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Autore: RedMarauder    13/12/2013    24 recensioni
Il suo sorriso, quel sorriso che riusciva a farla arrossire ogni volta, lo stesso sorriso che le rivolgeva ora, era spietato, disarmante...bello.
Troppo bello. Ma lei era troppo orgogliosa per ammetterlo, per mostrarsi debole. Hermione Granger doveva avere sempre il controllo della situazione. Sempre!
- Attenta a giocare con il fuoco, Granger. E' pericoloso!-
- Perché?- rispose, alzando il mento - Potrei scottarmi?-
Di nuovo quel sorriso. - Sì, ma il problema è che..potrebbe piacerti!-
Tanti cari saluti al suo controllo e alla sua tempra morale. Come poteva resistere quando quegli occhi la guardavano in quel modo? Così profondi, così intensi..così perfetti! Valeva la pena lasciarsi andare. Valeva la pena affondare le mani in quel fuoco, nel fuoco dei suoi capelli. Valeva la pena scottarsi!
Infondo, ad essere sincera, non era poi così male perdere il controllo!
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Luna/Neville
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 15
Il Gioco delle Catene e delle Verità
 
 
 
 
 
 
 
Quando Hermione entrò nella Stanza delle Necessità pensò veramente di aver sbagliato posto. Perché quella non era la stessa stanza di sempre. Non era la stanza delle Esercitazioni e non era la stanza dell’ultima festa.
Pile immense di coperte e cuscini giacevano ai lati di una stanza non troppo grande. Su un basso tavolo accostato alla parete di destra, il cibo preparato dagli Elfi aspettava di essere consumato. Lee aveva riempito un calderone con un liquido dall’aspetto inquietante, Hermione non si soffermò a chiedersi cosa contenesse. Al centro, dei materassi formavano una gigantesca e morbida piattaforma. Il soffitto era basso e centinaia di candele galleggiavano nell’aria. La luce giallastra delle candele era la sola illuminazione della stanza. Seamus aveva stregato delle fiamme argentate che si rincorrevano per tutta la stanza. Hermione sorrise nel vederle. Seamus era bravo quasi quanto lei a giocare con le fiamme. Quasi, perché Hermione non aveva la sua stessa tendenza a far esplodere qualunque cosa le capitasse a tiro!
Infondo a destra, la Stanza aveva ricreato gli stessi bagni del giorno della prima festa. L’angolo dedicato al Whisky era stato spostato accanto alla piattaforma di materassi. Calì era seduta a gambe incrociate su un materasso e stava trasfigurando dei tovaglioli in piccoli uccelli di stoffa. Alcuni riuscirono a sollevarsi e volteggiare per aria, altri crollarono al suolo afflosciandosi. Lavanda scoppiò a ridere e ne raccolse uno, gettandolo verso l’amica che ritentò con l’incantesimo.
- E’ bello questo posto, vero?- chiese Harry a Hermione, notando il suo sguardo meravigliato.
- Sì ..è bellissimo..- mormorò Hermione. Ma non stava più guardando la Stanza. Il suo sguardo era caduto pochi metri più avanti, dove Fred stava agitando la bacchetta su un bicchiere di Whisky che volò improvvisamente in aria e traballò leggermente, prima di inclinarsi. George aprì la bocca e il Whisky scivolò dal bicchiere in una cascata ambrata. Angelina e Alicia fissavano la scena con le sopracciglia inarcate e un’espressione perplessa. Fred scoppiò a ridere quando George rischiò di soffocare. Lo spazio attorno a Hermione sembrò restringersi. Vide la luce divertita negli occhi di Fred e la sua risata, quella risata che ormai conosceva fin troppo bene, le riempì la mente. I suoni si ovattarono e la sua risata riecheggiò dentro di lei. Lo stava palesemente contemplando. Non poteva farne a meno. Scosse la testa, tornando al presente e si avvicinò lentamente al gruppetto.
- Che cosa tentano di fare?- chiese sottovoce alle ragazze.
Angelina si girò verso di lei e le sussurrò all’orecchio. – Non ne ho la più pallida idea, ma ho paura di scoprirlo!-
Lee batté le mani ridendo. – Sempre il primo a perdere, George!-
Il ragazzo, per tutta risposta, afferrò un cuscino e glielo lanciò. – Arriverà anche il tuo turno!-
George aprì la bocca per ribattere, ma Harry li richiamò tutti al centro della Stanza. Finalmente , erano arrivati tutti quanti. Hermione considerò piuttosto brillante l’idea di contenere l’invito ai membri di Grifondoro, fatta eccezione per Luna. Se non altro, sarebbe stato più difficile scoprirli!
Si radunarono tutti sui materassi. Harry si sistemò in piedi al centro e li guardò sorridendo.
- Ok, siamo riusciti ad organizzare un’altra festa senza essere scovati dalla Umbridge e lo considero un vero traguardo personale. Siete praticamente i membri onorari dell’ES nonché le persone più care che ho al mondo. Perciò propongo un brindisi!- esclamò e agitò la bacchetta. Bicchieri di Whisky atterrarono fra le mani di ognuno. – All’amicizia!-
-  A Harry!- esclamò Ginny, seguita da un coro allegro.
Hermione rivolse un’occhiata leggermente tesa al suo bicchiere, prima di svuotarlo. Il liquido infiammò la sua gola e un improvviso calore le salì alle guance. Ron tossì, come la prima volta. Harry gli diede un paio di pacche sulla spalla e poi si sistemò accanto a Ginny, sul materasso. Tutti i dolci che il Prescelto aveva comprato da Mielandia erano stati disposti intorno a loro sul materasso. Hermione vide che aveva comprato veramente di tutto!
- Ora sono davvero curioso!- esclamò Dean. – Quale sarebbe la brillante idea di cui parlate da giorni?- chiese ai gemelli.
Il sorriso sadico perfettamente identico che comparve sul volto dei gemelli spaventò un po’ tutti. Tranne Ginny. Lei sembrava sempre quella più in sintonia con i gemelli. Be’ a volte anche Hermione rientrava in quella categoria, ma si parlava di un solo gemello!
- E’ un gioco!- annunciò George.
- Un gioco molto crudele!- aggiunse Fred, in trono teatrale.
Hermione tremò. Sospirando, decise di sotterrare la paura per rievocare il suo coraggio di nobile Grifondoro. Sfidare Fred Weasley, ormai, era un’abitudine. Sfidare entrambi i gemelli non doveva essere tanto più complicato, no?
Tutti i presenti si scambiarono sguardi incuriositi. Neville deglutì un paio di volte. Luna, la solita aria trasognata dipinta in volto, allungò una mano e strinse quella del ragazzo che, sorprendentemente, si calmò. Le sorrise e rilassò le spalle. Hermione li osservò e vide che, nello sguardo sognante di Luna, c’era qualcosa che non aveva mai visto prima: una luce, labile e nascosta, che poteva essere vista solo soffermandosi a osservare bene la ragazza. Ed era una luce che, Hermione capì, si accendeva solo quando guardava Neville. Sorrise, fissando il candido materasso sotto di sé e poi tornò a rivolgere la sua attenzione agli amici che mormoravano eccitati.
- Dai, non teneteci sulle spine!- li incoraggiò Katie.
Fred ghignò, poi allungò una mano verso Lee. – Assistente, a te l’onore!-
- Mi sembrava che avessimo un accordo: la parola “assistente” era stata abolita!- sbottò Lee.
George arricciò le labbra. – Preferisci Elfo Domestico?-
Imprecando, Lee si alzò e raggiunse la parete dove il suo calderone giaceva immobile. La sostanza al suo interno ondeggiò mentre il ragazzo sollevava il pesante recipiente. George si voltò verso Hermione e le sorrise.
