14/12/2013
8 recensioniChapter 20.
-The beginning of the end.
Harry's pov.
Qualcosa nell'aria non quadra, è come se da un momento all'altro dovesse accadere qualcosa.
Ho paura, e incosciamente so di cosa, ma la mia mente al contrario del mio cuore non vuole pensarci.
Tendo la mano verso l'alberghiera e afferro le chiavi.
"Buonanotte" augura ad entrambi.
"Anche a lei" rispondiamo, per poi andare verso le nostre camere.
Camminiamo a passo veloce, per arrivare subito dalle nostre ragazze, sopratutto per non lasciarle sole. Prendiamo l'ascensore per fare prima e in
pochi secondi siamo al secondo piano e le porte si aprono.
Ancora non sono uscito, ma sento un urlo, un urlo di sospresa, di paura e poi tanti altri, urli di disperazione, urli di chi cerca aiuto, ed allora la mia
mente collega le voci. Annabell e Jessica.
Balzo fuori a gran passo, correndo velocemente verso la mia stanza. Non mi volto a vedere se Zayn è dietro di me, perché so che lui è li.
Svolto in un corridoio e la vedo. Jessica batte con forza e rabbia i pugni contro la porta della mia stanza, batte sulla porta come a volerla abbattere..
Ma lei non c'e, Annabell non c'e e proprio come temevo il peggio è arrivato.
E' in pericoloso. Non sono riuscito a proteggerla, nonostante sapessi che era in grave pericolo.
Corro verso Jessica e la sposto dalla porta cercando con le chiavi di aprirla, ma niente, molto probabilmente è stata bloccata da dentro.
Mi volto indietro e Jessica è ad urlare e a piangere tra le braccia di Zayn, che la tengono bloccata, mentre lui cerca di farla calmare, anche se inutilmente.
Mi avvicino e le blocco i polsi portandola vicino a me.
"Jessica calmati" dico cercando di farla calmare senza urlare, ma non fuziona, e allora "Basta" urlo con tutta l'aria che ho nei polmoni.
Si spaventa ed io mi pento subito.
"Scusa" dico dolcemenete, "ho bisongo di sapere cosa è successo, parla ti prego" la imploro col cuore in mano.
"Stavamo parlando" comincia a corto di fiato, "e poi abbiamo sentito dei rumori da dentro" continua, prende un respiro e "e allora ci siamo avvicinate,
e prima che potesse anche solo aprire del tutto la porta è sparita, qualcuno l'ha tirata dentro" conclude piangendo.
Prende un altro respiro, e allora mi accorgo che non ha finito.
"Non ho potuto fare niente, la porta si è richiusa subito e l'hanno bloccata. Lei urlava ma poi non ho sentito più niente. Ho sentito solo un colppo" dice
affannando e con le mani nei capelli.
Devo ragionare, ma tutti e tre sentiamo un rumore forte da dentro, come qualcosa che cade a terra e si rompe.
"Sono ancora li" dice Zayn.
"Zayn chiama li altri, io sfondo la porta" dico andando indietro per prendere la rincorsa.
Prendo una bella rincorsa e corro velocemente e arrivo contro la porta con troppa forza e troppa rabbia.
La porta però non cade del tutto ma cede un poco, e così prendo una nuova rincorsae di nuovo vado a sbattere con forza contro la porta che
finalmente cede.
Era stata bloccata da una sedia. Accendo la luce ma purtroppo tutto ciò che trovo sono i nostri vestiti sparsi per la camera, la sedia con cui era stata
bloccata la porta a terra, la finestra aperta ma di lei niente.
Giro per tutta la camera con le mani nei capelli, cerco un qualcosa, una pista che possa collegarmi a chi l'ha rapita ma non trovo niente, assolutamente
niente.
Vorrei urlare, prendere ogni cosa che mi capita sotto mano e romperla, ridurla in piccole bricole ma l'unica cosa che riesco a fare è accasciarmi a terra.
La testa tra le gambe e le lacrime che scendono dai miei occhi, perché sono appena arrivato vicino al momento in cui potrei perdere la persona più
importante della mia vita.
"Harry.. stanno arrivando anche i ragazzi. La troveremo Harry, fosse l'ultima cosa che faremo ma la troveremo" dice Zayn vicino a me.
Alzo lo sguardo verso di lui, gli occhi gonfi e le lacrime che scendono.
Lo abbraccio e lui mi abbraccia, continuando a ripetermi che la troveremo.
