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Autore: LadyMarauders    09/12/2013    1 recensioni
Tutti conosciamo la storia di Harry Potter. Di come è cresciuto in casa degli zii babbani, di come abbia vissuto i primi undici anni della sua vita, senza sapere di essere famoso. Ma prima di lui c'erano altri ragazzi, che sarebbero diventati, altrettanto famosi. Questa è la storia dei Malandrini, ma non solo,ai tempi in cui Hogwarts era ancora un luogo sicuro.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I signori Wilson erano arrivati al luogo dove si sarebbe tenuta la conferenza. Mentre Sarah era intenta a parlare con altre mogli, il Signor Wilson vide arrivare Margaret Lupin e le andò incontro, curioso di scoprire la reazione della donna nello scoprire che Remus si vedeva proprio con sua figlia. Sarebbe dovuto essere uno dei tanti padri gelosi che incuteva timore nei fidanzati delle figlie, ma lui non era così. Se Luna credeva che Remus fosse alla sua altezza, chi era lui per dire il contrario? Anche se conosceva molti segreti della famiglia Lupin, Tom era sicuro che Remus fosse un bravo ragazzo.
- Margaret, buonasera.-
- Oh Tom, ciao. Anche voi qui eh, perché ci costringono a venire a queste conferenze così noiose. Non ci fanno penare abbastanza già durante l'orario di lavoro?-
- Ah non so, credo sia un modo del ministero per punirci per qualcosa che non abbiamo fatto. Sai chi ho avuto il piacere di avere a cena questa sera a casa mia?-
Margaret lo guardò curiosa.
- Tuo figlio Remus. Che ragazzo davvero educato e simpatico, avete fatto davvero un ottimo lavoro con lui. Non si vedono più oggi giorno ragazzi così posati-
Margaret rimase interdetta per qualche secondo. Questo non se lo aspettava.
- Aspetta, mi stai dicendo che la tua Luna, è la “sua” Luna?-
- Ehi, cosa sono queste parole? Siamo già alla SUA Luna? Un padre non dovrebbe mai sentire queste cose-
- Dai che hai capito cosa intendevo. Non sapevo fosse tua figlia ecco tutto, pensa tu che coincidenza.-
- Anche i ragazzi sono rimasti sconvolti quando gli ho detto come ti conosco bene e come conoscevo John. Non credo che se lo aspettassero, ma devo dire che sono felice. Almeno so che Luna non frequenta qualche pazzo esaltato che si vedono in giro-
La madre di Remus sorrise, ma nel suo sorriso non c'era quell'orgoglio che una madre dovrebbe avere dopo aver sentito un complimento sul figlio.
- Remus mi ha detto che Luna sa...insomma della sua situazione-
- Lo immaginavo. Non è facile stare con qualcuno da un po' di tempo e non accorgersene. Cosa ti preoccupa Margaret, pensi che non mi vada bene?-
- Perché ti va bene?-
- Lo sai come la penso, ho cercato sempre di farvelo capire, non c'è nulla di male, e poi se proprio devo essere sincero, la cosa che mi preoccupa di tuo figlio non è che è un lupo mannaro- disse Tom abbassando la voce controllando che non ci fossero orecchie curiose accanto a loro - Ma che è un maschio di diciassette anni che esce con mia figlia, con tutti gli ormoni un subbuglio, fidati mi fa più paura quello.-
- Abbiamo avuto tutti diciassette anni-
- Proprio per questo dico che mi fa paura più quello che altro, mi ricordo come ero io a quell'età. Comunque lascialo stare, finché non spezzerà il cuore alla mia bambina posso dirti con tranquillità che sono contento che si frequentino quei due.-
- Cosa ti fa pensare che sarà il mio bambino a fare del male? E sarà lei a spezzargli il cuore?- disse Margaret ridendo.
- La metterò in punizione per tutta la vita-.

 
Remus e Luna erano ancora sdraiati sul letto, le luci della stanza ancora spente, tranne per quelle intorno alla spalliera.