- Granger, potresti aprire un buco lì al centro?- le chiese, indicando il centro esatto della piattaforma di materassi. – Voi, invece, disponetevi in cerchio!-
Mentre Hermione, perplessa, apriva un foro perfettamente circolare nei materassi, augurandosi di poterli riparare alla perfezione, gli altri si spostarono per fermare un cerchio, borbottando confusi. Lee arrivò e posò il calderone sulla pietra del pavimento, all’interno del foro.
Il liquido ondeggiò ancora e Hermione poté notare delle sfumature argentee e alcune dorate. Poi la superficie smise di incresparsi e il liquido tornò di uno strano colore, un misto fra ambra e verde bottiglia. Era inquietante. Era una pozione, ma Hermione non sapeva di quale pozione si trattasse. Era estremamente inquietante.
- Che cos’è quello?- chiese Lavanda, sporgendosi verso il centro.
Ron lo fissò disgustato. – Sembra melma!-
- O Pozione Polisucco!- aggiunse Harry.
- Posso assicurarvi solo che il sapore è ottimo!- commentò Fred. – Lee si è offerto volontario per provarlo! Anche se il gusto non è importante.-
- Ti sei offerto volontario?- chiese sorpresa Katie, mentre Lee si sedeva accanto a lei.
Lee fissò il calderone assorto e poi scosse la testa, facendo ridere tutti. Fred e George si sistemarono nel cerchio, agli esatti estremi opposti. George era seduto fra Ginny e Neville e Fred fra Lavanda e Seamus.
- Ok, ora che siamo tutti qui riuniti..- iniziò Fred.
-..vi mostreremo le regole!- concluse George. Agitò la bacchetta e cinque bottiglie volarono in direzione del cerchio. Rimasero a galleggiare a mezz’aria, disposte attorno al calderone. Fra le mani di tutti comparvero due bicchieri. Hermione fissò il vetro limpido e un accenno di paura risorse dalle ceneri.
- Ognuno di voi ha due bicchieri in mano, mentre al centro ci sono cinque bottiglie. Contengono cinque liquidi diversi!- spiegò George.
Fred sorrise e le indicò. – Una contiene Whisky incendiario, la seconda dell’Acqua Viola a cui è stato aggiunto un distillato molto simile a quello del Whisky..
-..la terza è semplice Idromele, ma leggermente più forte di quello che trovereste da Madama Rosmerta. La quarta contiene il Vino di Salazar, una specialità che si dice abbia creato Serpeverde stesso!-
- E la quinta..- concluse Fred, abbassando la voce. – E’ Sangue di Drago!-
- Che schifo!- sbottò Angelina, con una smorfia disgustata.
- Dovremmo bere Sangue di Drago?- chiese allibito Ron.
- No, testa di rapa! Non è quel sangue di drago!- spiegò Lee, poi scosse la testa in direzione dei gemelli, con un sorriso ampio. – Come ve lo siete procurati?-
George e Fred si guardarono, poi il primo disse. – Te lo spiegheremo più tardi!-
- E’ raro?- chiese Dean, curioso.
- E’ illegale!- rispose Hermione, incrociando le braccia. Ora aveva paura sul serio. Sarebbero finiti ad Azkaban per detenzione illegale di alcolici e smercio di sostanze altamente pericolose!
Fred la fissò a bocca aperta. – Granger, conosci il Sangue di Drago?-
- Ho letto un articolo sulla Gazzetta del Profeta!- rispose lei, scrollando le spalle.
- Si può essere arrestati?- chiese Calì, leggermente spaventata.
- Ragazzi, tranquilli!- li calmò George. – E’ l’unica bottiglia e sarà finita prima che possano anche solo realizzare che ce l’abbiamo!-
- Dobbiamo berla?- chiese Harry, indicandola con un una nota di panico nella voce.
Fred aggrottò la fronte. – No, dobbiamo lavarci il pavimento. Tu che dici?-
- Ma è pericoloso?- chiese Neville.
Fred scosse la testa. – No, è come il Whisky Incendiario. Non mi dilungherò a spiegarvi perché è stato ritirato dal mercato!-
- Le vostre preoccupazioni inutili stanno rovinando l’atmosfera!- aggiunse George.
Ginny alzò gli occhi al cielo. – Allora sbrigatevi a spiegare questo fantomatico gioco, perché sto invecchiando..-
- Come vuoi, sorellina!- esclamò George.
- Come stavamo dicendo, queste cinque bottiglie ci terranno compagnia stasera!- aggiunse Fred.
- Il gioco è molto semplice ed è stata Hermione la nostra musa ispiratrice!-
Hermione si pietrificò all’istante. Gli occhi di tutti puntarono su di lei e le sue guance avvamparono. Fred le fece un occhiolino e George le sorrise.
- C-cosa?- balbettò Hermione, tramando.
- Hermione?- chiese Ron scettico.
George annuì e cominciò a spiegare: - Avete presente il Marchio Nero? Hermione si è ispirata ai Mangiamorte per ideare il trucco dei Galeoni! Noi ci siamo ispirati a lei e al suo incantesimo sui Galeoni per creare il nostro gioco. Fred, a te l’onore!-
Fred agitò la bacchetta e un terzo bicchiere apparve galleggiando davanti al viso di ognuno. Hermione lo osservò attentamente. Era una pozione scura, con sfumature bluastre e sembrava fredda. Molto fredda. Il vetro del bicchiere era ricoperto di brina.
- Questa è la nostra ultima idea geniale!- annunciò Fred.
- Dobbiamo ancora trovargli un nome, ma per adesso accontentatevi di essere i primi fortunati clienti!- concluse George.
- Forza, bevete!- dissero in coro.
- Ho paura!- mormorò Calì, all’orecchio di Seamus e lui, in un gesto premuroso, le avvolse un braccio attorno alle spalle.
Hermione, sfidata dallo sguardo di Fred, prese il suo bicchiere e ingoiò il contenuto. Era freddo, proprio come aveva previsto. Aveva lo stesso sapore di una marmellata ai frutti di bosco. Scivolò lentamente lungo la gola di Hermione. Improvvisamente, il suo braccio destro divenne freddo. Sentì il sangue gelarsi. Fissò il polso e l’interno del suo braccio inorridita. Sulla sua pelle candida comparve una lunga striscia nera. Si diramò dal polso e le arrivò quasi fino a metà braccio, mentre la pelle tornava alla sua normale temperatura. Alzò lo sguardo e vide che tutti fissavano il proprio braccio con orrore. Fred e George sorridevano tranquilli, le linee nere presenti anche sulle loro braccia.
- Ma è..- iniziò Ginny.
- Un fulmine!- concluse Harry, ammirato.
Hermione riguardò il suo polso. Sì, era una saetta! Si stendeva dal polso, svettando sulla sua pelle bianca. Assomigliava molto a..
Non è possibile!
Alzò lo sguardo di scatto. Evidentemente, tutti erano arrivati alla sua stessa conclusione. Guardavano tutti Harry, a parte Luna, che passava distrattamente il dito sulla pelle. Il Prescelto toccò il polso poi passò le dita sulla sua cicatrice.
Tremando, Harry guardò i gemelli. E loro sorrisero.
- Grazie Harry!- esclamò Fred.
- Ci siamo ispirati anche a te!- aggiunse George.
