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Autore: Ultraviolet_    08/12/2013    5 recensioni
La storia della Old Generation narrata attraverso le fotografie. Momenti catturati, foto a sgamo, senza posa, naturali, che raccontano degli avvenimenti slegati fra loro.
Una serie di splendidi scatti rubati per conoscere meglio i Malandrini e i loro amici.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black, Sorelle Black | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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#Introduzione
 
Ehilà, miei cari potteriani!
Eccomi di ritorno. Per prima cosa, prima ancora di presentarvi un po’ questa nuova Fan Fiction, vi devo delle scuse. Precisamente le devo a tutti i lettori della mia storia “I will follow where you lead”. So che ora mia odiate, perché l’ho completamente abbandonata per tantissimo tempo senza farvi più sapere nulla. Potrei raccontarvi tante storie su problemi di famiglia o che so, ma la verità è che semplicemente ho perso la voglia, l’ispirazione, non riuscivo e non riesco più a trovare idee per continuarla. Credetemi, probabilmente dispiace più a me che a voi, davvero, mi secca tantissimo lasciarla così, mi ero molto affezionata. Per questo la storia è ancora dov’è sempre stata, non sarà assolutamente cancellata e il file rimarrà sul mio computer ancora per un bel po’ di tempo, sperando un giorno di aprirlo e di continuare a scrivere. Perdonatemi dunque, e se vi va, continuate a leggere per saperne di più di questa nuova avventura in cui ho deciso di inoltrarmi.
 
Scatti rubati  è una specie di raccolta di One-Shot e, come avrete letto nella descrizione, tratta della Old Generation della saga di Harry Potter. La mia idea è di postare in ogni capitolo una foto, trovata o su Tumblr o su Weheartit, due siti meravigliosi dove si trovano immagini davvero splendide, e seguendo questa foto di descrivere quello che vi è ritratto attraverso principalmente dialoghi tra i personaggi principali. Per esempio, se posto una foto di una ragazza che legge sotto potreste trovare un dialogo tra la ragazza (che potrebbe essere Lily o chiunque altra) con chi ha scattato la foto, per esempio James. Insomma, ricreerò il contesto nel quale la foto è stata fatta. Non sempre ci saranno dialoghi, e non sempre le foto ritrarranno i personaggi, potrebbe esserci un paesaggio e sotto una descrizione attraverso i pensieri di Mary McDonald, o di Sirius, insomma, saranno pezzi della vita dei nostri amati ragazzi non necessariamente in ordine o collegati tra loro.
Inoltre, visto che ho già trovato tantissime foto assolutamente fantastiche, ho deciso che in alcuni capitolo, oltre alla prima foto e alla One-Shot ci saranno altre due foto su cui magari è difficile ricamare una storia, ma comunque meritevoli, in cui ci sarà soltanto una piccola descrizione di chi o cosa ritrae e chi l’ha scattata.
 
Spero che la mia idea vi piaccia e che seguiate la storia, mi farebbe davvero molto piacere, e soprattutto vi sarei molto grata se lasciaste anche solo una minuscola recensione per dirmi cosa ne pensate. Un abbraccio a tutti! :*

 
 


 
 


#One

 

