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Autore: Tomori_16    08/12/2013    2 recensioni
"Sono passati due anni dalla battaglia contro l'organization XIII.
Due anni da quando sono finalmente ritornati a casa.
Due anni da quando non si son più visti Heartless o Nessuno.
Tutto calmo. Troppo"
Una nuova anima? E se il keyblade anziché essere una semplice chiave nascondesse occhi umani dentro? Una notizia che sconvolgerebbe persino il Yen Sid in persona...
Seconda ff che scrivo. per tutti i fanatici di Kingdom Hearts, spero che quest'idea possa in un certo senso assomigliare alle idee magnifiche dei creatori di Kingdom Hearts, il 2 in particolare (mi ha fatto piangere).
Chi entra qua e come minimo non ha visto il 1° e il 2°, vi consiglio almeno di vedervi il gameplay. Fidatevi se vi dico che è uno dei giochi più belli che abbiano mai potuto inventare u.u
Spero possa avervi interessato ;)
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Re Topolino, Riku, Sora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
Capitoli:
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piccolo avvertimento! Ci possono essere delle scene che arrivano quasi al rosso, io vi ho avvertiti! u.u
BUIO




Rimase per tutto il tempo lì, ferma a guardare il suo migliore amico scappare via scomparendo dentro quel buco nero.

-WHITE!- niente da fare, urlava il suo nome ma non rispondeva, cercava di spostare il braccio di Erif ma poco dopo l'abbracciò fermandola completamente. Si muoveva come un gatto e non aveva intenzione di star ferma. Lo voleva rincorrere, dirgli che gli dispiaceva tanto e abbracciarlo come una sorellina che dopo tanto tempo rivedeva suo fratello. Si calmò quando vide che il buco era ormai scomparso e non c'erano più speranze di ritrovare il suo amico. La lasciò e cadde a terra sugli stinchi, la testa verso il basso e le mani che strappavano i fili d'erba freneticamente. Si sentiva in colpa, una colpa tremenda, quella che ti stringe il cuore e provi un'insopportabile sensazione allo stomaco che non ti fa dormire, bere, mangiare...non ti fa fare niente. Lacrime, delle lacrime scesero lungo le guance e bagnavano il terreno. Lacrime di tristezza. Era una debole, una maledettissima debole. Potrà avere tutta la forza del mondo ma non di certo nel cuore. Piangeva di continuo, tremava, piangeva, tremava e ripiangeva. Debole.....debole.....Debole.....DEBOLE!

-Yuki!- si riscosse e si accorse che il corvino la stava scuotendo freneticamente e si era preoccupato. Si asciugò le lacrime rifiutando il suo abbraccio di conforto e si tirò su con ancora dei fili verdi fra le dita. Sentì un piccolo bruciore sulle mani e qualcosa di caldo scendere. Aveva stretto talmente tanto i pugni che le unghie erano entrate nella carne ferendola. Non ci fece molto caso e guardò verso il portone d'ingresso che si stava aprendo. Sora, Kairi e Riku uscirono con delle strane facce.

-che vi ha detto di così sconvolgente?- gli occhi cerulei fissarono dentro quelli rossi ricordandosi di quel che disse il maestro.


-come potrete aver visto già una volta, lei e sua sorella, Safira, non sono degli esseri umani. Hanno vissuto tanti anni fa, prima ancora che la storia venisse scritta quindi veramente pochi conoscono questa leggenda che, vedendo Yuki, è vera- con una mano fece partire una specie di film dove due persone, un maschio completamente nero (non la pelle geni!) e una femmina bianca che ballavano e alla fine si abbracciarono -anni fa successe una cosa proibita da madre natura: Light e Dark si innamorarono, ovvero luce e oscurità. Si amarono così tanto che fecero due figlie per metà oscure e l'altra parte piene di luce- fece vedere due bambine ugualmente bianche e nere.

-mentre le ragazze crescevano, una si trovò più in sintonia con la luce, l'altra col buio. Una finì col vivere nel buio mentre l'altra, avendo bisogno d'affetto continuo, con l'abbandono temporaneo della sorella, sua madre fece cadere due stelle come amici- stranamente Sora capì dove stava andando a parare -l'altra sorella, vedendo come erano diventati affiatati, s'ingelosì e per un po' di tempo cercò di far cadere nell'oscurità assoluta l'anima pura dell'altra. I loro amici se ne accorsero e allora la convinsero a lasciarla perdere e questo non fece altro che mettere altra legna a bruciare. Per vendetta dopo anni e anni la sorella chiese al padre di punire sua sorella ma quello che le passò per la mente fu molto peggio- si accese un fuoco enorme -approfittò dell'animo debole della ragazza e la utilizzò come marionetta per uccidere la madre e in teoria uccidere anche gli altri ma qualcosa la bloccò poco prima che colpisse la sorella. Il minimo che riuscì a fare fu quello di sigillare le loro anime che essendo così pure e piene a metà di luce, si trasformarono in tre keyblade. Da lì si crearono poi tutte le altre e quelle che adesso avete voi- nessuno chiese o aggiunse altro. Tutti quanti allibiti dalla storia uscirono in silenzio e tutti in sovrappensiero...


Rimase a guardarla per minuti che parvero interminabili e le parole gli morirono in bocca.

