Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: Despicable Meggs    12/12/2013    7 recensioni
Mentre si preparava per andare a dormire si rese conto, aprendo l'armadietto dei medicinali per prendere qualcosa che l'aiutasse con la nausea, di essersi dimenticata una cosa fondamentale.
Semplice storia su Tony e Ziva. Racconto leggero per rallegrarci durante l'Hiatus!!
Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UNEXPECTED SURPRISE

Image and video hosting by TinyPic


"Stasera tornando a casa, mi puoi portare un po' di torta al cioccolato?" chiese Ziva mentre Tony stava per uscire per andare al lavoro.
"No, amore. Mangi troppi dolci" le disse.

Ziva fece la faccia triste. Sapeva come convincere Tony a fare quello che lei voleva.
Assunse l'espressione di una che sta per mettersi a piangere. A quel punto, Tony che non voleva assolutamente vederla piangere di nuovo, cedette.

"Ok, ok. Te la compro. Ma tu promettimi che non mangerai altri dolci durante la giornata" le disse dandole un bacio.
"Prometto! Grazie, sederino peloso. Ti adoro, lo sai?" rispose lei.

Si salutarono e Tony andò al lavoro.
Fu una giornata noiosa, per lui.
Nessun caso, solo lavoro d'ufficio.

"Oggi giornata piatta!" esclamò Dorneget seduto alla scrivania di Ziva.
"Mai dire quelle parole! È la volta buona che succede un cataclisma" lo rimproverò DiNozzo.
"Scusa Tony... Ma non crederai a queste superstizioni" gli disse.

Proprio in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono e se lo vide comparire davanti.

"Junior!" urlò il padre di Tony entrando.
"Papà! Che ci fai qui?" chiese lui sorpreso mentre lo abbracciava.

Tutte le volte che suo padre si era presentato all'improvviso aveva sempre portato problemi. Ma questa volta Tony era convinto che fosse solo una visita di piacere.
L'ultima volta che sei erano visti, a New York, lui gli sembrava davvero interessato a fare parte della sua vita e di quella della nipote.

"Sono venuto per augurarvi buone feste. Per Natale non sarò a casa e così sono venuto in anticipo" spiegò Senior.
"Papà, è una bellissima sorpresa! Hai fatto bene a venire" gli disse Tony.

Senior salutò Gibbs e McGee, poi si girò verso la scrivania di Ziva e disse "Beh, Ziva me la ricordavo un po' più carina".

Scoppiarono tutti a ridere.
"Piacere di conoscerla, sono Dorneget" si presentò lui.
"Piacere mio. Sei il sostituto di Ziva, finché è in maternità?" chiese.
"Esatto, le tengo calda la sedia mentre non c'è" spiegò.

Senior andò a salutare anche Abby, poi tornò da Tony.
"Penso che ora andrò in giro per la città finché tu non finisci di lavorare. Poi magari potremmo andare a cena fuori, facciamo una sorpresa a Ziva" disse.

Gibbs aveva sentito la loro discussione e siccome non c'era molto lavoro da fare decise di mandare Tony a casa in anticipo.

"Grazie capo" disse Tony.
"Andiamo a casa, papà. Credo che Ziva sarà davvero felice di vederti" aggiunse.

Quando Tony aprì la porta di casa sentì la voce di Ziva.

"Amore, sei già tornato? Sono in cucina che lavo i piatti non posso venire a salutarti" gridò lei.

Tony non disse nulla ma si diresse in cucina con suo padre. Ziva, allarmata per non aver sentito risposta, si stava già asciugando le mani con uno straccio per andare a dare un'occhiata.
Rimase sorpresa quando in cucina fecero la loro comparsa Tony e Senior.

"Mia dolce Ziva!" esclamò Senior andandole incontro e abbracciandola.
"Che bella sorpresa. Non mi aspettavo di vederti" disse lei.
"Mi mancavate ragazzi. E poi volevo sapere come stava la mia nipotina" rispose mettendo la mano sulla pancia di Ziva. Sentì la bambina muoversi.
"C'è molta attività qui dentro" aggiunse ridendo.
"Puoi dirlo, è tutto il giorno che mi tira calci" spiegò Ziva.

"Allora dovresti sederti, amore. Magari si calma" intervenì Tony.
"Sono stata seduta tutta la mattina... Comunque non fa nulla, non mi da fastidio per il momento" lo tranquillizzò lei.

