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Autore: DirtyWriter    12/05/2008    3 recensioni
Akagi era disperato: non uno, non due... MA QUATTRO INSUFFICIENTI!
E tutto questo quando erano ormai ad un passo dalla realizzazione di un sogno! Avevano solo tre settimane per salvare la squadra, ovvero far passare a Miyagi, Mitsui, Rukawa e Sakuragi il dannato test di recupero... Poi c'erano anche da fare gli allenamenti e con il solo aiuto di Ayako e Kogure non ce l'avrebbe potuta fare.
Non c'era scelta, doveva chiedere a lei. Anche se era l'ultima cosa al mondo che avrebbe voluto fare...
(Rating arancione dovuto esclusivamente al capitolo 27)
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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- VOGLIO SAPERE CHE CAVOLO CI FACCIAMO IN PISCINAAAAA! Dobbiamo fare i campionati nazionali di basket, non girare la versione giapponese di Baywatch! - gridò Hanamichi, mentre entravano in vasca.
Per la seconda volta si ritrovò faccia a faccia con Hosaki, la quale se ne stava accosciata sul bordo della piscina ad osservarlo dall’alto. Si scambiarono un’occhiata, lei poi sollevò una mano e gliela poggiò sulla testa, mormorando - Se fai il bravo, Cucciolo, magari stasera ti do il pallone così puoi giocare un po’…- gli bisbigliò, ritirando poi la mano.
E di nuovo, scarlatto in volto, Sakuragi tacque. 
È troppo facile  pensò lei.
Sghignazzi e frecciatine velenose serpeggiarono tra le file dello Shohoku rivolte ad un imbarazzatissimo e corrucciato Sakuragi, il quale mugugnava maledizioni e pianificava vendette atroci a discapito un po’ di tutta la squadra. Dopo qualche altro minuto di panico, comunque, tutti erano entrati in acqua anche se tra mille proteste e malumori dovuti principalmente al fatto che i ragazzi non capivano cosa dovessero fare lì.
Dal nulla, poi, venne fuori il fatto che Sasaoka non sapesse nuotare, perciò si dovettero rivedere i particolari logistici e dedicare una corsia intera delle cinque disponibili solo a lui che sarebbe andato sicuramente più piano degli altri. Prima di immergersi, il poverino fu imbracato da Ayako con ciambelle, braccioli e tavolette, chiaramente in un tripudio di risatine e prese in giro.
Finita quell’operazione, Ayako dette le disposizioni per l’allenamento. Nella corsia 1 presero posizione Kogure, Kakuta e Miyagi. Nella 2 Shiozaki, Rukawa e Ishii. Nella 3 Akagi, Sakuragi e Yasuda. E, mentre il “naufrago” Sasaoka avrebbe sguazzato come poteva nella corsia 5, la 4 fu destinata a Mitsui e Kuwata.
Fu proprio mentre la squadra prendeva posizione che accadde un episodio fantascientifico. Nel brusio che accompagnava le operazioni di spostamento si liberò un urlo agghiacciante. Poi un pianto lamentoso si alzò proprio dalla corsia 4, seguito da una serie di improperi.
- Ma che cacchio ti succede, Kuwata! Mollami… Ti avverto che se hai strane tendenze hai sbagliato persona, eh?! Lasciami!-.
La voce di Mitsui echeggiò per l’enorme edificio.