- Questi sono tatuaggi semipermanenti. Scompariranno fra più o meno dieci ore! Sono piuttosto speciali, perché il loro utilizzo può variare a seconda di chi lo usa. Per esempio, può essere usato come quello dei Mangiamorte, per comunicare a distanza o per far sapere a un’altra persona che la stiamo cercando!-
- Non siamo ancora riusciti a concludere tutti gli incantesimi, ma quando saranno completi potranno essere usati per un mucchio di cose!-
Tutti guardarono i gemelli con ammirazione. Ron spalancò la bocca e Dean annuì soddisfatto. Hermione fissò il tatuaggio e poi Fred. Quei due erano capaci di incantesimi assurdi e complicati. Una punta di invidia le salì sulla lingua. L’avevano nettamente superata. Come poteva essere vero? Hermione Granger era stata superata dai gemelli Weasley? Assurdo! Oltre alla genialità dell’incantesimo stesso, Hermione si ritrovò ad ammirarne i dettagli. I gemelli avevano scelto un fulmine. Il bene contro il male. Il simbolo di Harry contro il simbolo dei Mangiamorte.
Inutile essere invidiosa, sono stati brillanti..
- Chiudi la bocca, Granger!- la provocò Fred, sorridendo.
Hermione assottigliò lo sguardo. – Complimenti, bel trucchetto!- minimizzò.
George sorrise. – Accettiamo con onore la tua invidia!- disse, facendo ridere tutti. – Ora, passiamo ad argomenti più seri: questa sera, il tatuaggio, vi servirà per giocare!-
- A turno, dovrete chiedere qualcosa e gli altri dovranno rispondere. Ogni tre domande, berremo tutti un bicchiere di Whisky Incendiario. Le risposte dovranno essere sincere!- li avvertì Fred.
- Se non lo saranno, il tatuaggio di tutti i presenti diventerà caldo. Così sapremo che c’è un bugiardo fra noi!-
- Chi verrà scoperto a mentire dovrà bere due bicchieri. Chi ha scovato il bugiardo sceglierà il liquido!-
- Giusto per non farlo sentire solo, anche gli altri berranno, ma un bicchiere soltanto!-
- Attenzione però!-
- Chi mentirà per più di tre volte, dovrà pagare una penitenza! E saranno gli altri a decidere come!-
- Non ci sono regole, per le domande: tutto è lecito!-
- Tutto chiaro?-
- No!- rispose Ron, poi indicò il calderone. – Quello cos’è?-
Fred scacciò l’aria con la mano. – A quello ci arriveremo più tardi. Ora propongo un brindisi per iniziare e..buona fortuna!-
Tutti bevvero un bicchiere di Whisky Incendiario e il gioco cominciò. Hermione cominciava a intravedere delle difficoltà: se a bruciare era il tatuaggio di tutti, come potevano scovare il bugiardo? Decise di rimandare le domande e di lanciarsi nel gioco, nascondendo il terrore. Aveva paura di quello che avrebbero potuto chiedere gli altri. E se l’avessero scoperta a mentire sul reale rapporto che aveva con Fred? Tremò al solo pensiero, ma provò a calmarsi e a concentrarsi sul gioco. Un pensiero passò rapido nella sua mente. Era quello a cui Fred si riferiva? Le aveva detto di essere preoccupato per la notte che avrebbero passato insieme. Era tutto lì o c’era dell’altro? Era preoccupato per quello che sarebbe saltato fuori con il gioco? Era tutto un piano architettato da lui? Perché, poi? Che senso aveva?
Scosse la testa, cercando di scacciare le domande dalla sua testa. Doveva rimanere concentrata e vigile. La spaventò il pensiero che presto l’alcol avrebbe offuscato la mente di alcuni di loro e il pericolo sarebbe raddoppiato. Sospirò, tentando di accantonare anche quel pensiero..
Ginny fu la prima a fare una domanda.
- Ipoteticamente parlando, se doveste scegliere fra Malfoy e Zabini, chi sarebbe il più bello?- chiese, ricevendo sguardi perplessi più o meno da tutti.
George sorrise. – Strana domanda, ma hai colto il senso del gioco Ginny: esagerare con le domande assurde o imbarazzanti!-
Hermione desiderò annegare nel calderone dove la pozione galleggiava tranquilla.
Sono rovinata..
Le risposte partirono da Harry. – Zabini! Ma solo perché odio Malfoy!-
Tutti scoppiarono a ridere. Fred schioccò le dita e indicò Angelina. – Sei la prossima! Alla fine del giro, scopriremo se qualcuno ha mentito!-
- Zabini!- rispose lei, tranquilla, prima di addentare una Cioccorana.
Poi toccò ad Alicia. – Malfoy, anche se lo odio!-
Ron si guardò intorno, disgustato. – Anche i ragazzi devono rispondere? Ma è una domanda da ragazze, no?..be’, insomma..Zabini!- disse, arrossendo fino alle orecchie.
Lavanda sorrise tranquilla. – Zabini!-
Poi toccò a Fred. – Zabini!-
Seamus pensò per qualche secondo, prima di rispondere: - Malfoy!-
Calì incrociò lo sguardo di Lavanda e sorrise maliziosa. – Zabini, senza dubbio!-
Seamus si girò a guardarla e lei scosse le spalle arrossendo.
Lee schioccò le dita. – Il Furetto!-
Katie scrollò le spalle. – Sono entrambi parecchio odiosi, ma direi..Zabini!
Dean arricciò le labbra: - Zabini!-. Poi scelse dal mucchio una scatola di Api Frizzole e cominciò a mangiarle.
Hermione scosse la testa, fulminando Ginny con lo sguardo. La ragazza le rivolse un sorriso innocente.
- Be’, direi..- mormorò. – Malfoy!- sbottò alla fine.
Luna riemerse dalla sua aria trasognata. – Malfoy! Ha dei bei capelli, peccato siano solo il frutto di un incantesimo riuscito male. Forse i suoi genitori volevano donargli l’intelletto con un distillato di Prugne Dirigibili essiccate. Se eseguita scorrettamente, la pozione trasforma i capelli di una persona in crine dorate!-
Tutti si guardarono ridendo e scuotendo la testa.
Neville borbottò: - Zabini!- a voce talmente bassa che quasi non lo udirono.
George rispose tranquillamente: - Malfoy!-
Infine, Ginny, l’artefice della domanda, rispose. – Malfoy!- sorridendo tranquilla.
- E ora il verdetto! Allungate il braccio: è più scenico!- esclamò Fred.
Ognuno allungò il braccio destro verso l’interno del cerchio. Hermione rimase in attesa, ma il tatuaggio sembrava essere della stessa temperatura di sempre.
Dopo qualche secondo di silenzio, George sollevò la testa sorridendo. - Abbiamo fra noi amici leali e sinceri!-
- Per adesso!- aggiunse Fred, ghignando. – Harry, tocca a te!-
Il ragazzo si guardò intorno e chiese: - Be’ Ginny ha chiesto un’opinione su dei ragazzi, ora tocca alle ragazze! Chi scegliereste fra Fleur Delacour e Daphne Greengrass?-
Hermione sospirò di sollievo. Un’altra domanda innocente! Il sollievo venne spazzato via dalla consapevolezza che erano solo a quota due domande! Il giro si concluse in fretta e Fleur batté di gran lunga la rivale di Hogwarts. Il sorriso di Hermione vacillò quando vide Fred pronunciare il nome di Flebo con fin troppa naturalezza. Il ghigno che le rivolse subito dopo, invece, le fece venire voglia di provare a centrare la sua testa con il calderone!
Poi fu il turno di Angelina che domandò a tutti quale fosse il loro incubo peggiore. Le risposte furono piuttosto interessanti. Hermione ammise che la bocciatura agli esami era stata sostituita recentemente con la paura della guerra. Harry e Ron risposero più o meno la stessa cosa. Luna divertì tutti, rispondendo che temeva i Ricciocorni Schiattosi più dei Dissennatori. Calì ribadì il suo terrore per i serpenti. Neville nominò Piton, arrossendo e balbettando. Fred, il cuore di Hermione perse un battito, rispose che la sua paura più grande era perdere le persone che amava.
