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Autore: hannasdream    15/12/2013    4 recensioni
Ricordo, anche fin troppo bene questa storia. La storia di una ragazzina che ha provato a riscattarsi, che per quanto potesse cambiare non si è mai piaciuta, la storia di una ragazzina che è cresciuta,diventando ciò che ha sempre odiato, la storia di un amore, forse sempre esistito, ma soffocato. Quella ragazza ero io … e questa è la sbagliata, complicata, strana storia della mia vita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Dove eravamo rimasti? Ah si allo stalker.
Uscii dalla camera, dovevo trovare delle tende ma ci avrei pensato più tardi.
Andai al piano di sotto, era quasi ora di pranzo e dovetti preparare la tavola e cucinare qualcosa, come sempre del resto, dato che i miei genitori erano spesso fuori per lavoro, o comunque tornavano a casa verso le due del pomeriggio. ‘Bella merda vero?’
-Magari oggi preparo una bella carbonara all’italiana- sì parlavo anche da sola.
Aprii il frigo. ‘Ah vero, la spesa. Ops’.
-Pizza?- gridai per farmi sentire da mio fratello in salotto.
-Pizza!- confermò.
Due minuti e le pizze surgelate erano pronte e dopo qualche insulto fraterno ci dileguammo nelle nostre stanze.
Chiusi la porta e mi stesi sul letto sfinita.
Guardai verso la finestra e vidi il ragazzo , non si era accorto di me, forse per la mia posizione. Adesso che lo guardavo bene era proprio carino, sembrava forse un po’ più grande di me, aveva i capelli castani e gli occhi chiari. Le nostre due case erano separate solo da una striscia d’erba larga qualche metro e da una siepe, le nostre finestre erano perfettamente simmetriche e vicine tra loro, perciò riuscivo a vederlo così chiaramente.
Verso le due sentii i miei genitori arrivare e dopo un veloce pranzo, suppongo, mia madre bussò alla mia porta.
- Hey tesoro – disse dalla porta.
-ciao- dissi sovrappensiero.
- come va la scuola?-
-Al solito, ho conosciuto una ragazza, lei ed Harry vengono fra poco-
-oh va bene.. ah quasi dimenticavo-  fece una pausa  – hai visto? Abbiamo dei nuovi vicini!-
- si, bene-  dissi completamente disinteressata.
- Allyson Mary Jones, non rispondere in questo modo, non è così che ti farai nuovi amici! Adesso per punizione andrai a presentarti con una bella torta, fra dieci minuti giù, e togliti il pigiama!- disse per poi uscire.
Annoiata per l’inutile ramanzina sorbita, mi decisi finalmente ad alzarmi dal letto.
Presi una felpa enorme color panna con una ‘W’ nera stampata leggermente a rilievo, dei leggings neri e le mie amate blazer nere e andai in bagno. ‘Col cazzo che mi cambio di nuovo in camera.’ Pensai.
Mi guardai allo specchio posando gli occhiali sul mobile del bagno, avevo ancora il ‘trucco’ della mattina ma visto che ero in anticipo rispetto ai dieci minuti di ultimatum di mia madre, presi l’ eye-liner e cercai di fare qualcosa di decente.
Soddisfatta, andai giù e con una torta al cioccolato su un vassoio, percorsi il breve tragitto, per finire sotto un carino portico in legno. Suonai il campanello.
Ad aprirmi dopo poco, fu una signora dallo sguardo dolce.
- Salve signora, abito proprio nella casa accanto e questo è per lei-  sorrisi cercando di essere cordiale, porgendole il vassoio.
- oh, grazie tesoro, ma non era necessario, accomodati così assaggiamo questa buonissima torta- ‘oh no, no no no no’
- non vorrei disturbare- cercai di tirarmi fuori.
- ma no, entra pure!- ‘no no no’.
Entrai in quella casa, e rimasi molto sorpresa in quanto, nonostante si fossero appena trasferiti, era di un ordine pazzesco; alle pareti c’erano già le foto di famiglia,e sul tavolino in soggiorno addirittura i cioccolatini per gli ospiti. Impressionante.
