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Autore: Strawberry Milkshake    15/12/2013    0 recensioni
Siamo i figli della più grande organizzazione criminale del mondo.
Ci piace uccidere, siamo assassini, ma nessuno ci conosce veramente.
Siamo tornati indietro nel tempo per sventare una guerra che porterà solo distruzione.
Siamo angeli neri e tentatori.
Siamo i killer più spietati.
L‘unico angelo buono è un angelo morto.
~DEDICATA AD ELENUVOLE ^.^ ~
Genere: Azione, Demenziale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Akatsuki, Killer Bee, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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- Questa storia fa parte della serie 'New Generation'
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~~CAPITOLO CINQUE
LA VERA ARTE!


Insomma, poteva andargli anche peggio.

Forse
.
Ryuu socchiuse un attimo gli occhi, cercando di mettere a fuoco il paesaggio in lontananza. Quella tempesta di sabbia l’aveva costretto a fermarsi per un giorno intero, facendolo arrivare in ritardo.

In ritardo! Che cosa assolutamente fastidiosa.

Tra l’altro non aveva la benché minima idea di come entrare. E il Kazekage era una persona abbastanza difficile da convincere.

Mentre cercava di elaborare una strategia che stesse in piedi, Ryuu si accorse di due tipi di chakra che si avvicinavano verso di lui.

-Ehi tu! Fermati!-

Ryuu si voltò scocciato, esaminando da capo a piedi la figura della bionda che l’aveva chiamato.

Temari, sentenziò, riconoscendola dai quattro codini e dall’enorme ventaglio.

La ragazza prese fiato, prima di girarsi e gridare verso il deserto:

-Muoviti Kankuro! Siamo in ritardo!-

-Arrivo, che fretta hai, mammamia!- rispose scocciato il marionettista, mentre si affiancava alla sorella.

Ryuu assottigliò lo sguardo: uguale ed identico ad Atsuya, perennemente in ritardo e un pozzo senza fondo. Beh, ci sarà un motivo per cui si dice “tale padre, tale figlio”, no?

-Tu sei l’Ambu che stavamo aspettando, vero?-

-Si, è uguale alla foto che ci ha dato Nadeshiko! Quindi è lui!-

-Si, questo l’avevo capito Temari! Mostraci il tatuaggio!-

Ryuu obbedì, mostrando il tatuaggio sulla spalla sinistra.
 

 


Dopo mezz’ora passata a camminare con quei due, il ragazzo stava seriamente rimpiangendo le litigate con Katy.

Era una cosa assurda, da quando erano partiti i due non avevano chiuso bocca, continuavano a parlare senza sosta.

Ma Ryuu aveva altro a cui pensare. Certo, adesso non aveva più il problema di come entrare, ma c’era qualcosa che non tornava, perché, perché era arrivata fino a questo punto? Sicuramente sotto c’era qualcosa di ben più complicato, una strategia in atto da tempo, forse addirittura da anni…
 


Arrivarono alle porte del villaggio una decina di minuti dopo. Camminarono per le vie della città, che ovviamente il moro conosceva a memoria, fermandosi ai piedi del palazzo reale.

-Ecco, siamo arrivati,  Gaara ha detto che vuole vederti.-

-Kankuro insomma! Abbi un po’ di rispetto e chiamalo Kazekage!-

-Ciò non toglie che rimarrà comunque mio fratello minore per tutta la vita!-

-Stai zitto e muoviti, idiota!-

Dopo questa piccola discussione i tre entrarono, svoltando negli ampi corridoi, fino ad arrivare all’ufficio del Kazekage.

Gaara staccò gli occhi dai fogli che stava compilando, fermandosi a guardare, solo per un momento, Ryuu.

-Bentornati ragazzi, sinceramente pensavo che avreste fatto più tardi visto la tempesta di due giorni fa.-

-Abbiamo avuto fortuna. Bene, adesso ce ne andiamo, ci vediamo dopo!- disse la bionda, trascinandosi dietro il fratello che continuava a protestare.

Seguirono dei momenti di silenzio, l’unico suono udibile era quello della penna di Gaara sui fogli.

-Bene, così tu sei Ryuu? Nadeshiko mi ha parlato molto di te, dice che sei…un ottimo ninja, dalle qualità eccezionali.-

-Sono solo voci che corrono-

-Io penso che dietro a ogni voce ci sia sempre un fondo di verità. Non lo pensi anche tu? Comunque ora puoi andare, mi pare che  Nadeshiko ti stia aspettando al campo d’addestramento.-

-Grazie, signore.-

Ryuu si congedò con un breve inchino e si diresse verso la porta.

