Grazie
Marceline,
Grazie Simon.
Marceline
era ancora febbricitante, certo la minestra di
pollo era servita, ma non abbastanza.
Simon le stava vicino, per fortuna avevano trovato riparo in un piccolo
negozietto abbandonato, e l’uomo aveva costruito una
sottospecie di cuccetta
per la bambina, in modo che potesse stare comoda e al caldo con Hambo
tra le
braccia.
Erano solo dei cuscini malandati sistemati in uno spazio ristretto, con
delle
coperte un po’ strappate a fare da lenzuolo, ma meglio di
nulla.
Marceline stava comoda ed era questo l’importante,
così che potesse riprendersi
al più presto.
“ Simon… “ chiamò la bambina,
con voce flebile, ma sempre con il pupazzo
stretto al petto.
“ Dimmi Marcy. Ti serve qualcosa, hai male da qualche
parte?” domandò l’uomo,
sistemandosi gli occhiali sul naso e avvicinandosi come a cercare
qualche segno
di malessere.
“ No non è questo… Volevo
solo… dirti grazie. Sei meglio di qualunque papà
al
mondo. “ disse con un sorriso la picccola, inclinando appena
la testa da un
lato.
Simon si lasciò sfuggire un sorriso, si era ritrovato quella
bambina quasi per
caso, e ora non riusciva più a staccarsene.
Marceline era tutto il suo mondo ora, la sola persona che riusciva a
riportarlo
alla ragione ogni volta che indossava la corona, la sola persona per
cui
continuava a combattere, la sola persona che riuscisse a farlo
sorridere dopo
Betty, la sua ex fidanzata.
Un colpo di tosse lo riportò alla realtà, e si
affrettò a cercare un medicinale
trovato nel suo giro di perlustrazione quella mattina.
L’avrebbe fatta stare meglio, ad ogni costo.
***
Simon
era sempre così gentile con lei.
Marceline si sentiva pienamente al sicuro, tra le braccia di Simon.
Lo guardò mentre l’uomo cercava qualcosa dentro il
suo enorme zaino verde
militare, che conteneva di tutto: coperte, mestoli, alcuni libri, una
torcia,
fogli, penne, degli occhiali di riserva e una borraccia
d’acqua che teneva
sempre piena.
Poi c’era quella corona. Non le piaceva moltissimo, anzi, non
la sopportava,
perché quando Simon la indossava, cambiava drasticamente: la
sua pelle
diventava azzurrissima, la sua barba cresceva a dismisura e anche il naso si
allungava, le faceva davvero
paura in quelle situazioni.
Certo Simon la usava solo quando erano in pericolo, ma avrebbe
preferito
scappare che dover affrontare tutte quelle mostruose creature nata dopo
la
guerra dei funghi.
“ Ecco qui Marcy, questo ti farà stare meglio.
“ soffiò l’uomo, versando una
polverina bianca dentro un bicchiere sbeccato con dell’acqua:
la porse alla
bambina e lei lo prese, fissandolo con aria critica.
“ Non ha un buon odore, Simon. “
affermò, come a dire che era una valida ragione
per non bere quella medicina.
“ Fidati, farà sparire quella brutta tosse. E poi,
se la bevi tutta, ecco qui,
guarda cosa ho trovato: una scatola di biscotti con sopra della
marmellata di
Fragole, e a te piace il rosso, vero? “ lui sorrise,
incoraggiante, tirando
fuori dallo zaino anche quella scatola colorata, per far vedere che
diceva il
vero.
Marceline la fissò con curiosità,
guardò di nuovo la medicina, e poi bevve
tutto d’un fiato.
Con una smorfia, restituì il bicchiere a Simon, la medicina
aveva davvero un
saporaccio, pizzicava la lingua ed era molto amara!
Lo vide però sorridere, e quel sorriso valeva più
di ogni altra cosa, lo
ammetteva.
Verso
sera, il cielo si oscurò, segno che ormai la notte era
alle porte, e regnava un silenzio quasi irreale attorno a loro.
Marceline scoprì un po’ la coperta, per far spazio
all’amico e farlo dormire
con lei.
Sotto le coperte, lui la abbracciò come una figlia, e un
calore dolcissimo
avvolse entrambi.
“ Grazie, Marceline. “
“ Grazie, Simon. “
Note
Finali: La
mia prima ff su Adventure Time, una
piccolissima One-Shot dedicata a Marceline e Simon/Re Ghiaccio. Non
sono una
coppia da shippare, ma adoro il loro rapporto, e questa ff è
ambientata dopo
quella puntata in cui Simon cerca una minestra di pollo per Marceline,
malata e
con la febbre. L’ho adorata da morire, e dopo un mesetto sono
riuscita a
trovare il coraggio di scriverla. Spero piaccia, fatemi sapere
°u°/
I personaggi non mi
appartengono, ma sono bensì proprietà di Cartoon
Network e
del signor Ward v.v