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Autore: Bad Bionda Bana    15/12/2013    1 recensioni
[Altri]
Cosa ci fanno delle ragazze italiane e dei ragazzi coreani a New York per un'estate intera?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Fammi capire bene, dopo colazione sei andata a fare la spesa, giusto?-

Annuii.

-Insieme alla Yuui, dico bene?-

-Esattamente.-

-E quando sei uscita, questo Donghae, ti ha riportato lo scontrino che ti eri dimenticata come un'idiota.-

-Si si.- risposi accennando un sorriso e facendo roteare gli occhi.

-E dietro c'era scritto il suo numero. Bene!- urlò congiungendo le mani rumorosamente facendomi trasalire -Direi che è stato tutto grazie a me.- concluse sorridendo.

-No, aspetta, come sarebbe?- chiesi un po' perplessa.

-Se non fosse stato per il fatto che non ho risposto al telefono, non avresti mai chiamato la Yuui, non sareste mai andate a fare la spesa parlando di questioni amorose, non avresti dimenticato, e ripeto, come un'idiota, lo scontrino permettendo al tuo caro Donghae di scriverci sopra il suo numero di cellulare e di riportartelo.- spiegò Asja gesticolando come un attore durante uno dei monologhi più importanti dell'intera opera.

Rimasi un paio di secondi a fissarla stupefatta dal suo contorto ragionamento. Non sapevo se darle corda usufruendo di altre teorie a sostegno o che avrebbero smontato la sue tesi, facendole capire nel momento culminante della discussione il io tono sarcastico, o se semplicemente darle un colpo in testa sperando che le tornasse la ragione.

Optai per il colpo in testa.

Il resto del pomeriggio lo passai a preoccuparmi del vestito e del trucco. Ero nel panico, qualsiasi cosa sembrava inadatta per la situazione. La soluzione era solo una, solo lui ne era capace.

-Non riesco ancora a capacitarmi di aver chiesto consigli per vestiti e trucco proprio a- venni interrotta dal rumore della porta che si apriva e da quella voce unica e inconfondibile.

-Eccomi qua! Pronto a trasformare radicalmente la cara Mefy!- disse GD con un sorriso stampato in faccia.

-Il mio nome sarebbe Angel.-

-Eh no, un angelo lo diventerai dopo che avrò fatto la mia magia.- concluse per poi dirigersi verso il mio armadio.

Per non rischiare che andasse a mettere le mani dove non doveva, preparai sul mio letto quei vestiti che mi sembravano più adatti: c'erano vari pantaloni, maglie eleganti, un paio di vestiti e, in fondo al letto, delle scarpe, rigorosamente senza tacco. Appena GD vide gli abiti sul letto si bloccò e, scuotendo la testa, rimise in ordine i vestiti. Lo guardai esterrefatta per poi girarmi verso Giulia ed Asja, le quali avevano la mia stessa espressione.

-Ora possiamo cominciare.- disse dopo aver messo via tutto -Scusate, ma ho bisogno di stare da solo con Mefy.- accompagnando gli altri fuori dalla camera e chiudendo la porta.

-Spiegami una cosa, perché hai messo via tutto?- chiesi quasi con timore della risposta.

-Perché tu non hai capito il concetto di appuntamento. Ciò che ti serve sono vestiti, preferibilmente corti e scollati, calze a rete e scarpe con il tacco. Come sei messa a biancheria intima?-

-Guarda che è solo un appuntamento!- urlai mentre il mio viso si faceva più rosso.

-Ma che vai a pensare? La biancheria giusta serve per una questione psicologica, per sentirti più attraente.- disse aprendo un po' di cassetti in cerca di quello giusto -Hai qualche completo in pizzo?-

-Ehm, forse qualche reggiseno.-

-In pizzo e anche imbottiti.- disse sorridendo malignamente.

-Quelli sono dettagli!- risposi imbarazzata.

