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Autore: damnlouis    15/12/2013    9 recensioni
«Abbiamo deciso di farvi fare un uscita...» inizia a spiegare Silvia. Tutti, ma dico proprio tutti, si rizzano sul banco in attesa che Silvia continui.
«...All'estero...» continua Silvia, mentre Zayn spalanca gli occhi, deglutendo rumorosamente e Niall esulta con Giulia.
«...Di cinque giorni consecutivi. Ovviamente a nostro rischio e pericolo.» cori, esulti e urletti di eccitazione si alzano dalla classe. Solo un alunno è sbiancato completamente e non da segni di vita. Zayn.
«D-dove andremo?» chiede il moro, tremando, sperando di non viaggiare troppo. Lo so com'è fatto Zayn, meno viaggia con barche, aeroplani, navi da crociera e elicotteri, meglio sta.
«Barcellona» dice semplicemente Silvia. Questo significa che dovremmo prendere l'aereo...
È questione di due secondi.
Sbem.
Olè Zayn è svenuto.
***
Tra amori segreti, dolcezza, gelosia, sguardi sognanti, scommesse, gioco della bottiglia, baci rubati, piani di seduzione, istinti omicida, pigiama party clandestini, pensieri perversi, obbligo o verità, e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno dieci ragazzi completamente pervertiti, dementi e con tanta voglia di divertirsi, che vanno in gita a Barcellona per cinque giorni?
FicTrailer: http://www.youtube.com/watch?v=Ehv1Ix0QUlE
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fictrailer

(1)

Tranquilla Silvia, ti puoi fidare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Ragazzi! Silenzio!» tuona la professoressa di inglese, sbattendo una mano sulla cattedra. La classe si zittisce immediatamente alla reazione della prof.

Ma come a dire che dopo non riprendiamo a parlare, dai.
Mi scappa un sorrisino per la convinzione infondata che hanno i professori su quando richiamano il silenzio.
Pff. L'importante è crederci.
«Henderson, cosa ridi?! - Ma questa sa riconoscere un sorriso da una risata?! - Sono stufa di dovervi continuamente riprendere!» continua poi, lamentandosi con sè stessa.
Che peccato, guarda.
«Pensa un po', io sono stufa di seguire le sue lezioni.» sussurro al mio compagno di banco, Louis. Lui sorride e cerca di trattenersi dalle risate, con scarso successo.
«Tomlinson! Smettila di ridere! Sto parlando seriamente!» urla la prof, sbattendo una mano sulla cattedra, ancora.
Per me se la frattura quella mano.
«No guardi, pensavo che stesse scherzando e di trovarmi su Scherzi A Parte.» sussurra Elena al mio fianco. Questa volta sono io che scoppio a ridere con Louis e Elena che mi seguono a ruota.
«Wilson, Henderson e Tomlinson! Fuori!» urla esasperata la prof, indicando la porta.
Oh mio dio, che paura.
«Non è giusto, questa è discriminazione contro tutti quelli che hanno il cognome che finisce per -son. Prende e li butta fuori dalla classe. Che razzista.» dice Louis appena prima di uscire dalla classe. I nostri compagni ridacchiano poi si zittiscono subito quando la prof li guarda in cagnesco. Quest'ultima subito dopo grugnisce contro di noi, manco fosse un cane e fa un cenno con il capo, intimandoci di uscire subito.
Nel momento esatto in cui Louis mette la mano sulla maniglia della porta, quest'ultima si apre di scatto ed entra la coordinatrice di classe, con dei fogli in mano.

«Ciao Silviaaaa!» esclama Louis, tirando le mani fuori dalle tasche e allargandole a mo' di abbraccio, appena Silvia entra in classe.
Silvia lo saluta sorridente e lo abbraccia calorosamente, poi ci uniamo all'abbraccio anche io e Elena.
Silvia è la nostra coordinatrice di classe. In pratica, come dice il nome, coordina gite, stage, circolari, avvisi, ritardi, note e altre cose ancora dell'intera classe. È stra simpatica, non ci tratta come dei studenti qualsiasi e ridiamo e scherziamo insieme. Le vogliamo molto bene.
Slivy forever in our heart, insomma.
«Alessia Henderson, staccati che ci stritoli tutti!» esclama Silvia, cercando di uscire dall'abbraccio, con scarsi risultati.
«Ma nuu, Silvy io ti voglio troppo bene!» e dopo aver detto questo, stringo ancora di più l'abbraccio. Silvia, non so come, riesce a scivolare fuori dall'abbraccio di "gruppo" e va verso la cattedra, in parte alla profe evidentemente scocciata. Noi restiamo in piedi davanti alle prime file dei banchi di destra e ci sediamo sopra.
«Ho un annuncio!» esclama Silvia all'intera classe. Sbarro gli occhi e deglutisco: l'ultima volta che ha detto così siamo dovuti andare in città alta. A piedi. Non è stata una bella esperienza, dato che è tutta in salita.
«Sei incinta?» chiede Federica dal fondo della classe. Giulia e Ilaria la guardano malissimo, mentre quest'ultima le tira una sberla sulla nuca.
Fede, torna a dormire, valah.
«Benson. Stai zitta, che è meglio.» risponde Silvia, mentre tutta la classe ride. Liam si sistema meglio sul banco per ascoltare Silvia, mentre Harry si appoggia sullo schienale della sedia e mette un braccio intorno alle spalle di Ilaria, la quale glielo toglie sgarbatamente.
«Abbiamo deciso di farvi fare un uscita...» inizia a spiegare Silvia. Tutti, ma dico proprio tutti, si rizzano sul banco in attesa che Silvia continui.
«...All'estero...» continua Silvia, mentre Zayn spalanca gli occhi, deglutendo rumorosamente e Niall esulta con Giulia.
«...Di cinque giorni consecutivi. Ovviamente a nostro rischio e pericolo.» cori, esulti e urletti di eccitazione si alzano dalla classe. Solo un alunno è sbiancato completamente e non da segni di vita. Zayn.
«D-dove andremo?» chiede il moro, tremando, sperando di non viaggiare troppo.
Lo so com'è fatto Zayn, meno viaggia con barche, aeroplani, navi da crociera e elicotteri, meglio sta.
«Barcellona» dice semplicemente Silvia. Questo significa che dovremmo prendere l'aereo...
È questione di due secondi.
Sbem.
Olè Zayn è svenuto.