-niente di che, solo di farvi allenare a mantenere il più possibile la vostra trasformazione e poi siamo scesi con calma- ringraziò mentalmente il re che aveva coperto la sua scena muta.

-ma White?- sta volta fu Yuki a sgranare gli occhi ed abbassò lo sguardo.

-è scappato via...-

-cosa?!- era Riku che si era sorpreso.

-hai capito bene! Se n'è andato!!- lo aveva urlato ed altre lacrime scesero ma senza singhiozzi -si è aperto un portale ed è andato chissà dove, in mare, montagna, al buio, su un treno...-

-Yuki...- Erif provò a risvegliarla ma inutilmente

-in mezzo ad un bosco, dentro casa di un maniaco, da Dracula, da mago Merlino, Morgana...-

-Yuki!- stava impazzendo anche se poteva sembrare buffa.

-nella casa degli Aristogatti!- Sora non potè resistere e scoppiò in una risata che poco dopo contagiò persino la corvina. Fortuna che c'era quel ragazzo che riusciva a metterla su di morale. Appena si ripresero il moro mise una mano su una sua spalla e la guardò dritta negli occhi.

-non ti preoccupare, lo ritroveremo e lo riporteremo indietro- la ragazza si calmò lentamente e sorrise. Con questo poteva confermare al 100% la sua teoria: era debole e l'unico che in un qualche modo riusciva sempre a consolarla era quel Sora. Forse era la sua ingenuità, gli occhi, il naso, la bocca, i peli delle braccia...[basta pazzie!!] si diede dei colpetti sulle guance e si riprese sorridendo ancor di più di prima.

-direi che per il momento possiamo andare nel castello a pensare dove possa essere White- annuirono tutti quanti e si avviarono verso la loro gummiship.
Per tutto il viaggio Yuki non spiccicò parola e fissava lo spazio fuori mentre Erif stava allegramente chiacchierando con tutti i presenti, persino quegli scoiattoli, Cip e Ciop. La corvina non riusciva a smettere di pensare il suo amico in giro per i mondi confuso, perso, triste... Le dispiaceva tanto che lo avesse fatto soffrire così tanto ma non comandava il suo cuore che le aveva da sempre detto di cadere nelle braccia del corvino senza stare a farsi rigiramenti mentali. 
Arrivarono al castello verso sera e Yuki rimase dentro la stanza che le avevano concesso senza mangiare, era stanca ma sapeva che come avesse chiuso occhio gli incubi si sarebbero fatti strada facendola tremare e sudare. Rimase per la maggior parte del tempo rannicchiata sotto le coperte a cercare di ricordarsi dei momenti felici passati assieme a White ed Erif ma niente, poco dopo ritornava alla fuga del biondo. Si tirò su di botto ed andò sul balcone della sua camera, forse un po' d'aria sarebbe bastata a farla tranquillizzare.
Rimase per così tanto tempo là fuori che il sole cominciò a spuntare. L'alba, quella che preferiva Yuki in assoluto: il sole che emana una luce rosea tendente all'arancione, il cielo ancora blu e che fa vedere fin troppo bene il contrasto delle luci facendo notare la linea che le delimita. Quando non era troppo stanca lei si alzava sempre per andare a vedere l'alba e poi ributtarsi sotto le coperte memorizzando quell'immagine e sognando di volarci in quel cielo blu-arancione-roseo solo che sta volta rimase sul balcone finchè il cielo non diventò azzurro e il sole era quasi a 90 gradi. Sospirò salutando il cielo e rientrò cercando i suoi vestiti e buttandosi sul letto per cambiarsi.



Aprì lentamente gli occhi e sentì subito una fitta alla testa facendogli un male incredibile. Aveva persino il torci collo, forse perchè aveva dormito storto? Provò a muoversi ma qualcosa gli bloccava le braccia e le gambe. Fece un grande sbadiglio svegliandosi completamente e notando che stava in verticale ed era attaccato ad un muro. Ecco perchè aveva il torci collo... Provò a dimenarsi per liberarsi ma erano delle catene di ferro e dovevi essere minimo Hulk per poterle rompere...[Hulk? Ah, sì il film che aveva insistito Erif a volerlo guardare a tutti i costi...il bestione verde] 
Smise di tirare e si accasciò sospirando e guardando com'era quella cella. Piuttosto buia, il tetto non sa quanto alto e davanti a sè le sbarre con la porta. Provò a ricordarsi come diamine fosse finito lì ma non servì a nulla, aveva come una specie di buco fra il momento che se ne stava in spiaggia con Safira e...aspetta, Safira ma certo! Doveva essere stata per forza di cose lei a buttarlo lì in quella cella. Sentì dei passi rimbombare per il corridoio che si avvicinavano sempre di più...

-ben svegliato- di nuovo l'argentea. Con una chiave aprì la cella ed entrò rimanendo a distanza di sicurezza, quei soliti 2-3 m.

-dormito bene?- non ci furono risposte, solo uno sguardo senza emozioni che fissavano i fari senza più temerli.

-va bene...immagino che ti stia chiedendo che ci fai qui- di nuovo nessuna risposta. La ragazza sbuffò ed incrociò le braccia -stammi a sentire, pezzo di ghiaccio, non ti faremo un bel niente sei solo come esca bello quindi smettila di fare il duro e rilassati- detto questo si voltò di spalle e chiuse di nuovo la porta.