- Che succede, lì? - gridò Rei, dal lato opposto della vasca. Kuwata, con gli occhi gonfi di pianto ed un osceno candelotto di muco che gli colava dal naso, non accennava a staccarsi dal collo di un furente Mitsui che, imbufalito ed imbarazzatissimo, cercava di liberarsi dalla presa mortale del compagno. –LEVATEMELO DI DOSSO! -.
- Uhuhuh… Mitsui! Ma allora è vero che sei… un po’ fri-fri…- alluse Miyagi, effettuando un gesto eloquente sul proprio orecchio destro.
- Chiudi quello sfintere, nano infame! E tu, idiota, si può sapere che ti prende?!- strillò di nuovo Mitsui, incenerendo il playmaker con lo sguardo e tentando di scollarsi di dosso un Kuwata tremante ed isterico.
Ayako si affrettò alla corsia e aiutò la guardia dello Shohoku a far uscire il compagno terrorizzato, dall’acqua. Un istante più tardi, anche Sasaoka uscì dalla piscina, ancora tutto bardato di salvagenti.
- Lascialo a me, Ayako senpai. Lo so io qual è il problema di questo cretino! Mi stavo chiedendo, infatti, quanto avrebbe resistito prima di scoppiare! -.
Kuwata lo fissò, sgranando gli occhi ancora terrorizzati e tremando ancora come una foglia. Scuoteva la testa, balbettando di tacere.
- Ma che dici? Stupido! Pensavi di riuscire a controllare come se niente fosse la tua fobia per l’acqua? Se devi sentirti male, è meglio che le cose le dici subito, invece di vergognarti… Come ho fatto io! - lo rimproverò l’altro.
Ayako lanciò uno sguardo eloquente lungo la vasca. Dall’altra parte, Rei parve cogliere e le fece un “OK” con il pollice.
- Su, Sasaoka! Portalo negli spogliatoi e cambiatevi. Poi aspettatemi fuori, vi allenerete in altro modo - disse la ragazza, concedendo al povero Kuwata un sorriso rassicurante.
Mentre i due si avviavano, Hanamichi bofonchiò – Che peccato! Pensavo che fosse nato un nuovo amore e che il bacia-piselli avesse trovato l’anima gemella… -.
Fortunatamente nessuno sembrò avergli dato ascolto, perciò procedettero. Rei chiese a Ishii e Miyagi di spostarsi nella corsia 5 il più in fretta possibile.
Avevano perso un sacco di tempo per quella sciocchezza e pochi istanti dopo purtroppo, come se non bastasse, Akagi dovette sedare una rissa che si stava per istaurare tra Hanamichi e Rukawa, durante la quale rischiarono di affogare entrambi.
- Ma che cavolo v’è preso, deficienti! - strillò il capitano mentre li separava violentemente prendendoli per i capelli.
Hanamichi ruggì. - La colpa è di questa bagascia canide! Mi ha dato un calcio da sotto la corsia e poi mi ha detto che se c’è un bacia-piselli quello sono io!!! Ma io ti spacco le doppie punte, Kitsune bastarda!- inveì, beccandosi per tutta risposta un gancio in testa, dal suo capitano.
- Schiatta, ottusangolo!- mugugnò Rukawa, facendogli una boccaccia.
Il trillo acuto di un fischietto mise a tacere tutte le loro chiacchiere e li fece voltare verso il bordo anteriore della vasca. In piedi sulla colonnina di partenza numero 3, Rei li guardava seriamente. Dietro di lei c’era Ayako, con al collo il cronometro. Entrambe indossavano il costume ed i pantaloni della tuta. Cadde un silenzio teso.
- Bene, mezze seghe, adesso cominciamo a fare sul serio. E siccome sono stanca di tutte queste lamentele e di questo casino, vi darò una spiegazione. Parlerò una sola volta, poi non voglio riprendere mai più questo argomento, perciò aprite bene le orecchie! Siete indietro. Fisicamente, intendo. Se siete riusciti nell’impresa di battere squadre come lo Shoyo e il Ryonan è solo grazie a due fattori: talento e… Ma si, va detto: gran culo! Sarebbe assurdo continuare gli allenamenti tecnici se prima non sarete solidi e resistenti come acciaio! - esordì.
- Dov’è che vuoi arrivare, senpai Ice-aki?- chiese Miyagi, mentre faceva un po’ di stretching in acqua.
Lo sguardo della ragazza guizzò gelido. –Voglio arrivare a farvi diventare dodici piccoli Super Man entro la fine di questa settimana -.
Scese dalla colonnina, allungò una mano ad Ayako, consegnandole fischietto e blocco, poi si tolse la tuta e si tuffò anche lei nella corsia numero 4.
Quando riemerse ordinò - 30 vasche stile libero. Avete 20 minuti. E NON VOGLIO SENTIRE UN FIATO! -.
 Così dicendo, partì lei per prima. 
 

