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Autore: Tomocchi    13/12/2013    8 recensioni
L'arrivo di Niklas Reiter in Irlanda nel lontano 1999.
Qual è stata la sua prima impressione, e come mai ha deciso di rimanerci per ben 13 anni da allora?
Il vampiro avrà un incontro molto importante...in un luogo in cui non avreste mai immaginato!
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Another Way- Un altro modo di essere vampiro'
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ANOTHER WAY
UN ALTRO MODO DI ESSERE VAMPIRO

 

Capitolo Bonus
Primo Impatto

 

Dublino, nei dintorni dell’aeroporto, domenica sera del dicembre 1999.

Niklas era appena atterrato in Irlanda, la sua nuova casa.
Si sentiva un po’ stordito dal volo, non era abituato a prenderlo, se poteva, preferiva il treno o l’autobus. 
Sperava di non vomitare la cena della sera prima.
Dopo tanti anni passati in Francia, aveva iniziato a provare nausea per quel paese fatto di persone con quella lingua sciolta e dal cibo discutibile. In tutti gli anni che aveva abitato lì non aveva mai avuto il coraggio di provare a masticare l’escargot. Bah. 
Aveva sulle spalle uno zaino molto grande, un baule del sedicesimo secolo circa e poi un borsone che usava come valigia. Tutte le borse contenevano perlopiù i suoi vinili, cassette e cd di musica, ne era un grande appassionato, ma era sempre più raro trovare artisti che gli piacessero.
Per fortuna era già sera, e poteva girare tranquillamente con il cappuccio della felpa giù, così da poter sentire l’aria fresca e pungente dell’inverno sulla sua pelle altrettanto fredda. 
Come prima cosa avrebbe alloggiato in un hotel, per potersi organizzare e trovare una casa modesta in cui abitare, nel più totale anonimato, qui a Dublino, altrimenti in provincia. 
Entrò nel primo albergo che gli ispirava e prese una camera, in modo da lasciare le sue valige e i suoi averi lì al sicuro, e poi uscì, magari avrebbe fatto un giretto perlustrativo, cercato qualche volantino di abitazioni in vendita in cui sistemarsi.