-un'ultima cosa: comincia a pregare per la tua amichetta che presto raggiungerà gli angeli...- il ragazzò sgranò gli occhi e provò a liberarsi urlando per lo sforzo ma questo fece solo aumentare la risata di Safira che se ne stava ritornando sopra. White si arrese di nuovo e guardò verso l'alto dove passava l'unico misero raggio di sole che lo accecava. Cominciò a chiedersi se sarebbe mai riuscito a liberarsi e salvare Yuki ed Erif portandoli nell'isola della loro infanzia, dove ci hanno vissuto per la maggior parte del loro tempo finchè non arrivò Safira a sigillare le loro anime. Chiuse lentamente gli occhi continuando fino all'ultimo a guardare quella luce, probabilmente l'ultima volta che riuscirà a vederla...



Si erano ritrovati tutti quanti a mangiare per pranzo e parlare sul da farsi. Per la maggior parte del tempo Yuki non ascoltò niente e continuava a fissare la finestra guardando il bel giardino verde con i cespugli tagliati fin troppo bene.

-per te va bene Yuki?- si scantò dalla magia e guardò verso il re.

-ehm...sì sì- il topo sospirò capendo che non aveva minimamente ascoltato ma la lasciò fare. Infatti lei si alzò e stava per uscire dalla porta quando Sora la fermò e si mise le mani sui fianchi.

-e te dove pensi di andare?- 

-vado fuori a prendere una boccata d'aria...- e detto questo uscì dalla porta camminando lungo il corridoio.

-ma...-

-lasciala fare, deve pensare per i fatti suoi- si girò verso il re e sospirò risedendosi accanto a Kairi che gli prese la mano strappandogli un sorriso ed uno sguardo dolcissimo.
La corvina appena uscì si sdraiò fra le ombre dei cespugli ma che riusciva comunque a vedere il cielo blu con le nuvole che avevano tutte le forme del mondo. Neanche si accorse che un'altro ragazzo si sedette accanto a lei e infilò una mano sotto la schiena per prenderla per i fianchi, costringendola a girarsi. Era Erif.

-che hai?- per un primo momento provò a mentire a di fronte a quegli occhi azzurrini era praticamente impossibile, così chiari e così profondi che possono leggerti persino il cuore. Sospirò ed appoggiò la sua fronte sui pettorali del ragazzo.

-non riesco a smettere di pensare, White, Safira, mia madre...- una sua mano si spostò e le sciolse la coda facendo cadere i capelli fra i fili d'erba senza smettere di accarezzarli.

-non ti ricordavo così paranoica- un pugno in un occhio forse era meno doloroso...a volte era fin troppo diretto quel ragazzo ma non ci si poteva fare niente, era così e punto. 

-sono solo preoccupata di tutto...- smise di accarezzare i capelli e a Yuki le fece dispiacere, era rilassante e bello. Fortuna che quella mano si spostò sul suo mento e la costrinse ad alzare il volto incontrando di nuovo quei pezzi di ghiaccio così...caldi e confortanti in questo preciso momento.

-di White non ti devi preoccupare, è grande e ben più maturo di me e sa cavarsela da solo. In quanto a Safira...se è tua sorella ci dev'essere un motivo di questo suo comportamento no?- come faceva? Come faceva a consolarla continuamente? Come faceva a trovare le parole giuste per tranquillizzare una persona? Senza preavviso appoggiò le sue labbra su quelle soffici e fresche di lei lasciandola stupita.

-ora sei più calma?- non aveva parole ed annuì quel poco che bastava per farglielo notare. Approfondirono quel bacio e poi si alzarono sentendo un rumore sospetto. Girarono con lo sguardo finchè non scorsero Sora che correva verso di loro e dietro di lui c'era Safira. La corvina tirò subito fuori la sua katana e si mise davanti a tutti.

-eccola qua finalmente!- Yuki non smise di fissarla accorgendosi che effettivamente di fisico era uguale a lei e i capelli erano identici a quelli della madre.

-vedo che ti è ritornata la memoria...sorellina...-

-ciò non mi vieta di tenere alta la spada verso di te- l'argentea sogghignò e fece per far apparire la falce ma ritornò normale con addirittura la difesa abbassata.

-non sono qui per combattere, forse un'altra volta- la corvina non abbassò minimamente la sua katana e continuò a fissarla negli occhi senza più temerli.

-cosa vuoi?- Safira sorrise.

-solo un piccolo avvertimento: abbiamo il tuo biondino e se lo vuoi indietro dovrai venire tu da noi col tuo amico emo- ed indicò Erif con gli occhi spalancati come quelli di Yuki. White era stato rapito da lei e sicuramente un suo complice.

-dov'è?- l'argentea sghignazzò e fece evaporare la sua copia ritrovandosi a pochi centimetri dal volto della corvina.

-lo devi trovare da sola...se non erro percepisci i tuoi amici giusto?- appoggiò la sua fronte a quella di Yuki e sorrise ancora più maleficamente. Yuki si ricordò improvvisamente di quel potere strano che funzionava solo con i suoi due amici e si diede della stupida, perché non lo aveva pensato prima? 