Il giro finì e i tatuaggi rimasero freddi. Avevano passato la terza domanda, perciò era giunto il momento di bere. Hermione sorseggiò il Whisky per poi svuotare il bicchiere in un unico sorso. Erano arrivati alla terza domanda senza scatenare situazioni imbarazzanti. Hermione sapeva che la pace non sarebbe durata a lungo. E infatti..
Alicia si sistemò meglio sul materasso e sorrise maliziosa. – Il vostro primo bacio? Non voglio sapere la persona! Voglio che lo descriviate con un aggettivo!-
- Questa si che è bella!- commentò Ginny.
Hermione impallidì. Le dispiaceva quasi per Krum..
Ron arrossì e disse: - Meraviglioso!-
Lavanda strinse la sua mano e sorrise giuliva. – Oh, Ron-Ron!-
Lee finse di vomitare e Hermione, Harry e Ginny scoppiarono a ridere.
Lavanda gli rivolse un’occhiataccia e rispose: - Passabile!-
Tutti sapevano che non era stato Ron il primo, ma probabilmente solo Calì conosceva l’identità del misterioso ragazzo.
Fred fissò il soffitto assorto poi scosse le spalle. – Strano!-
Hermione si chiese chi fosse la ragazza. La curiosità la distrasse dal gioco per un attimo. Sentì Seamus rispondere qualcosa di simile a “Emozionante” e perse completamente la risposta di Calì. Prima di Angelina, non le sembrava di aver mai visto Fred in compagnia di una ragazza. A chi aveva dato il primo bacio.
La risposta di Lee la riportò con la mente nella Stanza delle Necessità.
- Dolciastro!- rispose il ragazzo.
- Orribile!- rispose Katie, con una smorfia e affogò il suo disgusto mordendo una tavoletta di cioccolato di Mielandia.
- Per forza, hai baciato McLaggen!- borbottò Lee, infastidito.
- Geloso, Jordan?- lo provocò lei.
- Disgustato, più che altro!-
- Piantatela voi due!- commentò George, ghignando.
Fu il turno di Dean. – Ehm..bello! Non mi viene in mente altro!-
Hermione trattenne il fiato e strinse le mani attorno alla coperta che le copriva le gambe. Sentì lo sguardo di Fred su di sé. Voleva arrossire, ma riuscì a resistere.
- Inutile!- rispose, soddisfatta di se stessa. Era la risposta perfetta.
- Inutile?- chiese Harry, perplesso.
Lei annuì scrollando le spalle e il giro riprese.
Luna guardò gli amici con un sorriso e rispose: - Indimenticabile!-
Neville arrossì, il che la disse parecchio lunga sul sorriso di Luna. Hermione tenne per sé il commento, ma vide i sorrisi consapevoli apparire anche sui visi di Ginny, Harry e, straordinariamente, Fred.
- Direi..- mormorò Neville, poi sorrise con coraggio e rispose. – Unico!-
Fu il turno di George: - Breve!- rispose e tutti scoppiarono a ridere.
Harry si grattò la cicatrice e sorrise. – Inaspettato!-
Ginny si schiarì la voce e rispose: - Imprevedibile!-
Hermione sorrise e le fece un occhiolino. Poco prima di scendere nella Stanza delle Necessità, Ginny le aveva raccontato tutto. Finalmente, Harry aveva fatto un passo avanti! E che passo! Era davvero felice per loro, e le risposte a quella domanda potevano solo significare qualcosa di bello.
Angelina scrollò le spalle. – Normale!-
Alicia chiuse il giro. – Perfetto!-
Rapidamente, tutti allungarono il braccio destro verso il centro. Nel giro di pochi secondi, Hermione sentì la pelle scaldarsi. Il tatuaggio divenne improvvisamente caldo, anche se, visibilmente, non era cambiato.
- Finalmente una bugia!- esclamò Fred.
- Adesso viene il bello!- annunciò George.
Improvvisamente, la sostanza nel calderone cominciò a ribollire. Il liquido si sollevò in spire tortuose verso il soffitto, fermandosi a una ventina di centimetri dai bordi di rame del calderone. Cinque torrenti di liquido si allungarono verso gli estremi del cerchio. Uno volò in direzione di Hermione e si agganciò al suo polso destro. Un’altra stria scese sul polso di Ron e lo avvolse. Le altre tre si agganciarono ai polsi di Lee, Calì e George.
- Miseriaccia, che succede?- strillò Ron spaventato.
- Ecco a voi, signore e signori, la Pozione della Verità!- annunciò George, sventolando il braccio destro.
Il liquido, notò Hermione, scorreva come se fosse attraversato da una qualche energia e pulsava. Era fresco e profumava di menta.
- Non è Veritaserum!- spiegò Fred. – Questa pozione è in grado di scovare chi ha detto la bugia. A giudicare dalle Catene, quelle cose che si sono avvolte attorno ai vostri polsi, ci sono due Bugiardi! La Pozione ha scelto tre persone per scovare i Bugiardi. Ecco come funziona: ognuno di voi dirà il nome di chi pensa sia il bugiardo!-
- Quando avremo finito, la Catena di ognuno di noi cambierà colore!- continuò George.
Poi Fred concluse: - Se diventerà argento, sarete i Bugiardi, se diventerà oro sarete i Cercatori e cioè avrete indovinato. Abbiamo pensato di legare al Quidditch questa figura! Se resterà di quel colore, non sarete né Bugiardi né Cercatori! - spiegò, sorridendo compiaciuto. – Bene, cominciamo da George: ognuno dica il nome del possibile Bugiardo!-
George li guardò tutti e rispose: - Calì!-
Ron si guardò intorno e disse: - Hermione!-
Lei lo fulminò con lo sguardo. Era stata totalmente sincera, questo era di conforto!
Calì rispose: - George!-
Hermione guardò Ron, sollevando un sopracciglio: - Ronald!-
Lui le rivolse una smorfia.
Lee, sorridendo rispose: - George!-
- Gran bell’amico!- commentò l’altro.
Hermione avvertì una leggera pressione sul polso e poi, lentamente, vide la sua Catena diventare dorata. Quella di George assunse lo stesso colore. Quella di Lee rimase verde-marrone e quelle di Calì e Ron divennero argentate.
Tutti scoppiarono in un applauso, mentre le Catene si ritiravano e il liquido tornava completamente nel calderone.
Fred sorrise e batté le mani. – Bene, abbiamo un bugiardo in famiglia! Non vogliamo la verità, ragazzi, ma vogliamo sentire da George e Hermione quale bevanda sceglieranno!-
I due si guardarono. Hermione colse negli occhi di George un lampo di divertimento e sentì, per una volta, la sua mente entrare in sintonia con quella del gemello. Un po’ come entrava in sintonia con quella di Fred, ma per un motivo completamente diverso.
Si sorrisero e insieme esclamarono: - Sangue di Drago!-
A quelle parole, il liquido nella bottiglia rossa calò e i bicchieri di tutti si riempirono. Nel caso di Ron e Calì si riempì anche il secondo bicchiere.
Era una magia stupefacente. Anzi, a dire la verità, ogni magia compiuta fino a quel momento era stupefacente!
Ginny guardò ammirata i gemelli.- La prossima volta vi difenderò davanti alla mamma, se si azzarderà a dire che avete sprecato la vostra intelligenza!- ammise.
Fred mimò un inchino: - Lieto di saperlo, sei sempre la nostra sorella preferita!-
- Alla salute, gente!- esclamò George.
