Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Jillian47    16/12/2013    1 recensioni
“Grandissima idea, grazie Odino” pensò Loki camminando per le strade di New York, la giornata nuvolosa non rendeva la cosa più piacevole, mentre un vento freddo cominciò a insinuarsi fra le affollate vie della città.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Grandissima idea, grazie Odino” pensò Loki camminando per le strade di New York, la giornata nuvolosa non rendeva la cosa più piacevole, mentre un vento freddo cominciò a insinuarsi fra le affollate vie della città.
Il padre degli Dei gli aveva concesso un’ora d’aria, così l’aveva definita, ma solo perché Frigga lo aveva pregato di farlo uscire dalla sua prigione asgardiana, a suo avviso la reclusione lo avrebbe reso ancora più instabile.
La fantastica idea fu appunto mandarlo su Midgard, voleva che imparasse qualcosa di più sul mondo che aveva tentato di conquistare, vedere tutto il casino che aveva combinato a quegli umani che tanto considerava inferiori, ma che nulla gli avevano fatto di male.
Odino gli diede abiti terrestri, per confondersi tra la gente, per passare inosservato, ma se qualcuno lo avesse riconosciuto e preso a calci, al vecchio barbuto non sarebbe dispiaciuto manco un po’.
Ci sarebbero riusciti in effetti, Loki era stato privato della sua forza e dei suoi poteri, fu reso totalmente inoffensivo, totalmente umano, proprio come la folla che frettolosamente attraversava strade, parlava al cellulare e ignorava, grazie al cielo, la sua presenza.
Sperava che quell’ora trascorresse il più in fretta possibile, quando si accorse dei crampi allo stomaco ovviamente dovuti alla fame.
Pensò di poter resistere, un dio forte come lui poteva certo sopportare una cosa banale come i crampi della fame, no?
No.
La situazione faceva già abbastanza schifo, almeno mangiare un boccone avrebbe risolto qualcosa.
Entrò nel primo posto al cui interno c’era poca gente, un locale ampio, con grosse vetrine, le pareti a scacchiera, tavolini azzurri e delle comode panche rosse.
Si mise a sedere a testa bassa, si assicurò che il cappuccio della sua felpa verde fosse ben calato. “Midgard…chissà quale cibo mangiano in questo posto?” disse sottovoce, guardandosi appena intorno. “Buongiorno signore, gradisce del caffè?” chiese la cameriera affiancandosi al tavolo dove il dio era seduto. “Hem…si” rispose poco convinto, il caffè, a dire il vero, non sapeva nemmeno cosa fosse.
“Oggi non c’è un gran sole, fa piuttosto fresco, ordina un piatto caldo?” disse la ragazza, con tono calmo.
“Io non-“ alzò il volto, il guardare il proprio interlocutore è naturale, ma nelle sue circostanze fu una mossa azzardata.
La cameriera rimase a fissarlo per qualche secondo, la pelle chiarissima le ciocche di capelli neri che s’intravedevano da sotto il cappuccio, le iridi verde smeraldo.
“Lei è il signor Loki, giusto?” domandò come se fosse la cosa più naturale al mondo.
“No, mi deve aver confuso con qualcun altro.” il Dio rimase stupito dalla cortesia,ma finse un disinteressamento, andando a sorseggiare il liquido nero nella tazza, la ragazza avrebbe potuto reagire in malo modo, chiamare aiuto o spaccargli la brocca del caffè in testa.
La fissò negli occhi sperando e controllando che avesse creduto nella sua bugia, o per intimarla a crederci. La ragazza si sedette proprio davanti a lui, che abbassò il capo.
“Tranquillo non chiamerò le autorità, non è nella mia natura fare la spia, perché è qui?” si attorcigliò attorno ad un dito la lunga treccia corvina, in attesa di risposta. Loki dal canto suo non intendeva certo rispondere.
“Non sono affari tuoi umana…” sputò con più veleno possibile.
"Ah quindi non nega più, è davvero lei! " affermò senza timore.
"Dico, non hai la più minima paura che io possa nuocerti?" Disse con aria seccata.
