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Autore: littlevampire    13/05/2008    1 recensioni
Questa è la storia di alcuni ragazzi che durante la loro adolescenza scoprono cosa vuol dire amare, soffrire, odiare, morire.È la storia di una profezia che cambierà la vita a due persone e solo una di queste determinerà da che parte la bilancia penderà. Di nuovo il male contro il bene. L´ombra contro la luce. Ma il finale è la scelta fra la vita e la morte. LEGGETE E RECENSITE GRAZIE!
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Note: ragazzi ringrazio tutti quelli che si stanno avventurando nella lettura di questa storia. Mi raccomando non abbiate paura di lasciare commenti perchè non mordo!=)..anzi mi aiuterebbero molto ad inviduare aventuali problemi.. Buona lettura!


Grifondoro e Serpeverde presero posto nell´ampia aula di Trasfigurazione. Stranamente la professoressa non era in classe ad attenderli come al suo solito. Quest´anno le due Case antagoniste avrebbero avuto in comune tutte le materie, novità che di certo non faceva gioire le due fazioni, ormai schierate sempre con grifoni da una parte e serpi dall´altra. Un leggero brusio animava l´aria.

-Cugino?- un ragazzo si girò verso il suo compagno di banco in risposta a quel richiamo.

-Si, Blaise?- chiunque avrebbe tremato al solo udire quella voce ed avrebbe abbassato lo sguardo contro quegli occhi. Ma non lui.

-Ti vedo strano. Tutto bene?- il ragazzo parve soppesare le parole del cugino e riflettere sulla risposta da concedergli.

-Blaise spiegami.. cosa del mio aspetto ti fa presumere che ci sia qualcosa che non debba andare?-

-Lo sai che non sei capace a mentirmi Draco.-

-E tu lo sai Blaise che io non sono famoso per la mia pazienza…- ma la minaccia non fece desistere il moro.

-Draco l´ho sentita anche io l´altra sera anche se in modo lieve, visto che non possiedo le tue doti percettive…- il biondo lanciò uno sguardo che avrebbe gelato il sangue.

-Sai a volte mi chiedo da dove venga la tua fottutissima intelligenza tanto elogiata e cerco di capire perché in alcuni momenti sparisca all´improvviso lasciando solo un vuoto…- il cugino ghignò

-Vedo che come al solito devo spiegarti ogni cosa visto che, al contrario del sottoscritto, la tua materia grigia è quasi nulla…- il biondo si protese ancora di più verso il moro

- … non convieni con me cugino che siamo in un luogo un po’ troppo affollato per parlare di argomenti delicati come questi? Potrebbero sentire cose che non dovrebbero nemmeno immaginare. Se vuoi perché non comunichi già la nostra operazione a tutto il castello? Sarebbe davvero interessante vedere la reazione che scatenerebbe solo che dopo dovrei privarmi della tua compagnia per sempre e non mi sembra il caso.- lame di ghiaccio. Quelle parole ti trafiggevano facendoti desistere da qualunque azione avevi intenzione di compiere.

-Tutto ciò Blaise per il fatto che potremmo, come dire, essere “spiati” come sta facendo qualcuno in questo momento…e se devo aggiungere… lo sta facendo in modo pessimo…- si girò e inchiodò due iridi d´orate.

-Granger trovi così affascinante la mia schiena da non potergli togliere gli occhi di dosso?- Un velo leggero di rossore dipinse le gote della ragazza. “Che stupida! Mi sono fatta beccare come una novellina!”

-Malfoy c´è di meglio da osservare che la tua scheletrica schiena in questa classe, credimi-

-Dal tuo sguardo invece sembrava apprezzassi oppure.. stavi semplicemente ficcando il tuo lurido naso in affari che non ti riguardano-

-Malfoy dacci un taglio… non abbiamo voglia di sentire ancora la tua voce noiosa..-

-Potter Potter Potter… non ti è bastata l´umiliazione subita nell´ora di pozioni? Accetta un consiglio da uno che vanta un maggior quoziente intellettivo rispetto al tuo… Taci-

Harry non fece in tempo a ribattere perché in quel momento entrò la professoressa con a seguito un ragazzo che non avevano mai visto prima. Se le ragazze non avevano ricevuto il colpo di grazia a colazione… beh… allora lo avevano ricevuto proprio in quel momento. Le mandibole toccavano terra. In vita loro non avevano mai visto una ragazzo così. Certo non aveva il fascino dell´angelo maledetto di Malfoy o quello misterioso di Blaise e Nott o la spontaneità e la sincerità di Harry o ancora il modo di fare ormai sicuro di Ron ma… era TANTA ROBA! La divisa di Hogwarts donava maledettamente al suo fisico e il viso era una visione che se descritta penalizzava la reale bellezza. I capelli lisci neri come la pece risaltavano alla luce che catturava dei riflessi blu e gli occhi erano di colore viola. Ma che avevano mangiato i ragazzi quell´estate?? Non era normale che sbocciassero così, tutti all´improvviso!

