Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ImAFeather    15/12/2013    5 recensioni
[...]E gli occhi parlano più di mille parole dette, sussurrate o urlate; più di mille gesti fatti, gettati o pensati; perché sono occhi, fanno parte dell’uomo, ma non sono controllati da questo… sono come i diamanti scalfiti, solo, da loro simili.
E Beth sapeva che con gli occhi non si può mentire, non si può ferire; ma sapeva, anche, che con gli occhi si può amare, si può morie.
Eppure, doveva ammetterlo, sapeva che ciò che fa innamorare il mondo sono le parole, dolci suoni che compongono eterne melodie.
E sapeva anche che... quelle parole... pronunciate dalle sue labbra... erano state il colpo mortale.
E allora Beth disse addio a quell'ultima scheggia di cuore che le era rimasta; perchè adesso lo sapeva che era completamente, e irrimediabilmente, suo.
| Alec è un musicista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.
| Beth è un'artista. E potrebbe essere nient'altro. Ma non è così.
N.d.a. Non è la solita storia d'amore se d'amore vogliamo parlare!
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

»Chapter 13

 

You? ... You? … - As Ink On Paper

 

Il capodanno si avvicinava sempre più, Beth e Jessy lo avrebbero trascorso al Tamigi dove, come ogni anno, si sarebbe tenuto uno dei più belli spettacoli pirotecnici del mondo, per poi andare in un locale.
Beth, purtroppo, non aveva con se un vestito adatto all'occasione, così quell'oggi sarebbe andata con la sua amica alla ricerca di un vestito, ricerca ardua visto i suoi gusti difficili.
Il negozio dove Jessy avrebbe portato la ragazza dagli occhi blu si trovava dalle parti del Tower Bridge e ci sarebbero arrivate in metro.

Quando le ragazze decisero di tornare a case era sera inoltrata, Londra era avvolta dal freddo, dalle luci delle decorazioni natalizie, e dal buoi tipico della notte.

Erano le sette e mezza, eppure, la metropolitana era gremita di persone in corsa per gli ultimi preparativi, regali da comprare, scarpe, accessori, vestiti; nell'aria c'era quel tipico odore che si respira solo in quel periodo e odorava di neve, felicità, calore e... musica; le dolci corde di una chitarra suonavano Here without you dei 3DoorsDown accompagnate da una voce roca e profonda, Beth si girò in cerca del cantante ma non riuscì a trovarlo, c'era troppa gente.
Beth Smith sentì nello stomaco una strana sensazione.
Quella voce... che voce!
Beth ne era sicura, non aveva mai sentito quella canzone, una delle sue preferite, cantate in quel modo, con quell'intensità e passione.
Si sentì strana, e non sapeva perchè.
Jessy, Charlotte e Eleonor avevano già superato i caselli, Beth era rimasta indietro, si affrettò a prendere l'abbonamento, fatto qualche giorno prima, ma nulla: sparito.
Beth si diresse verso la biglietteria, dove una folla di gente sostava, poi risentì quella voce e capì che il cantante si trova lì, cercò di avvicinarsi, ma nulla, troppa gente.
Fu un attimo, un uomo si spostò e Beth incontrò due occhi, neri, come quelli di lui.
Sentì un tremolio percorrerla.
Impossibile, pensò.
Poi nuovamente una calca di gente la separò dal musicista.
Prese la borsa in cerca di spiccioli, ma nulla aveva solo una banconota da venti sterline.
<< scusate avete da cambiare venti sterline? >> chiese a delle signore, che davano l’impressione di essere quelle tipette con la puzza sotto il naso, ferme vicino la biglietteria adiacente e queste risposero con un No secco, senza neanche controllare.
Beth scosse la testa, poi si girò nuovamente...

***

 

Come era solito fare Alec si trovava in stazione, dove anche quel giorno, aveva suonato.
Erano quasi le otto di sera, ma la stazione era zeppa di persone.
Stava suonando le note di una canzone quando una sensazione allo stomaco lo attraversò, si sentì bene, vivo...
Alec cantò quella canzone in un modo in cui non aveva mai cantato.
Sentì quelle parole sulla propria pelle, incise.
Ne sentì il dolore e l'intensità.
Cantò con passione, una passione che si distrugge con la sua stessa intensità, e che terminò con l'ultimo accordo della canzone.
Ma quella sensazione allo stomaco no, era ancora lì, e chissà come ci era arrivata.
Alec si prese una pausa e la folla di persone iniziò a diminuire, poi ad un tratto si girò e incontrò due occhi blu, come quelli di lei.
Impossibile, pensò.
Mentre era intento a sistemare la sua chitarra sentì una ragazza chiedere se qualcuno aveva da cambiare venti sterline, Alec si alzò e si diresse verso questa...


***


... e si ritrovò lui.
Così all'improvviso, come quando in una bella giornata all'improvviso piove.
Alec era davanti a lei, ed era ancora più bello di come lo ricordasse.
A Beth sembrò passata un'eternità dal loro incontro sul Palladian Bridge, lo aveva cercato così a lungo, senza trovarlo, e perdendo, poi, le speranze.
Qualche notte lo aveva sognato. Aveva rivissuto, nella sua mente, i loro incontri, dal primo all'ultimo. E si sentiva bene, terribilmente bene.
Ed ora era lì, con i suoi occhi inchiostro, i capelli più lunghi e spettinati, i jeans strappati, una maglia che gli fasciava il fisico asciutto e un sorriso... sorpreso.
E in Beth nacque la speranza che lui si ricordasse di lei, sperò che, come lei, lo avesse cercato per poi perdere le speranze, e che il colore dei suoi occhi lo avesse tormentato.
Ma Alec sorrideva, sorrideva e basta.
E Beth si senti, in qualche stranissimo modo, tradita…


