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Autore: Sweet black    08/12/2013    4 recensioni
La mia prima vera fan-fiction!
Storia ambientata dopo la sconfitta di Majin Bu: Gohan e Videl sono amici o forse qualcosa di più?
Finalmente lui si è deciso a invitare la ragazza ad uscire, ma cosa succederà?
***
-01. Videl se ne stava chiusa in camera sua ormai da ore e ancora non aveva raggiunto una conclusione al suo grande problema, si insomma… per lei questa era una cosa parecchio imbarazzante. Non era esperta in certe cose e non sapeva assolutamente che fare.
-02. Alla fine si ritrovavano sempre l’uno con gli occhi puntati in quelli dell’altra… e quello già era un piccolo, ma indelebile segno che c’era forse qualcosa… qualcosa di grande e impossibile da nascondere!
-03. -Chiedevo, come mai mi hai portato qui… cioè, se questo è il posto segreto della tua famiglia, perché me lo hai mostrato?-
-Perché io ti amo Videl… per me sei la cosa più importante di questo mondo...-
-04./05. Videl si avvicinò ancora di più a lui, poi delicatamente appoggiò la testa sulla sua spalla.
-06. - Vorrchiedsetivadivenrelamiacopagnanelalottlcrieinctà!
Epoisemagritivavuiesechelamaragza?-
-Cosa cosa cosa? Non ci ho capito nulla!- si lamentò lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano parecchi minuti che Chichi e Goku bisbigliavano in cucina e i due ragazzi non ne potevano più di starsene lì, impotenti e in silenzio, ad aspettare “il giudizio finale”.
-Mi dispiace di averti ficcato in questa situazione…- fece ad un certo punto Videl, prendendo la mano del ragazzo e guardandolo dritto negli occhi.
-Ti ho detto che non devi dire così! Per me sei importante… Farò tutto il necessario per aiutarti…- le sorrise. -…anche se rimarrò in punizione a vita tu non dovrai sentirti assolutamente responsabile-
Videl scosse la testa.
Il brusio e i bisbigli provenienti dall’altra stanza erano intanto cessati, quasi improvvisamente.
-Sei troppo gentile e altruista con me, non è giusto… io non sto facendo nulla per sdebitarmi…- Videl appoggiò la testa sulla sua spalla, assumendo un espressione un po’ offesa.
Gohan prese il viso di Videl e le diede un bacio sulle labbra, senza preoccuparsi (o accorgersi) minimamente dei genitori che lo osservavano dalla cucina.
Il bacio si prolungò finche un finto colpo di tosse da parte di Chichi fece staccare i due ragazzi.
Si guardarono entrambi, sgranando gli occhi: che vergogna, non erano riusciti a trattenersi!
 
Peggio di così non poteva andare, o almeno, mancava soltanto che piovesse in casa…
La donna di casa Son ora li squadrava, affiancata dal marito.
-Eh eh! Vedo che non perdete neanche un secondo!- fece Goku, prendendoli quasi in giro e ricevendo prontamente un pizzicotto dalla moglie, che lo guardò in modo truce. Sapeva che entrambi erano dispiaciuti, e non c’era bisogno di umiliarli ulteriormente con delle battutine sciocche.
 
I due abbassarono ancora di più lo sguardo e non ebbero il coraggio di guardare altro, se non i loro piedi.
-Allora… visto che vi volete bene credo che lo abbiate fatto per una buona causa, quindi… sentiamo tutta la vostra versione- la donna incrociò le braccia al petto, mantenendo la sua aria da madre responsabile.
-Ehm… vede, è colpa mia! A casa ho litigato con mio padre e allora sono scappata… ieri notte ho dormito a casa di una mia amica, ma poi lei doveva partire e allora Gohan si è offerto di ospitarmi per questa notte… io ho accettato… mi dispiace molto, non volevo crearvi tutti questi problemi!-
-Cara, tu non ci crei nessun problema, piuttosto dovresti spiegarci il perché hai litigato con tuo padre…- Chichi incominciava a capire.
-E’ una storia lunga… - di certo non era il caso di raccontare proprio tutto, anche se ormai i genitori di Gohan sapevano già della loro “avventura romantica” di qualche giorno prima.
-Ok, ma poi?- la incitò a continuare.
-Poi… è sempre colpa mia, se Gohan ha dormito con me questa notte… inizialmente aveva deciso di dormire sul sacco a pelo, ma poi l’ho trovato seduto sull’ letto… probabilmente perché io mi stavo agitando nel sonno…. E gli ho chiesto di rimanere…- Videl andava avanti fermandosi sempre più spesso.
-Continua…-
Gohan non disse nulla e Videl continuò.
-Ci siamo semplicemente addormentati…-
-Mh…- Chichi aspettava altro, ma la ragazza non disse nulla.
-E’ vero, confermo… - intervenne il ragazzo, che ricevette un piccolo sorriso, appena accennato, di approvazione da Videl.
Chichi sospirò: quei due ragazzi la stavano facendo invecchiare di trent’anni in un solo colpo.
-E va bene… spero che sia vero…- fece. –Io lo dico per voi, non perché mi facciate un dispiacere, ma perché certe cose non si fanno alla vostra età! Anzi, si dovrebbero fare solo dopo essersi sposati… anche se dopo tutto è raro che qualcuno aspetti così tanto…- aggiunse qualche considerazione personale alla breve ramanzina.
I due ragazzi si sorrisero a vicenda, l’avevano scampata bella questa volta.
-Allora, cosa fate ancora qua?- li prese Goku. –Andate forza!-
 
