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Autore: LeMalandrine95    09/12/2013    2 recensioni
Una notte buia quella in cui si trovavano. Le sue mani lungo i suoi fianchi. Non aveva mai visto occhi così belli.
“ Tutta mia sta notte.” aveva sussurrato all’orecchio della Granger.
(...)
“ei ma, dove vai? “ chiese alzandosi la Granger.
“devo pulire la mia Scopa Linda 5 “.
Non era vero, ma lei non volle insistere. Lo aveva ferito, apparentemente, ma semplicemente, pensò fosse meglio così.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: PWP | Contesto: Contesto generale/vago
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Qualunque cosa accada.. dolcezza, per sempre tuo…
Hermione l’aveva sentito sussurrare all’orecchio di Angelina. Lacrime a non finire le scendono su quelle sue guance un tempo rosee, ora biancastre. Da dietro la porta la sente salire in fretta e non volendola incontrare si chiude nel bagno comune del dormitorio femminile. Una volta andata via, si reca nel suo letto dove sprofonda in un sonno profondo.
Sogno ricorrente e non scaturito dal nulla. Era successo davvero e lei non smetteva di rivederlo con la sua ampia mente, allenata per trattenere le informazioni utili o, a malin cuore, le scene che le danno forti emozioni.  Sente male all’incirca nella parte sinistra del petto, dove li, profondo e oscurato dalla ragione, vive il cuore di Hermione. Sempre stata una ragazza con forti emozioni nascoste molto bene, ma questa proprio, non voleva restare invisibile.
  “Attenzione prego. Gli studenti che saranno scoperti a fare magie fuori lezione saranno espulsi” così erano risuonate le 6.30 di quel mattino. “probabilmente qualcuno ha fatto il furbo” pensano entrambi i ragazzi come se avessero un'unica mente anche se distanti tra di loro. Scesero tutti in Sala Grande per fare colazione e trovarono una tavola stranamente addobbata. Era quasi Natale. Mai questa festività era passata inosservata a Hermione che la amava follemente, unico momento per stare con i suoi genitori e avere un momento per studiare da sola, tranne quell’anno. 7.30 e tutti facevano colazione. Pane e burro, brioches e succo di zucca, thè, frutta, toast, uova… insomma, la classica colazione ad Hogwarts, diversa solo per le decorazioni rosse, verdi, bianche, oro e argento. Mancava solo una cosa. Lui. Che fine aveva fatto? Non si sarebbe mai perso una colazione così abbondante, lui era un Weasley, e i Weasley sono ingordi per pratica. La cosa a cui pensa subito Hermione fu “ e Angelina?” ma con suo sollievo e stupore la vide 5 posti a lei che con foga e voracità addentava un dolce di zucca appena sfornato. Il suo cuore si alleggerì ma si fece insostenibile all’improvviso quando capì che, se i suoi compagni di stanza, di quiddich e di scherzi sono tutti a tavola, doveva  esserci una ragione importante per la sua assenza.
hey Ron, ma dov’è Fred? “ guardando il rosso con impazienza ma facendo trasparire un senso di indifferenza “si cioè.. che fine ha fatto?
Stupito il ragazzo replica “non lo so proprio.. stamattina erano entrambi con gli occhi rossi per il sonno e con due grandi bocche aperte dagli sbadigli. Neanche George è qui” disse e guardò Hermione come per dire come mai ti sei accorta dell’assenza di Fred ma non quella di George?
Captando questa domanda che rischiava di far fondere il cervello di Ron (a parere della ragazza) gli disse con estrema nonchalance “ah okei.. è che gli ho prestato un libro e oggi me lo doveva ridare”.
   Nessuno vide i gemelli per tutto il giorno, e, al vespro, spuntarono in  sala comune correndo nella loro stanza ancora priva dei loro compagni di dormita.
ei ma..” indicandoli sussurra a se stessa, e decide di seguirli. Non aveva mai infranto le regole del castello, almeno fino a quel momento, quando per capire cosa stessero tramando, li seguì fino alla loro tana.
Aprendo a fatica la porta pesante tentando di non produrre alcun suono sospetto, li osservò stupendosi sempre di più di ogni parola pronunciata dalla bocca dei due, ma specialmente da quella di Fred.
“…vedrai, le piacerà…”
“….lo spero.. o sta volta l’avrò persa per sempre”
“…non stare in ansia altrimenti il lavoro ti viene fuori malfatto.. chi siamo noi?”
“…WEASLEY!”
“E COSA STIAMO FACENDO??”

