino va bene...
*Adel esulta*
Io: Ma... Ma... Ma...!
*Ade alza spalle*: E' mia figlia.
*Sconsolata*
Poseidone: Perchè sei triste, fanciulla? Di chi sei figlia tu?
Io: Di Ade.
Ade: Anche tu?
Io: Sì!
Ade: Ah, bene... Vado a comprare un'altra vasca...
Io: Yeee!
Poseidone: Sei carina quando esulti, fanciulla.
Ade: Poseidone. Fai delle avance a mia figlia?
Io: Posto occupato da Ermes.
Ermes: Mi hai chiamato?
Io: No, no...
Ermes: Salve, zii. Ciao, papi.
Zeus: Non chiamarmi papi!
Ermes: Perchè Afrodite può farlo?
Zeus: Perchè lei... Perchè lei...
Io: Perchè è Afrodite?
Zeus: Esatto! Perchè Afrodite è Afrodite.
*Grilli*
Zeus: Ok, si è fatto tardi. Addio. *Sparisce*
Poseidone: Si è fatto tardi anche per me. Però è stato divertente! Tornerò, fanciulla. Non struggerti troppo senza di me.
Ade: Ehi...
*Poseidone se ne va*
Ade: Vado anch'io. Che perdita di tempo...
Io e Adel: Ciao, papi!
*Ade se ne va brontolando*
Adel: ...
Io: ...
Ermes: Solito nettare?
Io: Mi vizi troppo tu.
Ermes: Lo faccio con piacere...
Adel: Ooookay, me ne vado. *Sparisce*
Io: ...
Ermes: ...
Io: ...
Ermes: ...
Io: ...
Ermes: Ho speranze?
Io: Può darsi. Tu continua a viziarmi così. Se sopravvivo a tutto questo nettare potrei anche pensarci.
Fantasiiana: Tsk! Solo perchè Ade è tuo padre, altrimenti...
Io: Via, sparisci!
*Fantasiiana se ne va con la canna da pesca*
Ermes: La speranza è l'ultima a morire!
Io: E questo chi lo dice?
Ermes: Pandora.
Io: Ah, allora ci possiamo fidare...
*Ermes e Io se ne vanno via a braccietto*
Io: Togliti quegli occhi a cuoricino, Ermes. Ti fanno somigliare ad Apollo.
Apollo barcollante: Chi è che mi ha...
*Ermes colpisce con caduceo*

  
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