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Autore: Despicable Meggs    13/12/2013    5 recensioni
Raccolta di OneShot basata sulla coppia Tony e Ziva, sui nostri cari TIVA. Sono storielle molto leggere al solo scopo di farci due risate e di sognare ancora sulla nostra coppia preferita. Non sono legate tra di loro e raccolgono alcuni dei momenti comici o Fluff che avrei voluto vedere davvero sullo schermo! In qualche OS potrebbe comparire anche qualche altro personaggio oltre Tony e Ziva, quindi aspettatevi di tutto! Spero vi piacciano e che altro dire se non... Love for Tiva!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ziva David
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ncis e i suoi personaggi non mi appartengo, e di questo me ne rammarico. Se solo mi appartenessero avrei già creato uno spin-off solo sui TIVA. Sicuramente in otto anni di Ncis non avrei dato al pubblico solo sguardi tra Tony e Ziva (partendo dal presupposto che adoro ogni singolo momento tra quei due anche se erano solo battute sceme), avrei dato tanto TIVA Love. Però non posso farci niente, a meno che non vinca un sacco di soldi al super enalotto. In quel caso corro agli Studios, faccio tutto quello che devo fare per far diventare miei Ncis e i suoi personaggi, e vi dò tutto quello che abbiamo sempre desiderato. Ma, devo dirvelo, la vedo dura.



Blood Test


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"Oh, Tony. Sei ridicolo. Sei grande e grosso e hai paura di una piccola puntura nel braccio" lo prese in giro Ziva.
"Uno: sono grande e non grosso. Due: c'è un motivo per cui ho paura degli aghi. Quando ho avuto la peste mi hanno ridotto peggio di un colabrodo. E da quel momento ho iniziato ad odiare ogni genere di iniezione" spiegò Tony.

La circolare era arrivata la settimana prima.
Tutti gli agenti e il personale dell'NCIS erano obbligati a sottoporsi alla visita di routine obbligatoria. Ordini del direttore.
Quella mattina toccava a tutta la squadra di Gibbs e Tony non era per nulla felice.

"Guarda il lato positivo Tony, almeno scoprirai quante malattie veneree hai prima che sia tardi" scherzò McGee.
"Molto simpatico. Non ho malattie veneree, pivello" rispose Tony scocciato.
"Beh, almeno sarà Ducky a bucarci. Ci possiamo fidare di lui, quindi stai tranquillo... Non sentirai nulla. Se vuoi io e Tim veniamo a tenerti la mano" infierì Ziva.
"Che amici simpatici che ho io... Ricambierò presto ragazzi, non appena qualcosa vi spaventerà" disse Tony sedendosi alla scrivania.

Ziva continuava a guardare Tony dalla sua scrivania. Vedeva quanto era nervoso e non riusciva a capacitarsi del fatto che avesse tutta questa paura degli aghi quando non aveva battuto ciglio dopo essersi ferito gravemente alla gamba durante una delle loro missioni.

"Ragazzi, uno alla volta giù da Ducky. È pronto per i prelievi" annunciò Gibbs tornando su dalla sala autopsie.

Il primo fu McGee, quindi Tony e Ziva rimasero soli alle scrivanie.

"Se vuoi possiamo scendere insieme" gli propose Ziva.
"Perché? Così potrai prendermi in giro meglio?" chiese Tony.
"Lo chiedevo perché pensavo, che magari, con un po' di compagnia passava più in fretta" spiegò Ziva.
"Lascia stare. Non scapperò come un bambino. Semplicemente non mi va di farlo" rispose.

Sembrava non avere apprezzato il gesto.
E Ziva non capiva il perché, voleva solo comportarsi da amica, non infastidirlo.

Dopo McGee andò Ziva e alla fine Tony.

"Allora sei sopravvissuto, DiNozzo" chiese Gibbs.
"Certo che si. Ma non voglio doverlo fare per molto molto tempo" rispose sedendosi alla scrivania.
Prima di tornare era passato dalla sala relax e aveva preso tre merendine e una cioccolata calda.

