Titolo: May your dreams come to reality
Personaggio:
Paring: il mio nuovo OTP in Reign: Nostradamus/Aylee
Rating: verde
Genere: generale, malinconico
Avvertimenti: drabble, missing moment
Prompt: 460. Incroci silenziosi (500themes)
Note: parlando con alister (che ha estratto questo prompt) ho avuto un flash e ho deciso che Nostradamus e Aylee faranno coppia, non voglio sentire né se né ma: OTP RIGHT NOW. Immagino che il lavoro sotto corpetura di Aylee non sia terminato anche se lei e Mary non ne hanno più parlato; direi che è plausibile un simile incontro, no? In ogni caso tanto di cappello a Bionda2, che è tanto piccola e indifesa come tutte le anlre dame e Mary stessa, ma almeno ha un po' di sale in zucca ed è pure una grande attrice. Chissà che ha visto Nostradamus nel suo futuro, spero si riferisse a un matrimonio in terra francese e non alla sua morte, anche se un po' di sano angst renderebbe tutto più interessante.
460. Incroci silenziosi
La vede in fondo al corridoio: lui sta uscendo dalle stanze della regina, lei vi si sta dirigendo. Avanza con il passo di chi già conosce la strada, ma si guarda intorno tradendo ansia e paura — e sarebbe una sciocca a non averne.
Sembra ancora più piccola, tra quelle mura alte e nemiche, in quel castello straniero, così lontana da casa — una casa a cui non farà più ritorno: fragile, innocente, quasi un cucciolo non ancora svezzato in quella corte di mastini.
Quando lo vede, stringe al petto le lettere e accenna ad un sorriso: incrociando lo sguardo (ha occhi limpidi Aylee, occhi luminosi, occhi che nonostante tutto non smettono di guardare alla vita con fiducia) sente qualcosa muoversi all'altezza del petto — senso di colpa, dispiacere, pietà? Perché il futuro che la aspetta non è cambiato ed è terribile.
Poi lei scompare dietro la pesante porta di legno e a Nostradamus non resta che tornare ai suoi studi, un'insolita pesantezza nel cuore.
460. Incroci silenziosi
La vede in fondo al corridoio: lui sta uscendo dalle stanze della regina, lei vi si sta dirigendo. Avanza con il passo di chi già conosce la strada, ma si guarda intorno tradendo ansia e paura — e sarebbe una sciocca a non averne.
Sembra ancora più piccola, tra quelle mura alte e nemiche, in quel castello straniero, così lontana da casa — una casa a cui non farà più ritorno: fragile, innocente, quasi un cucciolo non ancora svezzato in quella corte di mastini.
Quando lo vede, stringe al petto le lettere e accenna ad un sorriso: incrociando lo sguardo (ha occhi limpidi Aylee, occhi luminosi, occhi che nonostante tutto non smettono di guardare alla vita con fiducia) sente qualcosa muoversi all'altezza del petto — senso di colpa, dispiacere, pietà? Perché il futuro che la aspetta non è cambiato ed è terribile.
Poi lei scompare dietro la pesante porta di legno e a Nostradamus non resta che tornare ai suoi studi, un'insolita pesantezza nel cuore.