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Autore: ChrisAndreini    06/12/2013    2 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

6|12|13

Caro diario,
sono di nuovo io, anche se devo ammettere che è stato difficile riappropriarmi di te, ma alla fine Alex ha ceduto.
Come avrai sicuramente capito, James ce l’ha fatta.
Non che fosse così difficile, ma mi ha trovata e sono tornata.
Ora e qui, e si sta assicurando che scriva la sua gloriosa missione, poi tornerà da Alex e domattina partirà per tornare a casa.
E’ stato molto carino a parte sua venirmi a cercare (e non lo dico solo perché controlla tutto quello che scrivo), anche da parte di Alex, alla fine ci siamo chiariti ed è andato a finire tutto bene.
Ma ora vi racconto le gesta di James Bon… Baxter.
Ieri ha rintracciato la linea internet usata da me, e ha ristretto un confine di un chilometro quadrato, così oggi ha fatto una ricerca per vedere le case abitate in quella zona, restringendosi ancora di più perché era una zona di campagna.
Poi, tramite Facebook, ha scoperto che una di quelle case apparteneva a mia cugina Augustine, che ci vive co la numerosa famiglia ed è andato ad indagare.
Ha bussato alla porta e ha chiesto di me ai miei parenti, che però non sapevano niente né della mia fuga, né del mio nascondersi a casa loro, dato che ero nel rifugio antiatomico dove non va mai nessuno.
Solo una persona, tra i parenti, sapeva di me, e questa persona era mia cugina.
Quando ha sentito questa cosa si è affrettata ad uscire dalla stanza, ma il fiuto sopraffino di James per capire le cose (o meglio, il suggerimento dato da Alex di chiedere alla cugina, che almeno conosceva) gli hanno fatto seguire la ragazza, che era andata ad avvisarmi.
Lui ci ha spiate ed è entrato in scena appena ha sentito il mio nome pronunciato da Augustine (probabilmente prima non era scuro che fossi io e pensava che mia cugina tenesse un prigioniero)
Poi mi è corso incontro ad abbracciarmi, per poi tirarmi una sberla, e dirmi di non fare più una cosa del genere, che si è spaventato per me eccetera.
Alla fine mi ha convinto a tornare, ed eccomi qua.
Bene, ora che James se n’è andato metto alcune precisazioni tra parentesi.
Fatto, comunque devo ammettere che è stato grande, insieme ad Alex.
Dato che quando sono tornata era tardi, non ho avuto il tempo di andare da Lily, e so che domani sua madre mi caccerebbe, così credo che la andrò a trovare domenica, e mi scuserò per tutto.
Invece domani io e Alex continuiamo il lavoro per il concorso, e il cartone animato.
Mamma era felicissima quando sono tornata, ha ringraziato Alex e James venti volte, e ha firmato il libretto senza obbiettare.
Poi mi ha abbracciato per mezz’ora commossa.
Non era né arrabbiata né delusa, ma solo contenta.
Poi Nate non l’ho visto, ma credo che non sappia niente della mia fuga.
Infine, devo ammettere che se ci dovesse essere una guerra nucleare, ho già scelto il rifugio atomico in cui stare.
Non hai idea di quanto è comodo, ed è pieno di cibo sottovuoto che non si rovina mai (metodo scientifico realizzato dalla sottoscritta), poi c’è un’ottima temperatura, insomma, si sta da Dio.
L’unica pecca?
C’è un odore di fumo vicino al conduttore d’aria nella stanza.
Io odio il fumo più di ogni altra cosa, ma ho tutte le mie ragioni per detestarlo, quando avevo cinque anni Nate mi ha praticamente fumato in faccia, e ho rischiato di morire soffocata.
Sono stata attaccata ad un respiratore per un paio di giorni, ed è stata un’esperienza così orribile che appena sento un leggero odore di fumo, mi copro il naso e mi allontano.
Mi dà un fastidio incredibile, odioso e fastidioso, per questo, ogni volta che sto con Augustine, sto ben attenta a non farle trovare il pacchetto nella borsa, ma lo faccio anche per lei, perché è una cosa assassina, che ti rovina i polmoni.
Che poi, riflettiamo, che senso ha inspirare nicotina e carta bruciata.
Mah, i misteri della vita.
Sarà il caso che vada!
A domani

 

 

 

 

 

(A.A.)
Finalmente Valery è stata ritrovata, Alleluia!!!
Al prossimo capitolo, corro a fare i compiti di fisica che ho appena scoperto di avere!!!

   
 
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