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Autore: Hitsuki    12/12/2013    6 recensioni
{ based on Death should not have taken thee! by JesusP feat. Kagamine Rin&Len | comico, fantasy, avventura | accenni Rin/Len, Kaito/Meiko e alla fine Rin/Miku/Meiko, Kaito/Miku e Len/Miku, varie altre }
«…  Un attimo, dov’è Kaito? E mio padre?».
Meiko, che fino a quel momento non era stata affatto interessata al discorso – come di solito -, fece spallucce.
«Boh, non li troviamo più».
E il bello è che erano molto affiatati. Indubbiamente.
×
L'Eroe sbagliato che combatte nel momento sbagliato in compagnia dei suoi fidati - più o meno - compagni. Riuscirà a riportare la pace in nome di Sua Maestà, possibilmente non nel momento sbagliato?
[ • new character: Giangiovanni Kagamine ]
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Len Kagamine, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Level 1 - Non perdere l'armatura!
 
«Tieni! Questa sarà la tua armatura. E questa…» Sua Maestà prese platealmente una spada con all'interno una parte di reliquia di un qualche santo importante. «… È la tua arma. Maneggiala con cautela!».
Spinse con forza il ragazzo verso la porta, esortandolo a uscire dal lussuoso palazzo.
«A-aspetti!» disse questi, «mi chiamo… Len».
Sua Maestà inarcò un sopracciglio. Il giovane eroe sapeva perfettamente che il suo nome inusuale era appartenuto in passato all'Eroe del Regno che liberò il mondo dal caos. Si sentì sconfitto di fronte all'altra.
La Fanciulla distese le labbra in un ampio sorriso malizioso.
«Tanto, meglio allora! E adesso vai, Eroe». I suoi occhi balenarono sul trono, come se avesse il terrore che qualcuno si fosse seduto sopra ad esso. Strinse lo scettro a sé, con sguardo preoccupato. Non voleva vedere il suo Regno cadere sotto il peso del Re della Distruzione, suo nemico più grande. E nemmeno che i suoi sudditi scomparissero lasciando spazio ad orde di disgustosi Troll e arroganti Folletti dell'Oscurità. Per un attimo, ebbe immensa fiducia nel nuovo Eroe del Regno.
~
Senza tante pretese era stato portato al di fuori del palazzo.
Inspirò l'aria pungente a pieni polmoni per poter emettere un profondo sospiro di disperazione. Spostò gli occhi color del cielo sull'ambiente che lo circondava. Innumerevoli alberi dalla brillante chioma verde si innalzavano davanti all'esile corpo del ragazzo. Len si compiacque del bel paesaggio in cui doveva combattere, dall'aspetto piacevole con i ciuffi d'erba che gli accarezzavano l'armatura arrugginita. Udì un fruscio dietro a un cespuglio di mirtilli. Spalancò gli occhi e si mise goffamente in una posa altrettanto buffa, pronto a difendersi.
Aspettò che fra le foglie smeraldine apparisse un mostro grosso, orribile, terrificante. 
… Ma al suo posto sbucò un piccolo gatto tigrato dalle lunghe orecchie piegate sulla punta.
E questo sarebbe un nemico? Pensò, sicuro di sé. Quando però il piccolo cucciolo lo guardò tristemente Len comprese che non aveva il coraggio di uccidere un animale così docile e innocuo. Rimuginò un attimo, poi la sua mente si illuminò rischiarando i dubbi del giovane Eroe. Era un Helper Animal![1] Un animale con cui si può instaurare un legame e che aiuta a combattere grazie ai suoi poteri magici coloro a cui si è affezionato indissolubilmente. Quando Len si accovacciò per accarezzare il piccolo animale, si accorse che il suo morbidissimo pelo emanava una leggera scossa elettrica a contatto con la pelle. Era indubbiamente uno Spiritello Animale, dall'enorme potenziale magico e un ottimo potere sia d'attacco che curativo. Inoltre, secondo Len, era tremendamente carino. 
~
Sua Maestà poggiò lo sguardo sul trono laddove era posata la corona d'oro tempestata di diamanti. Osservò furtivamente la stanza - era sicura di non essere sola. No, non era nei suoi piani prenderla velocemente - la persona misteriosa stava certamente aspettando quel momento -, avrebbe rischiato di perdere la corona e cosa ancor più importante il suo titolo. Non avrebbe mai dovuto dire a nessuno il suo reale nome, almeno non in quel periodo colmo di corruzione, sospetto e diffidenza. No, non l'avrebbe svelato neppure a l'Eroe, nonostante la sua immensa gentilezza e obbedienza - quasi fosse un Helper Animal. Chiuse un attimo le palpebre, per trovare nella sua anima la calma e utilizzarla come scudo contro la sua immensa nervosità. Quando riaprì le palpebre, i suoi occhi erano falsamente carichi di energia e sulle labbra era dipinto un sorriso sfacciato e spavaldo.
Strinse i pugni. Len doveva assolutamente portare a termine il suo compito ma, cosa ancor più importante, scoprire chi era il Traditore che si aggirava nel suo Regno piombato nel caos.
~
Len non pensava fosse così difficile instaurare un rapporto con lo Spiritello. Quando cominciò ad accarezzarlo, egli aumentò la scarica elettrica che si espandeva su tutto il pelo grigio e nero e spettinato. Il ragazzo non riuscì a non trattenere un grido di dolore, tenendosi la mano afflosciata per il polso. 
«Ah» disse con evidente rammarico «allora non vuoi proprio essere mio amico». 
L'Helper Animal, come se le sue grandi orecchie non avessero udito nulla, si sedette e con la lingua ruvida cominciò a lisciarsi il pelo.
Len si alzò bruscamente. L'armatura arrugginita cigolò terribilmente dopo quello scatto e i pezzi si persero fra i ciuffi d'erba spiccando brillanti nel prato nonostante il loro essere sporchi e incrostati di chissà cosa. Al giovane non poté sfuggire un'imprecazione, ma subito si morse la lingua avendo paura che Sua Maestà avesse inviato qualcuno - mai che lei si sporchi le mani - a spiarlo o addirittura a sostituirlo. 
Raccolse gemendo tutti i pezzi e li indossò malamente per coprire il più presto possibile la sua calzamaglia giallognola[2]. La maglia di ferro però la lasciò fra l'erba. Era insopportabile con il caldo torrido di quel giorno e non offriva comunque molta protezione con i suoi mille buchi che si espandevano ad ogni movimento. L'Helper Animal la annusò, curioso di quell'oggetto creato dall'uomo e completamente nuovo in un ambiente così colmo di flora ed animali. L'Eroe del Regno si abbassò leggermente piegando le ginocchia per tentare, un'ultima volta, di fare amicizia con lo Spiritello, ma quando vide il pelo dell'animale magico rizzarsi minacciosamente creando guizzi elettrici per tutto il corpo ritrasse la mano. Fece uno sbuffo, borbottando qualcosa riguardo alla diffidenza del micetto - che intanto si era calmato e continuava imperscrutabile ad esaminare la parte di armatura mezza rotta - e si incamminò verso la macchia vegetale poco pronto a combattere.
 