-bè il mio lavoro è finito, adieu- e scomparve completamente. Si chiese del motivo per cui le sia venuta fin qui solo per avvertirla del rapimento del fratello e ricordargli persino del suo potere. C'era qualcosa che non andava, ne era certa. Si voltò verso Erif che capì al volo il suo pensiero ed annuì. 

-noi dobbiamo andare-

-e credi che vi lasceremo andare da soli?- sorrise verso Sora e si girò per poter vedere Topolino.

-tu e i tuoi amici dovete rimanere qua- 

-ma io come farò senza il mio Keyblade?- la ragazza mise una mano sulla sua spalla e sorrise chiudendo gli occhi.

-sei il re no? Non avrai bisogno solo di un Keyblade per poter combattere giusto?- Topolino annuì e li fece andare. Ritornarono alla gummiship e Yuki cercò di concentrarsi per poter capire in che mondo si trovasse il loro amico. Chiuse gli occhi e vide tante cose, anche fin troppe e cominciò a dirle ad alta voce.

-c'è un regno diroccato in mezzo ad un...fiume o lago...una foresta verde ed "intricata"...una torre fra colline che la nascondono da persone poco raccomandate- Cip ascoltò con attenzione e l'unico mondo che gli venne in mente era quello di una principessa dai lunghi capelli biondi, ma lunghi lunghi.

-la foresta intricata! È il nome del mondo se non erro- gli scoiattolini misero le coordinate e la nave partì in un istante facendo quasi cadere Yuki che si era ripresa da poco dalla sua lettura. Fortuna che dietro c'era Erif e la sostenne. 
Arrivarono in poco tempo per fortuna del corvino che odiava i viaggi lunghi e la prima cosa che videro appena scesi fu un cavallo bianco che stava annusando come un cane e quando li vide fece finta di ringhiare e le orecchie all'indietro.

-ok...quel cavallo è strano...andiamo avanti- fecero per andarsene ma il cavallo tirò fuori una padella...una padella?! Un cavallo con in bocca una padella??!! E fra l'altro era piuttosto bravo a parare i colpi di chiave.

-ma si può sapere che razza di cavallo è?! Un cybercavallo?- Sora guardò verso Yuki in cerca di risposta ma l'unica cosa che vide fu la sua stessa faccia con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.

-Maximuuuus! Vieni qui bello!- era una voce femminile che proveniva da dietro il cavallo e lui obbedì come un cane cominciando anche a scodinzolare... Videro una ragazza coi capelli corti castani, un vestito viola e...scalza...

-oh e voi chi siete? Forestieri?-

-ehm, no...stiamo cercando una ragazza di nome...Raperonzolo no?-

-Rapunzel, sì sono io- Yuki la guardò e ne rimase dubbiosa. Non aveva capelli biondi e lunghi kilometri? La ragazza la lesse nel pensiero e sorrise.
-lo so in molti mi ricordano coi capelli lunghi e biondi ma diciamo che per motivi personali me li sono dovuti tagliare e sono ritornati al loro colore originale- la corvina ne rimase ancora in dubbio sulla sua parola ma lasciò perdere e le chiese del regno. Lei li portò molto gentilmente al castello che avevano chiesto e dal ponte cominciò a correre un ragazzo coi capelli castani.

-Rapunzel! Mi stavo cominciando a preoccupare e quel cavallo...aspetta, loro chi sono?- Sora ed Erif salutarono e stranamente Kairi si fece avanti per parlare.

-io sono Kairi mentre loro sono Sora, Erif, Riku e Yuki-

-ah, piacere io sono Flynn- stava allungando la mano verso la ragazza ma improvvisamente il cybercavallo saltò come un ninja, conosceva anche il karate..., e lo spiaccicò a terra.

-stupido...cavallo...volevo solo...dare la mano gentilmente!-

-Maximus, vieni qui- il cavallo guardò Rapunzel e non l'ascoltò minimamente, almeno finchè non spuntò un camaleonte sulla testa della ragazza e fece lo stesso verso di lei. Tutti quanti, compreso il gruppo, guardarono il camaleonte che stava dando ordini al cavallo e quello rimaneva a fissarlo eseguendo con precisione. Ok quel mondo è molto più strano di quello di Soul Eater...

Per quasi tutto il giorno rimasero a guardare in giro tutto quel regno ed ammirando i capolavori che disegnava Rapunzel sul pavimento. Era il suo compleanno e anche dopo che ritrovarono la principessa, festeggiavano comunque ogni anno e facendo anche la cosa delle lanterne ormai diventato come una specie di rito la sera. Yuki si divertiva come una matta e appena poteva si metteva a ballare quegli strani balli di gruppo con tutto il villaggio. Erif invece rimaneva da parte ammirando la corvina che si divertiva finchè improvvisamente non venne preso da lei stessa e lo costrinse a ballare assieme a lei. Sora e Kairi fecero una specie di fuga e andarono per tutto il giorno in giro da soli mentre Riku (forever alone T.T) si era unito assieme a Rapunzel e Flynn.



Quando finì finalmente quello stra maledettissimo ballo, Erif si guardò in giro notando che li avevano lasciati soli.