I due uscirono dalla casetta dei Son e andarono a scaricare la tensione su una collina un po’ distante.
-Certo che siamo stati perdonati di grazia, non mi aspettavo che tua madre fosse così comprensiva!- sorrise Videl buttandosi sul prato fresco dal mattino. –Ancora un minuto di interrogatorio e sarei morta…-
-Già!- Gohan si butto accanto a lei e si girò sul fianco per poterla guardare negli occhi.
-Tua madre è stata molto, molto comprensiva!- ribadì
-Già!-
-E poi mi meraviglio di tuo padre, quando mi ha visto ha mantenuto la calma in un modo sorprendente…-
-Già!- rispose ancora.
-Ma tu sai rispondere solo “già”!?-
-Già…- rise lui.
Videl si alzò a sedere e ammirò il panorama dalla collina.
-Guarda! Uno stormo di uccelli colorati sta sorvolando il bosco! Che belli…- indicò con un po’ di infantilità lei.
Gohan però non distolse lo sguardo dal corpo minuto, eppure bellissimo, della ragazza.
-Ehi, hai sentito cosa ho detto?!- girò lo sguardo su di lui.
-Si, ma sai già che sto ammirando un panorama migliore…- esclamò senza un briciolo di imbarazzo.
-Eh?- ci volle qualche secondo prima che capisse che si stava riferendo proprio a lei, poi arrossì, colta da una specie di déjà-vu.
Gohan per tutta risposta sogghignò.
-Ma che stupido che sei!- affermò Videl incrociando le braccia al petto e girandosi di nuovo verso quel panorama, che ora ad altri occhi non appariva più bello quanto lei.
- Sarò anche stupido, ma almeno adesso sono felice…-.
Adesso che c’era lei a ravvivargli la giornata, non doveva pensare a ciò che era successo prima… anche se qualche mese prima, al tempo di Majin Bu non era riuscito a proteggere le persone a lui care, ma specialmente non era riuscito a proteggere lei…
Videl era stata mangiata come tutti gli altri… ed era colpa sua, perché lui non era riuscito a proteggerla.
-Ehi! Che ti prende, che hai ora?- cercò di scrollarlo dai pensieri, Videl.
-Nulla…- rispose con sguardo assente.
Il ragazzo scosse la testa scacciando quei pensieri così opprimenti da fargli male.
-Sicuro?-
-Si, si. Scusami ero distratto… ma va tutto bene!-
Ora lei era lì, e non aveva alcun motivo per pensare a quel brutto periodo! Si sentiva veramente uno stupido, in quel caso.
-Allora non avrai problemi a lottare, con me…-
-C-come?-
-Lottiamo!- ripeté con entusiasmo.
-No, non se ne parla…-
-Si invece!-
-No-
-Si-
-No-
-Daiiiiiii!- supplicò come una bimba, facendo anche gli occhi dolci.
Ma che cavolo le era preso?
-Sei carina quando fai gli occhi dolci, ma la risposta è sempre no!-
-Bene, pur di lottare con te… dovrò farlo…-  Videl lo guardò con sguardo fin troppo malizioso e lui cercò di indietreggiare per prepararsi poi a fuggire.
Con uno scatto veloce gli saltò al collo e cercò di baciarlo, ma non fu facile perché lui si dimenava in tutti i modi.
Alla fine riuscì a stampargli un bacio sulle labbra.
-Adesso cosa ne dici, vuoi lottare?-
-E’ sempre no!- fece il testardo, arrossendo.
Non aveva senso fare tutte quelle manovre, solo per una semplice lotta!
Videl cercò di baciarlo di nuovo, ma questa volta lui fu più svelto, sciolse la morsa e si mise a correre.
La ragazza lo rincorse, ma non riuscì a raggiungerlo.
-Gohan! Torna qui…. Hai vinto tu, va bene?!- sventolò bandiera bianca.
Il ragazzo credendole tornò indietro, ma fu ovviamente un grave errore perché lei gli saltò sulla schiena a mo’ di scimmia:
-Adesso non scendo finche non ti decidi a combattere!- lo minacciò.
-Così non vale! Ti ho detto di no! Ma perché fai tutte queste scene?- Gohan girò su se stesso un paio di volte, ma invano.
La ragazza mise il viso accanto a quello di Gohan e gli sussurrò  qualcosa, qualcosa che sicuramente lo avrebbe provocato.