"Ti prepari per una carestia, Tony?" chiese Ziva.
"No. Ma mi hanno appena sottratto una grande quantità di sangue, devo ingerire zuccheri o rischio di stare male" spiegò Tony iniziando a mangiare.
"Ci hanno preso una provetta di sangue. Se per caso ti venisse sangue al naso ne perderesti molto di più" commentò lei.
"Mi meraviglio, più che altro, che non abbia chiesto una caramella a Ducky per essere stato così coraggioso" ridacchiò Tim.
"Non sono un bambino, pivello!" esclamò Tony tirando in testa a McGge la cartina di una delle merendine.

Passarono il resto della giornata lavorando. Fu verso sera, un paio d'ore prima di andare a casa che Ziva ricevette una telefonata.

"David" disse rispondendo al telefono.
"Oh, ciao Ducky" continuò tutta allegra.

Poi d'improvviso il suo volto cambiò espressione, divenne immediatamente seria.
Tony, che la stava guardando, se ne accorse e subito iniziò a preoccuparsi.

"Ok, scendo subito" concluse la telefonata con tono serio.

Quando Tony la vide alzarsi in tutta fretta, non riuscì a trattenersi dal fare domande.
"Tutto a posto, Ziva?" chiese preoccupato.
"Si certo. Ducky mi ha solo chiesto di scendere da lui" disse omettendo la parte in cui Ducky aveva sottileneato che voleva parlare dei risultati degli esami del sangue.

"Mi sembri un po' sconvolta. Vuoi che ti accompagni?" le domandò.
"Certo che no. Devo solo parlare con Ducky, stai tranquillo" lo liquidò lei salendo in ascensore.

Per il breve tragitto che portava dall'ufficio all'obitorio pensò a tutto quello che poteva essere successo per richiedere una tale urgenza. Al telefono Ducky sembrava molto serio.

"Sono qui" disse entrando in sala autopsie.
"Mia cara, prego. Siediti" le disse il medico.

Aveva steso un telo su uno dei tavoli per le autopsie.
Ziva si sedette e guardò Ducky preoccupata.

"Perché mi trovo qui?" chiese. Voleva delle risposte, immediatamente.
"Ziva, devo parlarti dei risultati dell'esame" iniziò il medico.
"Cosa c'è che non va, Ducky?" rispose.
"In realtà niente. Voglio dire, non hai nessun problema... Ma il laboratorio ha testato il tuo sangue per svariate patologie e condizioni e hanno rilevato un alto livello di gonadotropina..." partì a spiegare.
"Ducky! Arriva al dunque! Cosa vuoi dirmi" disse Ziva un po' alterata.

Lui si fermò un attimo, prese un bel respiro e sorrise all'agente seduta di fronte a lui.
"Quello che voglio dire, Ziva, è che sei incinta" disse.

Ziva rimase pietrificata. Incinta, lei.
Probabilmente doveva aver capito male. O magari c'era stato un errore di laboratorio. Magari avevano scambiato la provetta.

"Puoi ripetere?" chiese piuttosto confusa.
"Sei incinta. Aspetti un bambino mia cara" le disse Ducky mettendole una mano sulla spalla.

Poteva vedere l'agitazione e lo smarrimento nei suoi occhi.

"Ne sei sicuro? Come può essere..." bisbigliò lei.
"Signor Palmer, mi puoi portare l'apparecchio per misurare la pressione e un bicchiere d'acqua per l'agente David?" chiese il medico.
"Tranquilla Ziva. Gli esami sono perfetti, sta andando tutto bene" aggiunse il medico capendo che la donna davanti a lei, al momento, aveva bisogno di essere rassicurata.

Le misurò la pressione e lasciò che si riprendesse dallo shock per la notizia.
"Ducky, come può essere? Io sto sempre attenta" disse lei ad un certo punto.
"Prendi la pillola?" le domandò lui.
"Il medico me l'ha sospesa da un paio di mesi" rispose.
"Ok, e quando è stata l'ultima volta che hai avuto il ciclo?" le chiese.

