Diario di una secchiona asociale

12|12|13

Caro diario,
Oggi sono tornata a scuola, e il professor Wayne ci ha finalmente dato la notizia.
Eravamo molto tesi, perché ci siamo impegnati molto per questo progetto, e nonostante tutti i problemi eravamo molto restii a lasciarlo andare.
Il professore è entrato lentamente in classe, e si è masso a sistemare le sue cose.
Alex tamburellava nervosamente sul banco, poi io, probabilmente perché la cosa mi dava fastidio, gli ho preso la mano per farci coraggio a vicenda.
Lui si è rilassato, e mi ha stretto forte la mano a sua volta, lanciandomi uno sguardo riconoscente e dolce.
Io gli ho sorriso, ma poi lui si è rabbuiato e ha allentato la stretta sulla mia mano come a volerla lasciare.
Quando però, il professore ha fatto il nostro nome l’ha stretta nuovamente, guardandolo fisso.
Lui ha fatto un breve discorso con aria grave sul fatto che il mio comportamento era stato molto impulsivo, e quello di Alex un po’ troppo cocciuto, ma poi ha dato il suo consenso a continuare e partecipare alla prima parte della gara che si terrà il 25 dicembre.
Ma dimmi tu, chi è così solo da organizzare una gara a natale?
Comunque è nel pomeriggio, e ci impiegheremo solo un paio d’ore.
E, in alternativa, avrei solo la tombola con gli zii, dato che i miei cugini andranno in centro a fare shopping.
Di solito andiamo sempre in campagna durante le vacanze, ma dato che quest’anno papà ci ha mollato e mamma è molto sola e non vuole tornare nel luogo dove il marito l’ha abbandonata, verranno tutti da noi.
Non ho scritto tutti i componenti della mia famiglia.
C’è la mia nonna materna: Nonna Gilda, è una pettegola, e sa sempre tutto di tutti nel paesino di campagna, va dal parrucchiere tre volte alla settimana per sentire tutto.
Poi c’è lo zio, che conosci già, e la zia Camille, di origini francesi, dai modi aggraziati, carnagione chiara, capelli color caramello e occhi verdi e magnetici.
Ha un fascino assurdo, non so davvero come una persona così elegante e raffinata abbia sposato un uomo come mio zio, campagnolo e un po’ rozzo.
Credo sia rimasta affascinata dal suo cuore enorme e dai suoi occhi sorridenti che brillano.
Infine ci sono i miei cugini, sono sei in tutto (la zia ha comunque un corpo perfetto da modella): Celine, Francis, Simon, Julie, Augustine e Philippe.
Philippe ha solo dieci anni, mentre Celine ne ha venticinque.
Francis ne ha ventidue, Simon ne ha diciannove, Julie diciassette e Augustine ha la mia età.
Nonostante tutto passiamo sempre il natale insieme, nonostante ora Celine lavori all’estero e Francis studi in un’università molto lontana da casa.
Alla fine adoro la mia famiglia, e non vedo l’ora di riabbracciare tutti, belli e brut… no, l’unica brutta in famiglia sono io.
Sul serio, hanno tutti preso dalla madre, tranne qualche dettaglio qua e là.
Io invece non ho preso da nessuno, sono brutta di natura, non che mi lamenti, sono comunque la più intelligente, però…
Mi ricordo che quando stavo d’estate con i miei cugini li vedevo sempre circondati da amici e ammiratori, mentre io venivo sempre allontanata.
Aspetta, dove ero rimasta?
Ah, si, quando il professore ci ha dato la bella notizia ho abbracciato di slancio Alex, ma lui non ha ricambiato come pensavo avrebbe fatto.
Giuro che non ho capito questa sua freddezza, non eravamo di nuovo amici?
Magari mi chiarisco domani, dopo aver fatto visita a Nate.
Si, perché domani finalmente farò visita al mio fratellone e credo che gli farò un bel discorsetto.
Poi, che altro è successo oggi…
Ah, mamma non mi parla ancora, o meglio, mi parla ma mi tratta un po’ fredda, e ho inviato altri disegni a James.
Ormai mancano solo una decina di scene, e spero che potrò regalarglielo almeno per natale, ma deve anche venire James per doppiare, dobbiamo cantare le canzoni, e Natasha… sono piuttosto sicura che non sappia cantare, ma me ne farò una ragione e lo farò fare a qualcun altro.
Non che io sia una cantante professionista, ma almeno so cosa sto facendo, come faremmo infatti a farle cantare qualcosa.
Alex non vuole più saperne niente di quella “cozza pazza e insistente”, come l’ha definita lui.
Ora vado a letto, domani c’è Lily, e non vedo l’ora di vedere qualche bel film Disney.
Aspetta, l’ho scritto davvero?

(A.A.)

Dopo qualche capitolo di assenza ritorna la vostra amata scrittrice 

Lettore: Ma chi ti vuole?

*Va a rintanarsi in una angolo con la coda tra le gambe*

Scherzi a parte, non avevo tempo di scrivere un angolo autrice decente, ma domani ho due ore in meno, quindi non ho avuto i terribili compiti di latino e ho scritto questo capitolo

Lettore: Era meglio se non scrivevi niente, questa roba fa schifo

*Va a rintanarsi sotto le coperte piangendo*

Domani ci sarà il capitolo: “Nate, It’s not late” e sperò vi piacerà

Lettore: Se è come gli altri... NO!

*Va a rintanarsi nella cuccia del cane mangiando croccantini*

(Ma insomma, questo lettore vuole levarmi la mia felicità!)

Va bene, ora vado :)

Lettore: Finalmente!!!

*Va a rintanarsi sotto la scrivania distruggendo le idee da scrivere*