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Autore: carta_stracciata    06/12/2013    2 recensioni
"Ed ecco che mi immersi di nuovo in quei bellissimi occhi grigi,mentre sento la melodia che si libera dalle delicate corde della chitarra.Quegli occhi che sapevano farmi perdere nel vuoto.Non avrei mai saputo che un giorno un ragazzo poteva farmi provare quella sensazione.Vorrei averlo al mio fianco per sempre,perché se lo perderei vorrei solamente svegliarmi da questa bellissima illusione,magari con lui che mi sussurra -Hei,Emma,forza svegliati,è solo un magnifico sogno.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Alla fine mia sorella mi fa indossare un vestito bordeaux,che avevo comprato tempo fa da Brandy & Malville per un compleanno,con sopra un gilet di jeans,Dr.Martens rosse e calze nere.Forse devo chiedere più spesso consigli da mia sorella per vestirmi.
Come promesso io e Francesca usciamo per fare shopping,ma il tempo non premette buono per dei nuvoloni grossi come balenottere azzurre grigie,ma ciò non permette a me e mia sorella non ci arrendiamo per fare shopping per dei nuvoloni grigi,quindi andiamo in un paio di negozi tra cui H&M,DebenHams,ma quello più bello è di sicuro Topshop,è ormai diventato il mio nuovo mondo.
Appena entro in quell'immenso negozio mi sento a casa,5 piani tutti da visitare,pieni di vesiti: il Paradiso.Girovago un po' tra gli stand appendi abiti e alla fine scelgo il solito maglione,color rosso,dei jeans grigi e infine anche una collana lunga sotto il petto.
Torniamo a casa cariche di buste,io con circa sei buste e mia sorella il triplo delle mie.Attraversiamo il giardino di casa per arrivare alla porta,ma si sente una puzza di bruciato così pazzesca che abbiamo bisogno di allontanarci un po' prima di entrare.La risposta era ovvia:mamma si era di nuovo addormentata mentre cucinava.
Mia mamma,Claudia,è da molto tempo che non dorme,in realtà non dorme da quando ci siamo trasferite qui a Londra,poiché sta lavorando giorno e notte su un progetto di lavoro;lei lavora in una scuola elementare e fa l'insegnante di geografia e di storia ed è stata scelta la più adatta per fare questo progetto di cultura per i bambini.
Niente pranzo nemmeno oggi,ormai ci abbiamo fatto l'abitudine,non mangiamo un maledetto piatto di basta da almeno tre o quattro giorni.
-Beh,ci possiamo arrangiare con un panino,no?-dice mamma sorseggiando penso il suo quinto caffè.
-NO!No che non possiamo mangiare un panino!Non possiamo cibarci di panini tutti i santissimi giorni!Forse dovresti incominciare a pensare un po' alla tua famiglia,invece di stare 24 ore fissa su quel computer davanti agli occhi,hai le borse sotto agli occhi più grandi di un elefante.-protesta mia sorella;ma sembra che quest'ultima frase sembra averla ferita un po'.perché in fondo lei sta facendo questi sacrifici per me,mia sorella,e papà,ma anche con le infinite proteste di Francesca,mangiamo di nuovo il panino,-Meglio il panino che niente-le dico.
-Giuro,preferirei il niente che rimangiare un insulso panino come questo.-
-Accontentati-le rispondo secca. C'è gente che non può magiare e lei si lamenta di un panino.
Nel pomeriggio ho l'incarico di andare a fare la spesa per sta sera,ma tanto rimangeremo panino,come sempre.
Scelgo il supermercato più economico e vicino,cioè in centro città,e per fortuna è mezzo vuoto,così mi sbrigo a prendere le solite cose:pane,latte e mozzarella e la pasta.
Quando esco si sentono dei piccoli tuoni venire da lontano,-devo sbrigarmi- penso,così incomincio a camminare più veloce che posso,ma mi viene addosso un gruppetto di ragazze,quei gruppetti "popolari",che non solo fanno cadere me,ma rovesciano la busta della spesa per terra.
-Diamine,ma un po' di attenzione?-mi dice una ragazza bionda dai capelli lunghi e i vestiti scollati nonostante il freddo.
-Sei tu che mi sei venuta addosso.-le rispondo.
-Come dici,scusa?-mi dice facendo scomparire il suo sorrisetto dalle labbra.
-Ho detto che sei stata tu che mi sei venuta addosso facendomi cadere.-le dico stufa alzando la voce.
La ragazza non ribatte,ma trovo dietro di me che mi aggiusta la busta della spesa un'altra ragazza del gruppo,dai capelli castano scuro che le fanno risaltare i suoi occhi marroni.
-Lasciale stare,fanno sempre così,piuttosto io sono...-ma non riesce a finire la frase che la ragazza bionda,da me ormai soprannominata Arpia,le urla contro-Forza,muoviti,non stare a perdere tempo con le sfigate!Vieni qui-E così la ragazza dagli occhi ragganti fu costretta a seguire e il suo gruppo.
Così continuai a riordinare la busta da sola,e per completare la serie delle sfortuna,si mise a piovere. Perché deve capitare sempre tutto a me?
 
  
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