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Autore: Omega chan    17/12/2013    6 recensioni
| Storia ad OC | Scritta in collaborazione da Xenia Lancaster e Marina Dust99 | Iscrizione aperte |
Terra 2078, una misteriosa razza aliena ha soggiogato l'umanità, sottomettendola alla propria dittatura. La speranza sembra non esserci più, la libertà ha perso ogni colore e gusto. Solo dodici Prescelti, coloro che portano dentro di sé lo spirito degli Arcangeli, potranno restaurate la ferità e la pace sul pianeta azzurro. Forse...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La nostra battaglia:

-POV Miranda-

Mi affaccio alla finestra, scosto la tenda e guardo fuori. Ammiro quello che una volta era il Big Ben. Ora è solo un cumulo di macerie e non rimane altro che mattoni e polvere. Ancora riesco a scorgere fra le macerie le lancette dell’orologio. Mi viene un groppo alla gola, pensando alle arre e preziose foto che avevo visto segretamente, quando ancora Londra era nel vivo del suo splendore. Mio padre si avvicina, senza dirmi nulla, prende la tenda e la chiude con uno scatto, preoccupato.
— Miranda, potrebbero vederti…
Io non rispondo, mi limito a sbuffare assecondarlo. Quando mio padre lascia la stanza, scosto nuovamente la tenda e ricomincio a guardare fuori. Vedere la mia città natale, rasa al suolo mi suscita rabbia; mi ricordo che quando siamo stati attaccati, ero piccola, ma mi ricordo tutto: il fuoco delle pistole, i morti sulle strade, gli urli strozzati dei soldati e tutte quelle cose orribili, caratteristiche della guerra. Mi ricade una ciocca sul viso, la sposto gentilmente con un gesto della mano. Il mio sguardo mi ricade sulla foto di mia madre e sento un’ondata di rabbia dentro me, che cresce sempre di più. Non so cosa farò con mio padre. Ma una cosa è certa: voglio la vendetta, vendicherò il mondo, sconfiggendo gli Alieni, ma mi serve l’aiuto degli altri Arcangeli, devo riunirli tutti. Guardo il palmo della mia mano e osservo a punge quella voglia, a forma di spirale, che marchia la pelle indolore. So che sono là furori, il problema rimane dove.
— Io avrò la mia vendetta, questo è poco ma sicuro!

-POV Marina-

La prof spiega da tre ore ormai, no aspetta, sono solo dieci minuti che spiega. Talmente è noiosa la lezione che il tempo sembra non passare mai. Inoltre sta ripetendo per l’ennesima volta una parte di storia che so a memoria. Ho vissuto la guerra degli Alieni, e secondo lei non la ricordo? Mi giro, la Torre Eiffel al di fuori della finestra è distrutta, pattugliata da centinaia di armate Zorak. Da quando siamo stati ridotti in questo stato, studiamo in piccole e squallide scuole, i quali programmi sono dettati dagli Alieni, per controllare ancora di più il nostro grado d’istruzione. Di che hanno paura, se hanno il nostro Pianeta in pugno e senza l’ombra di una singola ribellione?
Sono immersa nei miei pensieri, non mi accorgo che la prof mi è venuta vicina.
— Dust!
Alzo lo sguardo, punto i miei occhi di ghiaccio sui suoi. Sento il peso dei miei chiari capelli ricadermi sulle spalle, come la criniera di un leone. Non ho paura.
— Cosa mi sa dire della battaglia degli Alieni?
— Migliaia di morti, la specie umana praticamente estinta. Da allora, la specie Zorak, domina sul pianeta azzurro. — rispondo piatta.
Lei sorride compiaciuta e torna a spiegare. Ogni giorno molte persone vengono uccise perché tentano di ribellarsi, invano. Falliscono non perché sono deboli, ma poiché sono pochi e disorganizzati. Anche io ho le tasche piene di questa faccenda. Tanto mia madre è morta, e mio padre non sa nemmeno che esisto. Appena suonerà la campana, andrò a casa, devo preparare tutto per il viaggio. Devo fare in modo di riunirmi con gli altri, uniti non ci possono sconfiggere.