Senior li guardò e ripensò agli stessi momenti che aveva passato lui con sua moglie mentre aspettava la nascita di Tony.

"Cosa ne pensate se stasera vi porto fuori a cena? Andiamo al mio ristorante preferito" propose Senior.
"Penso sia un'ottima idea" rispose Ziva.
"Fantastico, allora adesso vado in albergo e mi preparo. Ci vediamo alle otto sotto il mio hotel?" disse Senior.
"Ok, papà. Sei sempre all'Adam's House?" domandò Tony.
"Esatto, allora ci vediamo dopo" disse Senior andando verso la porta.
"Aspetta papà. Se vuoi ti accompagno, non hai la macchina" rispose Tony.
"Non importa Junior, prenderò il taxi" disse uscendo.

Ziva guardò Tony. Voleva capire se fosse felice o arrabbiato per la presenza del padre.

"Tutto bene, amore?" gli chiese.
"Si... Ed è sconvolgente. Mio padre è qui e sono felice" le rispose.
"Ed è una bella cosa. Sai credo che abbia voglia di passare tempo con la sua famiglia" disse Ziva.
"Lo penso anche io, ci rilassiamo un po' sul divano e poi ci prepariamo per la cena?" propose Tony.

Alle otto in punto si fecero trovare sotto l'hotel di Senior.
Andarono al suo ristorante preferito e cenarono in allegria.

La sera, dopo essere tornati a casa, Ziva si addormentò subito. Ma Tony non riusciva a prendere sonno, continuava a pensare a suo padre e a come si stesse comportando bene in quel periodo. Aveva quasi paura che fosse un sogno.
Poi gli venne in mente una cosa. Si alzò, prese il telefono e chiamò Senior.

"Junior, qualcosa non va?" chiese il padre allarmato rispondendo al telefono. Era quasi mezza notte, non certo l'ora per una telefonata.
"No, papà. Tranquillo. Solo volevo chiederti se domani puoi rimanere a far compagnia a Ziva. Se non hai altro da fare. Sai lei passa tutto il giorno da sola e credo le farebbe piacere stare con te" domandò Tony.

Non avrebbe mai pensato di fare una cosa così. Di fidarsi così tanto di suo padre da permettergli di stare con la sua ragazza incinta.

"Ma certo, Junior. Si annoia molto durante il giorno?" chiese lui.
"Abbastanza, non può fare quasi nulla. E questo la fa diventare nervosa, il che impazzire me" rispose Tony ridendo.
"Non ti preoccupare. Starò in città fino alla fine della settimana. Ci penso io a Ziva" disse Senior.
"Grazie, papà" rispose Tony prima di chiudere la chiamata e andare a dormire.

La mattina seguente Senior di presentò a casa di Tony poco prima che lui uscisse.

"Beh, passate una buona giornata voi due" disse Tony andando al lavoro.
"Certo amore" gli disse Ziva baciandolo.
"Ciao figliolo" aggiunse Senior.

Tony uscì di casa e Senior guardò Ziva.

"Allora che facciamo oggi?" chiese lei.
"Ho pensato che prima ti porto al centro commerciale dove compreremo tante belle cose per mia nipote, poi andiamo a pranzo fuori. Per il pomeriggio si vedrà" le disse.
"Oh, non è necessario che compri qualcosa..." iniziò Ziva. Ma Senior non la lasciò finire.
"Io voglio, lasciami fare il nonno per favore" rispose lui.
"Va bene, nonno. Usciamo allora" disse lei.

Passarono tutta la mattina a fare spese. Tony non scherzava quando le aveva detto che suo padre era ricco sfondato e che gli piace a darsi alle spese pazze.
Forse era anche per quello che ogni tanto finiva in bolletta. Non si risparmiava nulla.

Seduti al tavolo da pranzo conversavano allegramente.
"Per favore il giorno che nascerà mettile il vestitino che abbiamo comprato oggi, poi fatele una foto e mandatemela. Sarò a Singapore in quel periodo e non credo che riuscirò a vederla. Dovrò aspettare dopo le feste" disse Senior con un velo di malinconia.
"Certo, non ti preoccupare. Tony farà mille foto e sono sicura che vorrà fare un video da mandarti. Lo sai come è fatto" rispose lei.
"Grazie Ziva. Sono davvero felice che Tony abbia te, adesso. Lo vedo molto cambiato, più felice. E grazie a te abbiamo anche migliorato il nostro rapporto" le confessò Senior.
"Lui ti vuole bene, lo sai vero? Gli è solo servito un po' di tempo per tornare a fidarsi" rispose Ziva.