-ehi ma gli altri dove sono?- 

-non ti preoccupare li incroceremo. Perchè non ci prendiamo una barca e andiamo in mezzo al lago a lanciare la nostra lanterna?- il corvino si voltò verso Yuki che aveva già una lanterna in mano e guardava costantemente una delle barche. Sorrise rassegnato e cedette prendendola per mano e fregando una barca ad una coppietta che si stava avviando in quella direzione. Si misero in mezzo al lago ed aspettarono che la magia iniziasse. Il re, la Regina, Rapunzel e Flynn lanciarono la loro lanterna dando il via a tutti quelli che si erano messi sulla strada. Poco dopo la lanciarono anche Erif e Yuki ed ammirarono quella spirale di luci che volava alto nel cielo. Era un qualcosa di magico e la corvina ne rimase incantata per tutto il tempo, non finchè improvvisamente il ragazzo s'impossessò delle sue labbra facendola sdraiare sulla barca con lui sopra.

-non sai quante volte mi ero immaginato che tu venissi da me a salvarmi in mezzo a tutto quel buio e ricordi frammentati- la ragazza gli cinse il collo mentre lui fece scivolare le sue mani lungo i fianchi stringendola a sè.

-ma alla fine sono venuta-

-infatti non sai quanto tu mi abbia reso felice, davvero- ricominciò col contatto che aveva perso e lasciarono che loro lingue s'intrecciassero giocando al rincorrersi. 

Nel frattempo c'era un'altra coppietta sopra il ponte a guardare lo spettacolo e accendere la loro lanterna.

-forse potremmo fare questa cosa assieme a quelli dell'isola-

-perchè no...- Kairi e Sora stavano appoggiati sul muretto e il moro guardava in avanti. La ragazza se ne accorse subito che aveva qualcosa che non andava e lo guardò.

-che ti preoccupa?- Sora scese dalle nuvole e si accorse che c'era la rossa che lo guardava preoccupata con quegli occhi che stavano riflettendo lo spettacolo delle "stelle". Sospirò e ricominciò a guardare l'acqua che scorreva lentamente sotto il loro piedi.

-da quando White se n'è andato, Yuki non è più la stessa e, so che non dovrei, ma sono preoccupato per lei...insomma...-

-perchè non dovresti? In fondo è tua amica, una specie di sorella che ti conosce meglio di chiunque altro- 

-appunto mentre io non so nulla di lei. Yuki sa sempre come consolarmi mentre io no-

-bè anch'io riesco sempre a trovare il modo per consolarti- Sora sorrise vedendola ingelosirsi e lo faceva spesso.

-certo che pure tu ci riesci figuriamoci, ma come posso dire...tu sei la mia ragazza mentre lei è come una sorella e...ecco...- Kairi fece il verso di chi capisce e lo abbracciò.

-certo fra sorella e ragazza è diverso...scusami- il moro la prese e la fece sedere sul muretto così arrivava alla sua faccia, un po' più in alto.

-perchè ti dovresti scusare? Mi fa piacere vederti ingelosire...- Kairi diventò rossa come i suoi capelli ed incrociò le braccia.

-non...n-non sono ge...g-g-gelosa- il ragazzo appoggiò la sua fronte sulla sua e cominciò a ridere. Questo non fece altro che mettere legna sulla brace e la rossa diventò quasi viola. Come aprì gli occhi si perse in quegli oceani che oggi erano particolarmente scuri e profondi. Le diede un bacio a fior di labbra.

Finalmente dopo non si ricorda quante notti Yuki riuscì a dormire tranquilla e a fare dei bei sogni, niente incubi. Si tirò su e vide che accanto a lei c'era Erif che dormiva ancora profondamente, il braccio che fino ad adesso aveva sotto la testa e la pancia scoperta. Sorrise e spostò una ciocca dei suoi capelli lisci da una parte potendo ammirare la sua faccia addormentata (chichirinoooo...sì ho visto lovely complex). Si rimise sdraiata e continuò a toccargli delicatamente la pancia seguendo le sue linee e contare quanto ci avrebbe messo ad aprire i suoi occhi. 
3 min, c'impiegò 3 minuti circa a svegliarsi e ancorare le sue iridi ghiacciate in quei vulcani in eruzione. La corvina rise con mezzo volto sotto le coperte e si lasciò abbracciare.

-tu hai osato svegliarmi? Ora vedi...- cominciò a farle il solletico sui fianchi nudi e sulla pancia facendola addirittura piangere da quanto rideva.

-no ti prego basta sennò scoppio ahahahahah- poco dopo la lasciò libera e si sdraiò accanto a lui col fiatone da quanto aveva riso. Aveva la faccia fra le lenzuola e i capelli coprivano la sua faccia. Notò uno spostamento della testa e una sua mano spostò i suoi capelli corvini scoprendo i suoi occhi che non avevano mai smesso di guardarlo, osservarlo, ammirarlo... Rimasero così per qualche minuto e alla fine Yuki si tirò su ancheggiando appositamente e mettendo in mostra il suo sedere così, tanto per provocarlo girando per la stanza prendendo tutti i suoi pezzi del vestito che ieri sera erano volati per la stanza. Dopo un po' anche Erif si tirò su e prese anche lui i suoi vestiti superandola e facendo le sue stesse mosse tanto per fare lo scemo e per provocarla a sua volta. Yuki sghignazzò e lanciò la scarpa di lui, che cercava disperatamente, in testa. Il ragazzo si girò con una mano sulla testa e il suo solito sguardo fra la sfida e "lo sguardo che uccide". Yuki si pentì subito di quella mossa e, con l'intimo addosso, cominciò a correre per la stanza col ragazzo alle calcagna. Senza volere inciampò sul tappeto e poco prima che sbattese il suo nasino sul pavimento Erif la prese e la fece sdraiare a terra con lui sopra. Cominciò direttamente a baciarla sul collo mordendo nei punti per lei più delicati e facendola già respirare profondamente. Si spostò sul seno scoprendolo in tre secondi e facendola gemere. Si staccò di botto e ritornò sulle sue labbra.

