Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: evelynevans    12/12/2013    1 recensioni
"Ev basta! Da quando hai rotto con quell'idiota di Jackson, non sei più voluta uscire con nessuno, abbiamo 15 anni, dobbiamo divertirci!" disse Lily.
Una storia che parla di amore, di pregiudizi e fiducia. La coppia principale è formata da nuovi personaggi, ma c'è il pairing L/S.
Spero vi piaccia!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2 capitolo

Adam era appena uscito dal bagno, quando si scontrò con una ragazza, lei stava per cadere quando il ragazzo, più per istinto che per gentilezza, le mise le mani nei fianchi per trattenerla, spingendola verso di se. Evelyn dopo un primo momento di sorpresa, si staccò violentemente dal ragazzo e, rossa in volto, sussurrò un flebile "scusa".
Adam, dopo averla riconosciuta, in una maniera cortese proprio non da lui, le disse "Tranquilla Black, la prossima volta stai attenta", per poi farsi in là per farla entrare nel bagno.
Dopo che lei ebbe chiuso la porta, si diresse verso il suo scompartimento, pensando a quanto la Black stesse crescendo bene. Era ancora una nana, gli arrivava a malapena alla spalla, ma si era fatta crescere i capelli, che adesso gli arrivavano alla metà  della schiena, formando una massa scura ondulata che faceva risaltare ancora di più la sua pelle candida. La faccia non aveva più i tratti infantili, e questa cosa enfatizzava ancora di più l'azzurro degli occhi. Ma anche il corpo era cresciuto, quando l'aveva spinta verso di se, aveva notato che le era cresciuto anche il seno, non tantissimo, ma era ben proporzionato al suo corpo minuto.


Arrivate ad Hogwarts Lily e Evelyn assistettero come delle bambine allo smistamento dei nuovi arrivati e, dopo aver ascoltato il discorso della preside andarono a dormire. Dopo lo scambio di battute su Jackson non avevano parlato molto, soprattutto perchè Evelyn era tornata dal bagno rossa in volto e rispondeva alle domande con monosillabi.
Arrivate nel dormitorio si misero a letto in silenzio, ognuno persa nei suoi pensieri. Lily era davvero preoccupata per l'amica, pensava avesse incontrato Jackson e lui si fosse messo a fare l'idiota come al solito. I pensieri dell'amica, invece, erano incentrati sull'episodio del bagno, quando era andata a sbattere contro Nott. L'avrebbe volentieri voluto schiantare, ma qualcosa di indefinito l'aveva trattenuta. Dopo un'ora passata a rigirarsi nel letto finalmente riuscì ad addormentarsi.


Nello stesso momento, nei sotterranei, c'erano una discussione in corso.
"Scorpius, non ti azzardare a fare qualcosa" disse gelido Albus, guardando male il suo migliore amico.
"Perchè? Cos'ho che non va? Ha avuto ragazzi peggiori, molto peggiori di me, prendi quel Michael!" rispose Scorpius altrettanto freddo.
"Perchè tu le ragazze le usi per il sesso e Lily non entrerà  a far parte della tua lista" ribattè Albus, visibilmente incazzato.
"Io non ho una lis.." provò a dire il biondo, ma venne interrotto dall'amico che gli si avvicinò pericolosamente al viso.
"L'abbiamo creata insieme quella lista, non prendermi per il culo."
"Perchè non puoi credere che voglia uscire seriamente con tua sorella?" lo sfidò l'amico, per nulla intimorito dalla rabbia del moro.
"Perchè ti conosco da sette anni." gli disse Albus, poi prese le sue sigarette e salì nel dormitorio, lasciando Scorpius basito per quello scatto d'ira.


Erano passate 2 settimane dal primo giorno di scuola e la situazione non era cambiata di molto. Le cose tra Scorpius ed Albus si erano appianate un pochino, anche se l'argomento Lily era ancora tabù. 
Adam in quei giorni aveva notato sempre di più Evelyn, quello che faceva nel tempo libero, le lezioni che aveva, i suoi orari; si sentiva proprio un maniaco, ma non riusciva a smettere,quella ragazza stava diventando un'ossessione. Quel giorno era particolarmente carina: doveva essersi svegliata tardi, perchè con la Potter erano arrivate a colazione 5 minuti prima delle lezioni e sembravano delle terremotate. La Potter aveva la gonna storta, il maglione infilato a metà  ed una coda che faceva presupporre che non sapesse cosa volesse dire avere una spazzola. Evelyn invece aveva tutta la camicia fuori dalla gonna, la cravatta allentata ed i capelli erano legati in una crocchia da cui uscivano dei ciuffi ribelli. Aveva le guance arrossate dalla corsa, ed era bellissima, sembrava un angelo caduto dal cielo. Era patetico, se ne rendeva conto, ma non riusciva a far vertere i pensieri lontano da lei. L'altro giorno stava facendo sesso con una corvonero, quando aveva immaginato che al suo posto ci fosse la grifondoro. Era assurdo, doveva togliersela dalla testa o sarebbe impazzito.


Erano appena finite le lezioni quando la vide, camminava velocemente coi libri in mano e a testa bassa. Notando che per una volta era sola, smise di pensare razionalmente e le puntò la bacchetta contro.
"Caeci" mormorò sottovoce ed la vista le si oscurò. Lei mollò i libri, che caddero con un tonfo, sguainò la bacchetta e la puntò contro il vuoto. Il moro si avvicinò piano e, quando le fu affianco, le prese la bacchetta, se la caricò in spalla come fosse un sacco di patate e la portò dentro uno sgabuzzino. La poggiò sopra un lavandino consunto dal tempo e cercò di immobilizzarla, visto che tirava calci pericolosamente vicini ai suoi cari, anzi carissimi, gioielli di famiglia.
"Sta ferma, non voglio farti del male" disse con voce cammuffata.
"Certo, mi hai accecato e portato in spalla non si sa dove per divertimento" gli rispose in modo sarcastico Evelyn, ormai immobilizzata del tutto, dato che il ragazzo si era infilato in mezzo alle sue gambe e con una mano le aveva bloccato i polsi.
"Mi dispiace, non volevo spaventarti, scusa" le disse sinceramente dispiaciuto. Aveva scollegato il cervello e non aveva minimamente pensato a come avrebbe reagito lei. Però adesso che la sentiva tremare, si rese conto che era proprio un coglione.
"Non importa, però potresti lasciarmi andare?" gli disse flebilmente la ragazza. Lui le lasciò i polsi e di scatto posò le labbra su quelle della ragazza; all'inizio lei si immobilizzò poi, appena si mosse per allontanarlo, lui le mise le mani dietro la schiena per avvicinarla ancora di più a sé e, inaspettatamente, Evelyn lo afferrò per il colletto della camicia e ricambiò il bacio, che passò dall'essere un semplice sfregamento di labbra a quancosa di più profondo.


Note dell'autore: come primo giorno mettere solo un capitolo non mi piaceva, quindi vi propongo anche il secondo. Spero vi piaccia!


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: evelynevans