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Autore: Antonella84    15/12/2013    10 recensioni
Akane è a fare shopping con le sue amiche per passare un pomeriggio in spensieratezza e tranquillità, ma soprattutto per evitare di litigare con quello stupido del suo fidanzato.
Destinazione: CENTRO COMMERCIALE! Una ragazza le consegna un volantino con scritto: "Devi sposarti?Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea."
Una storia in cui Akane deciderà di imparare ad essere una buona moglie, con annessi e connessi :)
E Ranma? Come reagirà ai suoi strani cambiamenti?
Scopriamolo insieme! Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La luce del mattino appena arrivato le fece aprire gli occhi.
Era avvolta nel leggero lenzuolo di cotone del suo letto.
La stoffa morbida aderiva perfettamente al suo corpo come una seconda pelle.
Ad un tratto un brivido prese a salire partendo dal basso.
Una gamba era scoperta completamente. 
Gli occhi di Akane si spalancarono.
Guardò sotto le lenzuola.
*Sono nuda..* pensò.
Con la testa per metà ancora coperta dal cotone, cominciò a ricordare gli eventi della nottata appena trascorsa.
Ranma che la butta sul letto per farle il solletico, la lotta fino alla resa più totale..
Lui che la bacia,l'accarezza, le sposta i capelli dal viso..
Ranma che le sorride mentre in quella buffa posizione la fa sua..
Ranma che la ama.
*Già Ranma..ma dov'è?* 
Alzando la testa Akane guardò al suo fianco.
Lui non c'era.
Poggiando la mano destra sul cuscino, qualcosa di ruvido attirò la sua attenzione.
Era un biglietto.
"Nel caso ti svegliassi, sono sotto a preparare la colazione. Non sono scappato in Cina.
Buongiorno Maschiaccio! Tuo Ranma.".

Ad Akane scappò una risatina.
Non era certo il più romantico dei biglietti.
L'aveva chiamata maschiaccio ed era stato ironico come sempre.
Qualcosa di insolito c'era però, e solo ad occhi innamorati come i suoi non poteva sfuggire quel particolare.
"TUO Ranma." Disse la ragazza sottovoce accarezzando quelle parole. 
Già..quella notte loro avevano fatto l'amore e avevano promesso silenziosamente di appartenersi. 
Erano stati sinceri fino in fondo.
A quel pensiero la ragazza divenne triste.
Lei non era stata del tutto sincera.
Ranma doveva sapere ancora la verità sul suo cambiamento, su Mizu, i corsi e la sua famiglia..
"Ahh si arrabbierà da morire!" urlò Akane nascondendosi sotto le lenzuola.
"Chi è che deve arrabbiarsi?".
Una voce.
La sua voce.
Ranma. 
"Buongiorno dormigliona!" disse allegramente il ragazzo.
Akane fece capolino dal suo rifugio.
Scoprendosi fino agli occhi, la ragazza incontrò lo sguardo profondo del suo fidanzato.
"B-buongiorno.." rispose in preda all'imbarazzo la giovane. I due si fissarono per alcuni secondi.
Poi fu Ranma a prendere la parola:
"Questo look da bandito del West non ti dona molto sai?"
Così dicendo, abbassò il lenzuolo dal viso di Akane.
Poi continuò:
"Ecco! Così va già meglio!".
A volto scoperto Akane rivelò un bellissimo sorriso.
"Questa è per me?" disse la ragazza osservando il vassoio con la colazione. 
"Uova, frittelle con  sciroppo di ciliegia, bacon, pane tostato e succo d'arancia!" disse in tono trionfante il codinato.
"E in quanti siamo?" chiese la ragazza alzando un sopracciglio. 
"Eh?" riuscì a rispondere Ranma confuso.
"Tutta questa roba per una persona sola?" Chiese Akane sbalordita.
"È una colazione americana..mi sembra si chiami Blacklist.." disse il moro dubbioso.
"Breakfast Ranma...si dice Breakfast! Se ti sentisse la professoressa Hinako, metterebbe sicuramente il tuo nome nella lista nera dei cattivi bambini!" esclamò sorridendo la giovane Tendo.
"Blacklist breakcoso è lo stesso! è il pensiero che conta,no?" disse offeso il giovane.
Akane si alzò un poco mettendosi più comoda e coprendosi il seno con le lenzuola.
"E come mai ti è venuta in mente una colazione americana?" chiese. 
Ranma arrossì leggermente e voltandosi di spalle alla ragazza disse:
"Ehm..ecco vedi..Pensavo t-tu avessi bisogno di u-una colazione s-sostanziosa dopo..Dopo sta-stanotte..".
Anche Akane arrossì, ma era nulla paragonato alle orecchie di Ranma che stavano fumando dall'imbarazzo. 
