Ok ragazzi, questo sarà un capitolo abbastanza soft. Non
succederà nulla di sconvolgente ma … beh che volete che ve lo racconti prima??
Eh no ahahahahah. Buona lettura.
Hermione non ce la faceva più a mentire, si allontanò quel
tanto che bastava per perdersi del grigio dei suoi occhi e lo baciò,
istintivamente, dolcemente, un bacio lungo e pieno di amore, aspettative e
amarezze.
<< Mi sei mancato Draco >> gli sussurrò
all’orecchio.
<< Anche tu Herm >>
Scoppiarono a ridere arrossendo come due ragazzini, ma alla
fine cos’erano? Anche se con dei figli erano comunque due ragazzi.
<< Dobbiamo andare dai bambini >> la bolla era
stata scoppiata da Hermione che si alzò dal divano, seguita da Draco, per
andare a cercare i bambini che trovarono nella stanza di Scorp dormire
beatamente, erano così dolci che non se la sentivano di svegliarli e poi Draco
voleva aveva altri piani per finire bene la serata.
Prese per mano Hermione e la condusse nella sua camera, fecero
l’amore per tutta la notte, tra baci carezze e parole dette sottovoce per la
prima volta dopo anni si sentirono amati. Capirono che il loro amore negli anni
non li aveva abbandonati e quella notte fu la conferma.
Finalmente si sentirono liberi di amarsi, senza restrizioni,
senza doversi nascondere e senza paure.
E per la prima volta dopo anni si dissero quelle parole che spesso sono
più potenti di qualsiasi magia
<< Ti amo Herm >>
<< Ti amo mio angelo >>
E si sentirono davvero vivi.
Passarono due anni da quell’avvenimento e ancora si amavano
come quelle sere nella stanza delle Necessità, ancora si sentivano vivi come
quella notte di due anni prima e ancora litigavano. I litigi erano sempre colpa
di Draco a detta di Hermione ma ogni volta per farsi perdonare la invitava in
qualche ristorantino babbano e una volta tornati a casa filavano subito a letto
per rinnovare il patto del loro amore.
Purtroppo non poterono sposarsi dato che i matrimoni tra maghi
erano vincolanti e se un coniuge lasciava la casa e la famiglia (come aveva
fatto Asteria) per annullare il matrimonio doveva firmare un contratto di
annullamento. Asteria non aveva firmato nulla e per il Ministero della magia
Draco era ancora ufficialmente sposato con quest’ultima.
Avevano saputo che Asteria era andata a vivere lontano,
probabilmente all’estero e sicuramente si era creata una nuova famiglia.
A loro non importava sposarsi, a Draco si ma era superfluo,
per loro l’unica cosa importante era il loro amore e i loro quattro figli.
Insieme avevano avuto due gemellini, un maschietto e una
femminuccia, Jane Narcissa Malfoy e Lucius Steven Malfoy avevano un anno e
mezzo e davano un sacco da fare ai due poveri genitori e ai fratellini più
grandi.
Lucy e Scorpius erano inseparabili e a volte giocavano a fare
i genitori di Jane e Lucius, erano potenti i bambini.
A quattro anni già facevano levitare le posate soltanto
guardandole e da poco avevano iniziato entrambi ad allenarsi con scope
giocattolo
<< Giocheranno tutti e due nella squadra di Quidditch
del loro dormitorio >> aveva detto un giorno Draco alla sua amata
<< Da come ne parli sembra che entrambi saranno smistati
nella stessa casa >> lo aveva punzecchiato lei
<< Saranno dei Serpeverde me lo sento >> aveva
risposto lui << Come il padre >> ora iniziava a sentirsi orgoglioso
<< Magari saranno Corvonero, sai vogliono letto un libro
a serata e già sanno molto su Hogwarts >> lo aveva sfidato
<< Smettiamola prima che ci mettiamo a litigare >>
aveva concluso Draco.
Erano davvero una
famiglia, una famiglia felice.
All’inizio Scorpius si era sentito fuori luogo, aveva paura di
non essere accettato da Hermione e che il padre si dimenticasse di lui, Draco
passò molto tempo in camera del figlio in quel periodo a parlare e a dirgli che
sarebbero stati una famiglia come tanto avevano desiderato, dicendogli che
Hermione gli voleva bene e anche se non era la sua vera madre lei lo avrebbe
trattato sempre come un figlio.
Scorpius si era davvero affezionato a quella donna e
lentamente si dimenticò che non era la sua mamma.
La vita sembrava sorridere verso la nuova famiglia Malfoy, ma
come spesso capita anche nelle giornate più serene può iniziare un temporale da
una semplice nuvola che passa di li.
E così un freddo giorno di settembre una figura incappucciata
si recò dinanzi al Manor, una donna molto bella dai lunghi capelli castano
chiaro suonò e quando un elfo gli aprì restò pietrificato alla vista della
donna.
<< Aprimi e chiama il tuo padrone, ho urgenza di
parlargli >> gli aveva detto la voce glaciale.
Quindunquemente, questo capitolo dovevo finirlo domani e vi
chiederete perché l’hai postato oggi? Vi rispondo subito : credevo che domani
non c’ero. Avevo deciso di andare a dormire a casa di mia nonna, che è venuta a
mancare da poco, e per me ogni fine settimana è buono per poter andare a stare
un po’ di tempo a casa sua con mio padre e mia sorella. Invece all’ultimo
momento abbiamo deciso che ci sarei andata la prossima settimana.
Ma comunque parlando del
capitolo.
Mi piace abbastanza, mi piace il pensiero della famiglia
allargata dato che è un argomento abbastanza moderno. Tanti ragazzi si trovano
in situazioni del genere e anche io! Non vi nego che ci tengo molto a questa ff
che ancora non ho finito e già penso a un seguito, che ne pensate? Magari di
una Lucy e uno Scorpius grandi, vabbè è un’altra storia.
Come di consueto mi farebbe piacere un vostro parere sul
capitolo e sulla storia in generale. Sono ben accette anche critiche basta che siano
costruttive e che mirino solo al miglioramento della ff.
Che dirvi di più? Ho notato che questa ff piace e questo non
può che farmi piacere *smile* vi invito comunque a dare un’occhiata anche all’altra
che ho iniziato se ne avete voglia.
Che dirvi? Grazie per chi segue, ricorda e preferisce la mia
storia.
Un abbraccio a tutti, mary.