Hermione bevve e le sembrò di aver ingoiato una delle sue fiamme azzurre. Non era come il Whisky. Era molto peggio! Il liquido bruciò e il fuoco divampò nelle sue vene. Lentamente, la sensazione di bruciore si spense e il sangue tornò alla solita temperatura. Si toccò le guance, sorprendendosi di trovarle fredde. Eppure le sembrava di aver appena preso fuoco! Tutti avevano reagito più o meno nello stesso modo. Perfino Fred tossì un paio di volte. Ron e Calì mandarono giù il secondo bicchiere, guardandosi con sommo orrore.
- Così impari a dire le bugie!- commentò Ginny, prendendo in giro il fratello.
Hermione notò solamente in quel momento lo sguardo avvilito di Lavanda. Si sentì in colpa e smise di ridere. Ron aveva mentito sul bacio dato a Lavanda. Ma perché? Che senso aveva mentire con la propria ragazza di fianco? Tanto valeva ammetterlo subito! Ron si girò verso la fidanzata e sorrise incerto. Si sporse verso il suo orecchio e le mormorò qualcosa. Lavanda sorrise rilassata e la tensione si sciolse. Evidentemente, pensò Hermione, doveva averle detto la verità o qualcosa di molto confortante!
Il gioco riprese. Le domande di Ron e Lavanda furono piuttosto innocenti. Il primo chiese di scegliere fra la Umbridge e Piton, mentre la seconda lanciò un nuovo scontro di bellezza fra McLaggen e Viktor Krum. Hermione notò lo sguardo divertito e perplesso di Fred quando lei rispose McLaggen. I tatuaggi rimasero freddi, perciò nessuno aveva mentito in quei due turni. Questo, forse, sorprese Fred più della risposta stessa di Hermione.
Era arrivato il turno di Fred. Hermione lo fissò tremando. L’istinto le suggerì che la domanda di Fred avrebbe ripagato l’innocenza delle due precedenti!
- Alicia mi ha dato un’idea!- esclamò, fissandoli tutti. – Lei vi ha chiesto di descrivere il vostro primo bacio con un aggettivo. Io vi chiedo il nome!-
Un mormorio sconsolato attraversò il gruppo e fece ridere George.
Seamus, accanto a Fred, fu il primo. – Susan Bones!- ammise arrossendo.
Calì sospirò. – Ti odio Fred..Blaise Zabini!-
Rimasero tutti a bocca aperta. Ginny scosse la testa, con gli occhi sgranati.
- Com’è successo?- chiese Lee, sbalordito.
- E’ una lunga storia, più tardi ve la racconto!- borbottò Calì.
Lee si riscosse e diede la sua risposta: - Angelina Johnson!- esclamò, sorridendo come un idiota. – Grazie per il “normale” di prima!-
- Figurati, Jordan!- rispose lei tranquilla.
Hermione spostò lo sguardo da Lee ad Angelina, palesemente allibita. Questa proprio non la sapeva! Quel gioco stava rivelando cose impensabili!
- E’ stato uno scherzo, durante il secondo anno! Ma è stato il primo!- spiegò Lee, visto che tutti, a parte i gemelli, Angelina, Katie e Alicia, li guardavano a bocca  aperta.
- Perché dolciastro?- chiese Harry.
- Aveva appena mangiato una Piuma di Zucchero che George le aveva regalato!- raccontò.
George scoppiò a ridere e Angelina arrossì.
- Avevo dimenticato la Piuma! Volevo fare colpo su di te, ma già mi detestavi!-
Angelina sorrise beffarda- E’ stato odio a prima vista!-
- Ma ti sei mangiata la mia Piuma di Zucchero! A proposito, Neville lanciamene una!-
Lee scosse la testa ridendo e diede un colpetto a Katie con il ginocchio. – Forza Bell!-
 – McLaggen, anche se l’hai già detto tu prima!- sbottò.
Dean sorrise e scosse la testa. – Lavanda!-
- Grazie per il “bello”!- commentò lei.
- Figurati!-
Hermione arrossì e si schiarì la voce. – Viktor Krum!-
Angelina, Alicia e Katie spalancarono la bocca.
- La Granger sa puntare in alto!- commentò Fred, sorridendole.
- Già, ma non sempre ci riesco!- rispose lei, con un sorriso malizioso che solo Fred e pochi altri riuscirono a interpretare. – Luna, tocca a te!- aggiunse poi, più per trovare qualcos’altro da fare che non fosse perdersi negli occhi profondi di Fred.
- Neville Paciock!- ammise la ragazza, senza scomporsi di un millimetro.
Neville sorrise, stranamente meno timido del solito. Forse era il Whisky!
- Luna Lovegood!- rispose, guardando la ragazza con un sorriso dolce.
- Siete davvero meravigliosi!- commentò Lee, fingendo di stringersi in un abbraccio.
- E tu sei ridicolo!-
- Invidiosa, Bell? Vuoi un abbraccio anche tu?-
- George?- chiese Fred, alzando gli occhi al cielo.
Il gemello sorrise beffardo e rispose: - Penelope Light!-
Tutti rimasero a bocca aperta.
- La ex di tuo fratello?- chiese Hermione allibita.
George sbuffò. - Fratello..- borbottò. – Sì, lei! Molto prima che si mettessero insieme, se vi può interessare!-
- In realtà, non ce ne fregava niente..-
- Grazie Ginny!-
- Non c’è di che, fratellino!-
- Comunque tocca a te!-
Ginny scrollò le spalle. – Michael Corner!-
Harry arrossì improvvisamente e Hermione provò un filo di compassione per lui.
- Ehm..Ginny Weasley!- confessò, tremando. Ci fu un momento di silenzio, poi tutti scoppiarono a ridere.
- Guardate che dice sul serio!- esclamò Ginny, sorridendo.
La risata si spense. Ron guardò Harry e lui gli rivolse un’espressione dispiaciuta, ma fiera e orgogliosa. Ginny allungò la mano e strinse quella di Harry, sorridendo.
Fred e George si scambiarono un’occhiata e dissero all’unisono: - Era ora!-
Ron boccheggiò un paio di volte, l’attenzione di tutti rivolta a lui. Hermione trattenne il fiato e non poté impedirsi di pensare che se quella era la reazione di Ron all’aver scoperto che Ginny e Harry si erano baciati, solo baciati, allora sarebbe stato molto grave scoprire la reazione che avrebbe riservato a lei e Fred!
Dopo qualche secondo, Ron sorrise. – Ok, fate quello che volete, ma fatelo lontano da me!- borbottò.
Tutti risero e il gioco continuò.
Fu il turno di Angelina: - Lee Jordan! Grazie per il “dolciastro” anche se non credo sia esattamente un complimento!-
- Lo era!- ammise lui, ridendo.
Toccò ad Alicia. – Oliver Baston!-
Harry la fissò sconvolto. – Baston? Non sapevo facesse altro, a parte giocare a Quidditch!-
Hermione si unì alla risata, pensando che, battute a parte, Alicia era stata fortunata. Baston era molto carino!
Ron scosse le spalle e sorrise alla sua ragazza. – Be’, Lavanda!-
- Dean Thomas!- ammise lei, rivolgendo un sorriso sia al fidanzato che all’amico.
Hermione pensò che Ron fosse già al corrente di quel dettaglio, altrimenti non si sarebbe spiegata la sua pacifica reazione!
Ma i suoi pensieri furono interrotti dallo sguardo di Fred. Toccava a lui! Hermione sentì il cuore accelerare il suo battito. Era curiosa. Era davvero molto curiosa. Fred la guardò un’ultima volta prima di voltarsi verso gli altri.
Con un ghigno divertito rispose: - Hermione Granger!-
Silenzio.
