Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: HazzaStyles69    16/12/2013    9 recensioni
Harry Edward Styles. Il nemico.
Jasmine Daily. La ragazza cambiata.
Zayn Javaad Malik. Lunico ragazzo di cui Jasmine si fidava.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi sono innamorata del mio peggior Nemico (epilogo)
 
Oramai sono mesi che mi trovo nella grande e affollata New York. Ricordo che poco dopo essere arrivata qui, festeggiammo Louis a sorpresa.
Eravamo solo io, Liam, zia e ovviamente Lou. Mia zia sta male, ma guarirà.
Per fortuna ora sto finalmente bene. Senza mia madre che mi stanca ogni fottuto giorno.
Chissà come l’avrà presa alla notizia della mia partenza.
Chissà che fine hanno fatto fare a Josh, perché so che il moro e il riccio gli hanno fatto il culo nero.
Qui la vita è più completa, più tranquilla, e invece di studiare lavoro.
Non che mi piaccia, ma almeno mi tengo impegnata. I miei pensieri vengono interrotti dalle urla di Liam.
-AIUTO JASMINE! AIUTO!- scendo di sotto come un fulmine notando Liam in un angolo della cucina che si dondola.
-Cosa hai combinato Lee?- dietro al bancone c’erano dei cucchiai e un cassetto rovesciato a terra.
Scoppiai a ridere come una matta mentre Liam piangeva e tremava.
-Ma dai Lee, ancora paura dei cucchiai hai?- le mie risa furono interrotte da Louis che mise una mano sulla mia spalla.
-C’è qualcuno, che io conosco, in giardino che chiede di te- chi poteva essere? Gli feci segno di aiutare Liam, e corsi di fuori.
Quasi non mi prese un infarto al vedere di Niall davanti i miei occhi.
Gli saltai praticamente addosso e non so quanto lo ringraziai per essermi venuto a trovare.
-Allora Jasmine, come ti trovi qui?- era evidentemente triste. Così lo abbracciai di nuovo.
-Mi sei mancata Jas. Tanto.- cominciò a piangere sulla mia spalla.
Lo strinsi ancora più forte, quando poi lo guardai i suoi occhi risplendevano di un azzurro invidiabile.
-Ah! Ho dimenticato una cosa in macchina. Aspettami qui, ritorno subito.- saltellò verso la macchina che evidentemente era poco lontana da casa di Liam.
Passarono si e no dieci minuti quando vidi avvicinarsi un ragazzo con felpa nera a mezze maniche che faceva scorgere un evidente cicatrice lungo tutto il braccio destro.
Aveva il cappuccio tirato su, perciò non riuscì a intravedere chi fosse. Mi avvicinai verso la porta d’entrata.
-Non scappare Jas.- la sua voce.
La sua fottutissima voce.
L’avrei riconosciuta tra mille.
Una lacrima mi rigò il volto quando tirò giù il cappuccio.
I suoi occhi.
Sempre neri, ma con l’evidente color nocciola che cominciava a risalite in superfice…
I suoi capelli, tagliati al massimo, non rasati ma stava fottutamente bene.
E una piccola e tenue barbetta gli evidenziava i tratti del viso rendendolo ancora più perfetto.
Stava diventando un Uomo, come mai mi aspettavo. Ma una cosa non mi spiegavo.
L’evidente cicatrice che gli passava lungo tutto il braccio destro, da chi era stata procurata?
Rimasi ferma a contemplarlo ancora per qualche secondo fino a che si avvicinò del tutto a me abbracciandomi.
Un abbraccio che mi mancava. Un abbraccio che non sentivo ne avevo da mesi.
Un brivido mi attraversò la schiena quando un ‘mi manchi’ sussurrato a mala pena, uscì dalla sua bocca, trapassandomi l’orecchio fino ad arrivare dritto al cuore, all’anima.
Rimasi ferma, stretta tra le sue braccia, tra il suo corpo, tra la sua voglia di avermi per se ancora per qualche secondo.
Sarei rimasta li per secondi, minuti, ore se solo non mi sarei ricordata della cicatrice lungo tutto il suo braccio.
-Questa Zayn…- Mi guardò prendergli il braccio, per poi guardare quella cicatrice.
L’aveva evidentemente ferito a vita.
Non solo il braccio ma anche l’anima, l’orgoglio. Il tempo si fermò non appena cominciò a raccontare.
-Dopo la tua partenza, ci ha dato appuntamento al parco.
Ci disse ‘La vostra amichetta non si è presentata. Avete fallito. Mi dispiace.
’ Aveva band e coltellini. Tutto pronto e progettato per la nostra e la tua morte.
Bloccarono braccia e collo a me e Harry, rendendoci così impotenti.
Cominciò dal mio braccio tagliando sopra la maglietta che in poco tempo diventò rossa dal sangue.
Il dolore si fece sentire, era tutto completamente bloccato.
Tempo, speranza, potenza. Non c’erano più.
Era tutto scomparso. Senza che se ne accorgessero, infilai la mano sinistra della tasca spingendo il tasto della chiamata per i poliziotti che avevo preparato già pronta sul cellulare. ‘morirai fottuto bastardo’ questo gli dissi prima che mi mollò un pugno dritto nello stomaco, per poi darne un secondo, e un terzo.
Mentre sputavo con le ultime forse dove si trovava, portò il coltellino al mio collo che mi fu precedentemente alzato dall’amico, spingendo leggermente- piegò il collo per farmi vedere il buco nel suo collo.
-Di sangue ne uscì poco, ma fece male lì per li.
‘quello a morire sei tu Malik se non me la porti viva entro questa sera’ preferivo morire che portarti a lui.
Così senza pensarci due volte, alzai un ginocchio con violenza e prepotenza.
Si piegò in due dal dolore, fino a quando arrivò la polizia.
Lo arrestarono, insieme ai suoi due amichetti. Finì in ospedale dopo una perdita di sensi.
Non mi ricordo più nulla di quel giorno...- le mie lacrime scendevano costanti e senza freni sul mio volto che bruciava di odio.
Lui aveva subito per me, e stava per farlo anche Harry.
-Jasmine. Si sta facendo purtroppo tardi e devo ripartire. Ho una cosa per te- mi prese la mano sulla quale posò una letterina.
-Conservala, e quando ti sentirai sola, leggi questa- mi asciugò le lacrime che non cessavano di scendere.
Quando mi abbracciò sentì l’evidente dolore, odio, e amore del ragazzo.
-Mi mancherai- i singhiozzi erano tanti, forse troppi per potergli rispondere. Prese il mio viso fra le mani facendo scontrare le nostre fronti.
Chiudemmo gli occhi per qualche minuto fino a quando mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Mi venne a salutare anche Niall, che si era portato Zayn, e così ripartirono facendomi sentire di nuovo da sola.
Rientrai in casa, salendo di sopra. Chiusi brutalmente la porta della camera sigillandomici dentro.
Presi quella letterina e la aprì.
‘Se la notte ti senti sola, ricorda quando sei stata mia.
Se mai ti mancherà la mia presenza nel letto, non esitare ad immaginarmi vicino a te.
Se tutto questo ti sembrerà strano, non pensare che non lo sia.
Se vuoi la verità, guarda dentro te stessa e scopri che sei.
Vivi giorno per giorno, d’ora in poi. Veglierò su di te mia piccola stella. Niente più niente meno.
Ti prometto amore, delusioni e odio ma mai ti darò solitudine. Forse riusciremo a dimenticarci l’uno dell’altro.
Forse saremo talmente forti da dimenticare l’esistenza dell’altro. Forse riusciremo a vivere nonostante tutte le nostre incomprensioni, sofferenze.
Ti ho fatto mia, questo non dimenticarlo. Potrai esserlo quando vuoi. Come e dove vuoi.
Dimenticati di me, ma non dei nostri momenti.
Brutti o belli.
Dimenticati di me, ma non del mio volto quando ti guardavo.
Dimenticati di me, ma non del mio amore.
Dimenticati di me, ma non della fiducia che ho avuto nei tuoi confronti.
Sarai la mia cometa, la mia fonte di riferimento. Il mio sole e la mia luna.
Sarai l’acqua con cui mi sazierò, e il cibo che non vorrò.
Sarai quel che sei sempre stata per me.
La mia unica e grande Nemica.’