- Ieri mi ha scritto James, mi ha detto che ha litigato con Lily ma non mi ha voluto dire di più. Tu sai qualcosa?-
- Si, so cosa è successo.- disse Luna alzando la testa che era appoggiata alla spalla di Remus - Praticamente Severus è andato a casa di Lily per darle il regalo di natale. E indovina un po' chi si è trovato di fronte? James, che era da lei. C'è stata una sfuriata assurda tra quei due e da quanto mi ha detto Lily si sono picchiati, nel suo cortile, davanti a mezzo vicinato. Per fortuna hanno usato le mani e non la magia, ma ti immagini cosa sarebbe successo? Lei abita in un quartiere babbano, proprio come me. Ha cercato di dividerli, perché non voleva che nessuno dei due si facesse male, e James ha sfoderato il suo miglior carattererino e Lily si è arrabbiata così tanto da cacciarlo di casa-
- James non capirà mai che comportandosi così ferirà Lily e non Piton. È troppo testardo per capirlo.-
- Perché sei l'unico che lo difende? Cosa è successo tra voi? Non mi hai mai raccontato perché Severus sa di te.-
Remus si sistemò nel letto alzando un po il cuscino per stare più comodo.
- Non lo trovo molto simpatico, non è mai stato carino ne con me ne con gli altri, ma non mi è mai sembrato giusto fare quello che Sirius e James hanno sempre fatto a lui. Comunque perché lui lo sa? L'anno scorso, James e Sirius ebbero la brillante idea di fare uno scherzo a Piton durante la luna piena. Gli dissero che c'era una cosa che avrebbe dovuto vedere in fondo al tunnel, nel platano picchiatore. Speravano che io uscissi già trasformato e che gli staccassi la testa. Non so come gli sia venuto in mente. Piton fece come gli era stato detto, ma James cambiò idea, per un attimo la sua testa vuota gli disse che era una cosa sbagliata, che poteva finire davvero male. Ma quando arrivò al platano ad avvertirlo, lui mi aveva già visto, mi aveva visto mentre mi trasformavo e quindi l'ha scoperto.-
- James e Sirius certe volte mi sembrano due bambini.-
- Loro sono dei bambini. La maggior parte delle cose che fanno, le fanno senza pensare alle conseguenze. Sirius continua a pensare che non c'è stato niente di male in quello che hanno fatto. Io non so cosa Silente gli abbia detto a Piton per non farlo parlare, ma non l'ha mai detto a nessuno, tranne a te forse, ma infondo è stato meglio così, mi ha tolto un gran peso.-
- E tu che pensavi che me ne sarei andata da te. Ma mi pensi così stupida?Guarda quante cose mi sarei persa se me ne fossi andata.- disse Luna scendendo con le mani sul petto nudo fino ad arrivare alla cinta dei pantaloni
- Non pensi che sia ora di rivestirci? E se tornano i tuoi?-
- Non credo che stiano per tornare, abbiamo ancora un po' di tempo per noi -
Luna si mise seduta a cavalcioni su Remus che era seduto sul letto con la schiena poggiata alla spalliera del letto
- Così però mi viene più voglia di toglierti le ultime cose che ti rimangono su-
- L'idea era più o meno quella.-
- Sei una piccola tentatrice, e io che ero venuto qui con tanta innocenza, pensando che ci saremmo dati si e no un bacio, con la porta aperta per far sentire ai tuoi che eravamo seduti ad un metro di distanza. Ed invece eccoci qui, mezzi nudi nel tuo letto, quale incantesimo hai fatto per convincermi eh?-
- Non ho fatto proprio nessun incantesimo bello mio. Vuoi dare la colpa ad una giovane ragazza, chi ti crederà quando dirai che sono stata io ad obbligarti a spogliarti? Io credo nessuno-
- Non sapevo che fossi così perfida sai, e io credevo di essermi innamorato di una brava ragazza.-
Luna arrossì, come quando lesse una delle sue ultime lettere.
- Che hai?- chiese Remus vedendola abbassare lo sguardo.
- é strano-
- Cosa?-
- Quando lo dici.-
- Dico cosa?-
- Che sei innamorato, l'hai scritto anche in una lettera, ed è strano-
- Se è davvero così “strano” non lo dico più-
- Certo che puoi dirlo, era così per dire, mi fa venire la pelle d'oca quando lo dici-
Remus si sporse in avanti e la baciò, era così bello sentire il suo corpo caldo sotto le sue mani.