-Vi prego signorine di chiudere le vostre bocche grazie…- il tono della McGranit era alquanto stizzito -bene… ora che vi siete ricomposte, vogliate scusare il ritardo ma si sono verificate delle faccende da sbrigare. Come avrete capito c`è un nuovo allievo che frequenterà con voi il settimo anno. Il signor Mistral è stato smistato questa mattina dal cappello parlante nella casa di Serpeverde. Signor Malfoy visto che è il Caposcuola della casa in questione affido a lei il compito di illustrare al nuovo studente le regole della scuola nonché le aree dei vostri dormitori- il biondo guardò con aria annoiata la professoressa -Non si preoccupi, mi occuperò personalmente di tutto…-

-Bene, ora vada pure a sedersi e iniziamo la lezione!- il ragazzo andò a sedersi all´unico posto libero che si trovava al primo banco accanto ad una bella ragazza castana di Grifondoro. Le sorrise come gesto di cortesia e saluto ma quella distolse subito lo sguardo arrossendo. Stupito di questa reazione si mise ad ascoltare la lezione. Per sua fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista, erano tutti incantesimi che sapeva eseguire alla perfezione ma guardandosi intorno si accorse che in pochi riuscivano a svolgere il compito.

Ormai era quasi finita la lezione e non faceva altro che sentirsi osservato da quando si era seduto su quella maledetta sedia e la cosa lo infastidiva molto. A qualche minuto dal suono della campana si voltò e inchiodò due occhi color del ghiaccio. Si ricordò che il proprietario di essi era il ragazzo che avrebbe dovuto illuminarlo riguardo alle cose che aveva citato prima la professoressa. Non ebbe problemi ad affrontare quello sguardo che non lasciava trapelare nessuna emozione proprio come il suo.

-Signor Mistral c´è qualcosa che non va?-

-Assolutamente niente professoressa-

-Allora la prego di voltarsi e di continuare a seguire la lezione fino al suo termine- in lontananza si udirono delle risate sommesse che arrivarono perfettamente alle orecchie della professoressa.

-Potter, Weasley se volete ne ho anche per voi due visto che non avete fatto altro che distrarvi e chiacchierare!- i due abbassarono la testa sconsolati.

Purtroppo il ragazzo non ebbe la possibilità di vederli in faccia ma al suono del loro cognome qualcosa scatto nella sua testa. “Dove ho già sentito questi cognomi? Potter e Weasley… Potter e Weasley…”

La voce della professoressa lo distrasse però dai suoi pensieri.

-Prima che la campanella suoni vi devo dare una comunicazione. Quest´anno le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure non si svolgeranno più nella solita aula, bensì nella Sala Duelli al secondo piano. Detto questo potete anche andare- il suono della campanella venne coperto dal rumore delle sedie spostate e dai brusii degli studenti eccitati per quella novità.

Erano appena usciti quando il nuovo arrivato si sentì chiamare

-Mistral…?- si girò verso il proprietario della voce e si ritrovò a fissare due occhi blu come le profondità dell´oceano.

-Si?-

-Ciao io sono Blaise- il ragazzo gli tese una mano.

-Piacere Blaise io sono Dan…- rispose con vigore alla presa dell´altro.

-E così.. anche tu sei finito fra noi viscide serpi..- ripresero a camminare.

-A quanto pare…- Zabini ghignò

-Devo dire che non sei di molte parole… cos´è? Sei timido per caso?- ora venne il turno di Dan di ghignare

-Non credo proprio…-

-Bene, perché mi stavo già chiedendo com´era possibile che fossi stato smistato a Serpeverde avendo questa pecca…-

-Ah già…- una risata sarcastica -mi stavo scordando che questa casa è la tana di Purosangue arroganti, di cui la maggior parte sono figli di Mangiamorte, che per natura sono infidi, vanitosi, meschini e bastardi. Fammi indovinare… la regola che vige in quel buco di sotterraneo è “ ti copro il culo solo e quando ne ho convenienza e tu fai lo stesso”?...-

-No, non sei per niente timido e sai parecchie cose nonostante tu sia nuovo…-

-No, non lo sono… Ma perché mai dovrei espormi a qualcuno che è stato mandato a “tastare il terreno” e quindi per giudicarmi?-

-Sei uno che capisce al volo le cose… mi piaci, ma hai sbagliato una cosa. Non si giudica subito, prima si valuta-