Un lungo, opprimente e desolato silenzio. Hermione smise di respirare. Nessuno respirava. Il mondo parve fermarsi. Hermione fissava Fred e lui fissava Hermione. In silenzio. Il suo cuore riprese a battere furiosamente.
Non era vero. Era impossibile! Fred mentiva!
Lentamente, vide gli sguardi di tutti passare da lei a Fred. Solo George era rimasto impassibile. Nemmeno Ginny aveva previsto quella risposta e guardava Fred con un misto di incredulità e curiosità. Hermione vide lo sguardo di Ron assottigliarsi e posarsi su di lei. Quello sguardo, più di ogni altro, la risvegliò dal suo torpore.
- Hai preso un Bolide in testa?- sbottò, cercando di sorridere e fingersi divertita.
- No!- rispose sorridendo. – E mi ferisce sapere che non te lo ricordi!-
Hermione lo fulminò con lo sguardo, cercando di trasmettergli un chiaro messaggio: smettila o ti uccido!
George batté le mani. – Questo è un vero colpo di scena! La Pozione parlerà per voi! Allungate le braccia!-
Hermione sentì subito il braccio scottare. C’era un bugiardo fra loro. Perfetto! Era sicuramente Fred. Tutto si sarebbe risolto. Era l’ennesimo scherzo ben architettato. Si costrinse a sospirare di sollievo. La Catene salirono dal calderone e, con suo sommo orrore, scesero ad avvolgere lei, Harry e Lavanda.
- Due Cercatori e un Bugiardo!- annunciò George. – A voi il verdetto!-
- Hermione!- disse Lavanda, beccandosi un’occhiataccia da parte sua.
- Lavanda!- disse Harry.
- Lavanda..- borbottò Hermione, ringraziando Harry con lo sguardo.
Ma non poté cantare vittoria. La sua Catena divenne di un brillante color argento, quella di Harry rimase marrone e quella di Lavanda scintillò d’oro. Hermione guardò sbigottita la Catena e alzò lo sguardo su Fred, che le fece un occhiolino.
Ha manomesso il gioco! Sicuro..
- E’ uno scherzo, vero?- chiese Hermione, voltandosi verso George, mentre le Catene si ritiravano. Le tremava la voce dalla rabbia. E dalla paura..paura di essere giudicata. Paura di dire la verità. Ma quale verità, poi? Fred non era stato il suo primo bacio!
George scosse la testa. – Il gioco non mente mai!-
Fred ghignò in direzione del fratello, poi allargò le braccia. – Passo a spiegare, prima che a qualcuno esploda il cervello!- scherzò.
Hermione guardò tutti con la coda dell’occhio. Erano sbalorditi, stupiti e increduli. A parte Luna, che sorrideva tranquilla, e Neville che passava lo sguardo attento da lei, Hermione e Fred. Ron, Hermione lo notò con sommo terrore, aveva la stessa espressione di quando aveva vomitato lumache al secondo anno.
Fred, con un mezzo sorriso, si rivolse direttamente a lei. – Avevi dodici anni. Eravamo a Diagon Alley, al Ghirigoro. Mamma mi ha chiesto di aiutarti a prendere i libri sullo scaffale più alto. Tu non mi hai ascoltata e sei salita su una sedia traballante. Nemmeno tre secondi dopo sei scivolata. Io ti ho afferrata e tu, per sbaglio ovviamente, mi hai baciato!- concluse.
Hermione spalancò la bocca, mentre tutti si rilassavano e sorridevano, mormorando divertiti. Fred le rivolse uno sguardo un po’ ammiccante e un po’ offeso, come se fosse dispiaciuto che lei non lo ricordasse. Hermione tornò indietro con la mente.
Sì..era successo davvero! Era scivolata, ma non ricordava assolutamente di averlo baciato. Baciato..che parola grossa! Aveva sfiorato le sue labbra perché aveva perso l’equilibrio e si era appoggiata alle sue spalle. Sembravano passati secoli, perché Fred se lo ricordava?
- Ma tu quello lo chiami bacio?- sbottò Hermione, riemergendo dai suoi pensieri.
- Granger ci siamo toccati le labbra! Per la Pozione, questo è sufficiente!- rispose lui, sorridendo.
Lee scoppiò a ridere. – E fu così che Fred Weasley tolse la Coppa a Viktor Krum!-
Hermione lo fulminò con lo sguardo e lui smise di ridere. In compenso, scoppiarono a ridere tutti gli altri, quando assistettero a quella scena.
- Su con la vita, Granger!- esclamò George. – Hai due bicchieri che ti faranno dimenticare questo ricordo..di nuovo!-
Hermione sorrise a George, desiderosa di scatenare la sua vendetta. – Lavanda, cosa devo bere?- chiese, alzando il mento con orgoglio.
La ragazza propose l’Acqua Viola. Hermione bevve i suoi due bicchieri e gli altri il loro singolo. Fred non le staccò di dosso gli occhi e, appena fu sicuro di aver il via libera, finse di mandarle un bacio con un occhiolino. Hermione ricambiò con un smorfia di puro disprezzo.
Ron sembrava essersi rilassato. Ginny, Harry, George e Lee, invece si scambiarono occhiate furtive. Erano gli unici consapevoli di ciò che stesse veramente accadendo fra lei e Fred, e questo, invece di tranquillizzarla, le diede la nausea. Il gioco stava permettendo a fatti imbarazzanti come quello del bacio di emergere. Sperò solo che la sorte scegliesse uno degli altri componente del gruppo e non solo lei!
Bevvero il Whisky Incendiario prima della domanda di Seamus. Fortunatamente, il ragazzo scelse una domanda piuttosto semplice: la persona che odi di più in assoluto. Qualcuno disse Voldemort, qualcuno la Umbridge, Ron rispose zia Muriel e altri vaneggiarono fra Piton, Malfoy e Tiger. Questa volta, non ci furono Bugiardi. Arrivò il turno di Calì di fare una domanda.
- Prendendo ispirazione dalla domanda di Seamus: se dovessi scegliere la persona migliore in questa Stanza, chi sceglieresti? So che molti di voi avrebbero più di un’opzione, perciò cercate di rispondere istintivamente!- chiese, sorridendo.
Hermione rabbrividì. Doveva mentire. Doveva mentire assolutamente! Ma la Catena l’avrebbe scoperta. Poteva dire Ginny e pensare a Harry. Sì, poteva giustificarsi così!
È un piano perfetto, coraggio sta calma!
Fu Lee, il primo a rispondere. – Katie!-
Lei sorrise. – Grazie Jordan!-
- Di niente!-
- Be’, sarò scontata ma..Lee!- ammise, scuotendo le spalle.
Dean arrossì, si schiarì la voce  e rispose: - Seamus!-
Hermione sorrise in direzione di Fred, sentendosi stranamente tranquilla e sicura di sé.
- Ginny!- rispose.
L’amica le sorrise e le fece un occhiolino. Fred finse di grattarsi il mento e nascose un sorriso dietro la mano.
Luna guardò il calderone con aria assente e rispose. – Hermione!-
La ragazza rimase a bocca aperta. – Grazie Luna!-
- E’ la verità!- ammise lei.
Neville sorrise e arrossì al tempo stesso. – Luna!-
- Che cosa dolce!- commentò lei, guardandolo con i suoi occhi sempre sognanti.
- Fred!- rispose George.
Lee alzò gli occhi al cielo. – Chi l’avrebbe mai detto!-
Ginny e Harry si guardarono e risposero l’uno il nome dell’altra. Fu una cosa così tenera che perfino Fred e George sorrisero senza scherno.
Poi toccò ad Angelina. – Alicia!- rispose tranquilla.
A Hermione non sfuggì lo sguardo accigliato che George le rivolse.
Alicia sorrise. – Dean!- rispose, puntando i suoi occhi sul ragazzo, che avvampò.
