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Autore: isjawaad    14/12/2013    2 recensioni
Angel è una ragazza debole, ha paura del buio. Ha paura del contatto di qualsiasi ragazzo, della sorella, Emily.
Zayn è un ragazzo ormai forte, che combatte contro una vita che assomiglia più ad un incubo. Il suo cuore viene aperto, squarciato, e i ricordi gli fanno vibrare pericolosamente l'anima.
'E se hai paura del buio, io so accendere la luce.'
Genere: Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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‘Dici che mi odia?’ chiese Angel al ragazzo, accennandogli di entrare in casa.
Era una dimora più che ospitabile, per tutti certo, ma non per Angel. Era luminosa e al centro del salotto padroneggiava un grande divano nero di fronte al televisore.
‘Zayn odia tutti, dovresti farci l’abitudine da subito.’ Rispose Louis tranquillo, quasi come fosse una cosa normale avercela con il mondo intero. Quindi avanzò incerto sul parquet e si sedette sul divano, quasi fosse lui il padrone di casa. Louis trasmetteva quella sicurezza che ad Angel era sempre mancata. Era una sicurezza distinta, dava l’idea di una persona che quel carattere e soprattutto quella sicurezza, se l’era costruita pian piano, quasi come dopo una dura lotta. Angel sorrise all’affermazione dell’amico e si sedette vicino a lui. La mamma li salutò dalla cucina insieme ad una donna dal viso gentile, che scoprì essere la madre di Louis.
Stettero per poco in silenzio, interrotti poi da Emily, che scendeva le scale velocemente, incurante dell’ospite. Angel accennò un colpo di tosse e Emily si girò contrariata.
Scrutò il ragazzo.
Si fece un rapido elenco nella mente e lo inserì nella lista delle persone da farsi entro il sabato che veniva. Occhi azzurri, quasi grigi, e un sorriso disarmante, che travolse Emily tutto d’un fiato. Indossava una camicia a quadri nera e dei pantaloni dello stesso colore che mettevano in risalto delle gambe muscolose, leggermente tozze. ‘Si, questo me lo faccio.’ pensava l’inconscio di Emily mentre gli si avvicinava furtiva.
Un passo dopo l’altro si sedette vicino al ragazzo, scansando la sorella e portano un braccio intorno alle spalle di Louis, che sembrò sentirsi leggermente in imbarazzo.
Emily era fatta così. Non gliene fregava minimamente dei sentimenti, doveva avere un bel faccino e sinceramente anche qualcosa di buono lì sotto, ecco, a quel punto gli sarebbe andato bene. Se possedeva queste immense qualità doveva essere suo, e lo aggiungeva al ‘Gold Note’ dove appuntava -più minuziosamente dei calcoli di scuola- i nomi dei fortunati ed eventuali caratteristiche da ricordare.
Una volta ad Angel era capitato fra le mani. Avrebbe preferito leggere un romanzo erotico, almeno ci sarebbe stato più tatto.
‘Ehm, si, piacere.’ Sussurrò Louis in imbarazzo, quasi avesse paura di toccarla.
‘Ehi, amo i ragazzi impacciati.’ Rispose Emily, quasi non si fosse accorta del terrore negli occhi del ragazzo.
Tutto d’un tratto però lui si alzò e portò le mani in alto, quasi per arrendersi.
‘MI PIACCIONO I RAGAZZI, SCUSAMI’ ammise velocemente, quasi fosse stato intrappolato da qualche parte, e quella fosse stata la chiave per uscirne. Per giusto un momento Emily sudò freddo. Poi si alzò e uscì elegantemente di casa, come se non avesse sentito.
Angel scoppiò a ridere.