-Ah, e dì a quei due la fuori che la prossima volta che li becco a origliare prenderò in considerazione il fatto di declassarli a maestri d’asilo…-

-Guarda che mica stiamo origl….Ump!-

-Fratellino, qualunque cosa tu decida sappi che è tutta colpa sua!-

-EH? Ma col cavolo Temari! Sei tu la più grande, assumiti le tue responsabilità!-

-Ah! Adesso mi stai dicendo anche che sono vecchia? Bene! Allora posso tranquillamente prenderti a pugni…-

-Ma anche no!-

Ryuu uscì dalla stanza accennando un liee sorriso alla vista dei due fratelli intenti a picchiarli. Li passò dirigendosi verso il retro del palazzo.

-Che tipo strano…- borbottò la bionda  -Non ha nemmeno chiesto indicazioni…di questo passo finirà per girare a vuoto…-

-Tu dici?-

-Non preoccuparti, la sa già la strada.- rispose il rosso, dando un’occhiata veloce ai documenti restanti.

-Sarà, secondo me lo ritroviamo stasera ancora disperso per i corridoi…-
 


Il moro raggiunse le porte del campo di addestramento in un attimo, facendo meno rumore possibile le aprì, dirigendosi verso l’arena.

Al centro, due ninja erano intenti a sfidarsi.

La ragazza volteggiò con grazia, schivando dei kunai, prima di attaccare con dei calci. I capelli cremisi si muovevano leggeri seguendola nei movimenti, rendendola più aggraziata, mentre gli occhi castani non perdevano di vista il nemico.

L’atro si difese a malapena, con dei salti mortali si allontanò per riprendere fiato. Avrà avuto ad occhio e croce cinque anni, capelli ispidi color cioccolato e due occhi acquamarina.

Il piccolo girò un attimo la testa scorgendo la figura di Ryuu, ma all’inizio non ci fece troppo caso, e si lanciò all’attacco. Ma si fermò a metà strada, dopo aver afferrato la situazione.

-Ehi, e tu chi sei?- chiese, aggrottando le sopracciglia e cercando di associare quel volto a un nome famigliare.

-Oh, vedo che sei arrivato, Ryuu! Com’è andato il viaggio?- chiese la rossa, mentre si avvicinava.

-Bene, tempeste di sabbia a parte.- si limitò a dire, non accennando a un singolo cambiamento nell’espressione facciale.

-Questo tipo è un tuo amico?- chiese il piccolo, tirando la tunica della ragazza.

-Si Ten, anche lui è ninja. Adesso è meglio che vai però, è quasi ora di pranzo, e la mamma ti starà cercando.- gli disse, scompigliandogli i capelli.

-Agli ordini, sensei! A dopo!- e corse dritto verso il palazzo.

-Adesso capisco perché tuo fratello è così forte…-

-Visto? Lo sto educando proprio bene!- rispose la rossa, addolcendo un attimo lo sguardo –Ma torniamo a noi. Hai notizie degli altri?-

-Il viaggio spazio dimensionale è andato a buon fine, ci siamo divisi in gruppi, ognuno in ogni villaggio.-

-Perfetto. E loro sanno che siete qui?-

Il moro scosse la testa.

-Perfetto. Sono sicura che tra non molto attaccheranno in massa, è questione di settimane ormai. Stiamo per riunire l’esercito alleato, quindi dobbiamo essere pronti in ogni
momento. E poi…penso che ci siano tutte e otto le sette…gli attacchi sono cessati di punto in bianco, quindi non c’è altra spiegazione…-

-Capisco…In altre parole hanno deciso di giocare di strategia, questa volta, ma…?-

La rossa lo guardò alzando un sopracciglio divertita. –A te non la si fa, eh? Comunque, si, abbiamo un piano, ma ancora non è il momento giusto, mi capisci vero?-

Il moro annuì impercettibilmente. –Ovviamente…- si inginocchiò -…Kazekage sama…-

Nadeshiko gli sorrise. -Bene, ora faremo meglio ad andare, sto morendo di fame…!-
 
   



-Ma dai, allora sei anche tu un marionettista? E chi se lo sarebbe mai immaginato!-

-Bah, voi e i vostri stupidi burattini di legno…-

-Temari, non sono ‘burattini’, come li chiami tu…-

-Sono marionette!- concluse il moro con aria saccente, voltandosi verso la bionda.