Si fermò un attimo a pensare. Aveva saltato l'ultimo mese.

"Un mese e mezzo fa direi" disse passandosi una mano tra i capelli. Era stata così impegnata sul lavoro che nemmeno se ne era accorta.
"Bene e dimmi hai un fidanzato? Cioè, hai idea di chi sia il padre?" chiese Ducky.

Questa era la domanda.
Andò nel panico sapeva benissimo chi era il padre, era stato l'ultimo uomo con cui aveva avuto un rapporto. E questo complicava decisamente le cose.
Era indecisa se dirlo o meno a Ducky, ma lui era suo amico e sicuramente avrebbe capito e l'avrebbe aiutata.

"Tony..." disse a voce bassa.
"Oh... Siete fidanzati?" rispose il dottore.
"No... O meglio, lo eravamo ma..." iniziò a dire Ziva. Era difficile parlarne, si erano lasciati per paura che Gibbs facesse dei problemi, era davvero stressante non farsi notare al lavoro.

Ducky la vide davvero in difficoltà, era sull'orlo delle lacrime.
"Tranquilla, Ziva. Non è una cosa grave, credimi Gibbs capirà... Siete perfetti insieme voi due, lo vedrebbe anche un cieco" cercò di calmarla il medico.
"Oh, Ducky..." disse Ziva lasciandosi abbracciare. Non riuscì a trattenere le lacrime.

Lui lasciò che si sfogasse. Capiva la difficoltà del momento. Un gravidanza inaspettata, un bambino con l'uomo che ami ma con cui non puoi, o forse hai solo paura, di stare insieme.

"Ora chiamo Tony e glielo diciamo, va bene?" propose Ducky.
"No" disse lei immediatamente.
"Voglio schiarirmi le idee, poi gli parlerò" aggiunse."Va bene... Vuoi pensare se tenero o meno questo bambino? Nel caso tu non voglia tenerlo conosco un buon medico..." iniziò Ducky.
"No no, Duci. Il bambino lo tengo, su questo non ho dubbi. Solo che voglio un attimo per riflettere" spiegò lei.
"D'accordo cara. Sappi che per qualsiasi cosa io ci sono. Fammi solo un favore, ogni giorno scendi che ti provo la pressione, ok?" le chiese lui.

Sapeva quanto era stressata e voleva accertarsi che stesse bene.
Ziva annuì, lo ringraziò e salì di nuovo in ascensore.

Non appena le porte si chiusero lei lo bloccò, si appoggiò con la schiena contro la parete e lasciandosi scivolare a terra iniziò a piangere.
Non sapeva nemmeno lei se stava piangendo per la felicità, per lo shock o per quello che sarebbe successo. Forse piangeva solo per la paura di dover affrontare prima Tony e poi Gibbs.

Rimase lì dentro per almeno dieci minuti poi fece ripartire l'ascensore.
Prima di tornare alla scrivania passò dal bagno per risistemarsi, era ridotta uno schifo.

Non appena ricomparve in ufficio si accorse che Gibbs e McGee erano già andati via. Doveva essere rimasta da Ducky veramente a lungo.
L'unico rimasto era Tony, che ora la guardava preoccupato.

"Ziva" disse avvicinandosi alla scrivania.
"Hey, va tutto bene?" aggiunse.

Ziva percepì la preoccupazione nella sua voce. Ma non era pronta a dirglielo, ancora non se ne capacitava nemmeno lei.

"Si, Tony" rispose senza nemmeno guardarlo negli occhi. Non ci riusciva.
"Sei sicura? Zee, hai pianto. Si vede lontano un miglio" le disse.
"Hey, che ti ha detto Ducky? Hai qualcosa che non va?" insistette lui.
"No, sto bene. Sono solo stanca, ok? Non ti devi preoccupare" concluse lei. Spero davvero che Tony non chiedesse altro o invece che rispondere sarebbe scoppiata a piangere.