Quella scrittura l’avrei riconosciuta tra mille.
La ‘H’ del suo nome, avrebbe sempre avuto un posto nel mio cuore.
Le lacrime non cessavano, e la stanza era sempre più piccola per i miei gusti.
Mi sentivo ingenua, piccola, inutile. Un mondo grande che ospitava una formica non ancora sviluppata.
Un a roccia minuscola in mezzo a tante montagne. Un moscerino in compagnia di tante mosche.
Mi sentivo nuda, spoglia davanti lo sguardo di quelle parole.
Eppure non mi dispiaceva. Con quella lettera, capì che non sarei stata sola.
Che nonostante il dolore che la vita ancora mi riservava, sarei stata capita da qualcuno.
Da qualcuno lontano.
Chiusi la lettera posizionandola sulla scrivania.
Mi buttai sul letto che mi ospitava leggero.
Guardai il soffitto e ripensai a tutto ciò che mi successe in questi diciotto anni, e arrivai ad una conclusione.
Mi sono innamorata del mio peggior Nemico.


Eccoci così giunti alla fine di questa lunghiiissima storia, ma non è finita qui.
Continuo dopo natale contente?
Vi ringrazio per le letture, recenzione e preferiti.
Siete davvero fantastiche!
Detto questo, qualsiasi domanda, io sono qui.
Fatemi sapere che ne pensate.

Baci eli <3
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HazzaStyles69