"Allora dividiamo.." disse la ragazza.
Il codinato si voltò e trovò due occhi castani fissarlo intensamente.
"Tze! Ma per chi mi hai preso? Io sono ancora pieno di energie!" esclamò vittima dell'orgoglio il ragazzo. 
Akane gli sorrise maliziosamente.
"Dimostramelo..". Sussurrò in tono seducente la giovane.
"F-forse mangerò qualche frittella..così per farti compagnia.." disse Ranma preso decisamente alla sprovvista.
Ma la sua fidanzata non aveva intenzione di arrendersi.
"Cos'è? Il grande Ranma Saotome rifiuta una sfida? Hai paura per caso?" chiese provocatoriamente Akane.
L'orgoglio del codinato venne punto nel vivo.
Con uno scatto improvviso saltò sul letto di Akane facendo quasi cadere il vassoio della colazione.
Ad un centimetro dal viso della ragazza il giovane col codino sussurrò:
"Ripetilo se hai il coraggio..".
La giovane sorpresa dal gesto imprevedibile del suo fidanzato, ebbe una leggera esitazione.
Il cuore le batteva a mille.
"Dimostrami che sei ancora pieno di energie..." disse sottovoce Akane poggiando una mano sul viso del ragazzo.
"Come vuoi ragazzina presuntuosa.." rispose Ranma senza fare una piega. 
La sua fidanzata chiuse gli occhi in attesa della sua mossa.
In meno di due secondi Akane si trovò con il viso impiastricciato di sciroppo alla ciliegia!
"Ahh! Ranma io-io ti uccido!" urlò afferrando le uova con le mani, gettandole addosso al suo fidanzato. 
"Questa è Nerimaaaa!" urlò il giovane imitando Leonida nel film Trecento.
(La battuta originale del film era "Questa è Spartaaaa!" Una sorta di urlo di guerra xD N.d.a)
La battaglia del cibo ebbe inizio.
Akane con una mano tentava di tenere coperte col lenzuolo le sue grazie e con l'altra spalmava di tutto sul corpo del suo fidanzato.
Ranma, dal canto suo, cercava di difendersi dall'attacco tenace della sua fidanzata. 
In meno di dieci minuti, entrambi si ritrovarono sdraiati sul letto, col fiatone e in preda alle risate.
"Te l'ho detto che ero ancora pieno di energie!" disse soddisfatto il giovane col codino.
"Va bene, va bene ho capito!" rispose la ragazza. Poi continuò.
"Che peccato però...tutte queste cose buone sprecate! Mi è anche venuta fame.." disse mettendo un finto broncio.
Ranma la fissò.
Quell'espressione buffa sul viso tutto sporco di sciroppo e pietanze varie, della sua fidanzata fece scattare in lui uno strano desiderio.
"Non tutto è perduto.." esclamò il giovane tutto ad un tratto.
"Che vuoi dire?" chiese Akane.
"È tutto spiaccicato addosso a noi!" Il codinato le si avvicinò malizioso.
"Ora che mi ci fai pensare..ho fame anch'io..Vuoi essere la mia colazione Akane?" 
La ragazza avvampò.
Non fece in tempo a rispondere che le calde labbra del suo bellissimo fidanzato si erano già posate sulle sue.
Schiudendo le proprie lasciò che i vari sapori di quell'originalissima e meravigliosa colazione si mescolarono con quello del suo fidanzato..un'accoppiata decisamente divina. 
Le lenzuola gelosamente strette sul suo corpo, volarono via così come i pochi vestiti di Ranma.
I due ragazzi cominciarono ad assaporare ogni centimetro della pelle dell'altro con vari baci, la voglia di ritrovarsi uniti come in quella notte appena trascorsa, li travolse nuovamente...
Ad un tratto lo scorrere di una porta e dei rumori provenienti dal piano di sotto li ridestarono da quel sogno.
"Siamo tornati!" 
Era la voce di Kasumi.
La loro famiglia era rientrata.
Era giunto il momento di ritornare alla realtà.
"Oh Kami! Ranma va fuori di qui!" urlò Akane facendo letteralmente volare il suo fidanzato, lontano dal letto. 
"Ehi ma che modi!" protestò il ragazzo.
La giovane coppia si muoveva in modo compulsivo per la stanza, cercando di raccogliere i loro vestiti e buttare i pochi avanzi, che erano sopravvissuti alla loro piccola battaglia, dalla finestra.
I loro movimenti ricordavano molto quelli delle formiche quando la loro casa veniva attaccata da qualche predatore..In pratica il panico più totale. 
Akane provò ad infillarsi il pigiama giallo alla meno peggio.