Senza esitare Fred sussurrò guardando la sua creazione:
“il regalo per l’amore della mia vita…”.
“grazie fratello..”
dice Fred.
George pose una mano sulla spalla del gemello e tornarono entrambi ad armeggiare con quello strano oggetto.
Il cuore di Hermione salì,poi scese, poi salì di nuovo. Fu una sensazione mai provata, interrotta solo dal battito di quel muscolo involontario e da….da un rumore di passi e voci maschili!! 
Corri Hermione corri! Si stava dicendo tra se e se, e nascondendosi dietro ad un vaso, riuscì a scendere quelle scale che portavano al bivio dei dormitori e si diresse al suo.
    Non riuscì assolutamente a dormire . Pensava e ripensava a tutto ciò che aveva sentito, e in un certo senso si sentiva sia lusingata sia amareggiata dal fatto che la sua testardaggine la portava ancora a pensare di non essere lei ‘’l’amore della vita di Fred” .
E se fosse Angelina?  Questa fu la frase che restò nella sua mente per tutta la notte.
    Arrivò la vigilia di Natale e tutti misero i vari regali sotto gli alberi delle sale comuni e molto svelti andarono a dormire. Non fu una notte molto tranquilla. I vecchi picchiatori non smettevano di scuotere i propri rami creando un rumore tagliente d’aria da far rimanere svegli metà degli studenti. Tutti tranne Hermione. Voleva dormire. Dormiva e sognava, sognava le due possibilità legate al discorso udito qualche giorno prima. Sognava Fred, quel rosso dall’aria vispa e interessante, furba e intrigante che le fa sempre, immancabilmente battere il cuore a mille.
      Mattina di Natale.
Hermione scese scalino per scalino cercando di strofinarsi gli occhi in modo da non cadere, e per guardare i suoi bei regalini. Quell’anno non andò dai suoi genitori perché loro avevano già deciso di fare una vacanza in Egitto e, dato che a lei non attirava per niente il caldo in quella stagione anzi, voleva assolutamente godersi la neve, decise di rimanere al castello.
Andò sotto l’albero e scrutò per vedere il suo nome su qualche pacchetto, rosso a strisce blu, verde a cuori gialli, argento con pallini bordeaux..ma niente. Nessun nome tranne che per una scatolina fuxia , su un altro pacco gigante che spuntava maestoso sotto il grande albero, portava le iniziali H.G. . Sgranò gli occhi e poi,  decisa , lo afferrò. L’organo rosso ed estremamente fastidioso comincò a batterle ritmicamente nel petto facendole andare il respiro a mille. Lo aprì. Delusione. Era un regalo di Ron e Harry .La scatola conteneva un buono regalo per il negozio dei libri preferito di Hermione ad Hogsmeade, e dato che il quella triste giornata di Natale lei non aveva niente da fare, decise di farci un salto.
Armata di giaccone guanti cappello e sciarpa, si avviò al villaggio vicino.
    Arrivò completamente congelata, quindi decise di fare una scappata ai tre manici di scopa per prendersi una burrobirra bollente. Avrebbe voluto che con lei ci fosse qualcuno, ma era da sola, la mattina di Natale, e questo le faceva abbastanza male. Dentro alla taverna si accorse di non essere la benvenuta. Tutti la guardavano con estremo sospetto e non riusciva a capire perché.
Lasciò perdere quella sensazione e si avviò per comprare il libro che aveva già in mente di acquistare, e così affrettò il passo.
Entrò e il padrone la invitò ad entrare con un gran sorriso. Aria di Natale anche li  commentò tra se e se. I festoni natalizi sommergevano tutti gli scaffali fino ad arrivare in cima e a congiungersi nei lampadari antichi ma ancora in buono stato. Palline rosse e argento ornavano un piccolo alberello di fianco ad un caminetto con delle calze di tutti i colori appese al legno di cui fu probabilmente costruito.
Si diresse subito al libro che le interessava, intenta poi a trascorrere qualche oretta a decidere il libro successivo a quello. Se nessuno mi ha fatto un regalo, me lo farò da sola pensava con molta malinconia.
Prese il libro ‘’Le Fiabe di Beda il Bardo’’. I piccoli maghi hanno a che fare con queste fiabe sin da piccoli e lei era sempre stata curiosa di leggerle e di possederle. Aprì il primo tomo che le comparve sotto il naso e rimase di stucco. Subito dietro c’era una piccola scatolina rossa con un piccolo fiocco color argento su cui c’era scritto ‘’aprilo.”.  Si chiese subito cosa volesse significare ed esitò un momento, ma poi si decise, e lo aprì. Un fazzoletto di seta bianca sorreggeva la cosa più bella che potesse mai aspettarsi. Una collana con un boccino l’oro come ciondolo. Lo guardò con molta attenzione. Era più piccolo del normale ma aveva le stesse fattezze. Le ali erano morbide come piume e si muovevano quando io volevo che si muovessero. Notò una piccola apertura su un lato, e sta volta non esitò affatto ad aprirla. Con sua grande grande sorpresa lesse cosa era inciso all’interno del ciondolo. “Ti Amo Hermione,il tuo Fred.”  Tutto scritto con la calligrafia preferita di hermione e con a fianco la  foto dei due ragazzi mentre si guardavano attentamente negli occhi in sala comune. Si fece molte e molte domane in quegli attimi che funono tutti seguiti da un “ti piace?”
“…non so che dire..”
“di solo ciò che pensi..”
“…anche io..”
“anche tu cos…”