Lee fischiò eloquentemente e poco dopo una scatola di Gelatine Tutti i Gusti+1 si abbatté sulla sua fronte. Alicia l’aveva lanciata con così tanta forza che il ragazzo era crollato all’indietro, scatenando una risata generale.
Ron e Lavanda dissero il loro nome, quasi all’unisono, Fred disse il nome del gemello e Seamus, incredibilmente,    quello di Calì. La ragazza avvampò e rispose Seamus. Hermione pensò a quante rivelazioni stessero saltando fuori dal gioco. La cosa non le piaceva. Per niente!
Il braccio destro di ognuno di loro si scaldò. C’erano dei Bugiardi. Hermione sapeva di essere fra questi, ma sperò vivamente di potersela cavare.
- Vediamo un po’ cosa combina la Pozione!- esclamò George divertito.
Hermione guardò ammirata il liquido salire nelle solite spire. Questa volta, undici Catene scesero verso di loro e incatenarono lei, Fred, George, Angelina, Dean, Harry, Ron, Lee, Alicia, Neville e Ginny.
Seamus scoppiò a ridere. – A conti fatti, ci sono cinque Bugiardi! Non male!-
Fred scosse la testa divertito. – Comincio io: Harry!-
Harry si guardò intorno e disse: - Fred!- sorridendo. – Non mi veniva in mente nessun’altro!-
Lee ghignò. – Hermione!-
La ragazza si finse innocente e rilassata. – Angelina!-
Quest’ultima si guardò intorno e tentò: - Lee!-
Poi toccò a Ron. – Angelina!-
Fu il turno di George: - Ronnie!-
- Fred!- disse Dean.
- Dean!- rispose Neville.
Infine, Alicia e Ginny dissero, rispettivamente, George e Fred.
Con ansia, il gruppo aspettò che il colore delle Catene cambiasse. Hermione vide l’argento brillare attorno al suo posto e sospirò, sperando di riuscire a rimanere calma e che nessuno ponesse domande imbarazzanti. Assieme alla sua erano diventate d’argento le Catene di George, Angelina, Dean e..Fred! I loro occhi si incontrarono e, per un momento, Hermione vide il sorriso che riservava a lei veleggiare sulle sue labbra. Qualcosa le scaldò il cuore. Fred aveva mentito. Fred aveva pensato a lei. La tensione si sciolse. Provò un’innata felicità e un sorriso salì spontaneo sulle sue labbra. Attorno a lei, la conversazione riprese.
I Cercatori stavano decidendo con quale liquido punire i Bugiardi. Alla fine, optarono per l’Idromele. Furono due bicchieri semplici da bere. Nulla reggeva il confronto con il Sangue di Drago.
- Bene ragazzi, il gioco comincia a farsi interessante! Alcuni di noi hanno già una bugia, Hermione ne ha addirittura due!- la prese in giro George.
- Sì, ma una era inconsapevole!- protestò lei, sbuffando.
Fred scosse le spalle. – E’ irrilevante: un’altra bugia e pagherai la penitenza!-
- Fred, io mi offenderei se fossi in te!- intervenne Lee.
Hermione trattenne il respiro. Lo avrebbe ucciso. Lee stava rischiando seriamente la vita!
- Concordo!- aggiunse George. – Dimenticarsi del primo bacio..non è un buon segno!- aggiunse serio, scuotendo la testa.
Hermione lo fulminò con lo sguardo e lui ricambiò con un occhiolino.
Fred, per tutta risposta, le rivolse un sorriso divertito e rispose. – Magari un giorno avrò la possibilità di riscattarmi...-
Ron per poco non soffocò con un topo di zucchero. Lavanda batté dolcemente la mano sulla sua schiena, chiedendogli se stesse bene. Ginny trattenne una risata e Harry lanciò un’occhiata un po’ dispiaciuta e un po’ divertita a Hermione, che stava assumendo un colorito sempre più scarlatto e che aveva la mano già pronta a scattare verso la bacchetta appoggiata sul materasso dietro la sua schiena.
Hermione raccolse a sé tutta la spavalderia in suo possesso e sorrise, sollevando le sopracciglia.  – Continua a sognare, Weasley!-
Una risata generale investì il gruppo, Fred compreso. Ma il ragazzo riservò a Hermione uno sguardo carico di sfida e malizia. Ad essere sinceri, Hermione provò un pizzico di esuberante eccitazione. Fred si sarebbe vendicato per quella frecciata e la cosa la compiaceva molto più di quanto fosse lecito!
- Fantastico!- esclamò Lee. – Tocca a me!-
Impiegò quasi cinque minuti a scegliere la domanda. Katie sbuffò più volte alzando gli occhi al cielo e Alicia minacciò di trasfigurare i suoi capelli in un mucchio di tentacoli aggrovigliati. Angelina finse di addormentarsi sulla spalla di Harry e George avvertì Lee che era capace di incantesimi altamente fastidiosi e pericolosi! Alla fine, Lee optò per una domanda dalla malvagità piuttosto prevedibile, o almeno così pensava Hermione, mentre impallidiva al pensiero di quello che avrebbe risposto. Perché non poteva permettersi un’altra penitenza. Ergo, non poteva mentire!
- La vostra prima cotta segreta!- esclamò Lee, sorridendo compiaciuto.
Hermione si chiese quanto sarebbe stato difficile schiantare tutti e scappare via. Forse qualcuno avrebbe reagito. Non tutti erano molto bravi con gli Schiantesimi e i migliori non l’avrebbero mai attaccata. O no? Decise che era un piano assurdo e potenzialmente ridicolo, perciò rimase seduta, cercando di non morire asfissiata e ascoltò le risposte di Katie e Dean, anche se loro voci sembrarono provenire da lontano. Hermione fissava le coperte, ma sapeva che Fred la stava guardando. Sentiva i suoi occhi scrutarla, spogliarla e attendere con ansia la sua risposta. Hermione tremava. O la verità, o una penitenza. Pensò a George, alle provocazioni e alle battute imbarazzanti e capì che non poteva permettersi di pagare una penitenza. Era meglio dire la verità.
- Hermione, tocca a te!- disse Lee.
La ragazza sospirò e rivolse un’occhiata raggelante a Lee. – Sappi che ti odio!-
- Io no, ma cercherò di farmene una ragione!-
- Ronald Weasley!- disse, tutto d’un fiato.
I gemelli e Lee scoppiarono a ridere, Neville soffocò con un’Ape Frizzola, alcuni risero e altri mormorarono sorpresi e Ron..arrossì talmente tanto da assomigliare a una bandiera scarlatta di Grifondoro.
- Per fortuna le è passata!- commentò Ginny.
Hermione le rivolse uno sguardo di rimprovero, ma si lasciò scappare un sorriso. Si sentiva stranamente leggera, come se un grosso peso si fosse sollevato dal suo cuore. Aveva detto la verità. E non era una brutta sensazione. Al contrario, era felice di essere stata sincera. Aveva evitato una probabile penitenza orribile e aveva confessato qualcosa del suo passato che non la infastidiva più. Si sentiva libera! Sorrise a Ron, che ricambiò incerto il sorriso. Lavanda, fortunatamente, reagì in modo piuttosto pacifico. Abbracciò Ron e gli sussurrò che non ne  era per niente stupita: chi poteva resistere al suo Ron-Ron?
George finse di vomitare e Fred usò la bacchetta per mimare un coltello in pieno cuore. Tutti scoppiarono a ridere, tranne Hermione, che rivolse un’occhiataccia a Fred e un sorriso comprensivo a Ron, che arrossì ancora di più.
- Granger, ci sorprendi ogni giorno di più!- commentò George.