"Ragazzi" la nostra attenzione cade su Jessica che con voce tremante ci ha appena chiamato.
Ci sta mostrando qualcosa e allora ci avviciniamo per vedere cosa.
La sua collana, la nostra collana. Lo hanno fatto apposta, perché attacato a essa c'e un bigliettino.
Credo che Jessica lo abbia letto, posso intuirlo dalla sua faccia sconvolta e ancora più distrutta.
'Povera, e piccola Bell, quanto soffrirà ora'
Annabell's pov.
Non ho mai sentito questo tipo di odore. E' un odore nuovo per le mie narici, ma non comunque un odore ben accetto.
E' un odore forte, acre, orrendo. Non vedo niente, solo buio. La testa fa male, pulsa ogni secondo più forte, la sento pesante.
Non posso muovermi. Sono seduta da qualche parte, e legata, posso capirlo perché non posso muovere ne le braccia ne le gambe.
Sono in trappola. Vorrei che tutto questo fosse uno scherzo, un orribile scherzo, ma purtroppo devo accettare la triste realtà, questa volta non si
tratta affatto di un brutto scherzo.
Stare al buio non mi piace, ho sempre avuto il terrore dei luoghi bui. E nemmeno le stanze chiuse mi piacciono, colpa della mia claustrofobia.
Dove è finita in questo momento la me coraggiosa che qualche settimana prima aveva scaraventato la bomba lontana dai binari?
Dove è finita la me che ha resisito per giorni e giorni senza l'amore di Harry? Adesso il coraggio e la sopravvivenza non ci sono più, è sparito tutto
lasciando la paura di tutto, la paura di essere arrivata agli ultimi minuti della mia vita.
Ma Harry dove è? Non posso morire senza vederlo un ultima volta, senza baciare quelle labra che tanto adoro.
Un rumore pesante, di una serratura che scatta. Mi raddrizzo sulla sedia, anche se il dolore che provo me lo impedisce.
La luce si accende, lentamente, dando noia ai miei occhi. Troppo sbalzo velocemente dal nero al bianco.
Si apre anche la porta e ad entrare è un uomo.
Un uomo alto, la barba a contornare il suo volto scolpito da probabilmente anni di colpi a causa di questo lavoro.
Gli occhi azzurri ma spenti, i capelli quasi assenti.
Molto familiare..
...
"E cosi tu sei Annabell" dice avvicinandosi pericolosamente a me.
Cerco di indietreggiare ma mi ricordo di non potere. Sono legata ad una sedia da non so quante ore.
Deglutisco però, non avendo le forze di dire alcuna parola. Ma sembra che a lui questo non faccia piacere, perché si avvicina ancora di più.
"Vuoi rispondere o devo usare le cattive maniere?" dice a due centimetri dal mio volto. Troppo vicino.
"Si.. sono io" balbetto spaventata.
Lui ride, ride di gusto vedendomi così impaurita da lui, se questo era ciò che voleva fare ci è riuscito.
"Sai di aver commesso il tuo errore più grande quel giorno vero? Penso che.. se tu non lo avessi fatto non soffriresti come accadrà" dice ridendo.
Deglutisco e lui torna composto, aspettando una mia risposta che però non arriva, arrivano solo sguardi di odio verso questo sconosciuto.
"A quanto pare hai deciso di soffrire già da ora" dice con rabbia.
Ma non capisco, almeno fino a che con forza e cattiveria la sua mano picchia forte contro la mia guancia.
Il mio volto si volta verso destra. E vorrei piangere, ulrare per il dolore, ma non posso farlo adesso e davanti a lui.
Ride, ma io non mi volto, resto così ad occhi chiusi, fino a che finalmente lui esce ed io posso cominciare a piangere.
......
Spazio dello scrittore:
Non ricordo quando ho messo il diciannove, in ogni caso scusate per il ritardo lol il tempo è sempre meno.
Ma ora che tra una settimana cominciano le vacanze potrò finalmente avere più tempo da dedicare alla scrittura e quindi
alla pubblicazzione ufficiale del primo capitolo della nuova storia.
Anyeway.. cosa ne pensate di questo capitolo? Beh quelli che rimangono purtroppo saranno nella maggior parte dei casi così.
PS. avete visto xfactor giovedì? Quanto cavolo erano perfetti i ragazzi? E qualche fan di Michele c'e? Io sono qui :3
Va be, vado a studiare lol al prossimo capitolo c:
Leti.xx