Amore
dannato
Scritto
insieme alla mia Bowie
(aka
_Strange_girl_Malik),
ti voglio
bene.
Sapore
di dentifricio tra i tuoi denti,
lenzuola
sfatte e troppe correnti
azzurre
nei tuoi occhi; sogniamo una vita
che
non sarà mai vissuta.
Sapore
di sussurri tra le labbra,
finestre
socchiuse e stanza in penombra.
Ti
muovi piano per non svegliarmi, ma fa’ in
fretta:
ho
bisogno della tua risata, me ne tagli una
fetta?
Sapore
di segreto sulla pelle,
rimani
qui nonostante abbiamo due celle
d’orate
e sul volto maschere di cartongesso;
non
piangere, me l’avevi promesso.
Sapore
di tristezza la mattina,
sono
scomparsi i tuoi rumori in cucina.
Il
suono della neve mentre cade beffarda,
sovrasta
quello delle nostre grida.
Si
dice che “Solo gli amori irrealizzati possono essere
eterni”.
Si
dice che nell’amore ci siano abissi che esso non
può sorvolare,
indipendentemente
dalla forza delle sue ali.
Cosa
deve vincere a questo punto?
La
rassegnazione racchiusa in quelle piccole gocce,
gocce
trasparenti che scorrono lungo le gote degli amanti dannati?
O
l’illusione racchiusa in altre carezze nascoste,
in
altri sorrisi abbozzati e sguardi intensi?
Abbandonare
un amore
o
consumarlo fino a quando ne rimarrà solo la cenere?
Volere
il finale perfetto,
quello
che lascia una sensazione piacevole alla altezza dello stomaco;
volere
un futuro meno cupo e con meno restrizioni.
Pretende
tanto questo amore contrastato?
Harry
e Louis non saranno come Romeo e Giulietta, forse.
- Non
saremo come Romeo e Giulietta.
- Di
che parli?
- Non
ci consumeremo fino alle ceneri, vero? Per noi c’è
ancora speranza?
- Per
noi c’è ancora speranza.
-
Dici sul serio?
- Sul
serio, Harry.
Sapore di
libertà tra le pareti,
non vivremo mai
più come segreti.
Raggi di sole nei tuoi
occhi blu,
vieni qui: apriamo le
finestre, Lou.