- D’accordo!- sbottò lei alzando gli occhi al cielo. – Ora piantatela o vi chiudo una settimana nel bagno di Mirtilla!-
La minaccia scatenò un’altra ondata di risate, ma il gioco riprese e l’argomento fu abbandonato. Fred rivolse uno sguardo di profonda ammirazione a Hermione, che sorrise compiaciuta. Nonostante le battute, era felice di aver detto la verità. Quel gioco cominciava a piacerle!
Saltarono fuori risposte piuttosto interessanti: Neville confessò che la sua prima cotta era stata Hermione e questo la lusingò più del dovuto; Ginny ammise di aver sempre avuto una cotta per Harry, cosa che non stupì nessuno! Luna disse di aver avuto una cotta per uno studente del terzo anno di Tassorosso, poco dopo essere arrivata a Hogwarts, ma di non ricordare nemmeno il suo nome; Ron, nell’imbarazzo generale, confessò la sua prima cotta per Hermione, che sorrise impacciata; Harry parlò di Cho e Angelina borbottò qualcosa di molto simile a “George Weasley”. Ovviamente George, che non si lasciava mai sfuggire l’occasione buona, la costrinse a ripeterlo a voce alta e lei, dopo averlo fatto, afferrò una Cioccorana e lo centrò in faccia, scatenando un attacco di risate generale. Fu il turno di Fred e Hermione provò un innato e inspiegabile senso di panico. Un tentacolo si mosse nel suo stomaco. La piovra della gelosia era pronta a risvegliarsi e questa la cosa la innervosiva parecchio. Non era giusto! Non poteva essere gelosa. Dov’era finito il suo tanto decantato orgoglio?
- Be’ la mia prima cotta è stata Angelina!- ammise, sorridendo all’amica.
La piovra ritirò i suoi tentacoli. Hermione si rilassò.
Angelina scosse la testa, alzando gli occhi al cielo. – Mi chiedo ancora perché ti ho detto di sì!-
- Perché non si può dire di no a un Weasley!- rispose George.
- A parte a Ron..- mormorò Ginny sorridendo.
Il fratello le rivolse un’occhiataccia, ma sorrise. Il giro finì e le Catene si sollevarono dal calderone. Incredibilmente, ci furono tre bugiardi. Il primo era Seamus. Hermione si chiese per chi avesse veramente avuto una cotta. Il secondo era Dean, che aveva risposto Ginny. E il terzo..Fred! Hermione fissò la Catena argentata sul polso del ragazzo e il suo cuore si fermò. Aveva mentito!
Ma allora..
- Fred!- esclamò Lee, fingendosi deluso.
Il ragazzo scosse le spalle. – Ero stufo di bere un bicchiere soltanto! Ne volevo due!-
Alzarono tutti gli occhi al cielo e mormorarono divertiti, tranne Hermione. Chi era stata la prima cotta di Fred? Perché aveva mentito usando proprio il nome di Angelina? Era vero che voleva due bicchieri o stava semplicemente distraendo tutti dalla verità?
Hermione lo guardò con sospetto e lui scosse le spalle tranquillo, l’immagine dell’innocenza. Qualcosa non andava. Fred Weasley era in grado di escogitare piani malefici nelle situazioni più impensabili. Era una di quelle occasioni? Doveva preoccuparsene? Le stava venendo mal di testa..Hermione decise di non pensarci e tornò a concentrarsi sul gioco.
Andarono avanti per quasi un’ora e le successive domande furono piuttosto innocenti e semplici. Luna chiese quale animale li spaventasse di più. Hermione chiese il sogno più grande. Furono domande le cui risposte non fornirono nuovi Bugiardi. Hermione cominciò a rilassarsi. I bicchieri bevuti fino a quel momento l’avevano calmata e avevano disteso i suoi nervi. Per la prima volta da quando avevano iniziato il gioco, rilassò le gambe e le spalle. I muscoli indolenziti ringraziarono rilassandosi. Il peggio doveva essere passato, pensò.
Ma poi fu il turno di George.
George.
Si era dimenticata di lui. Come poteva essersi dimenticata di lui, la copia malvagia del ragazzo che stava sconvolgendo la sua vita? Non che Fred non fosse altrettanto malvagio. Ma almeno poteva farsi perdonare. George no.
Come poteva essersi dimenticata di lui?
Era anche il turno del bicchiere di Whisky. Hermione bevve talmente in fretta da attirare lo sguardo incuriosito di Ginny, che capì al volo l’espressione avvilita dell’amica. Anche Ginny, evidentemente, aveva abbassato la guardia. Hermione attese con ansia il momento della domanda.
Poi Hermione vide una cosa che le gelò il sangue: gli occhi di George trovarono quelli di Fred. Si scambiarono un sorriso talmente rapido e segreto che quasi Hermione non realizzò di averlo colto. E lei capì. Capì che il peggio era appena arrivato. Capì che il gioco stava per trasformarsi nel suo incubo peggiore. Incontrò gli occhi di Fred e lui sorrise, il suo peggiore (o migliore?) sorriso malvagio.
- Allora? Qual è la domanda?- chiese Dean, invitando George a parlare.
George sorrise, abbracciando tutti con lo sguardo. Per un breve istante, i suoi occhi si soffermarono su Hermione, ma fu uno sguardo rapido.
- Voglio sapere il vostro segreto più segreto!-
La terrà franò sotto le gambe di Hermione.
Sono spacciata!
 
 
 
 
Dice l’Autrice:
 

 
**Rullo di Tamburi**
A gran richiesta (gran richiesta?) torna..un Cliffhanger!! Mi odiate?..ok, non cruciatemi, vi prego! So di essere malvagia, Voldemort mi fa un baffo, ma non posso farne a meno! Davvero, io mi esalto a interrompere così bruscamente i capitoli! Dite che sono pazza? Forse avete ragione!
Comunque, Avada Kedavra indirizzati a me a parte, vi è piaciuto il capitolo? Il Gioco! Malefico quanto me! A proposito, è di mia invenzione, anche se trae spunto da giochi come Obbligo o Verità e simili, ma per il resto l’ho ideato io! Perciò chiedo venia se l’idea risulta scontata o futile, ma non mi veniva in mente altro! Nonostante la presenza di alcol, non vuole assolutamente essere un invito all’ebbrezza cronica!! Mi raccomando, bevete poco, non esagerate e soprattutto non bevete prima di mettervi a cavallo della vostra Nimbus o del vostro Thestral (scherzi a parte, non bevete prima di guidare o vi crucio tutti!!)
Dopo questo messaggio civico-solidale, voglio rivelarvi una piccola nota su Neville! Sinceramente è un personaggio che amo. Goffo, distratto e un po’ fifone all’apparenza, ma notate questo: nel gioco non ha mai mentito! Timido e imbarazzato ma ha sempre detto la verità! E io lo adoro. Adoro Neville con tutta me stessa! E sono una sostenitrice della Lovebottom! (Hanna Abbott?! Pff...)
Ok, queste note autrice stanno diventando più lunghe del capitolo, perciò la smetto di parlare!! Sono prolissa in tutto quello che faccio, c’è poco da fare! Quasi quasi metto un cliffhanger anche nelle note..no scherzo dai! (C’è poco da scherzare, in una storia dell’altro fandom l’ho fatto veramente!)
Odiatemi pure, ma nel frattempo fatemi sapere che ne pensate del capitolo! E ancora grazie infinite a tutti! Un ringraziamento particolare va alla mia super amica Vany, che ha revisionato questo capitolo e ha seguito i miei discorsi malati mentre lo scrivevo! Ti voglio bene :)
La smetto per davvero! Grazie mille di cuore! Vi adoro!
Baci!
Amy :)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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