Ridere era una di quelle cose spontanee, che non riusciva a trattenere. Di solito tratteneva tutto, aveva paura di parlare, di muoversi, calcolava i rischi anche del prendere una tazza di latte, ma il ridere no, quello non riusciva proprio a placarlo. Aveva una risata bella, genuina, che non passava affatto inosservata. Louis le sorrise comprensivo.
‘Difficile essere carini e allo stesso tempo gay, dovremmo scrivercelo in fronte per evitare contrattempi’ disse lui, con un pizzico di ironia nella voce. Poi scoppiò a ridere con Angel, e benedì il fatto che quella ragazza non mostrasse attrazione per lui, perché ci teneva davvero, sarebbe diventata sua amica.
‘RAGAZZI INVECE DI FARE CRETINATE! LOUIS, SPIEGALE UN PO’ COME FUNZIONA ALLA NAVEE SCHOOL!’ Era la mamma del ragazzo.
‘MAMMA, NON SI SCHERZA CON I DIRITTI DEGLI OMOSSESSUALI!’ urlò di risposta Louis ridendo e mettendo in evidenza la parola ‘omossessuali’ raddoppiando esse e allungando l’ultima vocale. Angel riscoppiò a ridere, non le capitava spesso di ridere davvero.
‘Dai, a parte gli scherzi. La nostra scuola è una merda.’
‘Davvero, questo è un modo per mettere a proprio agio i nuovi arrivati, grazie Louis.’ Disse Angel sorridendo, e lo disse davvero. Lo disse davvero, non lo pensò soltanto. Lo pensò e lo disse, ed erano anni che non diceva quello che pensava.
‘Ci sono i soliti gruppetti, anche se non siamo in America e già questo mi scassa, non ho ancora trovato UNO e dico UN ragazzo a cui non piacciano le tette, ma ci sto lavorando, lo giuro. Poi c’è Elle fortunatamente che mi aiuta con aritmetica, perché non ci capisco un emerito c-’
LOUIS!
‘Scusa mamma’ Angel era abbagliata dalla sicurezza che emetteva il ragazzo e dal suo entusiasmo, nel descrivere anche le cose più effimere.
‘Dicevamo. C’è Elle che è una povera alternativa ciber-punk che gira per la scuola come uno zombie, fortunatamente ci sono io che la guido verso la sua classe, altrimenti finirebbe continuamente dal preside. C’è uno di quei gruppetti che appena lo vedi pensi: ‘DIO MIO, LI ODIO’ E comprendono James, Robin, Harry, Bruno’
Angel si soffermò sul nome Harry. Louis non ci si era soffermato affatto, anzi, l’aveva passato più velocemente degli altri e l’aveva fatto come per darli evidentemente poca importanza, e quello era un segno.
‘Harry? Com’è?’
Il viso del ragazzo diventò velocemente paonazzo.
‘Aaah, ora capisco.’ Disse lei sorridendogli comprensiva.
‘Giuro, mi è passata! Ne ero innamorato alle medie, ora no, lo giuro!’
‘Non me la racconti giusta.’
‘Andiamo avanti..’ disse lui cambiando argomento, visibilmente in imbarazzo. ‘Nella nostra classe poi c’è Liam, che è l’unica persona che Zayn non odi sull’intera faccia della terra. E il povero depresso in questione.’
‘Zayn? Ha bisogno di aiuto, lo sento.’
Ti auguro di non aiutarlo, non si gioca con il fuoco.’





Bene, bene, cominciamo con le scuse.
Scusatemi se sono tipo enormemente in ritardo sulla tabella di marcia (?!) e anche se questo capitolo è corto.
Bene, questo capitolo potrebbe sembrare qualcosa di inutile, ma in verità è un qualcosa di fondamentale, si accenna alla Larry (chfkngl) e poi insomma, Angel non parla mai così spontaneamente! Sia lodato Louis! Vediamo già che c'è un certo rapporto fra di loro, stanno bene, si limitano a ridere, parlare, non c'è bisogno di altro.
E poi Emily, lol, è incorreggibile. 
Spero mi vogliate bene, perchè io ve ne voglio.
Vi mando un sacco di baci.


xx
-fè.
  
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