Diario di una secchiona asociale

13|12|13

Caro diario,
Sono andata a trovare Nate, è stato terribile, non lo riconosco più, e mi sono sentita completamente sopraffatta quando l’ho visto così sciupato e depresso.
Ha perso qualche chilo, è pallido come un cencio e sembra si sia ormai arreso.
Quando ha visto che ero io la visita mi ha guardato preoccupato, soffermandosi qualche secondo sul viso, dove mi ha colpito quel giorno.
Sono entrata e mi sono seduta davanti a lui.
Avevo una voglia di andarmene, “che diavolo ci facevo lì”, ho pensato, e Nate deve aver letto i miei pensieri, perché mi ha indicato la porta, dicendo che se volevo andarmene potevo farlo.
Io gli ho detto che non avevo alcuna intenzione.
Lui mi ha guardato con aria stanca e mi ha chiesto cosa ci facessi lì.
Mi sembrava una domanda davvero stupida, ma quando si parla di mio fratello…
Così ho risposto semplicemente che ero venuta perché volevo sapere come stesse e perché gli voglio bene, come se fosse un mistero, poi.
Ma lui è rimasto molto sorpreso dal mio comportamento, mi ha guardato come se avessi detto una parolaccia, che è una cosa che non ho mai fatto in vita mia.
Poi ha ripetuto le mie parole come per avere conferma:
-Mi vuoi bene?-
Io gli ho risposto che era scontato che gli volessi bene, perché sapevo che in fondo era sempre lo stesso ragazzo di quando ero piccola, molto piccola.
Lui ha scosso la testa abbassando lo sguardo, e ha detto che ormai era troppo tardi per lui, aveva anche delle scure ombra sotto agli occhi, sembrava proprio prosciugato della sua energia vitale.
Io a quel punto mi sono arrabbiata, insomma, ha 25 anni, ha ancora tre quarti di vita davanti, e non deve passarla a piangersi addosso, così gli ho alzato la testa con decisione in modo che mi guardasse negli occhi, e gli ho detto che non è mai troppo tardi per fare il giusto, che doveva solo impegnarsi, avere coraggio di andare avanti e rinunciare una volta per tutte alle tentazioni.
Poi, per fargli capire che è una cosa possibile (dato che era un po’ scettico) gli ho spiegato che i buddisti vivono un’intera vita ad allontanarsi dai desideri materiali per raggiungere il nirvana, e ci riescono tranquillamente.
Insomma, in sintesi, quando sono dovuta uscire per andare da Lily Nate era pensieroso, ma sembrava più attivo di quando ero entrata.
Con Lily è tornato tutto come prima, mi sono divertita a vedere qualche altro film Disney e finalmente ho sentito che qualcosa è tornato al posto giusto.
La stessa cosa non si può dire di Alex, che oggi mi ha un po’ evitato, e, alla mia richiesta di spiegazioni, ha detto che è un po’ confuso e ha bisogno di riflettere.
Scusa, ma queste non sono le cose che un ragazzo dice alla fidanzata per mollarla, perché l’ha detto a me?
James non è stato affatto d’aiuto, ha detto che deve schiarirsi le idee perché è un cocciuto testardo, ma che alla fine capirà.
Io, dal canto mio, non capisco le insinuazioni fatte da James, ma spero che riusciremo a finire il progetto, manca poco, ma devono esserci anche i preparativi finali e… insomma, c’è Kevin Hymist, non c’è da scherzare.
Beh, io vado a dormire.
A domani!!!

Diario di prigione di un fumato mentale

Ormai sto perdendo il conto dei giorni che sto qui, ma tenere un diario aiuta molto a tenere i nervi saldi e non impazzire.
E’ da un po’ che avevo perso le speranze di una vita migliore, ma oggi c’è stata una visita.
Era la mia sorellina, non pensavo sarebbe venuta, lei è una ragazza intelligente, e pensavo si vergognasse di me.
Insomma, io sono il fratello uscito male, mentre lei è il capolavoro.
E’ da quando è nata che l’ho capito, neanche io sono stupido, ma lei è l’intelligenza fatta persona, e ha reso tutti i miei sforzi completamente vani.
Così ho iniziato a prendere la cattiva strada, ma quando ho capito che non serviva a niente non riuscivo a tornare più indietro, e ho deciso di fare in modo che non prendesse la cattiva strada come me.
Tutte le cose dannose che le ho fatto erano per farle capire il pericolo di compierle, per essere un esempio da non seguire.
Io amo la mia sorellina, le ho sempre voluto un bene dell’anima.
Se solo lei capisse che nessuno riesce ad odiarla, e nonostante tutti i problemi e la gelosia che mi ha procurato io non sono riuscito a volerle male.
Mai, neanche un istante, è una ragazza meravigliosa, che si merita il meglio.
Quando è venuta, oggi, non ho capito il perché, poi mi ha detto che mi vuole bene anche lei, ed io ancora non capisco se è solo per amore fraterno o perché mi vuole davvero bene.
Appena l’ho vista ho notato che il pugno che le ho dato inavvertitamente non ha lasciato traccia, mi sono sentito malissimo quando è successo, ero paralizzato dal disgusto che provavo nei miei stessi confronti.
Oggi mi ha fatto un discorsetto sulla speranza e l’abbandonare le tentazioni.
Quando se n’è andata ho deciso che sarò un fratello modello, per lei, perché non merita me, e ho ritrovato la speranza.
E’ l’ora della “cena”.

(A.A.)
Spero vi piaccia, è più lungo di altri.
Stavo pensando di mettere altre storie su secchione che mi sono venute in mente prima di questa storia definitiva.
Cosa ne pensate?