- Vorrei restare così per sempre, ma davvero, è meglio rivestirci-
- Che bravo ragazzo che sei. Non credo di meritarti, però hai ragione, sai che divertente se tornassero proprio ora-
- Divertente non è la parola che userei.-
Ripresero tutti i vestiti che erano finiti per terra e si rivestirono.
- Pensi che riusciremo a vederci, prima che ricomincia la scuola?- chiese Luna avvicinandosi al ragazzo.
- Basta che me lo dici e in un secondo mi smaterializzerò qui. Posso portanti anche in giro sai? Ho imparato a portare altre persone con me durante l'estate. Vuoi provare?-
- Non è che finiamo divisi?-
- Fidati di me, vieni qui-
Luna si strinse a Remus mettendogli le braccia intorno al collo
- Anche James e Sirius erano così vicini?-
- Sempre. Una volta James mi ha anche toccato il sedere sai? Te lo giuro.-
- Posso farlo anche io?-
- Certo, allora pronta?-
Luna sentì lo stomaco contorcersi come se fosse salita sulle montagne russe e un secondo dopo aprì gli occhi e si ritrovò in cucina.
- Oh mio dio, ma lo stomaco fa sempre così male ogni?-
- Solo le prime volte, poi ci si abitua. Peter una volta ha vomitato sulle scarpe di Sirius, puoi immaginare che fine abbia fatto.-
- Poverino, lo trattate malissimo, un giorno credo che si vendicherà di voi-
- Lo sa benissimo che quei due scherzano, ha visto cosa significa essere nemico di quei due, e credimi, trattano Peter come un principe.-
Luna era rimasta ancora abbracciata a Remus, ed erano fermi in quella posizione in mezzo alla cucina, la casa era silenziosa, si sentiva solo il rumore del Gufo del padre di Luna che si muoveva dentro la sua gabbia qualche stanza più in la.
- Devi proprio andare vero?-
- Se vuoi rimango ancora un po- disse Remus togliendole dei ciuffi di capelli da davanti il viso.
- Ma io vorrei che rimanessi qui per sempre-
- Guarda che per sempre è un tempo tanto lungo, chi te lo dice che tra 100 anni vorrai stare ancora qui in questa cucina con me.-
Luna appoggiò la sua testa sul petto del ragazzo e sentì il suo cuore battere forte, Luna era sempre stata affascinata dal cuore, un organo così piccolo che teneva in vita tutti quanti, senza il quale non si può vivere, e anche se molti usavano il termine “ mi spezzi il cuore “ quel muscolo era più forte di quanto si pensasse.
- A cosa stai pensando?-
- A niente, sentivo il tuo cuore-
- Sta bene? Che dice?-
- Sta bene sta bene, batte forte e chiaro-
Nel silenzio si sentirono i genitori di Luna che parlavano fuori dalla porta
- Ora ti posso lasciare, così sono sicuro che non sei sola, buonanotte allora-
- Buonanotte -
Si diedero un bacio e poi Remus scomparve, Luna restò li da sola in cucina, sospirò e aprì il frigo per bere un bicchiere d'acqua.
- Ehi sei qui, Remus è andato via?-
- Si qualche secondo fa, ha aspettato che tornaste-
- Che carino, mi piace davvero tanto, è proprio un bel ragazzo- disse la madre sedendosi su una sedia in cucina – peccato per quelle cicatrici sul viso, come se le è fatte, lo sai?-
Luna dovette pensare ad una scusa in meno di tre secondi
- Si è fatto male qualche anno fa, è caduto da un manico di scopa, non è mai stato bravissimo a giocare a Quidditch-
- E nessun tipo di magia è riuscito a toglierle?-
- Mica siamo un centro estetico mamma, certe cose non si possono cancellare, e poi non si vedono neanche così tanto-
- Era così per fare due chiacchiere, è davvero un caso stranissimo che sia il figlio di Margaret, che cara donna, era li sta sera, è rimasta di sasso quando tuo padre le ha detto che Remus era stato a cena da noi-
- Ah è vero, come è andata la serata?-
- Una noia mortale- disse il signor Wilson entrando anche lui in cucina -Per fortuna ne fanno poche di queste conferenze-
- Io vado a dormire- disse Luna poggiando il bicchiere nel lavandino - Che domani devo studiare tutto il giorno e se mi va male anche la notte-
Diede un bacio alla madre e salì verso camera sua. Si buttò sul letto che era visibilmente disfatto e si accorse che i cuscini avevano preso l'odore di Remus, Luna chiuse gli occhi e nella mente aveva bene impresso ogni singolo momento di quella serata, non era successo niente di eclatante in effetti, ma andava bene così.
