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Autore: pleasenotsocheesy    15/12/2013    0 recensioni
Il massacro della festa del Ringraziamento quando a te la salsa di mirtillo fa proprio schifo... Collegata alla serie Lei... ma è possibile leggerla anche separatamente...
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lei'
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Chapter  1

"Gentili viaggiatori, siamo lieti di annunciare che stiamo iniziando la discesa sull' Aeroporto Internazionale di Indianapolis"

L'annuncio risuonò per l'aereo e Josh gentilmente scosse Cristiana, che sonnecchiava sulla sua spalla. Anche se non lo diceva, la ragazza non aveva dormito granché le notti passate.

"Svegliati dormigliona" la richiamò gentilmente

Cristiana si stiracchiò. Il polso era ancora un po' dolorante, ma sopportabile; era il collo che la stava uccidendo

"Ricordami il perché lo sto facendo" chiese rivolgendosi al suo compagno

"Perché mi ami e perché il dottore dice che non puoi ancora rimanere da sola dopo la rampa di scala che ti sei fatta di sedere"

" Sei sempre così affascinante"

Due orette dopo, si trovavano sul vialetto di ingresso alla casa dei genitori di Josh. Era una villa nei sobborghi di Indianapolis. Molto grande con piscina sul retro. 

Ad attenderli sul portico di casa c'era probabilmente l'intero paese riunito.  Cristiana contò almeno 30 persone.

"Tesoro" disse a denti stretti "Non avevi detto pochi intimi, la mia famiglia, 15 persone al massimo?"

"non farti prendere dal panico ora" disse Josh  mentre apriva lo sportello ed usciva per andare a prendere le valige

"La fai facile tu"

Dal quel momento furono assaltati. E' normale che la tua famiglia voglia abbracciarti dopo che non ti vede da molto tempo, quindi Cristiana non se la prese più di tanto quando venne messa lievemente da parte; anzi diciamo che quasi incoraggiava questo comportamento, rimanendo molto vicina al taxi che li aveva portati.

Josh venne letteralmente trasportato dentro casa e non si accorse neanche che Cristiana era rimasta fuori.

La temperatura era a metà tra quella di Los Angeles e quella di New York, quindi con il suo cappottino chiaro, la ragazza rimane un po' ad ammirare la grande quercia sul giardino davanti, dorata delle foglie cadenti per l'autunno.

"Quindi tu dovresti essere la fidanzata di Josh" una signora anziana, sui 70 anni, le si avvicinò con un passo arzillo

"Si, piacere sono Cristiana"

"Puoi chiamarmi Mimi o grandma, se preferisci"

Nonna Mimi, matriarca della famiglia, non aveva lo sguardo truce o cattivo. Sapeva, come tutta la famiglia, che quella ragazza per stare con Josh, si era trasferita definitivamente negli States, e ammirava il coraggio della scelta della ragazza.  Non era però certa se Judith, sua nuora, avrebbe imparato ad apprezzarla nel tempo o se l'avrebbe uccisa durante la cena di ringraziamento.

"Vieni dentro dai"

"Se le dispiace se rimaniamo un attimo qui fuori? Volevo dare a Josh il tempo di godersi un attimo la sua famiglia, da solo"

"Per niente" disse Mimi prendendo sottobraccio la ragazza e andando verso il dondolo sul portico. "Josh mi ha detto che sei un avvocato"

"Si"

"E che sei Italiana, corretto?"

"Si"

"Ero convinta che gli avvocati avessero la parlantina" disse la Signora con un sorrisetto

" Solo quando non siamo terrorizzati di fare qualcosa di sbagliato"

"Non dovresti avere così paura. Non mangiamo mica. E da come Josh parlava di te, non credevo tu fossi una tale fifona"

Cristiana guardò sorridendo la nonna. Sapeva quello che stava facendo. Josh faceva la stessa identica cosa quando la voleva motivare.

In quel momento Josh uscì fuori con una ragazza bionda sottobraccio.

"Eccovi qui" disse avvicinandosi al dondolo " Honey, ti vorrei presentare una mia amica di infanzia, Jenna"

"Amica di infanzia? Diciamo pure che sono stata la sua fidanzatina fino a quando non è partito" disse la bionda

In Sicilia si chiama malusangu, immediata antipatia a pelle. Quello, con una buona dose di gelosia, fu l'immediata sensazione di Cristiana.

