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Autore: Tommos_bum    10/12/2013    1 recensioni
Mi guardò come solo lui sapeva fare, con quello sguardo che sapeva farmi sentire la cosa più importante a questo mondo.
- Allison, vuoi essere mia? - mi chiese a fior di labbra.
Il cuore mi scoppiò in petto. - Sono tua. Lo sono sempre stata. -
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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   Capitolo uno

Quella mattina, come sempre, mi svegliai alle 7e10. Tastai il pavimento col piede in cerca delle pantofole e andai ad alzare la tapparella. Era una bellissima mattina di fine maggio, a breve avrebbe avuto inizio l’estate e sarebbe finita la scuola. Avrei dato gli esami, mi sarei diplomata, sperando, col massimo dei voti e mi sarei goduta il mare, e il tanto meritato riposo.

Andai nella camera di mamma e la svegliai, era una dormigliona quella donna. Sapevo benissimo da chi avevo preso.
<< Mamma alzati! Ti serve la macchina stamattina? Devo andare a scuola a piedi? >> continuava a dormire.
<< Ma è possibile che debba svegliarti io? Sei tu la madre qui! Facciamo colazione a casa o da Adam? >> la sentì mormorare qualcosa. Sapevo che odiava le domande a prima mattina, le odiavo anch’io. Chi non le odia?
Le andai ad alzare la tapparella e il sole gli arrivò dritto in faccia.
<< Alli sei impossibile uffa. Se mi alzo, mhh inizia a correre >>
Ero riuscita a svegliarla. Andai nella mia camera per vestirmi e preparare lo zaino. Presi il cellulare, andai in bagno per lavarmi il viso e i denti e scesi in cucina ad aspettare mamma.
Ovviamente correva a destra e sinistra perché non trovava qualcosa.
<< Che ti mancaa? >>
<< Non trovo l’orologio bianco >>
<< Vedi nel cassetto dei calzini >> sapevo che quella sbadata l’aveva posato in uno dei posti più assurdi della camera.
<< Trovato! >> 
Mia madre si chiama Lisa, o meglio, Annalisa. E’ nata in Italia ma a 17 anni, facendo un viaggio qui a Manchester conobbe mio padre, Cristopher.
Fu proprio amore a prima vista per entrambi, si sposarono a 21 anni e qualche mese dopo nacqui io.
Adesso ha quasi 39 anni, è un tipo molto giovanile, divertentissima e non si è mai pentita di avermi avuto così presto. Dice che sono la cosa migliore che lei abbia mai fatto. Abbiamo un ottimo rapporto.
I miei  si sono separati quando avevo 7 anni. Non erano quel tipo di genitori che si tiravano i piatti addosso, o urlavano tra di loro.  Assolutamente no. Semplicemente si sono innamorati troppo giovani, si sono sposati troppo giovani e dopo 4 anni di fidanzamento e 7 di matrimonio hanno capito di non amarsi più come prima. Sono rimasti in ottimi rapporti però, mio padre mi veniva a trovare quasi ogni giorno, mi portava al parco, giocavamo insieme, a volte rimaneva anche a dormire a casa. Altre volte andavamo anche a cena insieme tutti e tre. Quando mi presentò la sua nuova ragazza mi disse: << Se non piace a te, non la frequento più >>
A me piacque invece. Era simile a mia madre, infatti ho sempre creduto che papà l’avrebbe amata sempre, in un certo senso. Si è sposato circa 3 anni fa e hanno avuto una figlia, ovvero mia sorella. Un po’ mi assomiglia, le voglio bene.
<< Eccomi, tu sei pronta? >> disse prendendo le chiavi della macchina.
<< Ti sto aspettando da un quarto d’ora, vedi un po’ tu >>
Arrivammo da Adam cinque minuti dopo. Adam è il fidanzato di mamma, ha un bar\tavola calda dove andiamo a fare colazione quasi tutte le mattine.
Mamma ordinò la solita tazza di caffè con una brioche e io un cappuccino con dei biscotti.
<< Oggi a casa ci sei o vengo a mangiare alla locanda? >> Mia madre gestiva un piccolo Hotel insieme alla sua migliore amica Maura.
<< Oh tesoro oggi ci sarà parecchio lavoro da fare, stiamo organizzando un matrimonio… >>
<< Okay non fa niente vado a casa.. mi hai almeno lasciato qualcosa? >>
<< Ehmm… io.. ecco.. >>
<< Mamma sei terribile! >> mi lamentai.
<< uuh scusa Alli, ho la testa fra le nuvole e mille impegni. Ma se non ricordo male nel frigo ci sono i teneroni, cucina quelli ok?>>
Annuì e bevvi l’ultimo sorso di cappuccino.
Salutammo Adam e mamma mi accompagnò a scuola. Nel cortile non vidi i miei amici, quindi erano nei corridoi a cazzeggiare. E infatti salii al secondo piano, difronte alla mia classe, erano tutti li.
<< Hei bella gente! >> Li salutai da lontano
<< Alli! >> un bellissimo sorriso si aprì sulle labbra del mio migliore amico. Quel pazzo di un irlandese. Quel ragazzo che tanto amo, e che tanto sogno di avere accanto per il resto dei miei giorni.
<< Hei bellissima >> mi venne incontro Rebecca, la mia migliore amica. O meglio, l’unica amica femmina che avessi. La conobbi al primo anno delle scuole superiori e abbiamo avuto da subito una bella intesa. E’ davvero una ragazza splendida, solare, ed è l’unica a sapere che sono innamorata di Niall.