23 giugno 1977, 14:34, Hogwarts Express
 
 
-Lily?
Un ragazzo dai capelli neri scompigliati, non si capiva bene se ad arte o a caso, percorreva il corridoio del treno, infilando la testa in tutti gli scompartimenti e ripetendo sempre lo stesso nome, quasi come se la sua vita dipendesse dal trovare la ragazza che vi rispondeva nei due minuti seguenti.
-Senti Evans, lo so che ti nascondi da me, ma prima o poi dovrai scendere da questo dannato treno!- disse a voce piuttosto alta affacciandosi all’ennesima porta.
Ma ahimè, se per tutto il treno fino a quel momento aveva trovato solo studenti che gli rispondevano “Hai sbagliato”, oppure che restavano a guardarlo dubbiosi, quella volta non fu così. Uno scarpone logoro volò dall’interno verso la testa di James, che lo scansò per pochissimo.
-Ehi, dico, ti si sono bruciati i neu… oh, Sirius- si interruppe notando che il ragazzo magro e alto steso su tutti e tre i sedili di sinistra non era altri che il suo migliore amico.
-Stavo dormendo, stupido cervide- borbottò questo lasciando penzolare debolmente un braccio oltre il suo letto improvvisato, quasi a sfiorare il pavimento.
-Mi dispiace che tu stanotte sia stato occupato a intrattenere Marlene e non abbia potuto dormire, ma io sto cercando la Evans- ribatté l’altro, come se non fosse per niente ovvio.
Dopo aver rassicurato l’amico sul fatto che, una volta che fosse riuscito ad alzarsi, lo avrebbe fatto pentire amaramente di essere al mondo, Sirius indicò lo scompartimento esattamente di fronte a quello e lo incitò ad andarsene lanciandogli la carta di una Cioccorana, che, troppo leggera, cadde innocua ai piedi di James, il quale fece dietrofront e chiuse la porta scorrevole.
Si voltò e fece per bussare a quella di fronte, quando attraverso il vetro notò che Lily era seduta con la schiena contro al finestrino e le gambe stese sul sedile. Teneva in mano un libro, e non era stata abbastanza lesta a portarselo davanti al viso per non fargli notare che stava osservando la scenetta tra lui e Sirius, ridendo silenziosamente. James sorrise e, prima di entrare, prese la macchina fotografica che Remus gli aveva affidato dandogli il compito di fotografare a sgamo Felpato e scattò una foto alla scena. Poi se la rimise in spalla e fece intenzionalmente rumore dando un piccolo calcio alla guida della porta, così che la ragazza abbassò il libro e gli lanciò uno sguardo di palesemente finta curiosità.
-Ehi- disse, con tono neutro.
-Ciao!- la salutò il ragazzo avvicinandosi e sedendosi su uno dei sedili di fronte a lei.
Lily sospirò e chiuse il libro. Sopportava la presenza di James Potter molto più facilmente rispetto a pochi mesi prima, ma non le andava ancora del tutto a genio. Le chiedeva molto meno spesso di uscire con lui, anche se lei dubitava che potesse essersi reso conto da solo di quanto i suoi continui inviti insistenti le dessero fastidio e la mettessero in imbarazzo, preso com’era a pensare a sé stesso, e sospettava che qualcuna delle ragazze lo avesse messo in guardia. Comunque fosse andata però, da un po’ di tempo non era costretta alla fuga in Dormitorio ogni volta che lo incontrava per caso, e stava sviluppando la capacità di avere una conversazione più o meno civile con lui, per quanto distaccata.
-Cosa ti porta qui, Potter?- chiese, cercando di risultare gentile.
James fu davvero a un passo dal rispondere qualcosa come “Cos’altro se non la sua radiosa bellezza, signorina?”, ma le parole di ammonimento di Mary risuonarono nella sua mente a volume amplificato, così serrò la bocca per un momento e poi optò per una frase più semplice.
-Beh, tra poco arriveremo a Londra, quindi ti stavo cercando per dirti che a luglio Sirius, Remus, Peter ed io saremo tutti a casa della madre di Pete, che si trova non lontano da King’s Cross… beh, lì vicino ci sono molte cose interessanti, anche se per lo più babbane… ho sentito parlare di una Puna Lark, o una cosa così, insomma.
La rossa non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.
-Volevi dire un Luna Park- lo corresse tra le risate, che continuarono vedendo l’espressione confusa di lui.
-Beh, comunque se vuoi venire potremmo fare qualcosa per divertirci insieme- spiegò –Tutti, insieme- aggiunse –L’ho detto Mary e tutte le altre, solo che tu non c’eri.
Lily decise di porre fine alle evidenti sofferenze del ragazzo, che stava disperatamente tentando di invitarla senza però farle capire che si trattava di un invito.
-Va bene Potter, va bene, ci metteremo d’accordo e vedremo se fare un salto- disse con un sorriso.
Lui annuì e ricambiò, contento. La ragazza si aspettava che si alzasse e uscisse, ma lui rimase dov’era a guardarsi intorno, apparentemente per nulla dubbioso sul da farsi. Lei rimase zitta e riaprì il libro, che si sistemò in grembo.
-Cosa leggi?- chiese James.
Lei lasciò cadere il segnalibro che teneva in mano tra le pagine e alzò lo sguardo.
-Senti, Potter, sono stata gentile, ho sorriso, ti ho ascoltato, se fossi uscito dallo scompartimento salutandomi ti avrei augurato buone vacanze e sarebbe finita bene. Ora, visto che entrambi sappiamo perfettamente che non hai mai letto un libro in vita tua e che non te ne frega niente di cosa leggo, perché sei ancora qui?- non riuscì proprio a trattenersi.
Lui rimase in attimo senza parole, la guardò senza più il sorriso sulle labbra e poi distolse lo sguardo.
-Credimi, sto facendo davvero di tutto per fare in modo di piacerti, di non darti sui nervi. Mi dispiace constatare che non funziona- disse, rigirandosi tra le dita l’orlo della maglietta.
Per la ragazza fu come aver ricevuto una secchiata di acqua gelata. Non l’aveva mai sentito parlare con quel tono serio, senza guardare negli occhi l’ascoltatore. Non era preparata alla possibilità che James Potter potesse sembrarle umano, con dei sentimenti, anche solo per un secondo. E mentre pronunciava quella frase sembrava non solo ferito, ma anche sinceramente dispiaciuto di aver scatenato in lei quella reazione.
-Potter… James- disse staccando la schiena dal finestrino –scusami. Non dovevo essere così scontrosa. Non mi hai chiesto niente di male…
-No, no, se quando ti parlo tu hai l’impulso di rispondermi male devi farlo, non fingere di sopportarmi solo perché ho detto quella frase. Sappi solo che sto provando a non fartelo più venire, questo impulso, e ci riuscirò- rispose lui alzandosi e avviandosi verso la porta –E non sentirti costretta a chiamarmi James, non lo hai mai fatto, e non è suonato tanto bene… avevi una smorfia sulla bocca mente lo dicevi- concluse uscendo.
Lily rimase a fissare la sua schiena che si allontanava a bocca aperta. Tutto quello che aveva appena detto suonava in modo terribilmente umano, e poi… come faceva a sapere che la sua bocca aveva formato una piccola smorfia? Era sicura al cento per cento che lui non la stesse guardando in quel momento, e Potter non le era mai parso un ascoltatore tanto attento.
Leggermente turbata dalla conversazione, prese per l’ennesima volta il suo libro e si immerse nelle parola stampate sulla carta ingiallita, dicendosi che avrebbe di certo dimenticato quella sensazione una volta a casa.



 



 
27 giugno 1977, 16:04, Siena
Marlene McKinnon in vacanza, seduta in mezzo a Piazza del Palio, mentre termina un tema di 60 centimetri per Pozioni.
Scattata da suo padre.
 


 



 
14 ottobre 1976, 15:21, Foresta Proibita
Emmeline Vance, fotografando il paesaggio della porzione di Foresta Proibita che da sul Lago Nero durante una lezione di Cura delle Creature Magiche.
Scattata da Mary McDonald un attimo prima che le ritirassero la macchina fotografica.


 


 
  
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