"Piacere di conoscerti. Sono Cristiana"

"Si, so chi sei.  Tutti sappiamo chi sei. Judith parla spesso di te" disse Jenna

"Ma che bello" Cristiana sperava con tutto il cuore che Judith parlasse bene di lei, ma sapeva benissimo che non poteva essere così.

"Dai, tesoro, vieni dentro che ti presento gli altri"

Fu così che conobbe l'intero nucleo familiare con alcuni amici e vicini venuti a salutare Josh.

"E questa è mia madre, Judith" Josh le presentò sua madre per ultima

"Piacere di conoscerla, Signora"

" Il piacere è mio. Finalmente ti conosco" l'interno di un frigorifero è più caldo di quel momento " Andiamo di sopra che ti faccio vedere la tua camera Cristiana. E' accanto a quella di Josh. "

<> pensò Cristiana

Passarono il resto della mattinata a disfare i bagagli. Notoriamente Josh è il più disordinato dei due e Cristiana, dopo aver sistemato le sue cose, andò in camera sua.

Aveva sempre immaginato la camera di Josh lievemente bambinesca. Probabilmente perché si era trasferito così giovane. In realtà c'erano poche tracce della sua infanzia: qualche poster alla parete, qualche modellino sulla mensola , un paio di trofei nell'angolo.

"Ehi tu. Che stai facendo al tuo maglione? Ti ha fatto qualcosa di male?" rise Cristiana quando vide il povero maglioncino di lana venire stritolato e buttato in angolo.

"Ha tentato di strangolarmi durante la notte. Tu non te ne sei accorta" Josh si avvicinò per abbracciarla e lasciarle un bacio sui capelli " Tutto ok in camera tua? Hai bisogno di qualcosa?"

"Zitto ed abbracciami" rimase così per un po'.

Quando si lasciarono Cristiana si avvicinò al povero maglione ed iniziò a piegarlo.  Era il suo vizio, ogni volta tentava di punirlo facendolo vivere nel suo casino, ma ogni volta ci ricadeva, era più forte di lei: le veniva l'orticaria al pensiero. Lo ripose nel cassetto e si sdraiò nel letto tra le braccia di Josh

"Hai i miei antidolorifici" disse Cristiana guardando al lampadario " Li ho infilati dentro la borsa da viaggio"

"Ora te li prendo. Come ti senti?"

" Bene" si strinse di più a Josh

"vuoi dormire un poco? sembri distrutta"

"Non sembro. Lo sono. Ma resti qui con me?"

"Non c'è altro posto dove vorrei essere in questo momento. Siamo stati decisamente poco insieme questo periodo. Dovremmo pensare ad una soluzione più permanete quando torniamo. Mi sono stancato di stare su un aereo per la maggior parte del tempo"

"Ne riparliamo tra un po' " disse Cristiana sbadigliando

Rimasero così per un po', sonnecchiando e beandosi del calore dell'altro, cosa che mancava da un po'.

La decisone di ritrasferirsi a NYC non era stata presa a cuore leggero. La facevano funzionare ma era chiaro che non poteva durare ancora molto. Cristiana voleva fare una sorpresa a Josh, ma aveva già deciso che sarebbe tornata ad L.A. ad inizio dell'anno prossimo. Amava molto il lavoro che stava facendo nello studio ma amava di più Josh, e la sua mancanza durante quel periodo era stata molto dolorosa. Per non parlare dell'incidente della settimana scorsa. Sarebbe tornata nella filiale californiana del suo studio, forse preso un piccolo congedo per qualche tempo.  Josh aveva qualche tempo libero e non le sarebbe dispiaciuto fare una vacanza solo per loro due.

Sentirono bussare alla porta e Dex, il fratello più piccolo di Josh, fece capolinea

"Ehy piccioncini. Mamma dice che è pronta la cena"

 

"Quindi sei italiana giustio?"

"Si"

" Ma tipo come quelli del Jersey Shore?"

Questa adorabile domanda era stata posta da Laura,la figlia più piccola di John, il fratello più grande di Josh. Lui e Mary Margareth avevo anche un altro figlio, Devon. Chiariamo subito: i due bambini più adorabili della storia, ma che stavano per far diventare matta Cristiana.

"No, mostriciattolo" rispose Josh, che era il suo padrino " Cristiana è nata e cresciuta in Italia, mentre loro sono nati negli Sati Uniti da una famiglia di origini italiane, ma del tutto americana"

"Ah. Non avevi il loro accento strano infatti. Sembri anche più intelligente, anche perché ti presa lo Zio più bello del mondo"

6 anni ed essere un genio.  Non è mica da tutti.