-Oh! Questi sono perfetti!- e poggiò sul letto un completo slip e reggiseno rosso -Ora il vestito. Visto che sei molto chiara di carnagione direi qualcosa di non troppo scuro, non vogliamo farti sembrare un fantasma.-

-Dovrei avere un vestito di colore azzurro, non è cortissimo, ma almeno è scollato.- dissi cercando l'abito e facendolo vedere a GD.

-Uhm, si, potrebbe andare.-

-Per le scarpe ne ho solo un paio con il tacco.- gli mostrai un paio di scarpe con tacco da sei centimetri nere -Ci stanno con il vestito?-

-Devono! Non pensare nemmeno a pronunciare le parole “scarpe da ginnastica”! Bene, ora cambiati.- disse aprendo la porta ed uscendo -Poi vieni fuori e mostrami come stai!- concluse chiudendo la porta.

Rimasi a fissare quei vestiti un paio di secondi, cercando di non pensare a ciò che avrei dovuto indossare. Presi coraggio e cominciai a cambiarmi e, una volta finito, uscii trovandomi tutti ansiosi di vedermi vestita come mai nella mia vita. Quattro paia di occhi mi squadrarono peggio di un detector da capo a piedi in maniera tale da farmi accapponare la pelle.

-Ehm... Allora? Come sto?- chiesi un po' a disagio sia per i loro sguardi sia per come ero vestita.

-Parola al mago, prego.- disse Giulia indicando GD.

-Inanzi tutto vediamo che effetto fai alla popolazione media maschile alla quale puntiamo.- disse GD con un'espressione compiaciuta.

-... Che cosa?- chiedemmo tutti insieme non avendo capito una sola parola.

-Vediamo la reazione di L.Joe.- spiegò sinteticamente GD girandosi poi verso il rosso.

Il suo sguardo continuava a scorrere soffermandosi su petto e gambe. Più mi guardava più il suo cervello si annebbiava lasciando spazio solo a certe immagini. Stufo di aspettare un responso che non sarebbe mai arrivato, GD gli diede un pugno sul braccio facendolo così tornare alla realtà.

-Ok, abbiamo constatato la reazione desiderata. Però c'è ancora qualcosa che non mi convince.- e cominciò a camminarmi attorno osservandomi in ogni mio singolo dettaglio cercando quel particolare mancante.

-Ehm!- mi schiarii la voce -Penso di sapere cosa manchi.- dissi poggiando le mani sui fianchi stringendo appena e facendo aderire il vestito ad essi.

-Giusto! Come ho fatto a non pensarci? Una cintura!- e corse in velocità fino in camera sua nel loro appartamento.

Rimanemmo ad aspettare qualche minuto il suo ritorno, e quando tornò aveva con sé una fascia in pelle nera. Mi prese per mani per portarmi davanti allo specchio e, dopo aver adagiato la cintura attorno ai miei fianchi, cominciò a stringerla pian piano avvisandomi di fargli un cenno nel momento in cui fosse stata troppo stretta. Arrivata alla misura giusta GD fece un nodo semplice ma resistente per poi allontanarsi per poter ammirare meglio l'opera completata, o almeno la parte dei vestiti. Ora mancava trucco e parrucco.

 

Dopo aver cercato di aiutare Minho, Hyunseung decise di fare una passeggiata per rilassarsi un po' per Time Square. Le luci dei televisori sembravano illuminare ancora di più il giorno, la vita caotica di ogni persona riempiva il silenzio della sua mente, finchè una musica attirò la sua attenzione: un semplice suono di una goccia che cadeva e poi un forte crescendo. Capì che quella musica veniva da una piccola via poco frequentata, ma appena ci entrò notò una grande insegna con scritto “The Cube”. La musica ripartì uscendo fluente dalle finestre e stuzzicando la curiosità del ragazzo.