Il fatto che fosse tutta sporca e appiccicosa però, complicò non di poco le cose. 
"Allora? Sono in ordine?" chiese la ragazza mettendosi di fronte al fidanzato e sistemandosi i capelli con la mano destra.
Ranma la fissò a lungo.
Lei non era in ordine, era semplicemente perfetta. 
"Veramente sei un pò sporca.." disse il giovane avvicinandosi pericolosamente. 
"E cosa aspetti puliscimi! Non vorrai che i nostri genit..".
Akane non fece in tempo a finire di lamentarsi che il ragazzo le tappò la bocca nell'unico modo che risultava efficace con lei...un bacio.
Dopo qualche secondo i due si separarono.
"Ecco fatto! Ora sei pulita!" esclamò il codinato facendole l'occhiolino.
La giovane Tendo rimase immobile a fissare la bellezza del suo fidanzato.
Perfino col viso imbrattato e i capelli leggermente meno in ordine del solito, Ranma era decisamente bello.
Ora capiva il perchè del suo grande successo con le ragazze.
Non solo le solite pazze, ma anche le altre ragazze del Furinkan adoravano quello strano tipo col codino. 
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta:
"Akane sono Kasumi posso entrare?". 
"A-aspetta un attimo sorella..arrivo!" esclamò la ragazza in preda al terrore. Si voltò poi, verso il codinato e gli disse sottovoce:
"Ranma..lo sai che ti amo, vero?".
Il giovane ancora poco abituato a quelle dichiarazioni di affetto rispose imbarazzato:
"S-si certo..anch'io..". 
La ragazza lo afferrò per un braccio ed affermò:
"Allora mi perdonerai per questo.. " e così dicendo lo scaraventò fuori dalla sua finestra.
"Ma chee faiiii Akaneeee!!" urlò il povero ragazzo dall'alto dei cieli di Nerima. 

Akane aprì la porta e rivide il viso di Kasumi.
Sembrava preoccupata.
Con sua grande sorpresa, la giovane Tendo vide sua sorella allungare le braccia e stringerla forte a sè.
"Ka-Kasumi va tutto bene?" le chiese preoccupata.
"Si sorellina. Tutto bene..mi sei solo mancata tanto." Disse la maggiore sciogliendo l'abbraccio. 
"Mi vesto e scendo..ho voglia di rivedervi tutti!" disse Akane cercando di distogliere l'attenzione di sua sorella dalla stanza.
"Veramente vorrei parlarti da sola.." affermò Kasumi entrando nella stanza.
Stava per sedersi sul letto quando un urlo della minore la fece trasalire:
"Nooo ferma! Siediti qui.." esclamò Akane indirizzandola sulla sedia della scrivania.
Se si fosse seduta sul letto sicuramente avrebbe notato le macchie lasciate dalla colazione e non solo...
"Akane..cos'è questo odore?" domandò la maggiore.
"Eh?" Fu la risposta a monosillabi della ragazza.
"Anche prima quando ti ho abbracciato..c'è odore di frittelle e..e..ciliegie!" esclamò Kasumi.
"Ma no che ti salta in mente sorellona!" rispose Akane nel panico.
Poi cercando di cambiare argomento domandò:
"Piuttosto..di cosa volevi parlarmi?" 
La maggiore fece un respiro profondo e leggermente rossa in volto disse:
"Ecco Akane vedi..io mi sono fatta coinvolgere in alcune cose...non molto corrette nei tuoi confronti..Ma l'abbiamo fatto per il tuo bene..".
La più piccola delle Tendo le poggiò entrambe le mani sulle spalle:
"So tutto sorellina...Tranquilla. Non sei tu quella che deve chiarirmi alcune cose..".
La maggiore a quelle parole si sentì più leggera e come se nulla fosse si alzò dalla sedia correndo verso la porta:
"Ah menomale! Avrai fame..vado a preparare qualcosa di buono..magari delle frittelle...Ti piacciono vero sorellina?". Chiese Kasumi.
"Ce-certo! Mi sistemo e scendo subito!" rispose Akane chiudendosi la porta alle spalle.
Finalmente poteva tirare un sospiro di sollievo. 
Non c'erano più dubbi, la sua famiglia era di sotto e finalmente avrebbe potuto parlare e smascherarli. 
Non ce l'aveva fatta a prendersela con sua sorella Kasumi.
Non era lei la mente di quel piano diabolico.
E poi ripensando agli avvenimenti della notte appena trascorsa..Akane sentì la rabbia sbollire.
Che il fine giustificasse davvero i mezzi? 

"Allora come è andata?"
Il viso di Ranma faceva capolino dalla finestra ancora aperta 
Akane sobbalzò. "Bene anche se c'è mancato poco.." rispose regolarizzando i battiti del suo cuore.