Lei in tutta risposta fece cenno di no.
"Vuole ordinare? Se è entrato sarà perché ha fame!"
Loki si chiede se fosse svitata, stupida o semplicemente incosciente, lui aveva distrutto la sua città e lei insisteva su un'ordinazione, gli offriva del cibo, come con un qualsiasi cliente, non che si aspettasse un trattamento di favore, ma tutto il contrario.
"Non ho idea di come siano le pietanze della Terra."
"Bene, faccio io!" Detto questo lei si alzò e sparì nella cucina del ristorante.
Lui guardò fuori dalla finestra, l'edificio di fronte era nascosto quasi interamente da ponteggi, era chiaramente in ristrutturazione, intravide grossi buchi nelle pareti, vetri sfondati, intonaco completamente staccato.
I chitauri avevano recato notevoli danni a Manhattan, tutto secondo il suo folle piano, si chiese come una cosa simile gli sia potuta venire in mente, ricalcolando tutto si sarebbe capito che avrebbe perso già in partenza. Perso nei suoi pensieri non si accorse del ritorno della cameriera, la quale gli posò il piatto davanti.
"Che cos'è? " chiese Loki studiando ciò che avrebbe dovuto mangiare.
"Hamburger con bacon e salsa speciale, offre la casa, o meglio… io."
"Grazie" disse prima di mordersi la lingua, da quando si abbassava a ringraziare una comune mortale?
Si mise a mangiare, non mancando di sporcarsi la bocca come un bambino, mentre lei lo osservava divertita. "Prenda, si pulisca con questo, è indecente!" Gli porse un fazzoletto di carta, ridendo.
Lui lo prese e tentò di ricomporsi al meglio, la fame era estinta e l'hamburger gli era sembrato tutt'altro che pessimo. Fece per alzarsi ma, sollevando il capo osservò meglio la giovane.
I lunghi capelli neri raccolti in una treccia che le ricadeva sulla spalla sinistra, la carnagione scura messa in risalto dall'abito azzurro e il grembiule bianco, i grandi e luminosi occhi marroni e i lineamenti particolari del suo volto destarono la curiosità di Loki, nel guardarla qualcosa affiorava nella sua mente, per svanire quasi nello stesso istante.
"Nemmeno tu pari essere di queste parti."
"Oh lo sono più di chiunque altro, i miei antenati erano nativi americani" rispose con un sorriso.
Il dio aggrottò la fronte non comprendendo appieno.
"Perché è qui?"
"Odino vuole che impari il più possibile di Midgard"
"ODINO? Oh mio Dio!" Esclamò quasi saltando da seduta. "Non avrei voluto diglielo…Sono appassionata di mitologia norrena!"
"Ah" rispose Loki, per niente entusiasta, ma almeno trovò il motivo per cui non stava morendo dissanguato con un coltello infilato nella schiena.
"Beh facciamo così terrestre..."
"Erin" lo interruppe lei.
"Erin...io ti insegno qualcosa su Asgard, e i suoi poco intelligenti abitanti e tu mi insegnerai quel che sai su Midgard. Così il vecchio mi lascerà in pace!" Le tese la mano destra, che lei non tardò a stringere.
"Abbiamo un patto" disse lei .
Fece cenno alla ragazza ed usci.
Girò l'angolo,in una via buia che in un attimo si trovò illuminata dalla colonna di luce del Bifrost, la quale lo trasporto di nuovo ad Asgard, dove Heimdall e alcune giardie lo attendevano.
Senza fiatare allungò le braccia aspettando che le guardie gli mettessero le manette.
Una volta scortato nella sua cella si sdraiò a letto, fissando il bianco soffitto sopra di lui.
Non riusciva a prendere sonno, l'idea di imparare qualcosa lo eccitava, come sempre, apprendere cose nuove era sempre stata la sua passione.
Si chiese ancora una volta il motivo dello strano comportamento della giovane.
Continuò a vagare tra i pensieri, fino ad addormentarsi, senza rendersene conto.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Jillian47