"Grazie tesoro" rispose Cristiana sorridendole

" E sei un avvocato corretto?" questa volta era Sarah, la sorella di Josh, che con suo marito Kevin era arrivata nel tardo pomeriggio.

"Si. Sono una socia per la Raven e soci di Los Angeles" mai come in questo momento voleva disperatamente un bicchiere di vino, ma le era stato vietato fino a quando prendeva antidolorifici.

"La più giovane del suo studio" continuò Josh stringendole un braccio

Cristiana sorrise, ma non mancò di notare la smorfia di Judith

" E come mai sei stata spostata a New York?" chiese il padre di Josh, Mark.

"Abbiamo avuto un grosso caso di diritto internazionale, che è la mia specializzazione, che inoltre contava un elemento di estraneità italiano. Una delle parti in causa era di cittadinanza italiana. Abbiamo pensato che era un ottima idea inserire un avvocato come me."

" Ha anche una laurea italiana, quindi è stato più facile vincere la causa"

Se Josh non la smetteva di vantarsi, Cristiana non era certa di arrivare al dessert.

" Hai una famiglia in Italia?" questa volta era Dexter, e con lui avevano in pratica completato il giro del tavolo.

" Che domanda, Dex" riprese la parola Josh " Certo che ha una famiglia in Italia"

"Non è così scontata come domanda tesoro" Cristiana strinse dolcemente la mano di Josh " I miei genitori e mia sorella sono ancora nella mia città d'origine. I miei sono entrambi in pensione, mentre mia sorella è un infermiera. Si è sposata l'anno scorso con un aviere dell'aereonautica militare"

"E non ti manca la tua famiglia?" chiese Mary Margareth, che sembrava la donna più dolce che sulla terra era mai vissuta.

"Certo. Ma sono sempre stata molto indipendente e i miei mi hanno cresciuto spingendo queste aspirazione. E poi li sento molto spesso, via telefono o internet. Anzi" si voltò verso Josh " Sembra strano che non hanno chiamato oggi, considerando il viaggio e tutto"

" Li ho sentiti prima io, mentre tu dormivi. Tua mamma voleva sapere come stavi. Per fortuna c'era tua sorella. Se no, tra il mio italiano e l'inglese dei tuoi, sarebbe stata una risata"

"Ma tesoro ora parli italiano?" Judith, aka cubetto di ghiaccio si stava sciogliendo allora

"Beh, mi sembra giusto imparare la sua lingua natale, almeno un poco. Mi piacerebbe che i nostri figli no parlassero solo inglese, ma conoscessero il loro retaggio culturale"

Due persone stavano tossendo vigorosamente dopo tale uscita: Cristiana e Judith in contemporanea aveva sputato quello che stavano bevendo

"Figli? non è un po' presto per pensarci?"

"Stavolta sono d'accordo con tua madre: è DECISAMENTE  troppo presto"

"ma sto scherzando io. Mamma mia quanto siete musone"

 

Dopo cena andarono sedersi nel terrazzo che dava sul retro della casa, dove una  grande focolare e molte coperte li riscaldavano.

"Vi va di giocare a trivial? In fin dei conti è tradizione..." Mimi aveva già uscito la scatola senza neanche aspettare la risposta. "Direi di scoppiare le coppie che dite? Allora, Squadra blu sono: Mark, Mary Margareth, Sarah, Cristiana, Devon, Dex. Mentre la rossa sono Judith, John, Josh, Kevin, Laura ed io"

10 minuti di spostamenti ed erano pronti a giocare. C'è da premettere che erano altamente competitivi. E Cristiana mica se lo aspettava. Già alla prima domanda erano pronti ad attaccarsi alla gola.

"Domanda di geografia per la squadra blu" Dex faceva la telecronaca

"Quale è la capitale del Sud Africa"

"io non ne ho idea" disse Mark

"Non era Johannesburg? " si girò M&M, alias Mary Margareth, scherzosamente soprannominata così da Dex

"Qui qualcuno non ha proprio idea... " scherzo John, facendo ridere la squadra rossa

Cristiana era in disparte che giocava con Devon,dove si era rifugiata fin dal'inizio; ma dovette intervenire. Se volevano la guerra, la guerra avrebbero avuto: anche lei non scherzava a competitività

"E' Pretoria la capitale"

"La risposta è corretta" rispose Mimi.

Ah già vero. Cristiana era un'accanita fan del trivial pursuit, ci aveva giocato un milione di volte. Non ci volle niente a vincere la partita.

  
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