-se volessi potrei ritornare a fare quello che ho fatto ieri sera ma mi fermerò qua così appositamente come punizione per la scarpata- una mano della ragazza finì nel suo punto più debole e gli fece partire un gemito ridicolo per i suoi gusti.

-non credere di essere l'unico a poter ribaltare la situazione- mosse ancora un po' la sua mano facendolo respirare profondamente e poi la tolse spostandolo e cominciando a mettersi gli strati del vestito: prima il top col collo, la gonna con le cinture e il resto. Guardò verso Erif e lo vide già pronto appoggiato alla porta.

-come quello di quella mattina...- sorrise a quel ricordo e si mise nella stessa posa.

-come mi sta?- il ragazzo sorrise e si avvicinò prendendole i fianchi.

-divinamente- si stavano per baciare ma un tornado castano spalancò la porta facendoli sobbalzare e mettersi sull'attenti con anche la mano a mo' di militare. Era venuto per chiamarli.



-per adesso sembra che gli Heartless non siano arrivati in questo mondo e c'è un motivo- stavano camminando per i corridoi e Sora stava riassumendo la riunione che fecero di mattina. Avevano provato a svegliarli bussando 300 volte ma nessuno dei due aveva intenzione di aprire gli occhi così quando si sarebbero svegliati qualcuno gli avrebbe spiegato la situazione.

-effettivamente Safira è qui. Non sappiamo dove si siano nascosti ma sappiamo dove trovare la torre- si fermò e guardò dritto negli occhi di Yuki -possiamo cominciare da lì- la ragazza era rimasta stupita per come parlava seriamente il moro, non era da lui insomma, non che fosse lo stupido del gruppo, ma di certo vedere quello che sorrideva sempre così serio e maturo era alquanto strano.
Arrivarono al ponte che univa il regno alla foresta e Riku e Kairi erano ai piedi della foresta pronti a partire.

-ok siam pronti?-

-se non c'è lo psychocavallo sono più che pronto- il nostro Riku a quanto pare odiava non poco quel cavallo di nome...Maximus. Si avviarono nel bel mezzo della foresta e per più di 2 ore non videro altro che piante, sassi, alberi, erba, piante, sassi, alberi...

-ma quando arriviamo?!- il corvino si era già rotto di camminare senza sosta e stava sbuffando come un bambino che aveva ricevuto il regalo sbagliato o il gusto del gelato che più odiava.

-perchè non ci fermiamo in quella locanda?- guardarono verso una casetta tutta in legno coll'insegna "il brutto anatroccolo". Spalancarono la porta e vi trovarono gente strana con mini pony in mano, Uncino al piano e...un mimo? Si pentirono subito di essere entrati anche perchè si ritrovarono un "cupido" che volava sulle loro teste col pannolino, un arco finto in mano e il naso rosso. Improvvisamente arrivò l'Uncino calvo a due passi da Sora che lo fece sobbalzare.

-e voi avete un sogno?- il moro continuò a guardarlo stranito e l'uomo mise a due centimetri dal naso il suo uncino.

-allora?- il ragazzo si mise a pensare a che cosa avesse da sempre sognato...

-ritornare sulla mia isola e non far più parte di questa storia del Keyblade- disse la prima cosa che gli passò per la testa. L'uomo calvo da serio e mezzo incazzato, sorrise e si mise sul piano a cantare la canzone (quella dove cantava anche Rapunzel con Flynn). La corvina si girò verso Kairi e notò la stessa faccia che aveva Erif continuando a guardare il mimo mentre Riku...bè si sa che non è quasi minimamente espressivo. Si guardarono per qualche secondo ed uscirono come erano entrati rinunciando al pasto caldo con un po' di riposo.
Camminarono per altre 3 ore finchè Yuki non si buttò a terra sdraiandosi e a guardare il cielo coperto dalle folte foglie degli alberi.

-dai su che manca poco-

-sono tutte balle non è vero?- era riuscita a far zittire persino Riku che si mise seduto su una roccia ad osservare la corvina per poi guardarsi intorno sperando di trovare l'entrata che portava alla torre.

-ehi ragazzi! Credo di aver trovato quell'entrata- Yuki si tirò su di scatto e, prendendo per mano Riku ed Erif, cominciò a correre verso Sora e Kairi. Si ritrovarono davanti una specie di grotta coperta dal fogliame della foresta. Spostarono le foglie e Yuki cominciò a correre verso la luce, odiava rimanere al buio. Si ritrovarono dentro una specie di valle con una cascata dall'altra parte che continuava a fluire dentro un ruscello. Al mezzo di tutta questa valle c'era la famosa torre col tetto crollato e inclinata come la torre di Pisa. Era da degli anni che nessuno ci metteva più piede, almeno fino ad adesso. Sora arrivò ai piedi della torre e cominciò a girarci intorno trovando un buco fra le pietre. Ci si infilò a fatica perchè era piuttosto stretto ma arrivò all'interno e notò delle scale che portavano sia verso l'alto che verso il basso.