Mentre Luna era ancora sdraiata sul letto con gli occhi chiusi a ripensare alla serata qualcuno bussò alla porta
- Posso?- Era suo padre
- Si certo papà entra-
- Possiamo parlare un attimo?-
“oh mio dio, no ti prego, che non sia il discorso sulle api e sui fiori”
- Certo, cosa succede?-
Il Signor Wilson si sedette sulla sedia della scrivania e notò il letto troppo disfatto ma fece finta di niente.
- Oggi ho parlato con Margaret, la mamma di Remus.-
- Si me l'ha detto mamma prima.-
- Mi ha detto che sai di Remus.-
Il sangue nelle vene di Luna si gelò, questo voleva dire che anche suo padre era a conoscenza del “segreto” di Remus.
- Anche tu lo sai?-
- Se lo so? Quando è successo, che quel Grayback lo ha morso, all'ospedale c'ero io di turno, non avevo mai visto un bambino soffrire tanto, ma lo ricordo ancora. Così silenzioso, con dei lacrimoni enormi che gli scendevano dagli occhi. Si vedeva lontano un chilometro che stava soffrendo. Ma non fece un fiato, povero ragazzo.-
- Davvero eri li?- Luna si immaginò quel bambino, che come il ragazzo che era diventato, faceva di tutto per non mostrarsi debole.
- I suoi genitori erano distrutti, John continuava a dire che ormai era finita, che la vita di suo figlio era terminata a soli 8 anni, io ho cercato di convincerlo per tutta la vita che non era così, che sarebbe stato difficile, ma che sarebbe andato tutto bene, non mi sconvolge poi così tanto che proprio mia figlia lo abbia incontrato e stregato.-
Luna sorrise imbarazzata
- Quindi non ti da fastidio?-
- A te sta bene?-
Luna non capiva il senso di quella domanda. Cosa avrebbe dovuto sentire? Non capiva se stesse sbagliando lei, che non trovava la cosa così pericolosa o erano gli altri che vedevano tutto troppo nero.
- Perché non dovrebbe andarmi bene?- chiese.
- Non lo so, questo devi dirmelo tu. Magari ti fa paura questa cosa.-
- Ci sono persone che sono pericolose ogni giorno, ogni mese, ogni singolo momento della loro vita, Remus lo è, in teoria, una sola notte al mese, e non è neanche una sua scelta-
- Su questo hai ragione. È che quando uscirete da Hogwarts sarà tutto molto diverso, li adesso ha la protezione di Silente, il mondo reale è non è Hogwarts-
- Tu conosci tante persone, pensi che magari potresti aiutarlo?-
Il signor Wilson sorrise
- Se quando usciti da scuola si comporterà ancora bene con la mia bambina, potrei fare qualcosa ovviamente. Comunque tutto a suo tempo, c'è ancora un lungo anno davanti a voi, pensato intanto a prendere i M.a.g.o e poi vediamo, ora ti lascia dormire, buonanotte-
- Notte papà-
Luna si cambiò e si infilò sotto le coperte, prese qualche foglio e una penna per scrivere una lettera a Lily. Le parole di suo padre la fecero riflettere. Aveva ragione, il mondo la fuori non era Hogwarts, ma lei sapeva che sarebbe rimasta sempre accanto a Remus e che avrebbe fatto di tutto per lui. Dopo aver scritto una lunghissima lettera per Lily, poggiò tutto per terra e chiuse gli occhi e si addormentò subito.

Angolo dell'autrice :)
Salve a tutti ragazzi e ragazze :) Sono riuscita ad aggiornare almeno la fan fiction (per l'originale mi serve tempo che ora non ho, la vostra LadyM si sta per laureare *_*) Comunque, capitolo un po di transizione...niente di che...MA...vi giuro solennemente che dal prossimo capitolo ci sarà molta più azione!!! Sperando che vi sia comunque piaciuto il capitolo, sperando che rimarrete sempre da queste parti....vi mando un bacio e al prossimo capitolo!

Fatto il misfatto!
   
 
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