-E questo dovrebbe consolarmi in qualche modo? Sinceramente Blaise non mi interessa essere valutato da qualcuno al di fuori di me stesso, ma devo dedurre a questo punto che tu abbia una posizione di “rilievo” nel vostro gruppo visto che sei TU a valutare mentre qualcun´altro giudica…- Blaise era piacevolmente stupito ma non fece trasparire alcuna emozione

-Freddo e conciso… una serpe fatta e finita… Bravo Dan colpito e affondato ma voglio darti un consiglio…- ormai avevano raggiunto gli altri che erano fermi davanti ad un ampio portone di legno scuro - … non tirare troppo la corda perché questa prima o poi si spezza…-

-Sbaglio o dalla tua bocca da nobile purosangue è appena uscito un detto babbano? Attento Blaise, questo potrebbe compromettere la tua reputazione… comunque… grazie del consiglio ma so guardarmi le spalle- Zabini si allontanò con un ghignò furbesco come la luce nei suoi occhi.

Rimasto solo si appoggiò ad una colonna in attesa dell´inizio della lezione. Fece girovagare lo sguardo sui presenti fino a quando non individuò una chioma rosso fuoco. Apparteneva ad un ragazzo che stava allegramente chiacchierando con un altro dai capelli scuri e con gli occhiali e con una bella ragazza con boccoli castani e occhi d´orati. Conosceva solo un´altra persona che possedeva quella caratteristica ed era una ragazza. Capì che quello doveva essere il famigerato “fratellone” di cui Ginevra aveva continuamente parlato in quei tre mesi d´estate e collegò anche il cognome udito a Trasfigurazione: Weasley. Ginevra di cognome faceva proprio Weasley e di conseguenza, se i suoi ragionamenti non erano sbagliati, quello affianco doveva essere il famossissimo Harry Potter. Erano stati quei due a ridere quando la professoressa l´aveva ripreso. La ragazza accanto ai due però non riusciva a collegarla a nessun nome, anche se si ricordava che la compagna aveva parlato anche di lei. Mezzosangue e studentessa brillante di Hogwarts.

Finalmente il portone si aprì permettendo così a tutti di entrare. Ciò che si mostrò ai loro occhi fu una sala molto ampia e spartana illuminata dalle molteplici finestre presenti su due pareti. Su ognuna di quest´ultime capeggiava il simbolo di una delle quattro case e ai piedi vi erano una serie di file di sedie. Al centro si trovava un palco rialzato di forma circolare e abbastanza ampia con sopra il Preside che con la sua solita aria bonaria indicò loro di prendere posto.

-Benvenuti ragazzi. Sono qui per comunicarvi un po’ di novità. La prima la potete notare con i vostri occhi, è questa sala. Quest´anno affronterete un programma di studi differente dagli altri anni, infatti abbiamo deciso che le lezioni di difesa contro le arti oscure saranno incentrate maggiormente sulla pratica. Al contrario del Ministero ritengo che dobbiate avere una preparazione che vi permetta di potervi difendere una volta fuori dalle mura di questa scuola. Con i tempi che corrono è assolutamente necessario istruirvi con incantesimi di medi difficoltà e concentrazione. La seconda novità è la presentazione del vostro nuovo professore. Non ho avuto l´occasione di farlo l´altra sera perché la nostra ospite è arrivata questa mattina alle luci dell´alba. Si ragazzi avrete una Lei come insegnante, prego…-

Una porta posta in un angolo remoto della sala si aprì facendo uscire una donna. La particolarità era che il suo corpo non era fasciato da comuni abiti femminili di natura babbana o appartenenti all´ambiente magico ma il fisico scattante e nervoso era racchiuso da dei pantaloni neri e da un corpetto a dolce vita senza maniche nero. Ai piedi calzavano degli stivali semplici, senza tacco, lunghi fino a sotto al ginocchio. Le mani erano ricoperte da guanti senza dita che arrivavano fino a metà avambraccio. I capelli lisci castani avevano un taglio corto, quasi mascolino, e il viso ospitava due occhi scuri decisi e fieri. Dan che non aveva prestato particolare attenzione alle parole del Preside pronunciate all´inizio, dovette ricacciare indietro un urlo. “Oh cazzo! No no no no! Non anche qui… Silente è proprio impazzito se ha scelto Lei come professoressa!”

La donna intanto aveva raggiunto il preside sopra la pedana.

-Benvenuta cara Solea! Ti presento gli alunni del settimo anno di Grifondoro e Serpeverde. Nei prossimi giorni vedrai anche quelli di Tassorosso e Corvonero-

-Buon giorno ragazzi.- il suo tono era freddo e distaccato.