"Se vuoi ti porto a casa io, occhioni lucidi" disse scherzando.
Quella battuta strappò un sorriso a Ziva.
"No grazie, ce la faccio" rispose lei prendendo la sua roba, salutando Tony e andando a casa.

Lui la guardò andare via davvero spaventato. Non capiva cosa avesse e temeva che fosse malata. Era stata con Ducky un bel po' e sembrava davvero sconvolta.

Per tutto il resto della settimana Ziva continuò ad essere strana. Distante, preoccupata e soprattutto andava da Ducky almeno una volta al giorno.

Era venerdì pomeriggio e Tony poteva vedere davanti a lui una Ziva davvero stanca e pallida.

"Scendo da Ducky un attimo" comunicò lei.
"Ma ci sei già stata questa mattina" disse Tony.
"Che fai mi controlli?" gli rispose. Sapeva benissimo che lo faceva. Dal giorno del prelievo lui le teneva gli occhi addosso tutto il tempo.
"No, ma sei sicura che ti senti bene?" le disse seguendola fino all'ascensore.
"Hey, se hai bisogno di me sono qui. Lo sai che nonostante quello che è successo io ti am..." ma Ziva non lo lasciò finire di parlare.
"Non dirlo, ti prego. Sai che anche io provo la stessa cosa per te, ma non possiamo. Ti prego" disse mentre le porte dell'ascensore si chiudevano.

Uscì dall'ascensore ed entrò in sala autopsie.
"Ziva, qual buon vento " esclamò il medico vedendola.
"Ducky, io non mi sento molto bene" disse lei.

Lui si affrettò ad andarle vicino. Le mise una mano dietro le spalle e la fece immediatamente distendere. Aveva subito notato quanto fosse pallida e immaginava che le girasse la testa.

"Tranquilla Ziva, ora proviamo la pressione" le disse.
"Ok, hai la pressione un po' alta. Sarà lo stress, devi cercare di rilassarti" aggiunse.

Lei respirò a fondo, oltre quello era tutto il giorno che aveva la nausea. Chiuse gli occhi un attimo e cercò di concentrarsi.

"Ducky, mi viene da vomitare" disse ad un certo punto.

Fece appena in tempo a sedersi e a prendere il catino che il medico le aveva passato prima di rimettere.
Lui la vide piangere. Le mise una mano sulla schiena e le disse "Tranquilla, è normale che succeda durante la gravidanza. Ti prescrivo qualcosa contro la nausea".

"Ti prego, puoi chiamare Tony?" chiese lei non appena si sentì meglio.
"Certo, mia cara. Ancora non glielo hai detto?" rispose.
"No..." disse lei.
"Va bene, ora lo chiamo e gliene parliamo assieme. Cosa ne pensi?" propose lui.
"Ve bene..." acconsentì lei.

Tony arrivò in meno di un minuto, di corsa e molto preoccupato.
Non appena vide Ziva, la sua Ninja, seduta su quel tavolo, pallida e con le lacrime sul volto si precipitò da lei.

"Che cosa è successo, tesoro?" chiese con grande naturalezza. Solo dopo si accorse di avere usato la parola tesoro.
"Tony..." disse lei piangendo mentre lo abbracciava.
"Ziva, hai vomitato? Mi vuoi spiegare che succede? Perché sono davvero preoccupato" le domandò.
"Ducky, dimmi che cosa le sta succedendo" aggiunse.

Lei lo strinse ancora più forte, non sapeva come dirglielo. Così Ducky le andò.

"Anthony, Ziva deve dirti una cosa importante e ha davvero bisogno del tuo sostegno" spiegò il medico.
"Ma certo che hai il mio sostegno, Ziva. Sempre" la tranquillizzò lui.
"Io te lo dico, ma prometti che non scappi a gambe levate?" chiese lei asciugandosi le lacrime.
"Prometto" rispose.
"Ok... Io sono... Aspetto... Sono incinta Tony" disse guardandolo negli occhi.
"Incinta? E il bambino è..." iniziò lui.
"È tuo, si. Dimmi che mi aiuterai, che non sei troppo spaventato e che non mi lascerai sola" lo implorò.