Mi sedetti su una sedia in cucina, mentre la signora tagliava la torta.
-em..guardi che non c’è bisogno, la torta è per voi, non per me-
-non dire sciocchezze cara, e per favore  chiamami Johanna-
- va bene Joahanna io sono Allyson-
- sai mi dispiace, le mie figlie non sono a casa in questo momento..ti faccio conoscere mio figlio Louis!-    ‘E’ così che si chiama allora..’.
Johanna andò a chiamare il figlio, mentre già immaginavo la scena imbarazzante.
- Mamma che..ciao- disse
- ciao- ‘imbarazzo portami viaaa’.
- oh ma tu sei..- sorrise.
- si, piacere. Ciao- dissi alzandomi dalla sedia pronta per filare via.
Salutai velocemente e andai verso la porta ma qualcosa mi femò, Louis.
-che c’è?- dissi seccata, volevo solo andare a casa, era così pretensioso?
- niente, volevo dirti..bhe si scusa-  sapevo che si stava riverendo allo ‘show’ di qualche ora prima.
- oh non è colpa tua, solo una serie di sfortunati eventi-
- non proprio sfortunati, ma ok-
- adesso devo andare, degli amici mi aspettano- dissi girandomi, era vero, Julie e Harry sarebbero arrivati tra poco
- posso venire?- chiese sorridendo.
- perché dovresti?-
- senti sappiamo tutti e due che le nostre camere sono spaventosamente vicine, ti ho visto metterti il pigiama, abbiamo praticamente un legame di sangue!-
- non ti conosco, ma sei un idiota, seguimi.- dissi alzando gli occhi al cielo avendo la sensazione che non si sarebbe rassegnato facilmente. Aprii la porta per uscire da quella casa.
- ma sono in pigiama!- 
- e io non ti aprirò la porta più tardi-
- andiamo và- disse uscendo subito dopo di me.
Presentai Louis ai miei genitori e gli spiegai perché era in pigiama e andammo in camera mia.
-bella stanza.- disse guardandosi intorno
-grazie vicino- dissi precisando che non si era ancora presentato.
- ah già io sono Louis Tomlinson-
- Allyson Jones- dissi stringendo la mano che mi porse.
- ALLYYY- entrò gridando Harry insieme a Julie.
-è lui sarebbe?- chiese sorpreso.
- Louis, piacere- si presentò
- Io sono Harry e lei è Julie, sorvoliamo sul fatto che sei in pigiama, stasera si va in discoteca gentee!-
-cosa?dove?- dissi
- abbiamo appena preso tre biglietti da dei ragazzi,è in una discoteca in centro.- spiegò Julie.
- Vieni?- chiesi riferita a Louis.
- Verrei anche, ma mi manca il biglietto-
- ci sono persone che vendono li ovunque, non preoccuparti.- disse Harry.
Julie, che aveva già un vestitino nella borsa, mi aiutò a mettere insieme un outfit decente, Harry e Louis invece parlavano come se si conoscessero da una vita.
Il tempo passò in fretta e mentre truccavo quella schiappa di Julie, Louis si andò a cambiare.
Si fecero le 22:30, arrivammo al pub, mezz’ora di fila, polso timbrato e boom, eravamo dentro.
Me ne pentii subito, musica orribile, gente che vomitava, chi si faceva in bagno, quattordicenni che bevevano vodka, centinaia di persone che ballavano strusciandosi l’ uno con l’altro e ragazze mezze nude.
Julie mi trascinò  per un braccio nella folla che ballava ma urtò per sbaglio qualcuno.
- Oh scusa- disse subito cordialmente
- tu?!- disse il ragazzo sorpreso, trafiggendola con lo sguardo.
- oh cazzo- sussurrò vedendo il ragazzo avvicinarsi.



Ciao genteee ecco il terzo capitolo! Ieri sono andata in discoteca veramente lol e mi è venuta l' ispirazione per le cose che vedrete prossimamente. Dedico questo capitolo alla mia Giulia ovvero 'Julie' (fantasia portami via) che so starà leggendo <3. Continuo a DUE recensioni (positive o negative che siano) ci tengo davvero a questa storia quindi recensiteee.
Hanna xx

 
  
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