Mi sono disinfettata tutte le ferite e si vedono molto meno di prima, ma si vedono lo stesso.
Si sono già fatte le sette, meglio alzarmi dal letto e vestirmi. Prendo un paio di jeans, i primi che trovo, e un maglione blu a collo molto alto rigirato su se stesso. Abbino il look a delle vans nere.
Voglio cambiare del tutto, voglio apparire più carina, o almeno passabile. Almeno così non passerò come la "sfigata" di turno o la "nerd" di passaggio. Decido di truccarmi. Perché non dovrei farlo? Lo fanno tutte le mie compagne. Un filo di eyeliner e mascara, un po' di ombtretto oro, ma proprio poco, solo per avere un po' di scintillio anche sulle palpebre. Mi pettino i capelli e decido di lasciarli sciolti, per le prima volta. Mi guardo alla specchio e scendo le scale soddisfatta.
-Questa non è mia figlia! Che cosa lei hai fatto? Chi sei tu?-
Mi accoglie mia mamma con tono ironico sulla soglia della porta. Probabilmente stava andando a lavorare.
-Mamma, sono sempre io. Ho solo deciso di cambiare un pò il mio look. Sto male?-
Rispondo spiegandole la situazione.
-No tesoro, stai benissimo. Ora vado o faccio tardi, a stasera.-
Dice per poi mandarmi un bacio veloce e uscire di casa. Le sue parole mi hanno tolto un gran peso.
Mi metto il giubbino e Austin mi raggiunge sul piano scale.
-Buongiorno.-
Mi rivolge la parola per primo. Rispondo con un cenno del capo e usciamo di casa.
-Come mai ti sei truccata oggi?-
Mi chiede Austin. Scrollo le spalle e metto le mani in tasca. Evviva l'ha notato! Mi sento speciale.
-Be'.. ti sta bene quel colore.-
Continua. Okay, Austin è un vero gentelman. Chissà quanto si è sforzato per dire una cosa simile.
-Grazie.-
Rispondo mostrando un sorriso a trentadue denti e dandogli un bacio sulla guancia. Mi vergongno subito di quello che ho fatto e mi metto una mano sulla bocca. Lui lo nota e ridacchia. Ma cosa c'è da ridere?
Arriviamo davanti a scuola mia e lo saluto per poi cercare con lo sguardo Theo. Dopo minuti di "ricerca visiva", finalmente lo trovo. E' seduto su una panchina vicino a Kyle. Di solito entro direttamente in classe, ma penso che per questa volta farò un'eccezione. Mi avvicino a loro e mi siedo in mezzo a Theo e Kyle. Quest'ultimo mi guarda stupito, mi saluta e se ne va. Anche Theo ha la stessa espressione dell'amico.
-Wow.. Il trucco ti dona proprio.-
Riesce a dire. Lo ringrazio e vado in classe. Mi siedo al mio posto e aspetto la fine delle cinque ore. Stranamente oggi, essere stata la "vicina di banco" di Kyle non è stato male. Anzi. Ha iniziato a chiacchierare e scherzare come se fossimo amici da tempo. E questo sinceramente non lo capisco, ma se lui crede che io abbia dimenticato quello che mi gìha fatto in titti questi anni, be'... si sbaglia di grosso. Io non dimentico.
Finalmente suona la campana e posso uscire da quella scuola e andare a casa. Appena esco dalla porta dell'aula, Kyle mi prende sottobraccio mettendomi a disagio.
-Hai da fare dopo?-
Mi chiede, ma so che è più un' affermazione che una domanda. Ma io provo a negare lo stesso.
-Si, devo andare in palestra.-
Rispondo. Certo, Kyle è carino, ma a questo punto mi metto con Theo.
-Ah, ti volevo portare in un posto...-
-Sarà per un'altra volta. A domani.-
Dico togliendo il suo braccio dal mio collo e uscendo da scuola. Ri saluto Theo e me ne torno a casa.