<< Ragazzi, dentro>> il professore di matematica ci invitò ad entrare in classe. Odiavo la matematica, non capivo nulla e ai compiti copiavo sempre.
Io e Niall ci andammo a sedere al solito posto strategico che occupavamo ogni volta che c’era matematica. Ovvero tra l’unico che ci capisse qualcosa di quella stupida materia, Zayn Malik, e subito dietro di noi Rebecca che se la cavava, e Liam Payne.
Il professore fece scorrere il dito sull’elenco degli alunni, pregai Dio che quel dito ossuto non si fermasse sul mio nome.
<< Horan, alla lavagna >>
<< Aiutami >> bisbigliò prima di alzarsi.
<< Risolvimi la seguente espressione algebrica >> il professore iniziò a dettare una lunghissima espressione, quel povero Niall solo a scriverla stava dando di matto.
Il professore abbassò lo sguardo sul registro e annotò qualcosa. Niall si girò verso di me, gesticolando e chiedendo disperatamente aiuto.
Punzecchiai la penna sulla spalla di Zayn, troppo assorto nei suoi pensieri per accorgersi della situazione
<< Avanti, aiutalo >>
Velocemente e senza farsi notare gli dettò i passaggi finali e l’interrogazione andò abbastanza bene.
Seguirono dopo due ore di letteratura inglese e un’ora di ginnastica.
<< Che fate oggi? >> chiesi riponendo i libri in cartella
<< Devo vedermi con Liam…>> rispose Rebecca.
<< Yoyoyoo raga che si fa staseeraaaa? >> La voce di Louis mi squarciò i timpani. Louis è il cazzone della classe. Se non della scuola intera. E’ un tipo divertentissimo, bocciato due volte, e pensa a divertirsi 7 giorni su 7. 24 ore su 24.
<< Io e Harry usciamo a rimorchiare, chi è dei nostri? >> guardò Niall affianco a me, e Zayn che trafficava con il cellulare.
<< Eh? No, io ho già un appuntamento >> rispose il moro.
Zayn è un ragazzo con, diciamo, due personalità. Sa essere divertente, dolce, ma anche riservato. Anche se non l’aveva detto a nessuno io avevo notato come guardava la nostra compagna di classe Sam.
Louis guardò ancora una volta Niall.
<< A me no va di starvi dietro tutta la sera a pregare di non bere troppo. Tanto poi bevete e devo guidare io. >>
<< Come vuoi. Voi bellezze venite? >>
<< Ahmm, non credo.. poi domani c’è scuola >> risposi io per entrambe.
<< Vabè come vi pare, a domani >> sia il riccio che l’amico cazzone si dileguarono in un attimo. Subito dopo andammo via anche io e Niall.
<< Credo che anche Maura rimanga alla locanda oggi per lavorare >>
<< Fantastico! Negli ultimi tempi sono così stressato e nervoso che non riesco a prepararmi neanche un piatto di insalata. >> disse sarcastico sbattendo la portiera della macchina
<< Dai rimani a mangiare da me, e poi ci prepariamo per gli esami ok? >> Parcheggiammo di fronte casa.
Max, il mio cagnolone, ci venne incontro saltando qua e la.
Andai in frigo e gli presi una di quelle scatolette di carne che gli piacciono tanto. Misi il contenuto nella sua ciotola e lo chiamai.
Niall mi aiutò ad apparecchiare ed io riscaldai i teneroni. Dopo mangiato decidemmo subito di iniziare a studiare. La professoressa di letteratura voleva entro domani il riassunto della lezione di oggi.
<< Come facciamo a riassumere tutta quella roba? >>
<< Niall non ci hai nemmeno provato, non iniziare a lamentarti >>
<< Tanto poi prenderò il solito 6 >>
<< Se ti impegni riusciresti a prendere anche un 8! >>
<< Guarda che sei te quella brava a scuola, che prende gli 8 e i 9 e che ha pazienza di studiare >>
<< Questo è l’ultimo riassunto, andrà ad incidere con il voto che ci metterà la professoressa e devi, anzi dobbiamo, farlo benissimo. Se proprio non ci riesci vedo di fartelo io…. >>
<< AAAAH GRAZIE GRAZIE, TI ADORO, TI VOGLIO BENE, LO SAI NO? >> si lanciò praticamente addosso a me.
<< Si che lo so, me lo dici da diciassette lunghi anni. Adesso, o ti stai buono li seduto o porti Max a fare i bisogni >>
<< Vada per il cane >> fischiò per chiamare Max
<< E ti pareva >>
Io rimasi quasi tutta la serata a scrivere i nostri riassunti mentre lui giocava con il cane o guardava la televisione. Mi irritava profondamente vederlo cazzeggiare. Lo avrei volentieri preso a schiaffi per poi farlo sbranare da un branco di coccodrilli. Ma infondo si vedeva che lo amavo, no?

Spazio autrice
Salveee c: questo qui è il primo capitolo. Nulla di così tanto interessante, lo so cwc solo che quando inizio le storie non so mai bene cosa scrivere. VI GIURO CHE APPENA LA STORIA SI EVOLVE DIVENTA PIU’ INTERESSANTE. VI PREEEGO RECENSITE! Ci tengo tantissimo a questa fan fiction e se nessuno la legge ci rimango male :c La mia mente la sta progettando da marzo, e vi prometto che sarà fsdkajfdksa.
Non deludetemi, dai, lasciatemi il vostro parere *occhi dooolci*

  
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