- Oh, oh, oh… Ma cosa vi ha fatto Hosaki oggi? Siete distrutti! - chiese il signor Anzai.
Erano in sala relax, avevano cenato e gran parte dei ragazzi si era già ritirata in camera. Insieme a lui si trovavano soltanto Akagi, Kogure e Ayako. I due ragazzi erano davvero stanchi, soprattutto il povero Kiminobu, che di certo non aveva ne’ la resistenza ne’ la prestanza fisica dell’amico.
Ayako, dal canto suo, era felice come un’ape su un fiore. – Siamo sulla strada buona! Le premesse della preparazione che senpai Ice-aki ha preparato sono favolose! Ecco cosa intendeva, oggi, quando mi ha detto che tu non avresti sfruttato solo uno dei suoi talenti! - disse, rivolgendosi al capitano.
Akagi si sentiva strano. Se da una parte era sicurissimo che l’aver chiesto a Rei di aiutarli fosse stata la scelta migliore per la squadra, dall’altra si chiedeva se avesse fatto bene a mettere per l’ennesima volta il basket davanti a tutto il resto della sua vita. Scosse la testa, rispondendosi che era una domanda inutile, dato che il basket era tutto per lui. Ma poi, quando quello sguardo serio gli sfiorò di nuovo la mente, non ne fu più così sicuro.
Kogure si alzò. –Dovete scusarmi, ma mi sento come se fossi stato calpestato da uno stuolo di Oni infuriati! Vado a dormire…-.
Uscì dalla saletta e si recò verso le scale. Nel tragitto passò davanti alla veranda che dava sul giardino. Sotto il grosso albero che aveva fatto loro da parasole quella stessa mattina, intravide una sagoma distesa. Inforcò meglio gli occhiali e cercò di distinguere chi fosse, anche se al chiaro di luna era piuttosto difficile. Poi notò l’ombra di quello che era sicuramente un pallone, alzarsi e abbassarsi dalla figura stesa. A quel punto sorrise, e si avvicinò.
- Come mai fuori da solo?-.
Rukawa bloccò la palla prima che gli finisse in faccia. Non si era accorto che il compagno era uscito e la cosa sembrò infastidirlo. Sbuffò.
- Sarei anche rimasto in camera, ma quei dementi facevano troppo casino e io sono stanco morto. E poi non si può dormire con quel parassita di un do’aho che urla come una checca isterica…- rispose, ricominciando a lanciare la palla in aria.
Kogure notò con quanta eleganza eseguiva il più elementare dei movimenti di base, cioè quello del polso per il tiro a canestro. Pensò che neppure se si fosse allenato per un milione di anni avrebbe raggiunto il suo livello.
Lo guardò ancora una volta. Quel ragazzo era un’incognita, stabilire un contatto con lui era facile come far sorgere il sole a mezzanotte. Per quello che ne sapeva lui non aveva amici, anzi le attenzioni altri sembravano disturbarlo profondamente.
Però era bravo. Un campione. In potenza, il miglior giocatore in circolazione. Ma non bastava, il basket era uno sport di squadra ed a questa logica anche il talento devastante di Kaede Rukawa avrebbe dovuto piegarsi. Sembrava essere un dilemma senza soluzione. 
- Bhè, io vado a dormire. Non fare tardi però, domani ci aspetta una giornata tosta- lo avvertì.
- ‘Notte- fu l’unica cosa che ottenne per risposta.
Sospirò e si avviò nuovamente. Tutto sommato questo ritiro promette bene pensò tra sé. Chissà se, però, oltre a buone speranze ci regalerà anche un miracolo… concluse, chiudendosi la porta della sua camera alle spalle.
 
 
 



 *La posta dell’Autrice* ^^
 Ciao a tutte, mie affezionate lettrici!! Comincio subito con lo scusarmi per i due giorni di silenzio “stampa”. La spiegazione è presto data: nel week-end non aggiorno, è vacanza e non mi avvicino quasi mai al computer!
Però il lunedì mattina sono puntuale come un orologio svizzero… Ed eccomi qui!
Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento (ve lo dico perché, in realtà, a me non convince molto…).
Comunque, veniamo al nostro solito “appuntamento”: 
Sere4ruruCara, questo capitolo getta le basi per il filone parallelo di questa trama. E credo che la cosa ti interesserà molto, dato che sarà sul tuo personaggio preferito (almeno credo, dato il tuo Nickname!!). Fammi sapere che ne pensi… Un bacio! 
Aka_zApprezzo sempre tanto le tue recensioni! Si vede che la storia ti piace, e mi lasci sempre un sacco di tue impressioni personali… La cosa mi rende davvero felice! Come puoi vedere, anche stavolta ho inserito una scaramuccia Hana/Ru. Ci sta sempre bene! Ma dimmi, c’è un personaggio che ami particolarmente? Mi piacerebbe sapere qual è… Stai sintonizzata, i prossimi capitoli porteranno un miglioramento esponenziale delle vicende! Un abbraccio forte!! 
TemarisanBenvenuta! Sono strafelice che la mia storia sia di tuo gusto! E “gongolo” a sentire che ti piace come sto trattando il personaggio di Hanamichi (sai, è davvero difficile! Non sembra, ma è un personaggio davvero complicato…!). Continua a farmi sapere cosa ne pensi, la cosa non può farmi altro che piacere! Many kisses! 
ShasaGrazieeeeee!!! Sei stata gentilissima a darmi indicazioni sui personaggi… Ma dimmi: Mitchi ti piace davvero? Pensi che sia IC? E’ importantissimo che io lo sappia! Thanx anche per l’opinione su Rei… Mi raccomando… Leggimi ancora, perché ho bisogno di pareri spassionati se voglio continuare a fare un buon lavoro! An embrace to you!
 
E qui chiuderei. Vi debbo comunque fare una comunicazione: domani partirò per un paio di giorni, quindi il prossimo aggiornamento sarà per giovedì in mattinata! Vi prego, non mi abbandonate!   ;)
Un bacio “itinerante” !

 
   
 
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