Capitolo 4 : Basta!

VENERDI
Caro Diario
Ore 17.00
Seduta sul sedile del vagone non smetto di pensare alla lettera di mia madre mentre  aspetto con ansia l’arrivo a Georgetown dove incontrerò zia Emily. Allo stesso tempo penso anche a Max che  è il mio unico grande amico e gli voglio bene e ora non posso perderlo. Il suo viso così affascinante, i suoi lineamenti delicati, la sua pelle liscia, i suo capelli ricci e lucidi mi fanno impazzire e chissà perché la fortuna sta volta è stata dalla mia parte facendomi incontrare una persona splendida. Vorrei che fosse tutto per me e quando mi sveglio nel pieno della notte con la fronte imperlata di sudore per un incubo, penso a lui e mi rilasso, in quei momenti  vorrei che lui fosse accanto a me, sotto le coperte, a coccolarmi.

Ore 20.00
Arrivata nella grande casa di zia Emily vengo accolta con un caloroso affetto. Mi siedo a tavola e vengo servita come ad un gran hotel. Alla fine del pasto io e la zia ci sediamo in salotto su un comodo divano in seta pregiata. Vorrei stare zitta ma non posso e mi faccio avanti e inizio a parlare di quella bizzarra lettera.
“ Tesorino mio non aver paura, io ho la lettera” mi disse la zia.
“ Allora che aspetti?? Voglio leggerla, ora.”
“Non puoi , o lui si nutrirà di te”
“Lui chi?? L’uomo nero??” le domandai.
“Allora è gia qui??! Christine lui ti vuole portare via, sei in pericolo!”
Mi alzo e mi accascio sul pavimento e inizio a piangere sapendo che non sono al sicuro. Vorrei capire che cosa vuole questa presenza.  ‘Lui è un demone ci sta ascoltando e se non lo caccerai si impossesserà di te’ mi disse zia emily. Non voglio tornare a casa ma ovunque io vada non sarò mai al sicuro, anche in capo al mondo.

SABATO
Caro diario
“ehi Christine….. Sono qui, vieni a cercarmi……. Christine…… amore mio seguimi” Mi sussurrava.
“So chi sei, lasciami in pace. Cosa vuoi da me??!! Non ti darò nemmeno un mio capello, non riuscirai ad avermi.” Gli urlai contro con un filo di voce.
“ E invece sei già mia, ormai è troppo tardi. Guardati i polsi..”
Mi tirai su le maniche della camicia da notte e notai un piccolo tatuaggio sul mio polso destro identico a quello che aveva mia madre sulla caviglia. Esso raffigurava un dragone di fuoco.
All’improvviso caddi in un sonno profondo come se mi avessero spento. Quella notte era diversa dalle altre perché è  l’unica notte in cui non sognai. Ma ora sono a casa seduta sul mio letto e tra poco verrà Max perché sono pronta a raccontargli tutto ma ho paura, ho paura che mi prenda per pazza. Magari non vorrà più vedermi o anche lui prova le mie stesse sensazioni ogni notte.

Ore 18.00
Mi avviò in cucina per prendere uno spuntino e non faccio in tempo a tornare in camera che ritrovo Max seduto sul divano rigido come un pezzo di legno e serio.
“La ragazza sul lettino è tua madre” mi disse.
“Ma cosa stai dicendo Max?? Ma da dove sei entrato??
“E’ la tua lurida mammina che ha cercato di imbrogliarmi!!” Mi ripete
La situazione si scalda e Max inizia a innervosirsi.
“Non ti permetto di parlare così di mia madre!! Non ti riconosco più!!!”  dissi urlandogli contro.
“Forse perché non mi hai mai conosciuto. Sei una stupida ingenua, ma proprio non capisci che sto parlando di quel sogno!”
Dopo le sue ultime parole rimase paralizzato come un muro e poi si alzò e se ne andò via.
Sono ancora spaventata ed impaurita. Chi è veramente max??
 
Spazio Avilix
Sciau Belli. Scusate l’ assenza ma avevo il blocco della scrittrice e diciamo che non avevo voglia di accendere il computer eh…. Ma fa niente, il quarto capitolo l’ho pubblicato lo stesso anche se cortino spero vi dica qualcosa e spero vi sia piaciuto. Recensite!!!