Entrò nel palazzo e, senza dare troppo nell'occhio, salì fino al piano dove c'erano le sale prova. C'era chi si esercitava con il canto, chi con il ballo, chi in gruppo e chi da solo; con tutta quella musica Hyunseung faceva fatica a stare fermo, il suo desiderio di ballare cresceva lentamente. Passò nel corridoio a passo di formica, immergendosi in quel mondo, finchè non si fermò del tutto davanti ad una sala: una voce lo aveva catturato, una voce a lui familiare. Si affacciò alla finestrella della porta riconoscendola dai suoi movimenti. Hyuna stava provando con un gruppo di ballerini su quella canzone che tanto aveva attirato il ragazzo, il quale sentiva il suo cuore battere sempre più velocemente.

Rimase li a guardarla per qualche minuto mentre un gruppo di ragazzi uscì dalla sala a fianco. Accorgendosene, Hyunseung decise di approfittarne ed entrò chiudendo la porta e, non essendo organizzato per certe situazioni, mise nello stereo il primo cd che trovò: su di esso c'era scritto “Trouble Maker”. Arrancò qualche passo per scaldarsi, si tolse la maglia e rimanendo in canottiera prese a ballare in modo più serio. La musica era molto alta, sovrastava addirittura i pensieri del ragazzo stesso fino a farli scomparire. Quella canzone sembrava scorrergli nelle vene, come se la conoscesse da molto tempo.

In quel momento passò un signore, vestito bene e con aria autoritaria, che notò il ragazzo ballare per conto suo: stava per entrare quando si accorse che la porta era chiusa dall'interno, ma prima di chiamare il custode per farsi aprire, rimase colpito dalla bravura del ragazzo.

-Buongiorno Presidente!- salutò Hyuna dopo aver finito le sue prove -Sta controllando i trainee alle prime armi come suo solito?- chiese avvicinandosi alla porta per osservare anche lei.

Le ci volle un attimo per riconoscerlo, la sua figura magra, i suoi passi di ballo, e le ci volle ancora meno per rimanere confusa dalla sua presenza in quel posto.

-Hyunseung? Ma che ci fa lui qua?-

-Lo conosci?- le chiese il signore.

-Si, anche lui faceva parte del gruppetto con la quale ballavo in Corea.-

-Ma è magnifico!- rispose aprendo velocemente la porta con le chiavi che si era dimenticato di avere e cominciando ad applaudire.

Hyunseung si bloccò immediatamente per la paura delle conseguenze, le quali, a sua insaputa in quel momento, sarebbero state positive. Corse immediatamente a spegnere lo stereo e con un profondo inchino cominciò a scusarsi, senza nemmeno rendersi conto della presenza di Hyuna.

-Mio caro ragazzo,- si avvicinò al ragazzo poggiandogli una mano sulla spalla -come te la cavi con il canto?- chiese sorridendo e stupendo entrambi i ragazzi.

 

Mi sedetti a quello che Yuui ed io chiamavamo ironicamente “il nostro piano di lavoro”: una piccola scrivania con uno specchio abbastanza grande davanti e con i cassetti pieni di trucchi, tutti divisi ordinatamente.

-Da quello che vedo tieni di più al trucco che hai vestiti.- disse GD sorridendo mentre pensava a quale trucco fosse il migliore.

-Caro mio, vedi male.- risposi ridendo.

Scelto il trucco cominciò a tirare fuori tutto l'occorrente e a pitturarmi il viso come un bambino pittura un foglio interamente bianco. Io cercai di rilassarmi nonostante fossi un po' in ansia sul risultato finale. Sentivo creme, pennelli, pennellini, liquidi, polverine adagiarsi sulla mia pelle come stelle nel cielo e fiori nel prato. Con il trucco fu più svelto e dopo pochi minuti aveva già terminato. Mi disse che potevo pure aprire gli occhi, ma non ci riuscivo; non ero particolarmente attratta dal trucco, non riuscivo mai a trovarne uno che mi donasse, ma speravo nel tocco magico di GD. Aprii piano piano gli occhi timorosa di quello che avrei visto, ma nel momento in cui riuscii a riconoscermi rimasi stupefatta da ciò che vidi; la mia carnagione rimase uguale, non mi mise nessun fondotinta, nessun tipo di terra, era candida come sempre; sulle palpebre un leggerissimo velo di ombretto azzurro, quasi impercettibile, una sottile linea di eyeliner giusto per dare un po' di definizione, e un mascara abbastanza scuro da far sembrare le mie ciglia lunghissime; sulle guance mi mise un pizzico di fard color pesca, per dare un po' di colorito al mio viso.