Tutti osservano Zayn per terra, poi Silvia fa spallucce e riprende a parlare.
«I ragazzi sono pregati di trattenere i loro ormoni in fibrillazione e niente cazzate varie. - prosegue Silvia, guardando in giro per la classe - soprattutto voi tre!» Silvia si rivolge soprattutto a Louis, Harry e Niall. Spalanco gli occhi e guardo Niall, che ha un sorriso strafottente stampato sulle labbra.
Ahh non è così innocentino come sembra il ragazzo.
«Tranquilla Silvia, ti puoi fidare.» esclamano all'unisono Harry, Louis e Niall. Poi tutti e tre si girano e guardano da un'altra parte. Niall osserva Giulia; Harry osserva Ilaria e Louis... Beh Louis mi fissa con uno sguardo davvero inquietante, mentre si morde il labbro inferiore.
È proprio per questo che non ci si deve fidare di quei tre.
«Non ci provare Tomlinson, o ti mando dritto dritto in ospedale.» esclamo gelida, assottigliando lo sguardo, cercando di mettergli paura. Louis apre la bocca per rispondere, ma viene interrotto da Ilaria, che impreca contro Harry.
«Styles, se soltanto ci provi, ti faccio diventare sterile a suon di sprangate sulle palle.» esclama Ilaria, tirando un pugno sul braccio di Harry. Il riccio si lamenta del pugno e poi porta le mani sopra willy, nel vano tentativo di proteggerlo.
Nahh non riuscirai a proteggerlo in questo modo dalla furia di Ilaria.
Niall intanto osserva con sguardo malizioso Giulia. La mora lo osserva con la coda dell'occhio, poi allarga le braccia verso di Niall, con un sorriso alquanto perverso.

«Fai di me ciò che vuoi!» esclama Giulia, subito dopo Niall le salta addosso. Silvia osserva la scena alquanto disgustata.
«Niall Horan staccati subito da Giulia o tu non vieni in gita!» esclama Silvia incrociando le braccia, mentre un Horan spettinato si risiede subito al suo posto, mentre Giulia si sistema la maglietta e i capelli.

«Ma voi tre siete le mie guardie del corpo?» chiede Silvia, ricordandosi solo dopo che io, Elena e Louis siamo ancora in piedi in parte a lei.
Elena alza le spalle, poi si dirige saltellando al banco di Liam, dove poi gli si siede in braccio senza tanti complimenti. Silvia alza un sopracciglio e Liam arrossisce, non sapendo bene cosa fare.
«Elena Wilson, lascia subito in pace Liam.» esclama Silvia, guardando in malo modo Elena che fa smorfie perverse solo per provocare Silvia.
Tutta la classe scoppia a ridere, poi Elena si alza e torna al suo banco. Prima di sedersi sulla sedia lancia un ultimo sguardo a Liam e gli fa l'occhiolino.
Okaaaay.
«Comunque ora vi do i moduli per iscriversi alla gita. Ecco, Louis e Alessia, visto che siete già in piedi, distribuiteli alla classe» Silvia ci passa dei fogli e io e Louis li distribuiamo all'intera classe.
«Zayn, svegliaaaaa!» urla Federica nelle orecchie del moro, il quale si alza di soprassalto dal pavimento e si risiede al suo posto. Poi ride nervosamente.
«Sapete, ho fatto un incubo! Ho sognato che dovevamo prendere un aereo e andavamo in Spagna!» esclama Zayn, ridendo a crepapelle. Nessuno fiata, tutti sono fermi nelle loro posizioni e lo osservano come se stesse dando i numeri.
«Zayn, guarda che non lo hai sognato, ci andiamo veramente in Spagna.» sussurra Federica, mettendogli una mano sulla spalla con fare comprensivo.
Sbem.
Olè e Zayn è svenuto un'altra volta.






 

Sbeeeem.
Ed eccomi ancora con una nuova fanfiction che avevo già iniziato a scrivere un pò di tempo fa, ma che non ho più pubblicato per colpa delle altre tre fanfiction in corso.
Ma poi mi son detta: fanculo la pubblico lo stesso, devo scartravetrare le ovaie con una nuova ff.
Come vi sembra? HAHAHAH lo so come primo capitolo è un pò merdoso, ma cercherò di migliorare lol
Vabbuò se piace la tengo, altrimenti la cancello HAHAHA lol
ciao, ciaoo :3

   
 
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