Fenomenali poteri cosmici
Tic-Toc
Tic-toc, fa l’orologio. E me lo sento dentro, il tic-toc beffardo di un tempo che scorre per tutti, non per me.
Tic-toc. Mi prendi in giro? Cosa me ne faccio io del tuo rintocco, se ogni istante che vola è pari al prossimo, uguale al precedente? Una schiavitù eterna, una vita fatta di buio, poi la luce del nuovo padrone, che ordina, ringrazia, scompare e di nuovo buio.
— Voglio l’immortalità— dice qualcuno. Sai cos’è l’immortalità? È la speranza di morire. Se potessi sognare sognerei la morte, il silenzio. Nella mia vita non esiste il silenzio, solo un unico rumore.
Tic-toc.
Tic-toc.
Libero e Mortale
— Genio, che hai?— chiede Al. — Sto bene, è stata solo una piccola caduta.
Una piccola caduta, Al, e ti sei storto il braccio. Mezzo metro di troppo e addio la testa. Ma forse non è corretto parlare di cadute, meglio ampliare il discorso: incidenti, disgrazie, malattie. Voi morite, Al.
E io finalmente capisco: non era la lampada a farmi soffrire, ma l’immortalità. Essere libero vuol dire conoscere e amare persone provenienti da tutto il mondo. Essere immortale vuol dire vederle morire una dopo l’altra, e non poterci fare proprio niente.
Bacheca dell'autrice
Hola! Eccomi tornata con questo nuovo, appasionante racconto! (Sì, certo...)
Come potete vedere le drabble sono due, e non centrano nulla l'una con l'altra. Perché ciò? Perché HO SBAGLIATO (depressione...)
No, okay, dovevo scrivere del Genio che si strugge per la sua immortalità nella lampada, e ho scritto del Genio che si strugge per la sua immortalità fuori dalla lampada. Mio Dio, che grande mente.
Il guaio? Preferisco di gran lunga quella sbagliata! Mi è dispiaciuto un casino, davvero, ma Tic-Toc è il miglior sostituto che ne sia venuto fuori. Non che mi dispiaccia, ma somma, dopo "Libero e Mortale" speravo in qualcosa di meglio...specialmente perché questo è il mio genere preferito.
Altra cosa che ho notato: vi ricordate la celeberrima frase del Genio (messa dalla sottoscritta come titolo al capitolo)? FENOMENALI POTERI COSMICI, in un minuscolo spazio vitale.
Ho/abbiamo (per altre partecipanti al contest) scritto di FENOMENALI POTERI COSMICI, nel minuscolo spazio vitale della drabble. Che ironia.
Ah, e amo le drabble, sapete perché? Posso mettere la punteggiatura in maniera totalmente arbitraria! Tanto l'unica cosa che conta è il suono! Oh, che goduria. L'unico lato negativo è che non si può sforare con le parole, infatti qui ho dovuto abbreviare una frase da "è la speranza di poter morire" in " è la speranza di morire". Ma perché lo dico? Semplice! Ho voglia di parlare!
E fu così che lasciai un commento più lungo del capitolo.