-Buon giorno professoressa...- risposero educatamente gli studenti. Era molto inquietante quella donna, e doveva avere le cosiddette “palle quadrate”.

-Bene, più tardi avrete sicuramente la possibilità di effettuare le dovute presentazioni. Ora prima che vi lasci alla vostra lezione manca l´ultima novità di quest´anno che, a quanto pare, è in ridardo-

-Che novità Silente, il lupo perde il pelo ma non il vizio, come dice un detto babbano. Vorrei che poi mi spiegassi il perché questa “novità” dovrebbe seguire il corso con loro- acido puro.

-Mia cara trovo che le qualità e le potenzialità di questa “novità”…- e sorrise divertito -siano alla pari, se non superiori, a quelle di questi alunni-

-Io ho seri dubbi Silente-

-Tsk..- un semplice suono scettico fece voltare la testa della donna in direzione dell´ala dei serpeverde. Un ghigno increspò le sue labbra.

-Salve figlio mio…- Dan represse un moto di stizza. Si era accorta di lui cosa che sarebbe accaduta prima o poi.

-Figlio tuo??- sospiri, sussurri. Erano questo quelle misteriose parole. Una risata priva di gioia scaturì dal giovane.

-Per favore. Evitiamo certe dimostrazioni professoressa-

-Denoto con piacere che sei stato smistato nella casa giusta. D´altronde una serpe come te Dan non poteva andare altrimenti- il ragazzo stava per ribattere ma la donna lo fermò.

-Sig. Mistral esigo rispetto e non si permetta più di dare risposte come quelle precedenti. Ora la prego di stare zitto e di non disturbare ulteriormente-

-Come vuole professoressa- dovette utilizzare tutto il suo autocontrollo per non scatenare l´inferno. Ma tanto sarebbe accaduto fra pochi minuti e non per mano sua. Lei non sarebbe stata così clemente. Sopra le teste dei ragazzi era come se aleggiassero tanti punti interrogativi. Chi era quella donna così fredda? E come mai conosceva il nuovo studente? Che lingua misteriosa e affascinante era quella che era uscita dalle loro bocche?

-Chiedo scusa…- un sibilo - … mi dispiace interrompere questa patetica scenetta da litigio casalingo ma penso di parlare a nome di tutti quelli che possiedono della materia grigia e che la sappiano utilizzare…- - Malfoy taglia grazie.- -Potter è ovvio che dopo questo tuo intervento tu non rientri nella categoria che ho citato prima a causa del tuo infantilismo, comunque… prima che venissi interrotto volevo chiedere se qualcuno, di grazia, poteva illuminarci su cosa sta accadendo-

Solea rimase molto stupita, anche se dal viso non trasparì alcuna emozione. Quella era proprio una serpe fatta e finita e le era bastato semplicemente guardarlo prima che aprisse bocca per capirlo.

-Signor Malfoy temo che le spiegazioni verranno date tutte a tempo debito e…- la sua voce venne interrotta dall´apertura del portone della sala. Sulla soglia si stagliava l´unica persona che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere. “Adesso sono cavoli amari” pensò Dan. Silente sorrise gioviale -La terza novità a quanto pare ci ha raggiunto…-. Da qualche parte della sala risuonò un tonfo.

 ***

Era in ritardo dannazione! No anzi… in un fottutissimo ritardo ed era tutta colpa delle due sue “care amiche” che avevano deciso il momento peggiore per tentare di farle il terzo grado. Arrivata in camera scaraventò i libri di trasfigurazione nel baule e corse fuori dalla stanza premurandosi solo di avere con se la bacchetta. “Dannazione proprio il primo giorno! Che palle! E poi ci sarà anche il professore nuovo e chissà che impressione gli farò. Oh al diavolo!” I capelli lasciati sciolti volavano da tutte le parti appiccicandosi a volte alla fronte a causa di un velo di sudore comparso a causa della velocità con cui percorreva i corridoi. Arrivata nei pressi dell´aula riprese un andamento più calmo cercando di ricomporsi. Il respiro ritornò via via più regolare ma ad un certo punto un brivido percorse la sua schiena e sul viso comparve un´espressione corrucciata. Ancora quella sensazione di inquietudine uguale a quella provata la mattina. “Che cos´è quest´aura? Da dove arriva?” Ricordandosi del ritardo accantonò quei pensieri e con un movimento semplice delle dita il portone si spalancò.

Ciò che vide la fece irrigidire mentre nei suoi occhi scompariva ogni briciolo di luce facendoli divenire due pozzi scuri carichi di odio. Riuscì solo a distinguere le parole di Silente prima di incamminarsi all´interno della sala.

 

 

  
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