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Autore: fenice_innamorata    11/05/2008    1 recensioni
Harry solo e sconsolato, dopo la misteriosa uscita del suo nome dal Calice di Fuoco, si affida alla dolcezza di una timida ragazza...ma alla prima occasione se la lascia sfuggire...come finirà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO V

Le acque del lago sembravano quasi rosa alla luce del sole che stava per tramontare. Due persone, un ragazzo e una ragazza, passeggiavano l’uno accanto all’altra nel cortile di Hogwarts. Guardavano in silenzio quel meraviglioso spettacolo della natura senza accorgersi di Harry, che era seduto dietro la solita quercia con le Orecchie Oblunghe pronte a captare il minimo rumore.

“Maledizione!” pensò tra sé il maghetto. Cedric lo aveva anticipato, impedendogli di chiarire le cose con Maggie. Era stato uno stupido, aveva abbandonato la ragazza per la quale credeva di provare un sentimento importantissimo, lo stesso sentimento che, fino ad allora, lo aveva protetto da Lord Voldemort. Era sceso in cortile con la speranza di trovare Maggie da sola, seduta magari sull’erba a fissare il lago, per poterle parlare. E invece era rimasto deluso nel vederla già in compagnia del ragazzo che poco tempo prima aveva respinto poiché credeva di provare qualcosa per qualcun altro. E se quel qualcun altro fosse stato davvero lui? Aveva ormai perso ogni possibilità, chiuse gli occhi e attese che qualcuno parlasse.

All’improvviso Cedric disse:

“Non è bellissimo?”

Maggie sussultò,era così intenta a guardare il tramonto che si era quasi dimenticata di avere un ragazzo accanto a sé. Annuì voltandosi a guardare il suo interlocutore e rivolgendogli un gran sorriso. Lui riprese:

“Perché non ceniamo qui?”

“Cosa?” chiese Maggie sgranando gli occhi.

“Una volta ho salvato la vita ad un elfo domestico di Hogwarts e adesso mi è debitore. Potrei farmi portare qui la cena...” spiegò con naturalezza.

Il vento si alzò, scompigliando i capelli di Maggie e facendo svolazzare il mantello del ragazzo.

“Non è che non voglia Ced, ma forse non è il caso. Fa un po’ freddo.” si scusò la ragazza.

“Hai ragione” rispose lui “Sarà per un’altra volta”

Non sembrava deluso, bensì allegro. Aveva accanto la ragazza con la quale aveva sempre desiderato guardare il tramonto e non poteva certo lamentarsi se lei aveva rifiutato di pranzare all’aperto durante una fredda serata di Dicembre.

Lei, invece, si era rattristata: aveva l’impressione di aver deluso Cedric, così avanzò una nuova proposta:

“E se cenassimo al chiuso? Potresti farti portare la cena in un’aula o da qualche altra parte nel castello.”

Lui rifletté per qualche minuto, poi disse:

“Conosco un incantevole passaggio segreto, proprio accanto alla Sala Comune della mia Casa. Dammi un istante ed organizzo tutto!”

Diede un bacio sulla guancia alla ragazza che arrossì e corse allegramente nel castello. Maggie era rimasta sola, così Harry, dopo aver raccolto con cura le Orecchie Oblunghe le si avvicinò timidamente.

“Ciao Meg” mormorò alle sue spalle facendola sussultare.

Lei si voltò ed osservò Harry con espressione indecifrabile.

“Ciao, coma va?”

“Bene. Posso sedermi?”

La ragazza annuì senza convinzione, ma Harry colse l’occasione per evitare che cambiasse idea. Fece un profondo respiro, lanciò un’occhiata al Sole ormai quasi completamente scomparso dietro le imponenti montagne che circondavano il castello e cominciò:

“Sono qui per scusarmi. Sono stato uno stupido, accecato dall’amicizia che c’è tra me e Ron. Mi dispiace tanto averti trascurata.”

Anche Maggie sospirò, poi rispose:

“Te lo ricordi quello che ti ho detto il primo giorno che ti sei seduto accanto a me a lezione? Ti avrei ospitato volentieri finchè Ron non fosse ritornato sui suoi passi e si fosse scusato. Beh, quindi non devi scusarti, no?” sospirò ancora e concluse dicendo: “E’ tutto a posto, Harry. Sono contenta per te.”

“Ma io non voglio che finisca così” obbiettò Harry indignato.

“Non sta finendo proprio niente, diciamo solo che il tempo da passare insieme è un po’ diminuito”

Harry non sapeva cosa rispondere. Si era messo in quell’assurda situazione con le sue stesse mani e non sapeva più come uscirne. Si alzò e, con le lacrime agli occhi, sussurrò.

“Sarò sempre qui per te!”

La ragazza, senza riuscire a guardarlo, rispose:

“Lo so. Ci sarò anch’io.”

Una lacrima le rigò il candido volto, ma passò inosservata poiché Harry era già corso via, incrociando Cedric che fischiettava tutto allegro mentre attraversava l’ingresso.

  
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