-M-ma che dici Videl?- arrossì violentemente lui.
La ragazza sorrise maliziosa, sotto gli occhi un po’ sconvolti di Gohan.
-So che sotto sotto ti piace!- cercò di punzecchiarlo con sguardo ammiccante. –Voi ragazzi siete tutti così…-
-Ah, ma dai! Smettila Vì!- totalmente rosso cercò nuovamente di protestare.
-Uh uh… non fare il finto tonto! Io so come stanno le cose…-
-…-
-Eh eh! Birichino…-.
 -Scendi dai!- cercò nuovamente di farla scendere.
-Ti è piaciuta però l’altra notte… di la verità!- fece l’occhiolino.
-Mh….- girò li occhi al cielo, raggiungendo l’ultima colorazione di rosso.
-Non lo ammetti che vuoi farlo ancora, eh? Comunque scendo solo se lottiamo insieme!-.
-Ah…Ti ho detto che non voglio lottare con te! Scendi che pesi, dai!- si lamentò lui.
-Ah ah! Questa non me la bevo, non è vero che sono pesante! Per te è come se sollevassi una piuma…-
Gohan sbuffò:-Come sei seccante!-
-Dai lottiamooooo!- la ragazza lo scosse un po’ e poi scese con un abile balzo e gli andò davanti.
-No, non voglio farti del male!- protestò ancora lui.
-Non mi farai male, per chi mi hai preso? Forza lottiamo!-
-Ho detto di no e non puoi farmi cambiare idea!- detto questo incrociò le braccia al petto e si girò dandole le spalle.
-Ok, va bene… mi rimane solo l’ultima carta da giocare per convincerti. Non pensavo di arrivare a tanto, ma visto che sei proprio un birbantello…- la ragazza gli andò di nuovo di fronte.
-Che vuoi fare adesso?- chiese perplesso dal suo sguardo.
-Semplice… spingerò il timido Gohan a farsi avanti…- iniziò così, piano piano, ad alzarsi la maglietta, sotto lo sguardo confuso del ragazzo.
-Eh? No, non farlo! Sei impazzita? E se arriva mio padre o mio fratello?!- Gohan arrossì ancora cercando invano di fermarla.
Su, su, sempre più su… ormai mancava poco a… si beh, avete capito…
Lo sguardo di Videl si faceva sempre più convinto, mentre Gohan non voleva assolutamente che ciò succedesse…
Gohan non riuscì a resistere e le tirò giù la maglia:-Ok, ok… hai vinto tu! Lotterò con te, basta che la smetti!-
-Si! – esultò lei. –Lo sapevo che non avresti resistito timido come sei!-.
Gohan sospirò e cercò di riprendere il colore normale.
-Comunque… sicuro di volere che io la smetta?- fece lei scherzosa.
-Videl!- la chiamò con tono rimproverante lui, tornando rosso.
-Scherzavo… calma!-.
-Ma perché oggi sei così… così…-
-Ribelle?! Non lo so!- fece spallucce.
Lasciarono perdere quell’argomento e iniziarono a combattere.
Gohan ovviamente si trattenne, ci mancava solo che facesse del male alla sua ragazza…
Quella monella tutto pepe, che l’aveva fatto pazzamente innamorare…
                                                                               *******
Intanto nella casettina ai piedi del monte Paoz:
Goku, Goten e Chichi stavano facendo colazione tranquillamente; se ovviamente per tranquillamente si intende mangiare come bufali a digiuno da un mese (escludendo la povera Chichi!).
-Mamma, io ho finito! Vado fuori a giocare- il bambino corse via senza prendersi la briga di sparecchiare.
Goku invece continuò ad ingozzarsi.
La donna sospirò bevendo un sorso di te:- Chissà dove sono quei due adesso!-
-Saranno sulle colline…- Goku ingoiò sei biscotti.
-Ah… quante ne combinano!-
-I giovani di oggi sono veramente molto più avanti di noi!- aggiunse l’uomo.
-E pensare che io credevo che Gohan stesse nascondendo un gatto, in camera sua…-
Goku scoppiò a ridere:-Un gatto… si come no!-
-Ehi, portava su del cibo, non mi faceva entrare in camera… diceva che doveva studiare! (Anche se quest’ultima cosa non è così strana…) Io posso pensare qualsiasi cosa…-.
-Eh eh! Effettivamente…- sorrise ingoiando altra roba.