Il ragazzo entrò e si mise a sedere sulla sedia che fino a poco tempo fa, era stata occupata da Kasumi.
La ragazza era pensierosa e lui non potè fare a meno di notarlo.
"Ehi maschiaccio? Cos'è quella faccia preoccupata?" chiese. 
La giovane Tendo lo fulminò con lo sguardo.
"Ancora non ti sei stancato di chiamarmi così? Per caso vuoi farti un altro giretto in aria?" domandò Akane ringhiando minacciosamente. 
"Mhm..oramai mi sono affezionato a questo nomignolo. Ma se vuoi la smetto racchia violenta che non sei altro!" rispose il bel moro.
La sua fidanzata sospirò rassegnata.
"Ok..puoi chiamarmi maschiaccio". Disse triste in volto.
Ranma si avvicinò a lei e cingendola per le spalle le chiese:
"Dimmi che è successo...". 
Nella mente della ragazza, il pensiero di confessare tutto al suo fidanzato, le metteva addosso una paura tale da farle mancare il fiato.
*E se non avesse capito? E se si sentisse preso in giro? Mi vedrebbe meschina come tutte le altre sue fidanzate?*.
Questo erano i dubbi che si muovevano nella sua testa. 
"Forse ho capito..." disse ad un tratto Ranma. 
Akane sgranò gli occhi.
"Tu sei preoccupata a causa delle altre mie, per così dire, fidanzate..Ma non ne hai motivo, parlerò con loro.." disse il codinato.
"Non è questo.." rispose quasi in un sussurro la ragazza.
"Allora cos'è? Pretendo di sapere! Se qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato verso di te, dimmelo subito che gli spacco la mascella!" urlò Ranma. 
"Bhe...se la metti così...allora è proprio me che dovrai prendere a botte..". Rispose rossa in viso la ragazza.
Il codinato aveva l'aria di non capire.
"Spiegati meglio.." chiese. 
Akane non riuscì più a sostenere lo sguardo del suo fidanzato e voltandogli le spalle disse:
"Non sono stata del tutto onesta con te..Ranma. Ecco i-io ti ho nascosto delle cose..e, anche se involontariamente, ti ho ingannato..".
Un silenzio pesante come un macigno cadde nella stanza.
"Non dici niente?" domandò Akane voltandosi.
Di fronte a lei il ragazzo che amava la fissava con occhi di ghiaccio.
"Fammi indovinare..." Disse freddamente.
"Centra per caso tua cugina Mizu?" 
A sentire pronunciare quel nome dalla bocca di Ranma, Akane ebbe un tuffo al cuore.
Gli occhi si riempirono di lacrime, anche se piangere era l'ultima cosa che desiderasse in quel momento.
La domanda le uscì affilata dalle labbra:
"E tu come lo sai?".
Ranma non rispose.
Osservava immobile la sua fidanzata senza batter ciglio.
*Che sia coinvolto anche lui nel giochetto della mia famiglia?* Pensò la ragazza. 
In quel momento si sentiva una stupida.
Tutti, compreso Ranma, si erano presi gioco di lei.
Era lei quella ingannata e non viceversa.
La rabbia che fino a quel momento si era assopita, riaffiorò come un fiume in piena. 
Dal canto suo, i pensieri del giovane erano molto diversi.
*Dovrei confessarle che ho chiesto aiuto a quella donna? È giusto dirle che ho origliato la sua conversazione con Mizu?* domandò a se stesso il ragazzo.
Ammettere tutto ciò significava che, oltre ad essere uno spione alla pari dei suoi familiari, aveva avuto paura di non essere abbastanza bravo in "certe cose..".
L'orgoglio ebbe la meglio e ad occhi bassi disse:
"Credo ci stiano aspettando di sotto...Abbiamo tante cose su cui discutere.". 
Se per Ranma quella frase era un modo per scappare da ciò che considerava come un'umiliazione, per Akane essa rappresentò la conferma dei suoi sospetti sul suo fidanzato.
Il giovane uscì dalla finestra senza dire nient'altro, mentre la più piccola delle Tendo si accingeva a scendere al piano inferiore. 
Una nuova tragedia nata sulla base di un equivoco stava per scoppiare in casa.

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CIAO!!!OK, SONO CONSAPEVOLE CHE DOPO QUESTO VORRESTE UCCIDERMI..MA SAPETE MEGLIO DI ME CHE NON TUTTO FILA LISCIO COME L'OLIO, QUANDO DI MEZZO CI SONO RANMA ED AKANE! PROMETTO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARÀ PIÙ LUNGO E...RISOLUTIVO ;)
SIAMO AGLI SGOCCIOLI :(
UN BACIONE ANTO
  
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