Fu in quel momento che Senior notò il braccialetto al polso di Ziva. Quello di sua moglie. Quello che Tony le aveva regalato durante la loro giornata negli Hamptons.

"Te l'ha dato Tony?" le chiese.
"Si... Se lo rivuoi lo capisco, era di tua moglie..." disse Ziva un po' in imbarazzo.
"Ziva, cara. No. Non volevo dire questo. Penso che Tony abbia fatto bene a dartelo. È perfetto su di te e significa molto per Lui... Adorava sua madre" spiegò subito Senior.

Ziva sorrise. Finirono il pranzo parlando di Tony quando era bambino, anche se non sembrava così, Senior sapeva tante cose di suo figlio. Forse non sapeva come dimostrarglielo, ma lo amava davvero tanto.

Fecero due passi nel parco davanti al ristorante ma Senior si accorse che Ziva aveva qualche problema.

"Tutto bene, Ziva?" le chiese. Non voleva che stesse male proprio mentre era con lei.
"Si... Ma tua nipote mi sta massacrando, tira un sacco di calci" spiegò mettendosi una mano si alla pancia.
"O mio Dio, scalcia davvero tanto" esclamò toccandole il ventre.
"Ti vuoi sedere?" aggiunse.
"No..." rispose.

Ma Senior si accorse che la cosa iniziava a darle piuttosto fastidio vedendo che aveva assunto una faccia più seria.
Decise di riportarla a casa, così si sarebbe potuta riposare.

Quando Tony rientrò trovò Ziva addormentata sul divano e Senior in cucina, ai fornelli.

"Papà, tutto bene oggi? L'hai distrutta. Dorme come se non avesse dormito per tutta la settimana" disse Tony.
"Si tutto a posto. Siamo stati fuori tutta la mattina, ma l'ho riportata a casa presto. Tua figlia scalciava molto e Ziva sembrava non gradire. Va da lei. Io finisco di cucinare e vi chiamo quando è pronto" spiegò Senior.

Tony tornò in salotto e si sedette vicino a Ziva. Lei aprì gli occhi.
"Scusa, ti ho svegliata" le disse.
"Tranquillo. Tutto bene al lavoro?" chiese.
"Si, e tu stai bene?" le domandò preoccupato accarezzandole la pancia. Sentiva la figlia muoversi.
"Si, non ti preoccupare. È solo che mi sembra di avere cinque bambini dentro di me, non uno" disse lei ridendo.
"Prova a girarti su un fianco, magari si calma" le suggerì lui.

Infatti dieci minuti dopo Ziva non sentiva più nulla. Andarono in cucina, cenarono con Senior e si fermarono a chiacchierare.
Tony si accorse che Ziva faticava a tenere gli occhi aperti.

"Ziva, amore. Ora andiamo a dormire, ok?" le disse prendendole la mano. In quel momento le sembrava una bambina.
"Si, io vado a letto. Sono stanca... Tu resta ad aiutare tuo padre a sistemare, ti aspetto di là" rispose lei. Voleva che lui e Senior avessero un po' di tempo per loro.
"Ok, a dopo amore" le disse dandole il bacio della buona notte.

"Grazie papà" gli disse mentre l'avevano i piatti.
"Per cosa?" domandò.
"Per oggi, per essere venuto a trovarmi" rispose.
"Non devi ringraziare, l'ho fatto volentieri" disse Senior.
"Sai cosa, fallo più spesso. Mi manchi, anche se non te lo dico mai" confessò Tony.

Senior sentì un tuffo al cuore. Allora suo figlio gli voleva ancora bene.

"Verrò spesso, te lo prometto" rispose.

Si sorrisero. Finalmente Tony sentiva di aver ritrovato suo padre.













Angolo dell'autrice:

Weiiiiiiiiiiiii!
Altro capitolo!
È tornato Seniorrrrrrrrrr! *-*
Io adoro Senior e sinceramente lo vorrei vedere più spesso in Ncis...
Comunque Senior ha fatto una sorpresa a Tony e Ziva! E Tony gli dice che gli manca! Awwwwwwwww

Spero vi sia piaciuto! :):)
Non manca molto alla fine della storia, quindi stay tuned!

Baci, Meggie.

P.s.: chi ha visto la scenata di Pauley oggi! -.-" Ridicola, addirittura dirci che Cote odia i suoi fans! Pfffff  
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: Despicable Meggs