Corse a baciarla. Baciarla intensamente come non aveva mai fatto con nessuna prima d ora. La amava. Importava solo questo e nient’altro. Un intreccio di lingue , un armonia di timori, di cuori, di respiri, di anime. Erano una cosa sola. In quel momento si lasciarono entrambi andare in un attimo di puro e folle piacere che terminò a fatica contro la voglia di entrambi.
“perché hai fatto tutto questo?”
“ per dimostrarti che sbagliavi”
“sbagliavo quando?”
“quando hai detto che quel bacio non era niente. Nessuno dei nostri baci non era niente. Erano tutto. Tutto ciò che siamo è in quei baci.”
“ e allora perché hai baciato Angelina? Perché mi hai trattato male?”
“Angelina era d’accordo. Era tutto un piano. Volevo solo avere un effetto sorpresa ben riuscito. Non ho mai voluto lei, ho sempre voluto te, e questo non cambierà mai.”

Lei le salta al collo. Lo bacia non accorgendosi di aver fatto cadere sciarpa e cappello.
Staccandosi chiede “ come hai fatto a sapere dove mettere il regalo? Non era detto che sarei andata a predere questo libro”
“e invece io ci avrei scommesso tutto. Io ti sono stato ad ascoltare. Più di una volta hai detto che ti piaceva questo libro e che avresti sempre voluto averlo. “
“ okei ma… come facevi a sapere che sarei venuta qui? Aspetta… il regalo di Harry e Ron?? Loro c’entrano mica qualcosa?”
“bingo .. ahhahah…non ti preoccupare.. ho solo dato l idea al volo.. se non vuoi che sappiano non lo sapranno.. sono stato ad ascoltare anche questa tua richiesta e come vedi l’ho esaudita. E…”
“zitto. Ti amo. Okei l ho detto. Ti amo e non voglio che niente e nessuno ci separi”.

La guarda attentamente negli occhi e…
Lei si sveglia.  È  Natale. - -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Salve people!! sono la Malandrina Gio, autrice di questa serie :) 
Spero davvero che la storia che a me affascina molto piaccia anche a voi. questo capitolo potrà sembare una delusione ma non temete AMICI dell'erede.. la storia si farà
sia intrigante sia divertente, scene molto belle e alcune tristi.Ho molto ancora da raccontarvi e spero di non annoiarvi mai. Lasciatemi delle recensioni sui vostri pensieri, consigli, opinioni e critiche! voglio delle critiche costruttive chiaro, non il banale ''fai schifo'' o ''è orrenda''.. Consigliatemi, i vostri punti di vista mi interessano!. A presto , always with love, LaMalandrina Gio <3

 
  
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