-POV Viktor-

Nella fredda città di Mosca, ci sono -20° e gli Alieni girano per tutta la città, uccidendo gente, derubandone altre. Inaccettabile, è inaccettabile. Non ci possono fare ciò. Molta gente soffre la fame, la sete e il freddo, anche se non è un mio grande problema. Essendo un fantasma, non patisco il freddo, nemmeno la fame o la sete. Ma vedere la mia città in questo stato, mi fa proprio incavolare. Dovrei riunire tutti gli altri, non ci sono dubbi. Siamo sparsi in diverse parti del mondo, che potrebbe rivelarsi uno svantaggio dato i numerosi controlli alla frontiera. Quando gli Spiriti sono scesi sulla Terra, scegliendoci, c’è stato un imprevisto e ora siamo distanti. Ma dovrei riuscire a mettermi in contatto con gli altri. In qualche modo farò, sarà l’ultima cosa che faccio prima di passare alla Luce…

-POV Abigail-

Nella mia città natale, gli Alieni, sono arrivati quasi subito, distruggendo ogni cosa, uccidendo tutti. Ora, nella notte più profonda, non c’è anima viva, tranne che qualche animale notturno. I miei capelli si muovono a causa della brezza. Qualcuno mi prende per il polso e mi tira verso sé.
- Pablo…-
-Sono io, tranquilla…tu, notturna come sempre?-
Abbozzo un sorriso e annuisco. Ad essere sinceri, preferisco stare fuori piuttosto che in quei posti chiusi, dove ti senti una sardina. Ero libera all’aria aperta, non incatenata. Iniziamo a camminare, fianco a fianco, fino ad arrivare nella strada principale di Barcellona, o almeno, ciò che è rimasto della maestosa Rambla. Ora ci sono solo ceneri, questa è lo scenario per le esecuzioni pubbliche. Sento Pablo che mi stringe la mano. Io la lascio intimorita e lo guardo dritto negli occhi.
— Ma tu sei contento di tutto ciò?
-No…-
— Fra poco troverai il mondo cambiato… — mormoro allora, abbozzando un mezzo sorriso.
Detto ciò, lo lascio solo, devo mettermi in contatto con gli altri Arcangeli al più presto, se voglio che i miei desideri e quelli di milioni di altre persone si avverino. Così potremo sconfiggere finalmente quei bastardi. O perlomeno, provarci.

POV Sakura-

Qui in Italia vivevo una vita serena, ma poi sono arrivati loro rovinando tutto. Distruggendo ogni cosa. Io e Daniel andiamo a scuola col terrore di morire, ora è questo il rischio. Prima non ci conoscevamo affatto, io e lui. In seguito, mentre percorrevo come al solito il tragitto da scuola verso casa, un gruppo di Zorak ha assalito me e le mie compagne, portando scompiglio e aggredendoci violentemente. Non mi ricordo nulla di cosa accadde dopo, il dolore mi fece svenire. Quando mi sono svegliata, ero su un bianco letto d’ospedale e l’infermiera mi ha detto che ero salva per miracolo. Lì ho conosciuto Daniel, anche lui picchiato dagli Alieni e ora siamo fidanzati. Fu un sogno per me, siccome già dal primo sguardo dei suoi incredibili occhi ambrati sapevo d’aver imboccato una via senza uscita.
— Daniel, quando pensi finirà questa cosa?
— Non lo so, qualcuno dovrà prendere una decisione, deve ribellarsi.
— Perché non lo fai tu?
— Spiritosa, ci tengo alla mia vita!
A scuola ci insegnano la legge del più forte: gli alieni sono forti, gli umani deboli. Non abbiamo libertà di pensiero. Siamo sotto una dittatura, se osiamo solo dire di no, ci uccidono. Mi devo mettere in contatto con il capo, Mikael, o chiunque abbai dentro di sé il suo Spirito. Questa battaglia finirà, e so già da chi verrà vinta.
 
Ed eccoci qui
Ok, questo è il primo capitolo dove abbiamo presentato gli OC, sono cinque, gli altri verranno presentati nel prossimo capitolo, vorrei che quelli che non mi hanno mandato l’OC, lo facessero, altrimenti non posso scrivere l’altro. Gli OC li inviate a Marina Dust99 TRAMITE M.P, per il resto, chiedete a Xenia tramite M.P.
Gli arcangeli ancora liberi sono:
-- Uriel, il guardiano
-- Uzziel, Arcangelo della forza
-- Samael, l'Arcangelo della giustizia
-- Chamuel, Arcangelo della pace e dell'amore
I ragazzi sono tutti liberi tranne:
Hiroto, Suzuno,  Akio, Nagumo, kazemaru, shirou, haruna, axel, Atsuya
 
  
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