-Non mi sarei aspettata di trovare Videl lì! Quei due sono veramente inseparabili… Ormai non so cos’altro fare, se non augurar loro ogni bene…-
-Sono una bella coppia, non trovi? Oltretutto hanno passato due notti insieme, il prossimo passo…- si fermò lui.
-…sarà il matrimonio! Si, che bello! Non vedo l’ora che mio figlio si sposi, il mio bambino… che si sposa… che bello!- la donna si alzò da tavola in festa.
-Urca! Ormai manca poco, già già!- annuì convinto Goku, anche se in realtà non stava pensando seriamente al matrimonio di suo figlio.
                                                                             *****************
Il “combattimento” tra i due ragazzi non durò molto: entrambi avevano fame (specialmente il saiyan) e decisero quindi di tornare a casa per mangiare.
Sorvolarono la collina e in un batter d’occhio furono davanti alla casetta.
Goten giocava come al solito in giardino, mentre Goku era dietro casa ad allenarsi.
-Ciao sorellona! Come mai sei qui?- le corse incontro il bambino.
-Ehm… beh… avevo voglia di venire a trovarvi…- mentì lei.
- Adesso andiamo a fare colazione!- si sbrigò il ragazzo.
Entrarono in casa e come sempre Chichi era in cucina:
-Ragazzi, finalmente siete tornati! La colazione è pronta da un pezzo…- li avvisò lei.
-Scusa mamma, eravamo andati sulla collina- fece il ragazzo accomodandosi con Videl, a tavola.
-D’accordo, ma adesso mangiate!-
Con la solita foga Gohan spazzò via tutto in venti secondi, mentre Videl fece con calma.
-Vì! Quando tornerai da tuo padre? Immagino ti stia cercando da tutte le parti… voglio dire, sarà super preoccupato- il ragazzo le riservò uno sguardo veloce prima di tornare con la faccia sulla tazza di latte.
Videl fece un sorriso falso e tirato…
Non le piaceva far soffrire le persone, suo padre probabilmente era disperato, ma non poteva averla vinta. Videl non doveva mollare! Anche se non ce la faceva più…
-Non lo so… io spero che capisca al più presto, vi sto creando fin troppo disturbo e non voglio rimanere qui troppo tempo…- un piccola lacrima sfuggì dal viso di Videl.
-Ehi, ehi, ehi! Ancora con questa storia?! Videl, ti ho detto che NON ci disturbi… a noi fa piacere averti qui!- ribadì il ragazzo.
-Concordo, cara! Tu non ci disturbi affatto…- si intromise Chichi che aveva ascoltato tutto, essendo anche lei in cucina.
-Grazie, ma siete fin troppo cordiali con me…- fece una pausa. –Penso proprio che tornerò a casa e proverò a convincere mio padre a parole… anche se probabilmente non ne uscirò viva…-
-Su, non dire così…-
Videl sorrise amaramente, affondando in quegli occhi color pece che la osservavano adesso  e da diversi minuti.
Il telefono iniziò a squillare.
-Vado io!- Chichi si diresse in salotto per rispondere.

Angolo autrice:
Un mese... un mese e me ne esco con sta roba! 
Si, questa volta potete e dovete uccidermi...
Di solito il tempo che mi prendo per aggiornare è di 2-3 settimane massimo... ma questa volta mi sono superata! XD
Il fatto è che tra compiti vari e tra l'impossibilità di usare il pc (ora non dovrei scrivere, ma finchè non lo scopre nessuno qui a casa sono salva... forse!) aggiornare diventa sempre più difficile.
Passando alla storia: Metà di questo capitolo l'avevo scritto in preda ad una follia di malizia, probabilmente! (E da qui si capisce il perchè del rating!)
L'altra metà non so dirvi... sta di fatto che Videl è proprio strana, qui! (Quasi come me!)
Ora passo ai ringraziamenti, un grazie ai recensori: Giulia Pierucci, Frozensea, Rohan, Son Gohan, slash99!
Vi voglio taaaanto bene! ^.^
Ciao,


Sweet Black


 
  
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