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Autore: ShunLi    12/05/2008    0 recensioni
E se il mondo fosse fatto di cose astratte, di cose visibili e invisibili, allora anche noi, esseri umani, potremmo capire meglio le cose che ci circondano. Ma noi siamo solo dei ninja, che si affidano all'istinto, alla vista, all'udito. Ampliando i nostri sensi, e guardando oltre l'evidente, noi, potremmo innamorarci, sognare... Imparare. LAST CHAPTER ADDED: FUOCHI D'ARTIFICIO
Genere: Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Fin da piccolo Iruka era sempre stato un bambino bellissimo.
Ogni qualvolta che passeggiava con la mamma al mercato di Konoha, tutte le donne e le ragazze si fermavano a guardarlo o a stampargli qualche bacino sulla fronte o sulla guancia. Iruka rispondeva a tutti quei complimenti con un grande imbarazzo e le sue gote si coloravano di porpora, nascondendosi dietro il kimono della madre.
"Avanti Iruka, non fare così! Non essere timido!"
Le diceva la madre sorridente, prendendolo in braccio.
"Sei bellissimo, sei il mio piccolo fiore!"

Poi sua madre non c'era più.
E il volto di quel bimbo divenne triste e duro, non riusciva più a sorridere come una volta
Se prima risplendeva come un fiore, ora si era appassito.

Passarono degli anni e ormai Iruka era divenuto un uomo, uno stimato sensei d'accademia che insegnava ad essere dei ninja a giovani bambini, belli come piccoli fiori, come era stato lui un tempo.
Ma da qualche periodo, c'era una persona che aveva un particolare interesse per Iruka.
"Ciao Iruka!" Kakashi Hatake, jonin di Konoha.
Capelli argentati, viso sempre coperto e incallito ritardatario.
"Ah! Salve, Kakashi-sensei..." Rispose timido Iruka.
"Quante volte ti ho detto che mi devi chiamare solo Kakashi?" Disse, grattandosi la testa.
"Va bene, cercherò di ricordarlo... Kakashi."
Sottolineò Iruka.
"Così va meglio!" Il suo tono era sempre gioviale. Come faceva?
"Ti va di mangiare qualcosa?" Gli domandò il jonin.
"Si, volentieri."

Ogni giorno, per un mese, Kakashi e Iruka si recavano giornalmente a pranzare insieme, fino a quando non arrivò il giorno del compleanno di Iruka, il 26 maggio.
E Kakashi si presentò al sensei con un mazzo di fiori.
"E questi?" Domandò Iruka, imbarazzato.
Erano dei fiori decisamente troppo delicati per un uomo come lui ed erano profumati. Ma belli. Iruka non ricordava dei fiori così stupendi.
"Ogni volta che ti guardo mi ricordi i fiori. Ma sei più bello di tutti loro messi insieme." Disse Kakashi, serio. "Tu mi piaci." Concluse.

Iruka, meravigliato, guardò i fiori e poi Kakashi. Sul suo viso cominciò a spuntare un bellissimo sorriso, che solo quando era piccolo poteva fare.
Kakashi rimase imbambolato a quella vista.
Quel bel fiore era di nuovo vivo e stupendo.
  
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