-Bah, ma è la stessa cosa, non vedo dove sta tutta questa differenza…-

Temari, Kankuro, e Ryuu si stavano dirigendo verso l’accademia ninja, dove le rispettive squadre li stavano aspettando. Varcarono la porta e si diressero verso il campo di addestramento, dove ad aspettarli si trovavano una decina di ninja, probabilmente dei principianti, e che dovevano far parte degli Ambu.

-Ciao zio Kankuro!- trillò felice Ten, correndo verso il marionettista e abbracciandogli le gambe.

-Ma bravo, e alla zia non saluti?- chiese Temari, evidentemente piccata.

Il piccolo però, le mostro la mano che teneva dietro la schiena, porgendole un fiore.

-Grazie, che pensiero gentile!- cinguettò la bionda, sistemandosi il regalo appena ricevuto tra i capelli.

-Ah, che nipote intelligente che ho, ha già capito tutto della vita! Per evitare le tue solite crisi di mezz’età ti ha portato il regalo!-

Il marionettista si beccò una bella ventagliata in testa.

-MA BRAVO, VEDIAMO SE HAI ANCORA IL CORAGGIO DI DIRMI CHE SONO VECCHIA!!!-

-Chiedo venia! Stavo solo scherzando!-

Gli Ambu li guardarono visibilmente perplessi, erano tesi come corde di violino, glielo si leggeva in faccia, l’ansia li aveva praticamente immobilizzati.

-Bene squadra dodici, ecco il vostro nuovo comandante!- esordì Nadeshiko, mentre veniva affiancata da Ten. –Saluto.-

I ninja rizzarono le spalle, rimanendo immobili. Ryuu cominciò a guardarli uno per uno, traendo una strana soddisfazione a vedere tutti quelli sguardi cedere di fronte al suo.

-Su pappamolle, di questo passo non andrete da nessuna parte!- urlò Temari, che sicuramente aveva capito lo stato d’animo di quei poveretti. –A quanto ne sappiamo, Ryuu non è mica carnivoro…-

La tensione si alleggerì, una decina di minuti dopo i ninja erano tutti più o meno tranquilli.

-Oh, senti che idea geniale che mi è venuta in mente!- esclamò di punto in bianco Kankuro  -Che ne dici di un duello, Ryuu?- chiese, con la marionetta avvolta nelle fasce già in mano.

-Oh si, sarebbe veramente una cosa interessante…-

I presenti si voltarono verso la figura che aveva parlato e che ora si stava dirigendo verso di loro.

-Onorevole Chiyo, che cosa ci fa lei qui?-

-Oh beh, sarò anche vecchia, ma non stupida. Ero curiosa di vedere questo nuovo e fantomatico Ambu di cui si parlava in questi giorni. Presumo che sia tu ragazzo.-
L’onorevole Chiyo, una vecchietta dall’età non ben definita, fissò per un attimo Ryuu, trasalendo.

Era identico a suo nipote!

Ma tenne per se le sue considerazioni, andandosi a sedere accanto a Nadeshiko.

-Adesso voglio proprio vedere…Di che cosa sei capace…-

-Va bene- rispose il moro, alzando un sopracciglio e estraendo il rotolo dalla tasca sui pantaloni.

Kankuro preparò le sue due marionette, prendendone il controllo con i fili di chakra.

-Quando vuoi!-

Ryuu non se lo fece ripetere due volte. Con dei rapidi gesti spiegò il rotolo e compose i sigilli.

-…È già…ora?-

La nube di fumo si diradò, mostrando la figura di una bambina. Indossava solo un vestito celeste, i capelli completamente bianchi erano raccolti in una coda di cavallo, e gli occhi lillà guardavano Kankuro con tanta sincerità che gli si strinse il cuore.

-…È già…ora?- ripeté, voltandosi verso Ryuu piegando la testa di lato.

-Si, Mami…-

La ragazzina fece una piroetta su un piede sorridendo felice. Allargò le braccia e Ryuu ci attaccò i fili di chakra.

-…Non è possibile…- sussurrò Kankuro, cercando anche un piccolo segno di giuntura, invano.

