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Autore: HOPE6714    14/12/2013    1 recensioni
una ragazza diciottenne ha una bambina stupenda e con lei si trasferisce lontano da casa per iniziare una nuova vita ma il suo passato la tormenterà. farà parte di una serie di inganni, sotterfugi e anche amore sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 20
-Aspetta un secondo però …- mi interruppe lei- -che cavolo ti serve spacciare droga?!- Bingo! Pensai tra me. Ora potevo sputtanare Zayn quanto volevo e quindi farli lasciare … -per Zayn- dissi senza pensarci. –cosa?!- -si per lui! È un dipendente da tempo ormai ma siccome non voleva immischiarsi in queste cose ancora lo ha chiesto a me. In realtà io non spaccio ma gli passo direttamente a lui la “roba”. - -Zayn … Zayn si droga? Oh mio Dio! Ma bisogna aiutarlo… devo stargli il più vicino possibile per farlo ragionare!- alle sue parole il mio cuore giuro che si fermò. L’avevo spinta ancora di più verso di lui nel tentativo di farli allontanare. Che coglione che sono stato! Ma perché non ragiono almeno un po’ prima di agire? –che cosa?! Io ti dico che lui si droga e tu lo vuoi aiutare standogli vicino?!- -è l’unica cosa che posso fare …-  mi rispose con voce rotta. –come l’unica cosa?! E il tuo “ti amo”? Era una presa in giro?- -no … Harry tu farai sempre parte di me …- -allora perché stai con Zayn?- -perché è l’unico che mi è stato davvero vicino oltre a Louis e a Niall! Tu non c’eri! Mi hai lasciata sola di nuovo!- -ma ora sono qui … - -non mi fido di te. Chi mi dice che non te ne andrai un'altra volta?! Chi mi dice che non mi lascerai sola scappando come un codardo? Chi mi dice che tu sei davvero cambiato?-. Ci guardammo al lungo senza dire una parola, mi perdevo in quei meravigliosi occhi azzurri come il mare ma che in fondo erano neri dal dolore e dalla paura. Perché ero così codardo? Perché la facevo sempre soffrire? Ero davvero l’uomo della sua vita o lei era destinata a qualcun altro? - … Luna non doveva partire?- chiesi per cambiare discorso, per non fare altre azioni di cui potevo pentirmi.  -… si ma Niall è rimasto più del previsto e quindi Louis non ha potuto accompagnarla. E poi non mi sembra tanto necessario ora … - mi rispose fredda e con un velo di tristezza che traspariva. –non vorresti stare di più con il tuo fidanzatino Zayn? … - dissi prendendola in giro. –Harry …! Perché ti comporti così? Da quando sei arrivato noi non siamo mai stati insieme in realtà perciò perché ti fai tutti questi problemi?-  -problemi? Altro che problemi questi! Io ti amo e tu vai con quello che doveva essere il mio migliore amico. Liam mi ha tradito, Zayn mi ha tradito e anche tu mi hai tradito. Chi mi rimane? Nessuno!- -non è vero … hai Luna e … e potresti farti nuovi amici oltre a quelli che hai già a Londra … - -non mi importa degli altri. Io voglio te e rivoglio i miei migliori amici- -ma io sono … sono già tua…- -no invece! Sei di Zayn e questo è davvero orribile!- -mi dispiace…- -io credo che se vuoi che le cose migliorino Luna dovrebbe andare dai tuoi così tu saresti davvero libera- -si ok ma come faccio? Non posso costringere Niall e Louis a partire- -io avrei qualcuno… è una conoscenza che ho qui a New York …- si beh era quello che aveva massacrato di botte Liam però era affidabile. Non c’era da preoccuparsi, avrebbe svolto il lavoro alla lettera. –lo conosco? No e quindi come faccio a fidarmi?- mi disse lei con calma. –fidati di me- -neanche questa è una buona idea …- la guardai davvero molto male. E che cazzo neanche di me si fidava che le avevo rivelato tutta la verità su Zayn e invece di lui che si drogava si fidava. Ci fu un gran botto e poi la porta si spalancò. Mi girai di scatto per vedere che cosa succedeva. –ciao Harry . ciao Elenina …- dissero ironici i due uomini.