-ehm ragazzi! Venite tutti dentro- la corvina e Kairi passarono senza difficoltà ma gli altri due, avendo entrambi le spalle larghe, non riuscirono a passare.

-noi rimarremo qua fuori a controllare. Voi andate pure avanti- 

-ricevuto!- Yuki passò davanti e cominciò a scendere le scale ritrovandosi sempre di più nel buio. Cominciò a respirare affannosamente e il cuore le batteva a mille. Sentì improvvisamente una mano prendere la sua e balzò urlando e cominciando a cadere le scale rotolando. Si ritrovò dentro un corridoio chiuso e abbastanza puzzolente. Aprì lentamente gli occhi e vide che tutto il mondo girava attorno a lei e la testa le faceva tremendamente male. 

-Yuki! Yuki! Tutto bene?- si voltò verso Sora e ne vide 4 -quante dita sono?- provò a concentrarsi ma non faceva altro che vedere 4 Sora che indicavano tutti il numero 5 con la mano.

-...20- il ragazzo la guardò stranito e si voltò verso Kairi che neanche lei sapeva cosa fare. Prese la mano della corvina e se la mise in spalla. 
Cominciarono a camminare lungo il corridoio senza vederne una meta e con una leggermente impazzita che diceva cose alquanto strane.

-ehi guarda c'è un altro corridoio verso destra, imbocca quello- ma in realtà c'era sempre il solito corridoio infinito che portava chissà dove.
Continuarono a camminare finchè non incominciarono a vedere delle celle vuote. Erano delle prigioni. In lontananza sentirono qualcuno mugolare e Yuki riconobbe subito quella voce. Scese dalle spalle del moro e cominciò a correre leggermente a zig zag per colpa del colpo. Arrivò fino ad una cella e dentro c'era qualcuno ridotto piuttosto male: aveva i segni delle catene al polso, labbra screpolate per la sete e un piccolo taglio sulla guancia sinistra. Senza pensare Yuki sfondò il cancello con una palla di luce e tagliò le catene con la sua katana facendolo cadere a terra, manco riusciva a rimanere in piedi. 

-White? White mi senti?- l'ultima cosa che riuscì a vedere poco prima di perdere i sensi fu una figura sfuocata chiamare disperatamente il suo nome. Da lontano sentirono qualcuno che correva, strisciava, acqua... Non riuscivano a capire che diamine fosse e allora uscirono dalla cella con White sulle spalle di Sora mentre Yuki si era ripresa almeno per correre perchè ciò che si ritrovarono ai loro occhi era qualcosa di terrificante: migliaia di Heartless che si muovevano come l'acqua, un'onda che stava inondando tutto il sotterraneo e qualsiasi cosa prendesse finiva nel completo buio. Senza volere la corvina lo sfiorò e sentì un bruciore alle dita.

-cazzo! Via via via via via!!- cominciarono a correre con quell'onda alle calcagna nel completo buio, come se non bastasse. Un filamento raggiunse la caviglia della rossa che la fece cadere e completamente inghiottire nel buio.

-Kairi nooo!- Sora provò a buttarsi nell'oscurità ma Yuki lo fermò. Si stava per girare altamente incazzato quando inaspettatamente la corvina lo superò saltando nel buio alla ricerca di Kairi che stavano cercando di prenderle il cuore. Yuki tirò fuori la sua spada e cominciò a tagliare a casaccio facendo scomparire Heartless ma non bastava, erano troppi e come ne uccideva ne arrivavano altri, forse il doppio. Raggiunse la rossa e l'abbracciò aspettando il destino.

"Yuki..." stranamente se l'aspettava quella voce e ne fu felice di sentirla. Forse non aspettava altro, forse si era buttata nell'oscurità per poter sentire quella voce soave e femminile.

"Yuki so che è difficile dover accettare di essere figlia della luce ma non è un buon motivo per suicidarsi. Sei così giovane, nel fiore della vita e hai degli amici a cui vuoi bene, altri che ami" cominciò a piangere e stringere ancora di più a sè Kairi.

"Non è il tuo destino morire per colpa di stupidi Heartless, vivi, tesoro, vivi per me, tua sorella, Erif e Sora" aprì gli occhi e sentì la vita ricominciare a scorrere nelle sue vene caricandola di adrenalina. Non poteva morire in quel momento, non doveva morire, non ora che aveva finalmente ritrovato White ed Erif. No, non in quel modo... Si alzò con ancora Kairi fra le braccia e con una mano scatenò tutta la luce che si era riaccesa nel suo cuore, nel suo animo. Tutti quegli Heartless vennero spazzati via e la corvina ne uscì con la rossa ancora inerme. L'appoggiò a terra e vide che non aveva intenzione di aprire gli occhi.

-Kairi...- Sora fece cadere a terra White e s'inginocchiò accanto alla ragazza, quella ragazza che tanto amava, così piena di luce... Yuki mise due dita sul petto e chiuse gli occhi concentrandosi. Il punto che aveva toccato s'illuminò e piano piano gli oceani si riaprirono. Il moro era talmente felice che la strinse fra le braccia carezzandole i capelli. Guardò verso la corvina che stava sorridendo vedendo Kairi ancora viva.