Ansimante, Len arrivò a buon punto. Cominciava a spuntare fra i ciuffi d'erba una rude via composta da mattoni. Era vicino ad una città. 
Ad un certo punto notò però, in lontananza, un essere verde fosforescente spiccare fra la vegetazione. Dietro di sé lasciava una scia del suo medesimo colore che faceva chiudere nella sua corolla ogni fiore per poi polverizzarsi. Era un nemico! Svogliatamente si condusse dal lento mostro e quando ne vide la faccia ne ebbe ribrezzo. I suoi occhi erano grandi, parevano liquidi tanto la loro lucidità, e si muovevano vorticosamente da una direzione all'altra facendo sobbalzare all'interno le microscopiche pupille. Len sentiva il peso della spada che lo incitava ad estrarla dal fodero. A fatica la prese con entrambe le mani e, con il fiato corto, menò un debole fendente nella direzione del nemico. Lui si voltò. La bocca storta e perennemente aperta emanò un suono che fece distorcere l'atmosfera circostante cambiandone la consistenza. L'ossigeno diventò un veleno tossico. Len udì un altro rumore, più umano. Ma ormai le sue palpebre erano chiuse - non volevano aprirsi per nessun motivo - e il suo corpo era caduto pesantemente al suolo. Prima di perdere completamente i sensi e cadere sulle pozzanghere velenose del mostro, l'Eroe riuscì a spostarsi leggermente più lontano e a maledire l'armatura che si era ancora divisa in mille pezzi.
«Sua Maestà!» una voce fece irruzione violentemente nella sala. La ragazza strinse a sé lo scettro e le sue nocche sbiancarono.
«Chi ha parlato?» chiese, ostentando falsa calma ma senza voltarsi ad incrociare lo sguardo con la persona che era appena entrata. Non voleva far vedere il suo volto stanco e spaventato, ma soprattutto non voleva perdere di vista un solo secondo lo scettro. 
«I… i campi» era sicuramente la voce di un contadino. Per un attimo Sua Maestà pensò (sperò) che fosse l'Eroe, ma no, la voce era troppo forte ed era palesemente di un adulto. «sono stati invasi dai mostri. Il raccolto è andato perduto!».
Sua Maestà sbarrò gli occhi, lo scettro rischiò di cadere dalle mani tremanti della sua padrona per schiantarsi al suolo e abbandonare la giovane di fronte a quei mille incarichi. L'atmosfera, nonostante il silenzio, racchiudeva in sé mille emozioni negative.
Quello era un colpo basso.

Primo livello completato.
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Note:
[1] In inglese, "aiutante animale". Purtroppo mi rammenta un po' i videogames della Square Enix, spero sia stata un'idea carina e originale.
[2] Mica esistevano ancora la canottiera e le mutande - la biancheria intima di oggitempo (lo so che si scrive oggigiorno ma non mi interessa GNE GNE), per intenderci. Insomma, abbiate rispetto.
 
 
Angolino di Sua-Non-Maestà:
Buooonsalve! Sìsì, ho aggiornato in fretta. Ho mille idee a riguardo, I am mucho mucho ispirata, ja. Una curiosità: il prossimo capitolo si svolgerà principalmente in un villaggio/città dalle poche pretese ;) Cos'era di preciso quel micetto? Perché ho deciso che egli producesse proprio delle scariche elettriche? Portate pazienza, non credo lo scriverò nel prossimo capitolo. Sorry, niente Icon dato che io e il mio iPad non andiamo d'accordo (scene compromettenti: picchiare l'iPad, mandarlo a quel paese, calmarsi--- EHI!). Len è un ammoreh e me lo sposerei tranquillamente, preghiamo affinché il nostro piccolo pustolo giallo porterà a termine quest'avventura ancora vivo e vegeto! Vi consiglierei di ascoltare la canzone anche nella versione di JubyPhonic (English Cover, daaaaw ~). Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ♥ E spero anche che vi abbia strappato un sorriso. Con affetto,
~ Lady_Who_Hitsuki (ringrazio tutti coloro che hanno recensito: Lunetta 12, Mistryss, Iriisya!)
  
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