Ne aveva trovati, eccome, ma erano case orrende e con dei prezzi esorbitanti. Ah, non avrebbe speso così tanto per dei simili obbrobri! Ne cercava una vecchia, con un pizzico di bellezza… ma di certo la capitale non offriva cose simili. 
Scosse il capo, nervoso, ed entrò nel primo McDonald che vide, in modo da mettere qualcosa sotto i denti. 
Quando era nervoso aveva voglia di mordere, e dato che non era saggio attaccare gente per strada, aveva trovato soluzione nel mangiare cibo umano. 
Niklas Reiter era un vampiro, originario dell’Austria, vampirizzato nel lontano 1717 durante la guerra austro-turca in Serbia. 
Se ne era andato dall’Austria, non aveva più nulla lì ormai, i suoi parenti non l’avrebbero accettato cattolici com’erano, ed era giusto passato per prendere le sue cose come un ladro durante la notte, silenzioso. 
Sospirante, andò alla cassa e ordinò un Happy Meal, qualche hamburger e una scatola di crocchette da 6… già, era parecchio nervoso. 
Non gli andava di stare in Hotel per mesi, era costoso e lui non era uno di quei vampiri multicentenari ricchi sfondati, anzi! Aveva giusto i soldi necessari per sopravvivere una decina d’anni, sperava di trovare qualche lavoretto notturno da fare nel mentre. 
Con il vassoio in mano, andò a sedersi ad un tavolino vuoto.
Non c’era molta gente, il locale era pieno la metà, e non che la cosa gli desse fastidio, anzi: non sopportava il troppo rumore, per i suoi sensi ipersviluppati era una cosa moooolto antipatica. 
Per fortuna non sentiva l’odore del sangue, coperto invece dall’olezzo di grasso e olio unto.
Iniziò ad addentare uno degli hamburger, alzando appena lo sguardo per guardarsi attorno. 
La sua attenzione fu catturata dalla televisione che tenevano nel fast-food, e non ci mise molto a riconoscere il programma che campeggiava in quel momento sullo schermo: Buffy, the vampire Slayer. 
Ironico. 
Con una smorfia, bevve un po’ di Coca-Cola, e dato che era l’unica cosa interessante, si mise a guardare il telefilm; non era male, certo non erano proprio così i vampiri, ma poteva accettarlo, non era così polemico.
Proprio nel momento clou, una bambina dai lunghi capelli castani, raccolti in due codini bassi, si piazzò davanti al televisore, e Niklas inclinò un po’ la testa per continuare la visione, seppur con qualche difficoltà. 
Eh no, che diamine! Non si sarebbe fatto venire mal di collo per colpa di una bimbetta indisciplinata. 
Si avvicinò alla piccola con circospezione, di solito i bambini scoppiavano a piangere quando lui era vicino a loro, probabilmente avvertivano qualcosa di strano, soprattutto quelli piccoli, ma stranamente lei non fece una piega. 
‘’ Ehi bimba. ‘’ chiamò, con un tono un po’ accigliato, mettendosi al suo fianco. ‘’Starei guardando anche io questo programma, ti dispiacerebbe spostarti? ‘’ domandò, inginocchiandosi per essere alla sua altezza. 
Nessuna risposta. 
‘’ Bimba. ‘’
‘’ Shhhht!’’ la brunetta lo zittì con l’indice sulle labbra, senza staccare gli occhi dallo schermo. ‘’ c’è Buffy, l’ammazzavampiri! ‘’ sussurrò, indicando l’attrice bionda alle prese con i demoni. 
‘’ Lo so. Lo sto guardando anche io.’’ Ripetè, ancora più scontroso, ma quella era stupida?
O forse aveva un deficit di attezione. 
‘’ Lo guardi anche tu?’’ domandò sorpresa. 
‘’ Si, ogni tanto. ‘’ rispose lui, con un sospiro. Quando capitava, e non aveva nulla da fare… 
‘’ E questa puntata l’hai già vista? ‘’ domandò ancora, con le mani strette in due pugnetti al petto. Non capiva il perché di quella posizione, come se fosse pronta per un combattimento, ma vabbeh, era piccola, non sapeva quel che diceva o faceva. 
‘’ No, è la prima volta. ‘’ mormorò, rialzandosi e prendendo la piccola di peso sotto le ascelle per piazzarla un po’ più in là. 
La brunetta emise un gridolino di sorpresa soffocato, per poi fissare Niklas intensamente con i suoi grandi occhi marroni. 
‘’ Quindi non sai se appare Angel?’’ chiese, con una nota triste nella vocina. 
Il moro la guardò sorpreso, non si aspettava che quel tartarino conoscesse anche il nome di altri personaggi della serie! Angel era praticamente l’ex ragazzo di Buffy, un vampiro, con un’anima, se ben ricordava. 
Solo che… 
‘’ Mi dispiace bimba, ma Angel non è più… cioè, lui… lui e Buffy si sono lasciati ora… è a Los Angeles…’’ mugugnò, in leggero imbarazzo. Ma guarda te cosa gli toccava fare. 
La bambina lo guardò per un istante, per poi scoppiare in un pianto disperato. 
Niklas andò nel panico, e gli fece segno di zittirsi, o avrebbero pensato chissà cosa, ci mancava qualche denuncia per molestie o altro, vallo a sapere che poteva succedere! 
‘’ Bimba… bimba su… non preoccuparti, ho sentito parlare di uno spin-off…e poi ora Buffy è contenta con un altro tipo, ecco vedi? Smettila accidenti, ti do un po’ delle mie patatine se la smetti! ‘’ sibilò, e gli indicò uno dei ragazzi sulla scena, ormai mancava poco alla fine della puntata. 
La piccola smise, tirando pesantemente su col naso, mentre il moccio gli colava e le lacrime le rigavano le guance rosee. Che schifo. 
Le porse un fazzoletto, che lei prese subito e con cui si asciugò ben benino. ‘’ Allora, le patatine?’’ domandò con un pigolio, attaccandosi al bordo della sua felpa. 
Ah ecco, ci mancava pure la mocciosa appiccicaticcia! 
Sospirò ancora e tornò al suo tavolino, trascinandosi dietro la piagnucolona. 
Ma guarda te che situazione…
‘’ Eccole, tutte tue. ‘’ le porse il sacchettino con le patatine, che lei prese immediatamente, iniziando a ingozzarsi come un piccolo maialino. Non era una di quei bambini che facevano tenerezza, tutt’altro!
‘’ Come mai quel pianto? ‘’ domandò poi, un minimo di curiosità l’aveva e glielo doveva. 
Per le patatine. 
‘’Perché Angel è il mio preferito! Lui è il migliore! È bello! E poi è un vampiro, i vampiri non sono poi così cattivi alla fine, no?’’ e guardò Niklas negli occhi, di nuovo, con una piccola speranza, come a chiedere conferma. 
L’austriaco nascose un sorriso divertito dietro la mano, era la prima persona che diceva che i vampiri non erano cattivi e questo lo aveva sorpreso un po’. Ah, povera piccola ingenua! 
I vampiri erano il male, qualunque loro azione era destinata al ferire o al dolore. Non poteva fare nulla, quella era una verità a cui ormai ci aveva fatto l’abitudine. 
Privavano la gente della vita, o comunque del loro sangue. E quando creavano un loro simile, lo destinavano alla loro stessa vita. Un dolore continuo. 
Doveva ancora trovare dei lati positivi nell’essere vampiro, sinceramente. 
‘’Ehi! Sto chiedendo a te! I vampiri non sono cattivi, vero??’’ e la bambina gli diede un pizzicotto sul braccio, come a richiamarlo alla realtà. 
Lui si riscosse dai propri pensieri, e annuì, nonostante la smorfia per il fastidio dovuto al pizzicotto. 
‘’ Ecco visto? Perché loro vivono per sempre e e e hanno tanta forza e loro possono aiutare le persone! ‘’
….No, ma che idea aveva? E chi gliela aveva messa in testa??
Stupito, non riuscì proprio a ribattere a quella frase, non voleva traumatizzarla o sentirla piangere ancora. 
La brunetta sorrise soddisfatta, approfittando del suo sconcertamento per fregargli anche una crocchetta. 
‘’ Ehi! Avevo detto solo patatine! ‘’ borbottò, mentre la piccola rideva divertita. 
‘’ Sa signore… -signore?! Ma quanti anni gli dava?! E perché era passata dal tu al lei?- anche tu hai qualcosa che ti fa sembrare un vampiro! ‘’ cinguettò, senza rendersi conto di avergli di nuovo dato del tu. Ah, bambini…