-ma come hai fatto? Sai anche resuscitare la gente?-

-no... Ho semplicemente risvegliato la luce che le era stata spenta da tutta quella matassa innaturale di oscurità- Sora la guardò dritta negli occhi e la stava mentalmente ringraziando almeno 1 milione di volte. La rossa si staccò e si rimise in piedi barcollando un pochino ma niente di importante mentre Sora ritornò verso White e se lo rimise sulle spalle.
Arrivarono al cunicolo e ci misero un po' a far passare sia Sora che White ma alla fine uscirono. Si guardarono in giro ma di Riku ed Erif non ce n'era traccia. 

-ma brava sorellina...sei caduta in pieno nella trappola- guardò dietro di lei e vide Safira uscire dal cunicolo con dietro di lei le ombre che poco prima li inseguivano. Guardò di nuovo davanti a sè e il sangue che scorreva caldo nelle vene si raggelò alla vista. C'era suo padre, suo padre che con le ombre teneva i due ragazzi che si dimenavano pur di potersi liberare. La ragazza rimase pietrificata davanti all'uomo dagli occhi bianchi e i capelli neri come la morte. Aveva un mantello che lo copriva completamente, braccia comprese, come delle ali, ali di un drago. Denti più affilati del normale e orecchie leggermente più a punta. Sia Sora che Kairi vennero scaraventati dai fili e in un batter d'occhio l'uomo era a due centimetri dal volto di Yuki.

-ciao, tesoro...- le diede un piccolo bacio leccando le sue labbra e assaporò il gusto.

-menta, fresco...come tua sorella, mi piace- la corvina sgranò gli occhi e guardò verso Safira che teneva i pugni stretti guardandolo coi suoi fari che non dicevano altro che odio. Le orribili mani del padre le presero il mento facendola rigirare verso di lui.

-chissà forse hai anche lo stesso corpo di tua sorella...magari possiamo fare una cosa a tre che dici?- orrore, paura e odio profondo. Tutto questo racchiuso dentro una lacrima che scendeva lungo la sua guancia e negli occhi, in mezzo a tutto quel rosso. Maniaco, bastardo, pedofilo...era l'oscurità in persona dopo tutto, no? Eppure lo trovava così disumano nei confronti di suo padre pensare a certe cose sulle sue figlie. Sicuramente avrà già fatto cose inimmaginabili a Safira, allora perchè l'argentea collaborava con quel porco?

-sai, è da anni che sto aspettando questo momento e per completarlo ho bisogno di te. Che dici di dare una mano al tuo paparino?- la ragazza in risposta gli sputò in faccia guardandolo malissimo. L'uomo si asciugò lo sputo e guardò verso quei vulcani sorridendo maleficamente -sai tua madre aveva i tuoi stessi occhi- senza che se ne accorse la colpì in pancia facendola volare di qualche metro.

-è per questo che ora li odio- lasciò cadere i due ragazzi e aprì le braccia come se dovesse spiccare il volo. Dal mantello uscirono due lupi con occhi gialli, i denti affilati bianchissimi e zampe sporche di sangue ormai secco. Sora la prese per mano e si trasformò in chiave. Scattò verso il lupo che stava più avanti e fece per colpirlo ma con un balzo lo superò colpendo di sorpresa l'altro. Il lupo di prima corse verso il moro e cercò di morderlo ma il ragazzo aveva già fatto dei balzi all'indietro e lanciò Yuki facendola roteare con anche in mano la katana e uccidendo entrambi i lupi. Dark sghignazzò e partì verso la corvina prendendola per il collo e stringendo più che poteva. Da dietro Sora provò a colpirlo con un pugno ma uno dei fili lo sbattè a terra lasciandolo senza fiato. La ragazza lasciò a terra la sua katana che scomparì e la presa delle sue mani sulle braccia di lui si fecero più deboli. Arrivò anche Riku ed Erif che aveva in mano un arciere e scoccò una freccia ma era tutto inutile contro il muro di fiamme che si era creato, non finchè una falce le tagliò di netto e colpì l'uomo con un pugno.

-ci eravamo messi d'accordo che l'avresti lasciata in pace!- Yuki guardò senza parole la scena e ancora altre domande si chiese su sua sorella. Dark si massaggiò la guancia, si alzò e diede uno schiaffo all'argentea.

-non lo fare mai più!- Safira continuò a guardarlo con disprezzo.

-mentre gli altri sono ancora privi di sensi prendi Yuki- i fari verdi si spostarono verso la ragazza ancora mezza stordita e si addolcirono facendo anche un piccolo, minuscolo sorriso. Si abbassò fino ad arrivare al suo orecchio e mise una mano sui suoi occhi.

-mi dispiace- perse completamente i sensi e svenì.











Eccomi qua con questo capitolo che neanche ne vado fiera! U.U
Allora non ho molto da dirvi quindi vi avverto solo che il prossimo capitolo sarà scritto in modo diverso così per cambiare un po' la storia ;)
Non vi aspettate chissà cosa però XD
E con questo vi lascio con il dubbio aumentato ancora di più su Safira...muahahahahah

Baci&Abbracci,

Tomori_16
  
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