-…Quella bambina è…viva…-

-No, si sbaglia.-

La vecchia Chiyo si voltò verso Nadeshiko. –Le posso assicurare che quella bambina è una marionetta in tutto e per tutto. La circolazione è praticamente assente e anche il chakra scorre in modo diverso, vede? Viene incanalato formando una fitta rete geometrica…cosa che invece nell’organismo umano non succede.-

La donna constatò di persona la vericità di quelle parole. –È impossibile, assolutamente…non può essere una marionetta, i suoi movimenti sono troppo sciolti, non c’è traccia di giunture e per di più parla!-

La rossa sorrise –Oh, lo so bene. Mi creda…Ryuu è veramente il più grande genio che questo mondo abbia conosciuto…è riuscito a raggiungere… la perfezione.-

A quella parola la donna giurò di aver visto balenare qualcosa negli occhi del ragazzo.

-Allora cominciamo?- chiese, osservando la figura perplessa di Kankuro.

-Certo!- rispose quest’ultimo, preparando le marionette.

-Allora…che vinca…il migliore.- disse Mami, e in un attimo il suo sguardo cambiò, gli occhi divennero rosso sangue e un velo di nero gli coprì l’espressione sadica che stonava troppo con il corpo da bambina.

Kankuro trasalì, mandando però all’attacco le due marionette…

 

-TU. SEI. UN. GENIO. INSEGNAMI!-

-Insomma fratellino, calmati, ricordati che hai ancora un briciolo di contegno da difendere…-

-Tu non capisci! Non si è mai visto una cosa del genere! Nemmeno le marionette di Akasuna no Sasori sono così…così…perfette! È incredibile! E quindi tu devi insegnarmi!- disse il moro, puntando l’indice verso il petto di Ryuu. –Sono stato chiaro?-

-Chiarissimo-

-Bene, ma ora lascialo Kankuro, non puoi mica inseguirlo anche dentro casa…Bene, ci vediamo domani all’alba, mi raccomando non perderti, ok?- lo salutò Temari, che si trascinò il fratello dietro nonostante le proteste di quest’ultimo.

Ryuu accese la luce dell’appartamento che gli avevano assegnato. In fondo era andata anche piuttosto bene, se doveva essere sincero.

Si diresse in bagno per farsi una doccia, lasciando lo zaino sul letto. Era troppo stanco, avrebbe sistemato le sue cose più tardi.

Piegò con cura la tunica, poggiandola sul ripiano del bagno, sistemò gli stivaletti sotto il lavandino e poggiò il coprifronte sulla specchiera.

Infilò i pollici sotto l’elastico dei boxer e li lasciò scivolare sulle gambe, per poi scalciarli via riponendoli insieme agli altri indumenti.

Entrò nella cabina è girò la manopola dell’acqua.

Subito il locale divenne caldo e pieno di vapore, che offuscava piacevolmente la vista.

Gli venne da ridere…l’avevano paragonato alla perfezione…Beh, poteva ritenersi onorato, è vero, ma era cosciente che la vera perfezione era ancora parecchio lontana…

-…Chissà…forse anche irraggiungibile…-

Probabile. Ma di una cosa era sicuramente certo. Che comunque stessero le cose, la sua arte sarebbe stata sempre un passo, forse anche due, rispetto alle misere esplosioni di Katy.   

Sicuramente, e su questo non c’erano dubbi, perché la sua era la vera arte.

 

-Sorellina, che hai? Oggi non hai nemmeno mangiato, qualcosa non va?-

-Stai, stavo pensando a quel nuovo ragazzo, Ryuu…-

-Ah, stai parlando del nuovo Ambu? Ho sentito parecchie voci sul suo conto, dicono che sia molto forte.-

-Oh per esserlo lo è eccome! In tanti anni di vita non ho mai incontrato una persona come lui...un vero genio…- Chiyo volse lo sguardo in direzione della foto che teneva appesa alla parete –Sai…- continuò, indugiando con lo sguardo sulla figura del nipote  -Quel ragazzo…mi ricorda un sacco Sasori…-

 


-ANGOLO AUTRICE-

Ed eccomi di nuovo qui dopo un sacco di tempo XD

No, sorratemi, ma questo chappy è stato veramente taaanto difficile da scrivete…ok, tutte scuse, però ho messo anche la scena sexy in cui Ryuu si spoglia per fare la doccia, quindi
perdonatemi in qualunque caso XD

Vabbè, spero recensiate in tanti, così mi fate felice :D

Shi! Nel prossimo Chappy vedremo i due boss della nuova Aka…alle prese con genitori e zii ahahah! Poveri Kenta e Ayame…devono avermi fatto qualcosa nella loro vita precedente…Ok ora vado! Baci!

Strawberry Milkshake

  
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