…Un momento.
‘’ Cosa te lo fa credere? ‘’ domandò attento, fissandola con gli occhi ridotti a fessure. 
‘’ Quando hai sorriso prima ho visto i canini! Anche se l’avevi nascosto dietro la mano! Ma tranquillo, non lo dirò a nessuno…’’ sussurrò lei con fare circospetto, tenendosi una mano vicino alla bocca come a nascondere il fatto che stessero parlando. 
‘’ Oh bene. ‘’ borbottò. Certo non avrebbero creduto ad una bambina… 
‘’ …ma solo se mi dai un’altra crocchetta!’’ 
Con l’ennesimo sospiro esasperato gli ficcò in bocca un McNuggets, che lei mangiò molto volentieri. 
‘’ MAAAAMMMAAAA l’ho trovata! L’ho trovata! Era qui a fregare cibo ad un signore! ‘’ esclamò improvvisamente un bambino identico alla piccola che sedeva vicino a lui, stessi capelli castani, stessa faccia. Probabilmente due gemelli. 
Lasciò cadere un velo sul fatto che anche quel tipo gli aveva dato del signore, non era il caso di scatenare una baraonda, che la bambina esclamò ‘’Zitto Jack!! Io non stavo fregano cibo! – Ah no poco eh. – io e lui stavamo solo chiaccherando!! ‘’ 
‘’ E se quello è un peofilo? Uno di quei peofili che rapiscono i bambini per far piangere le mamme!! ‘’ 
‘’ Ehi ehi piano io non sono un pedofilo. ‘’ intervenne Niklas subito, mettendosi tra i due, e correggendo il bambino sulla pronuncia della parola pedofilo, miseria, dovevano avere 4 o 5 anni, possibile che fossero ancora così ignoranti? 
‘’ Oh, eccoti qui patatina mia! Ti perdiamo di vista un attimo e vai in giro per McDonald!’’ esclamò una donna, che doveva essere la mamma, castana anche lei come i figli. 
Prese su la bambina, scusandosi con Niklas del disturbo. 
‘’ Nulla… mi ha tenuto compagnia… ‘’ bofonchiò, salutando il gruppetto con un cenno. 
In effetti ora non aveva più il nervoso, e quasi gli mancava la compagnia della piccola peste. 
Peccato che probabilmente non l’avrebbe più rivista…
Dopo aver finito di mangiare, uscì da McDonald con calma, tornando al proprio albergo. 
Gli irlandesi con erano così male, in fondo, forse si sarebbe trovato bene qui. 
L’indomani si sarebbe organizzato…

Note Finali: Piccola One-Shot sull’arrivo di Niklas in Irlanda! La storia principale ->
Another Way
 Penso che creerò la serie, in modo da raggrupparle. Penso che comunque questa storia si possa leggere anche se non si conosce quella principale, sappiatemi dire! 
Se ci sono errori vi prego di segnalarmeli, siate spietati e…
Domandina a coloro che invece seguono anche Another Way… Qualcuno ha riconosciuto la bambina? Vi ricorda qualcuno? Chissà se è palese o se vi mando nel panico, ahah! x°D A chi darà la risposta giusta…uhm… creerò un personaggio secondario ispirato al recensore, magari come comparsa in qualche capitolo!(?) Forza forza fatevi sotto!
Recensite, recensite, recensite per favore! °O°7

   
 
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