ELENA:
Ancora i due uomini dell’altra volta. Solo a vederli la ferita mi faceva male. –sai ti abbiamo visto arrivare e non abbiamo resistito all’idea di parlarti di persona- disse quello più minuto a Harry. –oh è un piacere rivederti David… e anche a te Josh …- rispose Harry. –vedo che qui c’è la famiglia al completo…- l’unica parola che mi fece sobbalzare fu “famiglia”. Davvero sembravamo una famiglia? Quella parola mi riscaldò il cuore. –che volete?- sputò freddo Harry. –vogliamo ricordarti chi è qui che comanda… sappiamo che se facciamo male a te sarà tempo sprecato, ma se facciamo male a loro …- disse indicando me e la piccola che era terrorizzata sul divano. –non azzardatevi a toccarle!- -oh il paparino è arrabbiato Josh!- disse con voce ironica David al suo compagno mascolino. Quest’ultimo ridendo tirò fuori la pistola e la puntò verso Harry mentre l’altro andò a prendere Luna. –No! No ti prego non fargli del male!- gridai verso David. –oh non le farò del male! La porterò solo lontano da qui!- disse lui con un sorriso malizioso. –No! Prendi me, vengo io con voi!- dissi con le lacrime agli occhi. Luna era troppo piccola per morire almeno io delle esperienze le avevo fatte ed era giusto che fossi io a rimpiazzarla. –oh ma con molto piacere faccio cambio! Sarà molto più divertente con te!- disse lui facendomi l’occhiolino. Lasciò Luna e si piombò su di me. Harry si dimenava e cercava di parlare ma Josh gli aveva messo un fazzoletto in bocca. Chiesi a David se potevo almeno salutare Harry e lui mi concesse di andare. Mi scaraventai addosso ad Harry e con milioni di lacrime sul viso lo baciai togliendogli il fazzoletto dalla bocca. –ti prego porta via Luna. Andatevene entrambi e cerca di pagare questi due così magari mi lasceranno libera- anche lui iniziò a piangere e poi parlò con la voce rotta. –se vai con loro finirai a fare la puttana … so come vanno a finire queste cose. Ti prego non andare-qualcuno mi prese alla vita e mi portò via. L’unica cosa che dissi fu: -vi amo entrambi!- riferito a lui e alla mia bambina.
Mi imbavagliarono e mi caricarono in un furgoncino nero. Erano passate ormai due ore ed ancora stavamo andando. Avevo davvero molta paura ma dovevo essere forte per la mia Luna. Quando mi fecero scendere ci trovavamo in un vicolo buio in mezzo a numerosi appartamenti vecchi e inabitati. Avevo freddo e molta sete ma la paura andava al disopra di tutto. Mi fecero entrare in uno di quei palazzi bui e salimmo fino all’ultimo piano. Aprirono una porta e mi fecero entrare. –benvenuta nella tua nuova casa …-  disse David. Sentivo tutti i nervi del mio corpo irrigidirsi. Era tutto ricoperto di polvere con le finestre sbarrate. C’erano enormi crepi nel muro e primo o poi sarebbe crollato tutto. –io dovrei stare qui?- risposi fredda. –si qui! Qualche problema? Ah e  dovrai dividere la casa con un'altra ragazza … - beh almeno non ero sola. –e ora dov’è?