… non era possibile, era lei.
Cazzo!
L’aveva cercata così a lungo; vedeva i suoi occhi ovunque, quel blu così intenso; aveva cercato in tutti i modi di dimenticare quegli strani, ma stupendi, incontri; aveva cercato, in qualsiasi modo, di non pensarla, di non cercarla, ma invano, qualsiasi cosa facesse, quella ragazza dal nome ancora sconosciuto non andava via.
I suoi occhioni blu erano leggermente spalancati, e Alec sperò con tutto se stesso che si ricordasse di lui, che lo avesse cercato, come lui cercava lei, e che ora fosse felice di averlo lì d’avanti.
Le sue labbra si aprirono leggermente ed uscì un tremolante ‘ ciao ’
Alec sorrise ancora di più
<< ciao >> le rispose con voce calda


Beth sentì una scossa percorrerla, che freddo che fa qui, si disse.

<< tieni… >>
<< scusa… cosa?? >>
<< ti servono i soldi per il biglietto no? Prendi >>
<< Io… n-non posso… >>
<< non ho da cambiare venti sterline, su prendi, canterò qualche altra canzone e li riguadagnerò… >>
<< Io…, tu… grazie >>

Sorrisi, di certo la prima volta che parlammo non era così impacciata…
Dio, è ancora più irresistibile…
E Alec lo pensava sul serio, che quella piccola ragazza fosse irresistibile, era così dannatamente diversa dalle altre, da tutte le altre ragazze con cui era stato, era così piccola e timida, ma nascondeva anche una guerriera e spavalda sè.
I suoi capelli neri le arrivavano in vita, ed erano come il cielo di notte, nero, ma luminoso, costellato di stelle.
I suoi occhi, quei maledetti occhi, non c’erano parole per descriverli, ma solo le sensazioni che gli causavano: brividi, scosse, sensazioni indefinite nello stomaco.
Era bassina, ma anche attraverso la felpa, dei Pink Floyd, di qualche taglia troppo grande per lei, riusciva a intravedere che di certo lì sotto nascondeva delle bellissime curve.
Era la ragazza più misteriosa e bella che avesse visto.
Il suo sorriso era come l’acqua in una torbida giornata nel deserto, indispensabile.

<< sei bravo… >>
<< c-cosa? >> Alec si risvegliò dai suoi pensieri.
<< dicevo, sei bravo, mi piaci come…, suoni bene >>

Dio, che imbarazzo! Che imbranata!

Alec sorrise, e Beth si sentì morire.
La sua risata era un suono così melodico, che sarebbe rimasta lì per sempre ad ascoltarlo.

<< grazie! >>

Ed anche Beth sorrise.

<< Ecco, io dovrei fare il biglietto, grazie ancora… >>
<< figurati! >>

Si sorrisero nuovamente poi Alec andò nuovamente verso la sua chitarra.
Beth fece il biglietto, si girò per andare ai caselli, e si scontrò ancora con quegli occhi.
Sorrise, si sorrisero, e il mondo introno a loro sparì, di nuovo.
Beth stava per andare via quando qualcuno le tirò il braccio.

<< devo ancora sapere il tuo nome… >> le disse Alec.
<< devi ancora scoprirlo! >> gli rispose.

Sul viso di Alec comparve un sorrisetto furbo.

<< mi piacciono le sfide >> disse passandosi una mano tra i capelli.

Beth si girò e andò via.

In treno incontrò le altre ragazze e disse loro di aver dovuto fare il biglietto.
Per tutto il tragitto di ritorno Beth non fece altro che ripensare a lui, e inevitabilmente, sulle sue labbra si dipinse un sorriso.
Ed era felice, tremendamente.
Lo aveva rivisto, e non avrebbe potuto sperare in un rincontro migliore…


Era andata via, così come era arrivata, troppo velocemente.
E ad Alec non rimaneva che il suo profumo incastrato tra le narici, il suo sorriso e i suoi occhi.
Continuò a cantare per un altro po’ e per la prima volta da quando era a Londra si sentì libero, veramente libero.

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________
Ink Droplets

 

Care lettrici,
eccoci con un nuovo capitolo,
in primis ringrazio chi in questi giorni ha recensito i miei capitoli, questo capitolo è dedicato a tutte voi, spero vi piaccia.
Come avete visto Beth e Alec si sono rincontrati, e come tutti i loro incontri, non è stato per nulla banale, o almeno lo spero.
Se Beth aveva dato l’impressione di averlo dimenticato, qui, capiamo che non l’ha fatto per nulla; magari ha provato ad andare avanti, ma Alec era sempre lì, in un piccolo posto della sua mente, in un piccolo posto del suo cuore.
Inoltre capiamo, o almeno spero si sia capito, che quel qualcosa che mancava ad Alec per sentirsi vivo, era lei, erano i suoi occhi, ed ora che li aveva rivisti lui si sente irrimediabilmente vivo.
Forse in questo capitolo è anche più comprensibile cosa provano l’uno per l’altro, anche se è ancora indefinito, ma di certo non è un semplice interesse; di Beth non si sa ancora con precisone, ma di Alec di, la trova irresistibile, interessante e diversa da tutte le ragazze con cui è stato, e non sono poche.
Cosa accadrà mai tra i due protagonisti?
Lo scoprirete continuando a seguire la mia storia.
Spero che vi piaccia, e si vi va recensite (non obbligo nessuno, però mi renderebbe molto felice vedere qualche recensione in più).
Un ringraziamento a:

Una canzone_ solo per te_

shadows_fantasy

elev

per aver recensito la mia storia, e soprattutto, per le bellissime recensioni.

Xx Fil

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ImAFeather