Lui tornò ad abbracciarla e accarezzarle la testa.

"Amore, certo che resto con te e che ti aiuto. Come puoi solo pensare il contrario?" le disse.
"Non lo so... Forse sono solo spaventata" ammise lei.
"Non esserlo, occhioni belli. Io sono qui. Ti amo e starò sempre con te e con nostro figlio" la calmò Tony.
"Anche io ti amo..." rispose lei ricominciando a piangere.
"Hey, hey... Perché piangi ora?" si preoccupò lui.
"Gibbs..." disse lei.

"Sai, Ziva. Credo che Gibbs non avrà problemi con tutto ciò, anzi sarà felice per voi" si intromise Ducky. Era davvero commosso a vederli così innamorati.
"Lo credo anche io. Sistemiamo tutto vedrai" disse Tony.

Lentamente Ziva si calmò.
Ducky la lasciò tornare alla scrivania dicendo a Tony di farla bere e di portarla a casa al più presto per farla riposare. Doveva evitare tutto questo stress.

Rimasero per un po' seduti, Tony voleva assicurarsi che Ziva si sentisse bene prima di farla salire in macchina.

"Scusa se non te l'ho detto subito. Ero troppo sconvolta" si giustificò lei.
"Non ti preoccupare, l'importante è che ora lo so e sarò sempre con voi" le disse toccandole la pancia.
Lei sorrise, era un gesto davvero dolce.

"Sono felice, sai Zee" aggiunse.
"Anche io, tanto" ammise lei, non pensava che rimanere incinta l'avrebbe mai fatta così felice.

Si separarono sentendo arrivare Gibbs, lui ancora non sapeva e volevano parlare di come dirgli tutto prima si sganciare la bomba. Tony tornò quindi alla sua scrivani facendo finta di nulla.

Gibbs prese la sua roba e fece per andare all'ascensore.
Ma prima di andare via si fermò alla scrivania di Ziva e le sussurò all'orecchio "È meglio che ora ti prendi cura di voi".
Poi prese l'ascensore e sparì.

Lei rimase pietrificata. Come poteva averlo già capito.
Tony andò immediatamente da lei.
"Tutto bene, Ziva? Che ti ha detto?" le chiese.

Ma lei non fece in tempo a risponde che il cellulare di Tony squillò.
"Pronto capo" rispose.
"DiNozzo, avete infranto la regola numero 12. Sei fortunato che sono in buona e lascio passare. Trattala bene, non farmi arrabbiare" disse Gibbs prima di chiudere la chiamata.

Tony rimise il telefono in tasca e guardò Ziva.
"Beh, l'ha presa bene" dichiarò.

Un enorme sorriso comparve sul volto di entrambi.
Si baciarono. Ora tutto sarebbe andato bene.












Angolo dell'autrice:

Ciaoooooooooo!
OMG ma quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho aggiornato questa raccolta?
Troppo... XD
So, ora mi sveglio e tornò ad aggiornare!

Ok, vi chiederete... WTF? Da dove esce sta storia?
Beh, pochi giorni fa ho fatto il prelievo del sangue (tipo ne faccio uno al mese quindi poteva anche venirmi prima l'ispirazione ahah)... Mentre mi bucavano il braccio mi è venuta in mente questa storia!
La risposta alla domanda che tutti vi starete facendo è: si sono pazza! XD
Tipo uno fa il prelievo e pensa alle OS? La Meggie si... -.-"

In ogni caso spero che vi sia piaciuta!
E come avrete capito questa raccolta l'aggiorno quando mi viene l'ispirazione... Perché mi devono venire idee molto TIVA love and Fluff! XD

Ok, grazie a tutti!
A prestooooooooooo :D

Baci, Meggie.
  
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