- -al lavoro … - disse con un sorriso perfido. Non capii che cosa intendeva ma neanche ebbi il tempo di chiedere che se ne andarono chiudendomi dentro. Mi guardai un po’ in giro. C’erano tre sedie e un tavolo mal ridotto in mezzo alla stanza. Alle pareti c ’erano dei quadri piccoli e anche quelli usurati dal tempo. In cucina c’era un fornello e un forno che probabilmente non andava. La stanza da letto era vuota tranne che per un letto matrimoniale e una cassettiera decadente. Faceva schifo quel posto ed io ero chiusa lì dentro da sola. Mi sedetti su una sedia e cominciai a piangere sul tavolo. Harry mi mancava già e anche la mia Luna. La cosa più importante era che se ne andassero al più presto. Ripensai a Louis e al suo sorriso magnifico. Anche se stavo male lui mi faceva ridere ed era davvero un buon amico. Niall era così dolce e disponibile, mi aiutava sempre e gli piaceva stare con Luna. Zayn … beh che dire di Zayn … lui mi piaceva, mi aiutava, mi stava accanto, mi capiva ma non lo amavo. L’unica persona che veramente aveva rubato il mio cuore era Harry e lui lo sapeva bene. Sentii la chiave girare nella serratura e qualcuno che parlava. –entra qui dentro o giuro che ti ammazzo!- era David che urlava. Feci finta di dormire sul tavolo così non avrei attirato l’attenzione. –guarda la tua nuova amichetta. Sta già dormendo e non rompe i coglioni a nessuno come fai invece tu!-. Intravidi una figura femminile, non era molto alta ma davvero magrissima. Aveva i capelli castani che le arrivavano alle spalle e gli occhi verdi colmi di lacrime trattenute. Di nuovo quei due uscirono ed io e questa ragazza rimanemmo sole. Lei andò contro il muro e pian piano scivolò a terra piangendo. –ehi … ciao … - gli dissi porgendogli la mano. –c-ciao …- balbettò lei. –come ti chiami?- -jessie. Tu?- -Elena. … come mai sei qui?- mi sedetti per terra anche io di fronte a lei. –mi hanno rapito e portato via. Ormai è da quasi sei mesi che sono con loro- -oddio! E per che ti hanno rapito?!- -una sera ero in discoteca con le mie amiche. Avevo bevuto troppo e quando incontrai David lui mi portò a casa sua. Non mi ricordo nient’altro tranne che da quella sera in poi io gli sono servita come mezzo per i soldi- -che vuoi dire scusa?- -faccio la puttana sulle strade- alla sua frase mi ricordai di ciò che mi aveva detto Harry. Lui lo sapeva e mi aveva anche avvertito, ecco il destino che mi aspetta. –che hai?- mi chiese vedendo che non parlavo più. –il mio … ragazzo mi ha avvertito che sarei diventata una puttana- . Si beh Harry era il mio quasi ragazzo. Boh non sapevo neanche io come definire la nostra situazione. –che bello. Hai un ragazzo!- -e anche una figlia… - -che cosa?! Ma sei così giovane!- -è stato un incidente. L’incidente più bello della mia vita- -dai dimmi un po’ di lui e di tua figlia!-. Parlai per quasi un ora di tutti i dettagli della mia vita. Neanche la sua era facile però. Era originaria del Canada e viveva con sua madre e le sue tre sorelle. Il padre era morto e lei era quella che ne aveva risentito di più. Nell’ultimo periodo si era isolata da tutti ed aveva deciso di venire a New York per cominciare una nuova vita. Per fortuna era di famiglia benestante e non ci furono problemi a mandarla qui. Ogni tanto scriveva delle lettere alla sua famiglia sotto il controllo di David. Non era mai riuscita a scappare o a cercare di far capire a qualcuno che era in pericolo. Tutti quelli con cui andava erano conoscenti di David e Josh perciò non potevano aiutarla. –ma ora siamo in due!- le dissi. –ce la faremo! Giuro che scapperemo e poi il mio ragazzo sa che sono stata rapita e lo dirà a tutti facendo anche la denuncia. Tranquilla questa volta andrà tutto bene e tu sarai libera.- -grazie- rispose solo. Mi abbracciò ed insieme andammo nella stanza da letto dove cercammo di riposare almeno un po’. 
   
 
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