-Allora? Ti piaci?- mi chiese GD guardandomi dallo specchio.

-Se mi piaccio? GD tu sei sul serio un mago!-

-I capelli lasciali così, sciolti sulle spalle. Oh, stavo per dimenticarmi!- disse dandosi un colpetto in fronte -Manca il tocco finale.- e prese da uno dei cassetti un rossetto color pesca rosato e me lo mise con delicatezza per non sbavarlo.

Ora che ero finalmente pronta per uscire presi la borsa, e in quel preciso momento sentii la suoneria del mio cellulare: era Donghae, ed era arrivato. Il cuore batteva all'impazzata, sembrava volesse balzarmi fuori dal petto per poi scappare via. Salutai tutti in velocità correndo verso l'ascensore. Una volta chiuse le porte cercai di calmarmi, non volevo apparire troppo ansiosa: dall'agitazione stavo addirittura tremando. Però, nel momento in cui le porte si riaprirono e lo vidi aspettarmi all'entrata sentii le gambe meno stabili di prima. Il colpo di grazia fu vederlo girarsi verso di me e sorridermi.

 

Erano li, sotto l'ombra di uno delle tante miriadi di alberi che verdeggiano il Central Park, in silenzio. Il viso e lo sguardo di entrambi esprimevano tutt'altro che felicità e serenità: Minho era sinceramente dispiaciuto per quello che aveva fatto e preoccupato di non ricevere il perdono di quella meravigliosa ragazza; Yuui era confusa, non sapeva cosa fare, come comportarsi e se dare una seconda chance a quel dolce ragazzo fosse la cosa giusta. “Ok” fu la parola che fece trasalire il ragazzo.

-Ok, per non rovinare la vacanza a tutti gli altri ti perdono, e poi...- disse Yuui prima guardandolo negli occhi e poi abbassando lo sguardo.

-E poi?-

-E poi, dopo tutte quelle cose dolci che mi hai detto questa mattina, mi sono affezionata un po' di più a te, e non vorrei che tutto finisse dopo nemmeno un giorno.- rispose la ragazza sorridendo.

Gli occhi di Minho si illuminarono quanto il suo sorriso mentre correva verso Yuui per abbracciarla e ringraziarla. Era riuscito ad avere una seconda possibilità e non poteva permettersi un secondo errore.

-Delucidami su una cosa.- disse Minho lasciandola.

-Delu che cosa?- disse Yuui ridendo.

-”Non vorrei che tutti finisse”. Cosa intenderesti con quel “tutto”?- chiese il ragazzo accennando un sorriso.

-Beh, questo dipende da te.- rispose la ragazza appoggiando le mani sulle spalle del ragazzo -Ma prima di questo devi prendermi.- sussurrò avvicinandosi al suo orecchio per poi scappare via ridendo.

Minho le lanciò uno sguardo di sfida per poi rincorrerla senza sforzarsi per prenderla sul serio, voleva divertirsi un po'. Scherzarono così per quasi tutto il resto della giornata.






Mi inginocchio a voi implorando il vostro perdono per il ritardo!!! ci ho messo moltissimo per scrivere questo capitolo ç___ç i miei nemici, la scuola, la mancata ispirazione, erano contro di me! ma sono riuscita a difendermi bene U.U quindi eccomi qui... spero vi sia piaciuto questo capitolo ^ ^ spero vivamente di riuscire a pubblicarne un altro durante le vacanze di natale! ma per ora vi saluto!! ciao, e grazie ancora a tutti quelli che stanno seguendo questa storia ^ ^ CIAO! *^^^*/

  
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