Sai, non è difficile.
Non è per niente difficile.
Basta andare a destra, invece che a sinistra.
Basta saper prendere delle decisioni nella vita.
Hai deciso questo? Te ne prendi la responsabilità?
Bene, allora puoi girare a destra.
Puoi andare da Lei.
No, non quella che fino a poco tempo fa era la tua Lei.
No, non da quella. Dall’altra.
L’altra Lei.
Quella conosciuta in un bar una mattina di sole, quella con cui magari lavori ogni giorno, quella che ti ha chiamato sbagliando numero, quella che l’altro giorno ti ha rigato la macchina mentre usciva dal parcheggio e ti ha lasciato il suo numero, quella che hai incrociato sette volte a una mostra d’arte continuando a fissare lei invece dei quadri.
L’altra Lei.
Che ha oscurato quella che fino ad allora era stata la tua luce, la tua ragione di vita.
Sbam, come una porta in faccia.
Ora c’è solo l’altra Lei.
Forse provi qualche goccia di rimorso mentre svolti a destra per imboccare la sua via.
Ti ricordi di quando andavi dalla parte opposta?
C’era un’altra casa, la tua.
C’era un’altra famiglia, la tua.
C’era un’altra donna, la tua.
Adesso vorresti che non fossero più tuoi. Vorresti che quella in cui stai andando fosse la tua nuova casa e vorresti i riccioli biondi della sua padrona di casa ad accoglierti quando torni a casa. E niente bambini urlanti per casa.
Parcheggi e sali di corsa le scale, un sorriso stampato sul volto.
La porta è aperta, lei ti aspetta.
La abbracci con foga e la baci e lei risponde e la prendi in braccio e vi lasciate cadere sul divano, mentre le vostre carezze e le vostre parole diventano più calde, più intime.
La guardi, chiudi gli occhi, tuffi la testa fra i suoi capelli.
Con un flash torni indietro a quando hai messo la freccia per svoltare a destra.
Era davvero a destra?
O era a sinistra?
Di chi è quella casa? Quel divano è simile al tuo. Anche la pareti sono della stessa tonalità di arancione chiaro.
E chi stai abbracciando, ora?
Il profumo di quella donna è maledettamente simile a quello di un’altra.
Incroci il suo sguardo sorridente.
No, gli occhi sono diversi.
È la persona sbagliata quella che stai possedendo.
Quella giusta è nell’altra casa, ad aspettare in ansia che torni. Ad accoglierti con un sorriso tanto dolce da farti sciogliere il cuore e con un bacio a fior di labbra che racchiude l’amore di una vita. Ad accudire e crescere quelli che sono anche i tuoi figli, a portare fuori il cane e a chiacchierare con la vicina del piano di sotto un po’ depressa.
Te ne vai da quella casa, con una maschera sul volto e gli occhi dell’altra Lei che ti indagano con uno sguardo strano.
Avvii il motore, esci dal parcheggio.
Passi quell’incrocio maledetto e lo sai.
Non ci sono più bivi nella tua vita.