Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: irwin_wife    15/12/2013    0 recensioni
Tratto dalla storia:
Ero li che lo guardavo, non so perché mi trovassi li, in quel preciso momento. Ma io ero lì.
-Che vuoi?-
Mi chiese abbastanza irritato dalla mia presenza. Mi strinsi nelle spalle e abbassai lo sguardo.
-Che vuoi?-
Richiese urlandomi in faccia. Non resistetti e lo abbracciai.. non ebbe la reazione che mi aspettavo. Lei: Una ragazza fragile e facile da manovrare all'apparenza, ma dentro di se ne sta subendo troppe Lui: Un ragazzo freddo e indipendente all'apparenza, ma dentro nasconde un cuore grande
Entrate se vi ho incuriosito. Lasciate anche una piccola recensioncina se vi fa piacere e ditemi cosa ne pensate, visto che è la mia prima ff:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati tre giorni da quando sono andata in pasticceria con Austin. Sembravamo amici quel pomeriggio, ci comportavamo come tali e spero che non me ne sia accorta solo io.  Mi ha fatto bene rivedere Olga e sapere che sta bene. La mia vita è cambiata, in un certo senso, mi sono ripromessa di non tagliarmi più. Mi sono preoccupata tantissimo quando ho letto un' articolo di giornale che diceva che l'autolesionismo porta a gravi malattie. Per esempio si può prendere un' infezione al sangue e puoi morire. Certo, il fatto di morire non mi dispiace, ma non è quello il punto. Il punto è che se lo viene a sapere qualcuno e lo dice ai carabinieri, mia mamma, visto che io sono minorenne, può finire in guai seri, e io non voglio. Poi ho iniziato a frequentare una palestra e sono dimagrita molto. Ci credo, con tutto quello che ci sto dentro! Tipo tre ore al giorno.. Ma se bella vuoi apparire, molto devi soffrire.
Mi sono disinfettata tutte le ferite e si vedono molto meno di prima, ma si vedono lo stesso.
Si sono già fatte le sette, meglio alzarmi dal letto e vestirmi. Prendo un paio di jeans, i primi che trovo, e un maglione blu a collo molto alto rigirato su se stesso. Abbino il look a delle vans nere. 
Voglio cambiare del tutto, voglio apparire più carina, o almeno passabile. Almeno così non passerò  come la "sfigata" di turno o la "nerd" di passaggio. Decido di truccarmi. Perché non dovrei farlo? Lo fanno tutte le mie compagne. Un filo di eyeliner e mascara, un po' di ombtretto oro, ma proprio poco, solo per avere un po' di scintillio anche sulle palpebre. Mi pettino i capelli e decido di lasciarli sciolti, per le prima volta. Mi guardo alla specchio e scendo le scale soddisfatta.
-Questa non è mia figlia! Che cosa lei hai fatto? Chi sei tu?-
Mi accoglie mia mamma con tono ironico sulla soglia della porta. Probabilmente stava andando a lavorare.
-Mamma, sono sempre io. Ho solo deciso di cambiare un pò il mio look. Sto male?-
Rispondo spiegandole la situazione.
-No tesoro, stai benissimo. Ora vado o faccio tardi, a stasera.-
Dice per poi mandarmi un bacio veloce e uscire di casa. Le sue parole mi hanno tolto un gran peso. 
Mi metto il giubbino e Austin mi raggiunge sul piano scale. 
-Buongiorno.-
Mi rivolge la parola per primo. Rispondo con un cenno del capo e usciamo di casa. 
-Come mai ti sei truccata oggi?-
Mi chiede Austin. Scrollo le spalle e metto le mani in tasca. Evviva l'ha notato! Mi sento speciale.
-Be'.. ti sta bene quel colore.-
Continua. Okay, Austin è un vero gentelman. Chissà quanto si è sforzato per dire una cosa simile. 
-Grazie.-
Rispondo mostrando un sorriso a trentadue denti e dandogli un bacio sulla guancia. Mi vergongno subito di quello che ho fatto e mi metto una mano sulla bocca. Lui lo nota e ridacchia. Ma cosa c'è da ridere? 
Arriviamo davanti a scuola mia e lo saluto per poi cercare con lo sguardo Theo. Dopo minuti di "ricerca visiva", finalmente lo trovo. E' seduto su una panchina vicino a Kyle. Di solito entro direttamente in classe, ma penso che per questa volta farò un'eccezione. Mi avvicino a loro e mi siedo in mezzo a Theo e Kyle. Quest'ultimo mi guarda stupito, mi saluta e se ne va. Anche Theo ha la stessa espressione dell'amico. 
-Wow.. Il trucco ti dona proprio.-
Riesce a dire. Lo ringrazio e vado in classe. Mi siedo al mio posto e aspetto la fine delle cinque ore. Stranamente oggi, essere stata la "vicina di banco" di Kyle non è stato male. Anzi. Ha iniziato a chiacchierare e scherzare come se fossimo amici da tempo. E questo sinceramente non lo capisco, ma se lui crede che io abbia dimenticato quello che mi gìha fatto in titti questi anni, be'... si sbaglia di grosso. Io non dimentico. 
Finalmente suona la campana e posso uscire da quella scuola e andare a casa. Appena esco dalla porta dell'aula, Kyle mi prende sottobraccio mettendomi a disagio.
-Hai da fare dopo?-
Mi chiede, ma so che è più un' affermazione che una domanda. Ma io provo a negare lo stesso.
-Si, devo andare in palestra.-
Rispondo. Certo, Kyle è carino, ma a questo punto mi metto con Theo.
-Ah, ti volevo portare in un posto...-
-Sarà per un'altra volta. A domani.-
Dico togliendo il suo braccio dal mio collo e uscendo da scuola. Ri saluto Theo e me ne torno a casa. 

SPAZIO AUTRICE: Scusatemi il ritardo, vi chiedo scusa dal profondo del cuore! Certo il capitolo non è granché ma migliorerò con il prossimo. Giuro. Okay.. detto questo vi chiedo di recensire.
P.S.Vi voglio bene <3 

  
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